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Allegato B
Seduta n. 267 del 16/1/2008
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PUBBLICA ISTRUZIONE
Interpellanza:
Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro della pubblica istruzione, per sapere - premesso che:
si fa riferimento alla mozione di alcuni docenti di scuole e licei di Bologna con cui gli stessi chiedono il ritiro dell'ordinanza ministeriale di ripristino degli esami di riparazione;
a parere dell'interpellante, gli insegnanti non possono accettare o rifiutare a loro piacimento disposizioni ministeriali tanto più quando queste, seppur tardive ed incomplete, servono a ridare un po' di dignità e credibilità non tanto al ministro e al Governo già abbastanza screditati, ma piuttosto alla scuola del nostro Paese;
purtroppo per effetto di una cultura «sessantottina» che ha provocato disastri incancellabili e che ha degradato le istituzioni scolastiche a livelli inimmaginabili influenzando buona parte del corpo docente, la scuola italiana è diventata una «riserva speciale» sovente politicizzata ove ognuno è libero di fare ciò che vuole prescindendo da leggi e regolamenti -:
quali provvedimenti intenda adottare per fare rispettare le proprie disposizioni e per ripristinare regole certe e valide per tutti.
(2-00922) «Garagnani».
Interrogazioni a risposta immediata:
BARANI. - Al Ministro della pubblica istruzione. - Per sapere - premesso che:
in Campania stiamo assistendo ad una grave emergenza nella gestione ordinaria del ciclo dei rifiuti che ha portato ad una vera emergenza sanitaria, che genera gravi rischi alla salute dei cittadini e, in particolar modo, a migliaia di studenti napoletani, che ogni giorno si dovrebbero recare nelle aule degli istituti scolastici, ormai inaccessibili;
il diritto all'istruzione e all'educazione universalmente riconosciuto dalla Costituzione è oggettivamente limitato per i 100 mila studenti napoletani, che frequentano le scuole di ogni ordine e grado;
anche la chiusura temporanea di una sola scuola inaccessibile per via dei rifiuti rappresenta una grave sconfitta per la democrazia di questo Paese;
il Ministro interrogato, invece di recarsi in Toscana, come ha fatto pochi giorni fa, a posare la prima pietra di una scuola, dovrebbe occuparsi maggiormente degli studenti napoletani che potrebbero non concludere i programmi scolastici dell'anno in corso per la mancanza di giorni d'istruzione;
tale situazione genera la possibilità, per gli studenti che dovranno sostenere la maturità, di non poter preparare l'esame di Stato, anche per la mancanza della tradizionale progettualità didattica dovuta al ritardato inizio delle lezioni nel mese di settembre dovuto alla carenza di insegnati -:
quali siano i termini entro cui il Ministro interrogato provvederà a normalizzare le lezioni, se gli studenti avranno la possibilità di completare il programma didattico dell'anno e se, di concerto con il Ministro dell'università e della ricerca, non eliminerà il numero chiuso per le iscrizioni alle università per il prossimo anno accademico.
(3-01532)
RUSCONI, DE BIASI, FARINONE, QUARTIANI, SERENI, BRESSA, GHIZZONI, BENZONI, CHIAROMONTE, COLASIO, FRONER, GIACHETTI, GIULIETTI, LATTERI, TESSITORE, TOCCI, VILLARI, VOLPINI, DUILIO, CODURELLI, FIANO, ZUCCHI, MANTINI, ZACCARIA, MISIANI, TOLOTTI, MARANTELLI, SANGA, CINZIA MARIA FONTANA e MONACO. - Al Ministro della pubblica istruzione. - Per sapere - premesso che:
come ampiamente riportato da molti organi di informazione, il comune di Milano ha adottato, con la circolare n. 20 del 17 dicembre 2007, nuovi criteri di accettazione delle domande di iscrizione alle scuole materne, escludendo quelle relative ai bambini figli di immigrati senza permesso di soggiorno o in stato di indigenza;
dal 1999, il nostro ordinamento specificamente prevede che - senza che il succedersi di differenti maggioranze e Governi abbia intaccato tale principio - «i minori stranieri presenti sul territorio nazionale hanno diritto all'istruzione indipendentemente
dalla regolarità della posizione in ordine al loro soggiorno, nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani. Essi sono soggetti all'obbligo scolastico secondo le disposizioni vigenti in materia. L'iscrizione dei minori stranieri nelle scuole italiane di ogni ordine e grado avviene nei modi e alle condizioni previsti per i minori italiani» (articolo 45 del decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394);
nel richiamare l'amministrazione milanese a rivedere, entro tempi ravvicinati e perentori, il suo atto amministrativo in coerenza con la richiamata norma e con lo spirito di tutte le norme in materia di istruzione del nostro Paese, è stato giustamente ribadito che il diritto allo studio è uno dei diritti fondamentali dell'uomo. Impedirne la fruizione significa ledere la dignità della persona umana. Non possono esistere deroghe a questo, né per le colpe dei padri, né per lo stato di povertà;
il principio della tutela della famiglia e, in primo luogo, dell'infanzia, non può essere solo formalmente enunciato in occasione di dibattiti pubblici o incontri di piazza, per poi essere sostanzialmente smentito con provvedimenti amministrativi -:
quali iniziative e atti si intenda adottare al fine di assicurare il diritto di tutti i bambini, in particolare della città di Milano, così come in ogni altro luogo del Paese, alla fruizione di tutti i gradi dell'istruzione pubblica, a prescindere dalla condizione giuridica ed economica dei genitori.
(3-01533)
LEONE e APREA. - Al Ministro della pubblica istruzione. - Per sapere - premesso che:
il diritto all'istruzione e all'educazione riconosciuto universalmente ai minori dalla Costituzione trova limiti oggettivi all'iscrizione alla scuola dell'infanzia anche nelle scuole statali non rientrando nell'obbligo di istruzione;
tutte le scuole dell'infanzia statali e non statali individuano criteri di ammissione alle sezioni funzionanti al fine di predisporre graduatorie per la formazione delle sezioni;
il comune di Milano gestisce 171 scuole dell'infanzia per un totale di 848 sezioni e accoglie 21.364 bambini dai 3 ai 6 anni;
sono ben 4.705 i bambini stranieri iscritti e frequentanti le suddette sezioni corrispondenti al 21 per cento della popolazione frequentante;
dai tabulati comunali risulta con evidenza la provenienza multietnica dei bambini stranieri integrati nelle sezioni;
le liste di attesa sono distinte tra lista attesa 1o turno con 7 iscritti, lista attesa anticipatari con 336 iscritti, lista attesa tardive con 154 iscritti e i posti disponibili sono 92;
il comune di Milano prevede delle agevolazioni sulle rette per le famiglie che rientrano nei piani di assistenza sociale;
la spesa di previsione per l'anno 2007 è pari a 158 milioni di euro;
la tradizione e la progettualità didattica della scuola dell'infanzia del comune di Milano garantisce un servizio educativo di alta qualità che si configura come un valore aggiunto alla solida tradizione pedagogica delle scuole dell'infanzia del sistema pubblico integrato lombardo -:
quali siano le ragioni per le quali il Ministro interrogato ha diffidato il comune di Milano a ripristinare entro 10 giorni le regole sull'iscrizione alla scuola dell'infanzia, anche dei bambini extracomunitari appartenenti a nuclei familiari che vivono nell'illegalità e nella clandestinità, minacciando in caso di inadempienza la revoca del riconoscimento giuridico della parità alle suddette scuole, e se lo Stato possa derogare al rispetto delle regole di legalità scritte nelle leggi della nostra Repubblica in nome di quella che
gli interroganti giudicano una visione demagogica della convivenza civile e democratica.
(3-01534)