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Allegato B
Seduta n. 267 del 16/1/2008
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SVILUPPO ECONOMICO
Interrogazioni a risposta immediata:
CAMILLO PIAZZA. - Al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
si assiste da anni ad una molteplicità di interventi di utilizzo della risorsa acqua non supportati da una corretta analisi e valutazione di area vasta del contesto territoriale (a livello di bacino idrografico e dell'intera asta fluviale). Questo ha portato anche alla realizzazione, non pianificata e irrazionale, di numerose centraline idroelettriche con impatti ambientali a volte in aperto contrasto con le finalità della legge n. 36 del 1994 e della direttiva 2000/60/CE;
negli ultimi mesi nella sola provincia di Piacenza sono state presentate 8 domande di concessione di derivazione di acqua pubblica superficiale ad uso idroelettrico lungo le aste dei corsi d'acqua principali, che prevedono l'intubamento delle acque dei fiumi e torrenti e la loro messa in stress idrico per circa 30 chilometri, nonché la realizzazione di infrastrutture, quali strade di accesso, traverse, condotte forzate e gallerie: basti pensare che alla confluenza di Aveto Trebbia è prevista la costruzione di una grande centrale elettrica alta 18 metri con una superficie di 1000 metri quadrati nell'alveo del fiume. I corsi d'acqua coinvolti nel progetto sono: Trebbia, Nure, Aveto, Grondana, Ronchignasco, Gramizzola;
in questo punto è prevista, secondo le notizie in possesso dell'interrogante, la costruzione di due gallerie, lunghe 5.290 e 4.700 metri per portare l'acqua alla centrale. Le gallerie saranno dritte, il fiume no, e così sparirebbero 12,4 chilometri di Trebbia e 8,4 di Aveto. Dal Trebbia si preleverebbero da 2.480 litri a 33.000 litri al secondo, lasciandone al greto da 1.200 a 1.630, secondo le stagioni, riducendo il fiume ad un rigagnolo;
solo in Emilia Romagna i progetti sono almeno 40 e decine di corsi d'acqua, se non si pianifica l'utilizzo generale, come è successo egregiamente per il lago D'Idro in provincia di Brescia, rischiano di sparire;
nelle montagne di Piacenza ci sono già due dighe, quella di Molato sul Tidone e la Mignano sull'Arda, che potrebbero essere usate anche per produrre energia elettrica e non solo per l'irrigazione. Ci sono i vecchi mulini ad acqua nei quali potrebbero essere installate piccole centraline;
con la liberalizzazione del mercato e l'avvento delle limitazioni dettate dal protocollo di Kyoto, si sono aperti spazi importanti di utilizzo economico per i nuovi produttori, che guardano al mercato idroelettrico come un settore con grandi potenzialità di crescita, ma che può essere negativo se non si prendono in esame contestualmente le tre funzioni che ha un corso d'acqua: l'utilizzo sociale e ambientale, l'utilizzo a scopo irriguo e quello idroelettrico, dove nessuno deve prevalere rispetto agli altri;
con l'obiettivo dichiarato di limitare l'inquinamento e l'effetto serra, si sta procedendo in realtà alla requisizione delle ultime «acque libere» d'Italia, con effetti incalcolabili sul piano ambientale. L'acqua non deve diventare solo un grande business «ecologico», ma deve avere principalmente funzioni ambientali collegate al paesaggio -:
se il Governo, alla luce di quanto descritto in premessa, non ritenga necessaria una programmazione unitaria nazionale che garantisca uno sfruttamento sostenibile delle risorse idriche attraverso la regolamentazione e la razionalizzazione sull'utilizzo delle acque, in modo da assicurare ai fiumi coinvolti un minimo di deflusso vitale, e che utilizzi le strutture già esistenti, e come intenda agire affinché, sui territori già compromessi dal punto di vista ambientale, sia data priorità ad una produzione energetica più sostenibile per l'ambiente.
(3-01535)
ASTORE. - Al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
il tribunale di Verona, con sentenza n. 394 del 12 novembre 1994, ha concesso alla Società italiana prodotti Arena s.p.a. (Sipa), con sede in Sommacampagna (Verona), il beneficio del concordato preventivo e, ritenuto lo stato di insolvenza della medesima società, ha inviato gli atti al ministero dell'industria, attuale ministero dello sviluppo economico;
il Ministro dell'industria, con decreto del 6 dicembre 1994, ha posto la Sipa s.p.a. in amministrazione straordinaria;
nel maggio del 1995 il tribunale di Verona ha disposto, in applicazione della legge n. 79 del 1995, l'estensione della procedura descritta in precedenza per la Sipa anche alla Società agricola molisana s.p.a. (Sam), società con sede in Boiano (Campobasso), completamente controllata e gestita dalla Sipa;
i commissari nominati per l'amministrazione dei beni d'impresa hanno incassato, per quanto concerne la Sam di Boiano, somme a vario titolo spettanti per un ammontare di diversi miliardi di lire;
i lavoratori della Sam di Boiano vantano crediti attualmente non soddisfatti per retribuzioni arretrate non corrisposte;
difatti, rispetto al debito totale di lire 5.909.025.518 che la Sam aveva per retribuzioni arretrate da corrispondere nei confronti dei propri dipendenti, risultano attualmente pagati crediti per 1.996.300.000 di vecchie lire, pari al 33 per cento del totale;
quindi, come più volte segnalato agli organi ministeriali competenti da alcuni dipendenti, come il signor Arturo Conte, resta attualmente da corrispondere ai lavoratori più del 70 per cento dei crediti dagli stessi vantati, più interessi maturati;
il signor Arturo Conte ha richiesto per ben due volte al ministero delle attività produttive, attualmente dello sviluppo economico, copia dell'ultima relazione trimestrale della società Sam s.p.a. di Boiano, in relazione ai periodi 31 dicembre 2005, 31 dicembre 2006 e 30 giugno 2007, senza ricevere alcuna risposta;
era stato, inoltre, acquisito un parere, redatto dal noto professor Cabras di Roma, che sosteneva la possibilità per la Sam di far valere i propri crediti verso la Sipa, con conseguente effetto positivo per la soddisfazione dei crediti dei lavoratori della Sam e degli altri creditori di quest'ultima;
allo stato, quindi, viene perpetrata nei confronti dei lavoratori della Sam s.p.a. un'inaccettabile violazione dei propri diritti a ricevere i pagamenti per le prestazioni lavorative svolte presso la Sam s.p.a. -:
quali misure urgenti intenda attuare il Governo affinché i lavoratori della Sam s.p.a. ricevano le somme spettanti, con relativi interessi maturati, ponendo dunque fine ad un caso eclatante di violazione dei diritti maturati dai lavoratori.
(3-01536)
Interrogazione a risposta in Commissione:
GENTILI. - Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
da fonte di stampa si viene a sapere che la Sogin è in procinto di sottoscrivere un contratto con la statunitense EnergySolution per il trattamento in Tennessee ed il seppellimento nello Utah di 20.000 tonnellate di rifiuti radioattivi di prima categoria, ovvero a bassa radioattività come indumenti e parti strutturali contaminate. I rifiuti dovrebbero essere imbarcati in direzione degli Stati Uniti nei prossimi mesi;
risulta che al riguardo ci siano stati incontri Sogin-Autority e che l'Autority abbia espresso parere contrario a portare i rifiuti di bassa attività all'estero;
risulta infine che l'operazione avrebbe un costo non indifferente -:
se la notizia corrisponda al vero;
per quali ragioni si intenda trasferire all'estero rifiuti;
se il Ministero dello sviluppo economico ne sia informato;
quali siano i termini contrattuali (estensione, durata e oneri);
con quali risorse si intenda finanziare il contratto;
quali provvedimenti siano stati presi in merito dello smaltimento dei rifiuti nucleari.
(5-01917)