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Allegato B
Seduta n. 263 del 5/1/2008
TESTO AGGIORNATO AL 9 GENNAIO 2008
...
ATTI DI CONTROLLO
PRESIDENZA
DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Interrogazione a risposta scritta:
PROIETTI COSIMI, BONO, ALBERTO GIORGETTI e LAMORTE. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro per i beni e le attività culturali. - Per sapere - premesso che:
a partire dal 1993, la Lottomatica svolge, per conto dello Stato, il servizio di automazione del «Gioco del Lotto»;
alla suddetta società concessionaria del servizio, aggiudicataria senza gara, sono state attribuite diverse competenze, tra le quali la conduzione delle estrazioni del «Gioco del Lotto» ed il pagamento delle vincite;
fino all'anno 2000, le spese pubblicitarie a sostegno del «Gioco del Lotto» erano sostenute dalla Società Lottomatica, e rimborsate dallo Stato ai sensi del decreto del Ministero delle finanze del 17 marzo 1993 e dell'articolo 21, comma 3, del decreto del Ministero delle finanze 8 novembre 1993;
con decreto del Ministero delle finanze del 15 novembre 2000, la struttura della convenzione originaria veniva modificata per quanto riguarda il meccanismo degli atti spettanti alla società, trasferendo contemporaneamente alla stessa gli oneri derivanti dagli investimenti pubblicitari;
per effetto di ciò, a partire dall'anno 2001, alla Lottomatica è stato concesso un considerevole incremento del compenso annuale (articoli 5 e 6 del succitato decreto), mentre l'articolo 8, comma 2, del decreto recita «la società Lottomatica sostiene gli investimenti per la promozione e pubblicità del gioco del lotto, successivi all'entrata in vigore del presente decreto in misura non inferiore al 7 per cento del compenso percepito dal concessionario per l'anno precedente»;
dopo l'approvazione del decreto ministeriale 15 novembre 2000, il bilancio della Lottomatica, ha evidenziato l'incremento, nel movimento complessivo, dello 0,14 per cento delle entrate per quanto concerne il Gioco del lotto, mentre i ricavi di Lottomatica derivanti dalla gestione del Lotto mostravano un ancor più importante incremento nella misura del +9,14 per cento (in cifra assoluta da 382,2 milioni di euro a 417,3 milioni di euro) la Lottomatica ha beneficiato di un incremento di compensi ampiamente superiore all'assunzione degli obblighi pubblicitari (maggiori ricavi per 35,1 milioni di euro meno maggiori costi per 26,7 milioni uguale maggior utile per 8,4 milioni di euro);
a partire dall'anno 2000, si è registrato un ricorso massiccio, da parte della Società Lottomatica, all'utilizzo delle risorse pubblicitarie del «Gioco del Lotto» in abbinata alla promozione del proprio marchio;
la Lottomatica sponsorizza la squadra di basket di Roma «Virtus Roma», ma, in realtà, il marchio che appare sulle maglie è quello del gioco del lotto e ciò nonostante la squadra è sempre citata come Lottomatica;
fin dai tempi delle squadre di basket degli anni '60/'70 l'abbinamento tra la squadra e lo sponsor di maglia ha consentito di denominare le formazioni stesse con il marchio commerciale tanto per ricordare, sono esempi noti a tutti la «Ignis» di Varese o le cosiddette Scarpette Rosse della «Simmenthal» di Milano;
il caso della squadra di Roma è perciò del tutto anomalo, tanto da non potersi comprendere quali benefici possa ricevere il «Gioco del Lotto» dal comparire sulle maglie della formazione romana, senza godere nemmeno della popolarità riservata dai media allo sport;
la società Lottomatica sponsorizza da anni il «Palazzetto dello Sport» di Roma, che ha, addirittura assunto la denominazione «Pala Lottomatica» (curiosamente gli spalti e le tribune sono integralmente rivestite con il marchio del «Gioco del Lotto» che risulta, quindi, a tutti gli effetti il vero sponsor);
ad avviso degli interroganti è difficile comprendere quale sia il beneficio che ricava il gioco del lotto da questo tipo di iniziative/sponsorizzazioni, ma è, invece, evidente come Lottomatica abbia utilizzato tali risorse pubblicitarie «obbligatorie» per introdursi in tali settori; infatti, possono annoverarsi numerosi esempi di sponsorizzazioni con il marchio «Gioco del lotto», come la casa del jazz di Roma, la casa del Cinema di Roma, l'Accademia di S. Cecilia di Roma, le squadre di calcio S.S. Lazio e A.S. Roma;
ciò che accomuna queste iniziative è che sono tutte ubicate nella città di Roma e che la Lottomatica, attraverso le sue società partecipate ottiene lucrosi vantaggi sia in termini di immagine, che di attività complementare ma redditizia, quale la fornitura dei servizi di biglietteria;
parallelamente al descritto meccanismo degli investimenti pubblicitari, l'articolo 3, comma 83, della legge n. 662 del 23 dicembre 1996 (Finanziaria 1997), introduceva significative novità in materia di destinazione degli utili pubblici derivanti dal «Gioco del Lotto»;
in particolare, si prevedeva che le risorse erariali derivanti dalla seconda estrazione settimanale del «Gioco del lotto» fossero riservate in favore del Ministero dei beni culturali ed ambientali per una quota degli utili non superiore a 300 miliardi di lire, per il recupero e la conservazione dei beni culturali, archeologici, storici, artistici, archivistici e librari, nonché per interventi di restauro paesaggistici e per attività culturali;
non è dato sapere quale commissione di esperti abbia valutato le priorità degli interventi né le modalità con le quali si è giunti a definire l'entità degli stanziamenti per singola iniziativa. Ciò che risulta, invece, di tutta evidenza è che la Lottomatica rappresenta, di fatto, il gestore di tali fondi pubblici;
a conferma della notevole confusione di ruoli tra risorse pubblicitarie private della società Lottomatica, risorse pubblicitarie pubbliche destinate al «Gioco del lotto» e utilizzo dei fondi pubblici, ex legge Veltroni, vi sono le curiose dichiarazione del Direttore Relazioni Esterne della Società Lottomatica che, in occasione della cerimonia di inaugurazione, svoltasi il 12 dicembre 2007 del teatro Biblioteca «Quarticciolo» a Roma, avrebbe affermato che si è trattato di una importante operazione con la quale Lottomatica, attraverso il Gioco del Lotto, conferma la sua vocazione al sociale (il progetto reca infatti proprio la sponsorizzazione del «Gioco del Lotto») -:
se in questa dominante commistione di ruoli non vi sia, da parte della Società Lottomatica, un vero e proprio abuso della propria posizione nell'acquisizione di finanziamenti pubblici.
(4-06007)