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Allegato B
Seduta n. 265 del 14/1/2008
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LAVORO E PREVIDENZA SOCIALE
Interrogazione a risposta in Commissione:
ZIPPONI, ROCCHI, DE CRISTOFARO e DIOGUARDI. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
la INFOTO spa, nata nel 1975, è un'azienda del «Gruppo Randazzo» che è proprietaria di altre aziende specializzate nel commercio di prodotti di ottica e fotografia per un totale di circa 1.000 dipendenti;
l'azienda è specializzata nella distribuzione di prodotti di fotografia, attrezzature professionali di sviluppo e stampa, prodotti fotografici professionali per fotografi professionisti in tutto il territorio nazionale attraverso il sistema dei Cash & Carry, della vendita diretta con agenti di commercio, attraverso la «Televendita» con un proprio servizio clienti e attraverso la vendita WEB con un proprio sito di eCommerce;
la INFOTO spa, insieme a tutte le altre aziende del «Gruppo», a partire dalla fine degli anni '90, è stata sottoposta ad una serie di trasformazioni finalizzate al passaggio da una conduzione imprenditoriale di tipo prettamente «familiare» ad una di tipo «manageriale», mediante una serie di investimenti e di agevolazioni finanziarie con l'obiettivo, più volte annunciato, della quotazione in Borsa;
negli ultimi anni l'azienda ha accusato una perdita di fatturato e di margini operativi tali da assumere scelte nella direzione di una ristrutturazione aziendale con ricadute sul piano occupazionale che hanno determinato provvedimenti di C.I.G.S. nei confronti di circa 27 dipendenti a partire dal giugno del 2005 sino al giugno del 2007;
con il protrarsi delle perdite, l'azienda ha anche provveduto ad affidare nel maggio 2007 un incarico di ristrutturazione aziendale ad una società specializzata l'Alix Partners;
l'azienda in seguito a questi interventi di ristrutturazione ha chiuso 4 degli 8 Cash & Carry sul territorio nazionale (Roma, Cosenza, Firenze, Bari);
i vertici aziendali hanno comunicato la prossima messa in liquidazione volontaria con la conseguente mobilità del personale rimanente e cioè di 51 dipendenti senza una preventiva ed oculata valutazione atta a verificare se vi fossero le condizioni di una ricollocazione del personale interessato in altre società del gruppo;
si è aperto un tavolo di contrattazione sindacale nazionale il giorno 8 novembre 2007 a Roma a cui seguirà un successivo incontro il 30 novembre 2007;
il confronto sindacale in atto, ex legge n. 223 del 1991, nell'ipotesi di mancato accordo proseguirà, in considerazione della dimensione nazionale della procedura di mobilità, in sede di Ministero del lavoro sul quale graverà pertanto il compito di mediazione e di formulazione di proposte per la soluzione della crisi;
la commissione regionale per l'impiego della Sicilia ha approvato e finanziato un progetto (2000/0058) di formazione
lavoro in base al quale si è proceduto ad assumere nella INFOTO spa mentre oggi l'azienda decide di procedere nella direzione della mobilità;
ad avviso degli interroganti la condotta aziendale sviluppatasi nel tempo ha mirato palesemente al preciso obiettivo di cessare l'attività commerciale attenuando le perdite e con il minimo impatto di immagine sul mercato e nella società;
le società del Gruppo Randazzo ed in particolare la srl stanno attualmente aprendo nuovi punti vendita sia in Sicilia che nel resto d'Italia e a tal fine si sta procedendo a ricercare nuovo personale anche mediante diffusione di materiale di propaganda che invita «a diventare protagonista entrando in una grande squadra» -:
se non si ritenga opportuno intervenire preliminarmente sui vertici aziendali, in sede di confronto, affinché tutte le iniziative finalizzate alla ricerca di nuovo personale per l'apertura di nuovi negozi di «Angelo Randazzo srl» siano precedute dall'impiego delle risorse professionali esistenti;
se non si ritenga necessario attuare ogni iniziativa possibile affinché il «Gruppo Randazzo» assorba il personale di INFOTO spa nelle proprie aziende del «Gruppo» e in particolare in «Angelo Randazzo srl», azienda di vendita al pubblico di prodotti di ottica e fotografia radicata in tutto il territorio nazionale mediante una catena di negozi.
(5-01893)
Interrogazioni a risposta scritta:
DIOGUARDI. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale, al Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione, al Ministro dell'interno, al Ministro per gli affari regionali e le autonomie locali. - Per sapere - premesso che:
l'A.T.O. (Ambito Territoriale Ottimale) denominato «Coinres» PA 4, gestisce la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti di 22 comuni della provincia di Palermo;
in data 31 dicembre 2007 l'Agenzia per il lavoro Temporary S.p.A. ha assunto con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato 120 unità, che ha inviato ad operare presso il predetto ATO «Coinres» tramite un contratto di somministrazione di lavoro;
i 120 neoassunti risulterebbero essere legati da rapporti di parentela e/o di «connivenza clientelare» con esponenti politici e amministratori degli enti locali coinvolti nella gestione dell'ATO medesimo;
la Procura della Repubblica di Palermo ha aperto un fascicolo di indagine per accertare la natura clientelare delle assunzioni effettuate dall'Agenzia per il lavoro Temporary S.p.A.;
dalle dichiarazioni rese subito dopo la denuncia dei fatti da parte dei consiglieri provinciali di opposizione di centro-sinistra, i dirigenti dell'Agenzia per il lavoro Temporary S.p.A. hanno dichiarato di avere pubblicato un avviso di selezione propedeutico alle assunzioni, ma di non avere avuto il tempo di selezionare tutti i candidati, circa 3.500, che avevano presentato domanda e di essersi, pertanto, limitati a esaminare ed assumere 120 unità lavorative;
il responsabile dell'Agenzia per il lavoro Temporary S.p.A., Orazio Giordano, ha ammesso di aver ricevuto pressioni per le selezioni delle 120 unità lavorative;
l'Assessore all'ambiente della Provincia di Palermo, Raffaele Loddo, nonché presidente del Coinres, ha ammesso di non conoscere i criteri con i quali l'Agenzia per il lavoro Temporary S.p.A. ha effettuato la selezione del personale, chiarendo tuttavia di avere fornito precise indicazioni sui profili professionali richiesti;
la vicenda delle assunzioni operate dall'Agenzia per il lavoro Temporary S.p.A. è emblematica delle modalità di gestione del mercato del lavoro nella città
e nella provincia di Palermo - così come nel Meridione in genere - e del ruolo che in tale sistema svolgono tanto le strutture satellite della pubblica amministrazione, come gli ATO, quanto le Agenzie per il lavoro. Queste ultime, in particolare, si limitano, come nel caso di specie, a operare assunzioni non già applicando criteri meritocratici bensì sulla base di liste di segnalazioni fornite dagli amministratori locali, in spregio a qualsiasi principio di legalità, trasparenza, efficienza e imparzialità;
l'articolo 3 del decreto legislativo n. 276 del 2003, in materia di regolamentazione dell'organizzazione e della disciplina del mercato del lavoro per il tramite delle Agenzie di somministrazione di lavoro, afferma che bisogna: «realizzare un sistema efficace e coerente di strumenti tesi a garantire la trasparenza e l'efficienza del mercato del lavoro...»;
la circolare n. 9 del 1o agosto 2007, avente ad oggetto la somministrazione di personale a tempo determinato nelle pubbliche amministrazioni, emanata dal Dipartimento della funzione pubblica del Ministero, riduce a casi limitatissimi la possibilità di effettuare la selezione di nuovo personale servendosi di agenzie di lavoro interinale -:
se i Ministri interrogati ritengano urgente e necessario avviare un'indagine ispettiva e, contestualmente, operare un controllo generalizzato in capo alle Agenzie per il lavoro attualmente operanti in Sicilia e, specificatamente, nella provincia e nella città di Palermo, prima fra tutte l'Agenzia per il lavoro Temporary S.p.A.;
se le Agenzie operanti in Sicilia siano in possesso dei requisiti di legge previsti dal decreto legislativo n. 276 del 2003;
se gli Ispettorati del lavoro, competenti nei rispettivi distretti provinciali, abbiano operato un controllo serio e capillare nel far applicare la normativa in tema di sicurezza sul lavoro, del regolare versamento dei contributi previdenziali e assistenziali e del rispetto degli obblighi previsti dal contratto collettivo nazionale delle imprese di somministrazione di lavoro;
se le 120 assunzioni fatte dall'Agenzia per il lavoro Temporary S.p.A. non siano state in qualche modo filtrate da interessi di natura mafiosa.
(4-06034)
LAMORTE. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
secondo quanto riportato in un recente comunicato stampa dell'Associazione piccole imprese di Matera risulterebbe che, nei giorni scorsi, si sia provveduto a sopprimere la direzione regionale dell'Inail in Basilicata;
al fine di scongiurare la soppressione della predetta direzione regionale, si sarebbe svolto, lo scorso 27 dicembre 2007, un vertice nella sede regionale della Cisl in Basilicata tra i segretari confederali, il sottosegretario di Stato, Mario Lettieri, Vito D'Adamo, in rappresentanza del sottosegretario Giampaolo D'Andrea, nonché alcuni dirigenti regionali dell'Inail;
la soppressione della suddetta direzione regionale determinerebbe conseguenze negative soprattutto per la sede provinciale di Matera, il cui personale dirigenziale e non dirigenziale si troverebbe a subire una riorganizzazione selvaggia dei posti di lavoro -:
se risponda al vero che si sia provveduto a sopprimere la direzione regionale dell'Inail nella Regione Basilicata e, in caso affermativo, quali provvedimenti urgenti intenda adottare, al fine di scongiurare l'inevitabile grave disagio che si riverserebbe sui lavoratori dell'Inail appartenenti alla soppressa direzione, nonché sugli utenti e sulle imprese che operano nella summenzionata Regione.
(4-06052)