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Allegato B
Seduta n. 264 del 9/1/2008
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POLITICHE AGRICOLE, ALIMENTARI E FORESTALI
Interrogazione a risposta in Commissione:
MARINELLO. - Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali. - Per sapere - premesso che:
le aziende agricole italiane, in particolare quelle che svolgono la propria attività in Sicilia, sono sempre più indebitate anche a causa dell'inarrestabile aumento del prezzo del petrolio, con il rischio di un prossimo tracollo finanziario;
in Sicilia le leggi attualmente vigenti e necessarie per ripianare le passività, sono ignorate dagli istituti di credito che rimandano al mittente le richieste di sostegno da parte degli imprenditori agricoli;
i numerosi allarmi lanciati dalla Coldiretti, con riferimento alla legge regionale del 14 agosto del 2007 che prevedeva la rateizzazione del debito in cinque anni e una serie di agevolazioni che avrebbero permesso alle aziende agricole di progettare investimenti proficui per il futuro del settore agroalimentare siciliano, non sono stati recepiti sia dal sistema bancario che dal Governo, con la conseguenza che gli imprenditori agricoli sono costretti a sottostare a tutte le richieste e gli adempimenti vessatori burocratici e finanziari, che gravano ulteriormente sui bilanci delle imprese;
inoltre ad aggravare ulteriormente la situazione economica per il settore, è da rilevare il considerevole aumento soprattutto nei concimi: oltre il 30 per cento, con continue tendenze al rialzo; una maggiorazione che grava sul settore e che è determinata oltre che da una congiuntura internazionale, anche dalla mancanza di misure adeguate da parte del Governo, nel fronteggiare l'aumento, spesso speculativo, dei prodotti agroalimentari nonché nella scarsa determinazione in sede europea di stabilire norme valide a tutela dei prodotti agroalimentari nazionali;
infatti da un lato le richieste sempre più elevate di Paesi come la Cina, dall'altro la limitazione delle materie prime causata anche dalla chiusura delle miniere di potassio e fosfati, stanno determinando un grave danno economico per le imprese del settore direttamente interessate da tale aumento;
conseguentemente il risultato, così come denunciato a più riprese dalla stessa Coldiretti, in cui l'agricoltura italiana e in particolare quella siciliana, attualmente si trova, consiste in una importazione massiccia dei prodotti necessari alla concimazione che determina anche un aumento dei fattori produttivi sempre più elevato -:
quali iniziative urgenti intenda intraprendere, al fine di tutelare maggiormente il settore agroalimentare italiano ed in particolare le imprese siciliane, in considerazione delle argomentazioni esposte in premessa;
se non ritenga opportuno, anche in sede europea, adoperarsi attraverso un'opera di mediazione, al fine di evitare una pressoché certa deriva economica e finanziaria delle imprese specie quelle siciliane, in considerazione sia della molteplicità di ostacoli burocratici, amministrativi che sono costrette quotidianamente a dover fronteggiare, sia dell'invasione di prodotti agroalimentari asiatici che spesso, senza adeguati controlli, giungono nel nostro Paese, arrecando seri danni alla tutela e alla salvaguardia delle produzioni nostrane.
(5-01891)