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Allegato B
Seduta n. 267 del 16/1/2008
...
ECONOMIA E FINANZE
Interrogazioni a risposta scritta:
MENIA. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
il comma 9-quater dell'articolo 110 del testo unico di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, e successive modificazioni, prevede che, ai fini della ripartizione delle somme riscosse per le pene pecuniarie di cui al comma 9, si applichino i criteri stabiliti dalla legge 7 febbraio 1951, n. 168;
ai funzionari accertatori dipendenti dell'Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato in relazione all'attività svolta in merito, non è stato, a tutt'oggi, ripartito alcunché -:
se non ritenga opportuno richiedere all'Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato di chiarire le proprie posizioni in merito, ed, in particolare, se ritenga di liquidare le somme di competenza ai funzionari di cui sopra.
(4-06093)
LEOLUCA ORLANDO. - Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
il Comune di Todi, con determinazioni n. 114 e n. 116 del 12 ottobre 2007 ed in riferimento alla comunicazione di attribuzione di natura di area fabbricabile dei terreni di proprietà, già notificata ai sensi e per gli effetti dell'articolo 31, comma 20, della legge n. 289 del 2002, ha notificato un avviso di accertamento relativo all'imposta comunale sugli immobili (Ici) ed agli adempimenti previsti dal decreto legislativo n. 504 del 1992 per l'anno 2002;
tali determinazioni si basano, con forma retroattiva, sul decreto-legge n. 223 del 4 luglio 2006 (convertito con modificazioni dalla legge 4 agosto 2006, n. 248), il quale prevede differenti entrate in vigore, ma nel caso particolare del comma 2 dell'articolo 36 (Ici) non vi è nessuna specificazione riconducibile al merito delle suddette determinazioni. Quindi, il nuovo concetto di aree fabbricabili decorre necessariamente dal 4 luglio 2006 e non può essere certamente norma retroattiva;
tali determinazioni, inoltre, si basano sull'articolo 11-quaterdecies, comma 16, del decreto-legge 30 settembre 2005, n. 203, convertito in legge, con modificazioni, dall'articolo 1, della legge 2 dicembre 2005, n. 248. In riferimento a ciò, sulla Gazzetta ufficiale n. 47 del 5 dicembre 2007, è pubblicata un'ordinanza della Commissione tributaria regionale per il Lazio (la n. 775 del 30 agosto 2006), a seguito di un ricorso promosso da un privato cittadino, rende vane le norme sulle quali il Comune di Todi si è fatto forza nell'inviare le sue ingiunzioni di pagamento, ponendo una questione di legittimità costituzionale per violazione degli articoli 3 e 5 della Costituzione, nonché dei princìpi di ragionevolezza e razionalità, rinviando il giudizio alla Corte costituzionale -:
se non si ritenga opportuno, vista la confusione che si sta creando in diversi Comuni d'Italia, intervenire dando una interpretazione definitiva a quanto disposto in materia di Ici dal decreto-legge n. 223 del 4 luglio 2006 (convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248), in particolare per quanto ne concerne l'uso retroattivo.
(4-06094)
MANCUSO. - Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali. - Per sapere - premesso che:
la legge finanziaria per il 2008, approvata pochi giorni fa, continua, secondo
l'interrogante, a riservare brutte notizie per gli italiani e per i lavoratori, introducendo nuovi balzelli invece che agevolare i settori produttivi e quelli in difficoltà per la contingenza economica negativa che il nostro Paese sta attraversando;
nella fattispecie, il settore dell'ippica, è stato duramente colpito prevedendo l'innalzamento dell'I.V.A. sulle compravendite dei cavalli e sui premi al traguardo passando dal 10 per cento al 20 per cento;
tale raddoppio dell'I.V.A. si baserebbe sul principio dell'adeguamento alla normativa europea, ma altri Paesi fondatori hanno ancora oggi una imposta più bassa (in Francia, ad esempio, l'I.V.A. prevista per il settore ippico è rimasta al 5,5 per cento e non sembra sia previsto un adeguamento);
l'ippica italiana attraversa da tempo una crisi profonda ed il raddoppio dell'Imposta sul Valore Aggiunto potrebbe dare il colpo definitivo ad un settore che dà lavoro a moltissime persone, anche in momenti economicamente instabili come quelli che viviamo oggi -:
se il Governo abbia in programma di adottare interventi di tipo fiscale, volti a sostenere il settore dell'ippica, tramite sgravi fiscali o incentivi;
per quali motivi il Governo abbia voluto, proprio ora, senza interpellare preventivamente le categorie del settore, ed in un momento di grave crisi economica dell'ippica italiana, adeguare in modo così pesante l'I.V.A., raddoppiandola.
(4-06097)