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Allegato B
Seduta n. 265 del 14/1/2008
ATTI DI INDIRIZZO
Mozioni:
La Camera,
premesso che:
la dismissione delle pubbliche partecipazioni richiede una procedura di selezione trasparente, non discriminatoria, dunque, la scelta strategica a favore di AF-KLM, compiuta dal Governo, non sembra affatto rispondere a tale criterio, né tanto meno l'attività di ulteriore negoziazione appare essere orientata in tal senso;
il salvataggio di Alitalia costituisce un progetto di interesse nazionale su cui è opportuno e doveroso che il Parlamento esprima il suo orientamento;
scopo della vendita della quota di proprietà dello Stato non può e non deve essere quello di «fare cassa», bensì quello di restituire competitività alla Compagnia di bandiera, asset che nessun grande Paese europeo ha ceduto e che costituisce un motore fondamentale dell'industria del turismo e dell'economia nazionale;
riguardo il futuro della Compagnia di bandiera, l'obiettivo, da sempre condiviso dal Governo, è di individuare un partner industriale per Alitalia in grado di garantire non solo il risanamento, ma anche lo sviluppo e la crescita della predetta Compagnia;
mentre Air One ha presentato le linee guida strategiche del suo piano ai sindacati ed alla stampa, c'è, invece, poca chiarezza sull'offerta AF-KLM e, come se non bastasse, l'amministratore delegato Spinetta ha riferito, nei giorni scorsi, di ignorare, quasi del tutto, alcuni capitoli della vicenda Alitalia;
i firmatari del presente atto di indirizzo non condividono l'atteggiamento di carattere «rinunciatario» di alcuni esponenti della maggioranza di governo, riportato da molti organi di stampa, vale a dire che siamo un Paese che non può «gareggiare più in prima fascia» e che, quindi, deve svendere al migliore offerente le sue leve di competitività;
è indispensabile che il Ministro dell'economia e delle finanze riferisca alla Camera dei deputati, in ordine alle caratteristiche dei due piani ed ai criteri sulla base dei quali si è operata la scelta a favore di Air France-KLM sia da parte del Consiglio di amministrazione di Alitalia, che da parte del suddetto ministero;
in particolare, il Parlamento deve essere informato dettagliatamente circa:
a) le azioni che saranno intraprese per garantire il risanamento della Compagnia Alitalia;
b) gli investimenti previsti nell'arco temporale dei prossimi 5 anni e, laddove fossero stati già pianificati, nei periodi successivi;
c) la strategia di rilancio: in che modo, cioè, verrà garantita, a lungo termine, una crescita sostenibile della Compagnia nel contesto internazionale;
d) le caratteristiche di network delle due proposte e che sviluppo o contenimento è previsto per il network domestico, internazionale ed intercontinentale (questo anche alla luce della dichiarata esigenza espressa dal Nord Italia di mantenere, soprattutto per la comunità business, collegamenti diretti dal bacino milanese con il mondo);
e) le implicazioni, per lo scalo di Malpensa, che discenderanno dalla proposta AF-KLM, in termini di taglio di destinazioni, rotte, ridimensionamento del personale;
f) il numero di destinazioni e rotte che lo scalo di Fiumicino manterrebbe ed eventuali politiche di ridimensionamento del relativo personale;
il Ministro dell'economia e delle finanze deve, altresì, rendere noto, dinanzi al Parlamento, laddove si optasse definitivamente per la proposta AF-KLM, ed in considerazione del congestionamento dello scalo di Fiumicino già presente oggi, non solo le azioni che si intendono perseguire, nel breve e medio periodo, al fine di evitare che si ripetano episodi di gravi disagi del servizio già verificatisi negli scorsi mesi, ma anche in che modo ciascuna delle due proposte intenda tutelare e valorizzare le attività di terra di AZ Servizi, a cui fa capo circa il 50 per cento della forza lavoro del gruppo Alitalia;
è necessario che il Ministro dell'economia e delle finanze, Padoa Schioppa, renda noti il contenuto della proposta di AF-KLM riguardo il predetto comparto di attività del gruppo Alitalia, nonché i criteri adottati dagli advisor di Alitalia e dal ministero dell'economia, per la parte di sua competenza, chiarendo quali identità e ruolo manterrebbe la futura Compagnia Alitalia nella proposta di AF-KLM (indiscrezioni di stampa riferiscono che il nome del futuro gruppo rimarrà Air France-KLM e che Alitalia diventerà uno dei molteplici marchi gestiti dal gruppo);
il Ministro Padoa Schioppa dovrà, infine, fare luce in ordine ai criteri in base ai quali sono stati venduti gli slot di Alitalia a London Heathrow, nonché specificare quali criteri sono stati adottati per convalidare la decisione tecnica del CdA di Alitalia;
lo scorso 24 dicembre, il portavoce del Governo, Silvio Sircana, ha affermato testualmente, in un'intervista a Sky Tg24, che «il Governo si è preso il tempo necessario per analizzare i documenti, che non sono banali. Sono documenti complessi che vanno valutati con grande attenzione»;
lo scorso 27 dicembre, nella conferenza stampa di fine anno, il Presidente del Consiglio dei ministri, Romano Prodi, ha affermato, invece, testualmente: «Abbiamo ricevuto il rapporto della Compagnia e il Governo deciderà rapidamente entro la metà di gennaio»;
è necessario chiarire le ragioni in base alle quali il 28 dicembre scorso il Ministro dell'economia e delle finanze, Tommaso Padoa Schioppa, ha espresso orientamento favorevole a che l'Alitalia avviasse una trattativa in esclusiva con Air France-KLM,
impegna il Governo
a riferire tempestivamente in Parlamento in ordine a tutti gli interrogativi esposti in premessa, soprattutto alla luce del fatto che la scelta di rinunciare allo sviluppo dello scalo milanese di Malpensa comporterebbe un danno al sistema economico nazionale, calcolato in non meno di 15 miliardi di euro l'anno, dal momento che, nell'area di pertinenza dell'hub di Malpensa, si registra, tra l'altro, il più alto tasso di crescita di domanda di mobilità aerea e che, proprio nello stesso scalo, si è consolidata, per oltre il 60 per cento, la domanda di mobilità aeroportuale intercontinentale.
(1-00265)
«La Russa, Ronchi, De Corato, Airaghi, Frassinetti, Gamba, Saglia, Tremaglia, Armani».
La Camera,
premesso che:
la pluriennale crisi dell'Alitalia è conseguenza dell'assenza di un adeguato progetto industriale privo, tra l'altro, di una visione internazionale sul piano delle alleanze;
tale crisi ha da tempo raggiunto il punto di non ritorno;
si rilevano i gravi ritardi del Governo, che, invece di negoziare direttamente il destino della nostra compagnia di bandiera con altri Governi anch'essi azionisti di riferimento di grandi compagnie aeree, ha bruciato mesi e mesi per mettere
in piedi formali procedure di vendita e/o di fusione, affidandole poi a chi non poteva decidere;
è valutata positivamente la decisione di negoziare in via esclusiva con Air France-Klm, che ha proposto un'interessante offerta pubblica di scambio, di guisa che il ministero dell'economia e delle finanze potrebbe essere il secondo azionista di una delle più grandi compagnie aeree del mondo nel settore passeggeri e in quello delle merci;
questa possibilità offrirebbe all'Alitalia l'opportunità di un autentico processo di internazionalizzazione attiva e non di una vendita, conservando, così, il logo e gli interessi di fondo della nostra compagnia di bandiera;
sono da considerare le possibili ripercussioni sull'aeroporto di Malpensa, il cui sviluppo, comunque, non può essere affidato alle decisioni di un'unica compagnia aerea,
impegna il Governo:
a concludere nei tempi previsti la trattativa con il gruppo Air France-Klm per diventare, attraverso anche una più forte partecipazione all'aumento di capitale previsto, oltre che determinando il giusto valore delle azioni Alitalia in suo possesso, il suo secondo azionista dopo lo Stato francese, conservando così il marchio Alitalia e tutelando gli interessi di fondo dell'Italia;
ad attivare tutti quegli ammortizzatori sociali che si rendessero necessari per evitare di scaricare sui lavoratori gli effetti di una decennale politica fallimentare dell'Alitalia;
ad accelerare, d'intesa con la regione Lombardia, tutte quelle infrastrutture di collegamento viario e ferroviario necessarie a consolidare il ruolo di Malpensa nel mercato nazionale ed internazionale del trasporto aereo;
a sollecitare il sistema imprenditoriale e finanziario italiano a partecipare e sostenere lo sviluppo di altre compagnie aeree nazionali, favorendo, in tal modo, una sana concorrenza con i conseguenti benefici effetti sui consumatori.
(1-00266)
«Cirino Pomicino, Barani, Nardi, Francesco De Luca».