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Allegato B
Seduta n. 265 del 14/1/2008
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PUBBLICA ISTRUZIONE
Interrogazione a risposta in Commissione:
DI CAGNO ABBRESCIA. - Al Ministro della pubblica istruzione. - Per sapere - premesso che:
il processo di autonomia attualmente in atto nella scuola, necessita di adeguate misure di implementazione sotto il profilo didattico, organizzativo, amministrativo-gestionale e finanziario, al fine del raggiungimento di una scuola più moderna e competitiva, collegate alla cultura e alle esigenze territoriali ed inserita in un contesto europeo;
dal suindicato processo di autonomia non può essere escluso l'attuale personale dell'amministrazione sia centrale che periferica, del ministero della pubblica istruzione;
in tutte le istituzioni scolastiche statali, attualmente raggruppate in ambiti, per i controlli di regolarità amministrativa e contabile di cui all'articolo 2 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286, è previsto ai sensi del comma 1 dell'articolo 57 del decreto ministeriale 1o febbraio 2001, n. 44, un Collegio di revisori dei conti, nominato dai competenti uffici scolastici regionali;
per le designazioni di propria competenza, ai sensi del successivo comma 5 del predetto articolo, il Ministero della pubblica istruzione, ha provveduto alla istituzione di un apposito elenco, nel quale sono stati iscritti, tramite domanda, i dipendenti appartenenti ad una qualifica non inferiore a quelle ricomprese nell'area funzionale «C» del contratto collettivo nazionale di lavoro, relativo al comparto dei Ministeri per il quadriennio 1998-2001, nonché i dipendenti di qualifica immediatamente inferiore, che risultano iscritti nel registro dei revisori contabili;
in quest'ultimo quinquennio, l'attuale personale dell'amministrazione sia centrale che periferica, del Ministero della pubblica istruzione, «da sempre» nominato con l'incarico di revisore dei conti, ha frequentato, numerosi corsi di aggiornamento per revisori dei conti nelle istituzioni scolastiche, con notevole esborso di risorse finanziarie;
il suddetto personale, conseguentemente è divenuto altamente qualificato e specializzato per le molteplici competenze relative alla gestione contabile e finanziaria delle istituzioni scolastiche -:
quali siano le motivazioni che hanno indotto il Ministro interrogato, a non riconfermare per il triennio 1o gennaio 2008-31 dicembre 2010, l'attuale personale specializzato ed esposto in premessa, con l'incarico di revisore dei conti, in servizio presso l'Amministrazione sia centrale che periferica del Ministero interessato;
se corrisponda al vero che la sostituzione in massa dei dirigenti e dei funzionari in servizio presso il medesimo Ministero, che ricoprivano l'incarico di revisori dei conti, in mille ambiti, sia avvenuta assumendo 430 «esperti», estra
nei all'amministrazione scolastica, che non conoscono sia le norme che regolano il funzionamento del sistema scolastico, che il piano dell'offerta formativa, nonché il programma di gestione contabile denominato «Athena» previsto all'interno delle istituzioni scolastiche e che, se iscritti all'albo dei revisori contabili, sono in grado di effettuare soltanto una «verifica di cassa»;
se non ritenga che con le predette nomine, non sia delegittimata la regolarità, la correttezza non solo dell'azione amministrativa, ma anche della gestione finanziaria e patrimoniale delle istituzioni scolastiche;
se invece non ritenga, infine, sia più funzionale al miglioramento del servizio dell'intero sistema scolastico, in considerazione dell'evidente declino in cui versa, così come emerge anche dalla recente indagine OCSE-PISA, la riconferma nell'incarico dei revisori dei conti, dei dirigenti e dei funzionari attualmente in servizio presso l'amministrazione centrale e periferica del Ministero della pubblica istruzione ed esposti in premessa.
(5-01894)