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Allegato B
Seduta n. 265 del 14/1/2008
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AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Interrogazioni a risposta scritta:
HOLZMANN. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
da molto tempo parte dei rifiuti della regione Campania, diretti allo smaltimento in Germania, vengono trasportati tramite ferrovia;
ovviamente le immondizie, prima di essere trasportate alla destinazione finale attendono diversi giorni per la loro raccolta, imballaggio, trasporto e quindi generano esalazioni maleodoranti che accompagnano i convogli che li trasportano;
in più occasioni detti convogli si sono fermati al passo del Brennero, anche per alcuni giorni, generando gravi disagi alla popolazione;
nei giorni scorsi un convoglio diretto in Germania è stato bloccato al passo del Brennero causando i soliti inconvenienti che non sono accettabili;
la drammatica situazione dei rifiuti della Campania, causata da decenni di malgoverno e dalla incapacità di programmare impianti e procedure, come hanno fatto tutte le altre regioni d'Italia, non può e non deve causare danni di qualsivoglia natura ai cittadini di altre regioni -:
per quali ragioni i treni delle immondizie debbano sostare al passo del Brennero invece di andare direttamente a destinazione;
se il Ministro intenda adoperarsi per evitare in futuro inutili soste dei convogli che causano disagi alle popolazioni che sarebbero evitabili con un minimo di organizzazione e di programmazione;
quando si prevede termineranno questi dispendiosi viaggi delle immondizie.
(4-06031)
ZINZI. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
il 5 novembre 2007 il Commissario per l'emergenza rifiuti in Campania, dottor Pansa, in una riunione tenutasi presso la Presidenza del Consiglio, alla presenza dei 5 Presidenti delle province campane, nonostante il soggetto attuatore, dottor Leonello Serva, nonché tecnico di fiducia del Commissario, avesse presentato uno studio preliminare che individuava 19 cave dismesse potenzialmente idonee allo stoccaggio provvisorio delle ecoballe, che non comprendeva Cerinola, individuava «Cave Carinola» come sito provvisorio per lo stoccaggio di dette pseudo-ecoballe;
il giorno successivo, dopo un incontro tenutosi in Prefettura di Caserta tra il Sindaco di Carinola, accompagnato dal responsabile dell'Ufficio tecnico ed alcuni consiglieri comunali, l'ex Prefetto dottoressa Stasi ed il suo vice, dottor Provolo, fu individuata la cava di «Vaglie» in Casanova di Carinola per la predetta destinazione;
a seguito di numerose manifestazioni di protesta dei cittadini e dell'intera amministrazione, il consiglio comunale del Comune di Carinola, il giorno 25 novembre 2007, deliberava a maggioranza (l'intera minoranza e 5 consiglieri di maggioranza) un sito alternativo a quello di «Vaglie» e, precisamente, il sito di Carabottoli;
mentre il primo sito risultava inidoneo sotto l'aspetto sanitario e geologico, come da relazioni dell'ASL CE 2 e del professor geologo De Medici, il secondo risultava inidoneo per i seguenti motivi:
a) l'ASL CE 2 lo dichiarava inidoneo dal punto di vista sanitario;
b) l'ARPAC lo dichiarava, per ben due volte, inidoneo dal punto di vista geologico e dell'impatto ambientale, sia su istanza del Sindaco di Carinola che su richiesta del Commissario di Governo per l'emergenza rifiuti;
la Regione Campania, nei nuovi Piani di Sviluppo Rurale 2007-2013, ha inserito l'area in questione nella Macroarea «B», ossia tra le aree di agricoltura intensiva e con filiere produttive integrate, il cui sviluppo deve essere sostenuto con finanziamenti in conto capitale;
questo territorio presenta una spiccata vocazione per la produzione di prodotti tipici ad alto valore qualitativo, tanto che il terreno in questione rientra in ben 4 areali geografici dei più importanti prodotti tipici campani: mozzarella di bufala campana dop, Falerno doc, melannurca campana igp e olio delle «Terre aurunche» dop;
detti prodotti sono sottoposti a protezione dalla Comunità europea per effetto del regolamento CEE n. 510 del 2006, tanto è vero che all'articolo 2, lettera a), esso recita: «la cui qualità o le cui caratteristiche sono dovute essenzialmente o
esclusivamente ad un particolare ambiente geografico inclusi i fattori naturali ed umani»;
nel territorio adiacente al sito in questione c'è una alta concentrazione di caseifici e di aziende bufaline e frutticole maggiormente rappresentative nella loro categoria in territorio casertano, per cui l'attività agricola risulta essere il settore economico prevalente dell'area;
la qualità dei prodotti agricoli e loro derivati ottenuti dai suddetti allevamenti e dalle suddette coltivazioni è direttamente proporzionale alla salubrità dell'ambiente circostante. Pertanto, l'inquinamento derivante dalla realizzazione del deposito in questione andrebbe a compromettere in modo irreversibile l'equilibrio ambientale, falde, aria, suolo, entomofauna, tanto da determinare l'insalubrità di tale ambiente e, di conseguenza, la fine delle attività innanzi menzionate -:
se, nell'individuazione dei predetti siti, siano state effettuate le opportune indagini tecniche e per quali motivi non siano stati presi in considerazione gli studi commissionati ad autorevoli professionisti senza poi prenderli in alcuna considerazione ed indicando alternative sconosciute;
chi abbia indicato il comune di Carinola al dottor Pansa prima della riunione del 5 novembre 2007;
se possa venire dichiarata l'idoneità di un sito ed approvato un progetto esecutivo sulla scorta di una generica relazione geologica fatta dall'APAT, il cui direttore è lo stesso soggetto attuatore.
(4-06053)