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Allegato B
Seduta n. 271 del 22/1/2008
ECONOMIA E FINANZE
Interrogazioni a risposta immediata in Commissione:
VI Commissione:
D'IPPOLITO VITALE. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
l'articolo 1, commi da 340 a 342, della legge n. 296 del 2006 (legge finanziaria per il 2007) ha previsto l'istituzione di un Fondo per favorire lo sviluppo economico e sociale di aree e quartieri degradati nella città del Mezzogiorno;
la Commissione Finanze, ha avviato, nel corso del 2007, l'esame, in sede referente, delle proposte di legge C. 2237 D'Ippolito Vitale e C. 2422 Amendola, le quali prevedono l'istituzione di un'area franca urbana nel comune di Lamezia Terme, stabilendo l'applicazione in tale territorio di benefici fiscali, consistenti nell'applicazione ridotta dell'IRPEF e dell'IRES, per cinque anni, in favore dei contribuenti che vi impiantino o vi svolgano attività economiche;
l'esame in sede referente delle predette proposte di legge è stato sospeso, in attesa della determinazione dei criteri attuativi delle norme in materia recate dalla legge finanziaria;
la regione Calabria ha già individuato il comune di Lamezia Terme come area idonea ad accogliere una zona franca urbana, esprimendo quindi un formale sostegno al contenuto delle predette proposte di legge;
l'articolo 2, comma 562, della legge n. 244 del 2007 (legge finanziaria per il 2008) è ulteriormente intervenuto sulla materia delle zone franche urbane, sostituendo il comma 341 dell'articolo 1 della citata legge n. 296 del 2006, al fine di prevedere che le piccole e micro imprese le quali avviano una nuova attività economica nelle zone franche, godano, per i primi cinque anni, dell'esenzione dalle imposte sui redditi, dell'esenzione dall'imposta regionale sulle attività produttive fino a 300.000 euro di valore dalla produzione netta, dell'esenzione dall'imposta comunale sugli immobili posseduti ed utilizzati per l'esercizio delle attività economiche, nonché dell'esonero dal pagamento dei contributi per le retribuzioni da lavoro dipendente;
tali previsioni ricalcano, sotto molti aspetti, le indicazioni contenute nelle predette proposte di legge, a testimonianza della bontà dell'approccio seguito da tali iniziative legislative, che avevano del resto registrato l'appoggio di gruppi politici tanto di maggioranza quanto di opposizione, ed il pieno coinvolgimento degli enti locali interessati;
il Governo non ha finora dato attuazione alle nuove disposizioni agevolative introdotte dalla richiamata disposizione della legge n. 244 del 2007;
appare evidente, anche sulla scorta delle sollecitazioni in tal senso da molte regioni meridionali, tra le quali in particolare la Calabria, l'urgenza di dare attuazione alle zone franche urbane, che, sulla falsariga di esperienze maturate in altri Paesi europei, come la Francia, possono costituire uno strumento efficace e snello per sostenere la debolezza del tessuto economico di molte aree del Mezzogiorno, afflitte da un ritardo ormai cronico -:
quali iniziative intenda assumere in tempi brevi il Governo per attuare le agevolazioni tributarie in favore delle aree urbane degradate del Mezzogiorno previste dalla legge n. 296 del 2006 e dalla legge n. 244 del 2007, venendo finalmente incontro alle esigenze di molte zone del Sud, che necessitano di misure fiscali innovative per superare l'attuale situazione di drammatica crisi socio-economica ed avviare un processo di sviluppo duraturo e se i pareri favorevoli espressi da alcune regioni rispetto all'individuazione delle zone franche urbane, ad esempio per quanto riguarda la zona di Lamezia Terme, possano costituire un
elemento di priorità rispetto all'individuazione delle stesse zone franche, riconoscendo particolare rilievo l'appartenenza alle aree Obiettivo 1.
(5-01931)
FUGATTI. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
già da tempo la Manifattura Tabacchi di Borgo Sacco di Trento versa in una situazione di pesante incertezza, riconducibile alla generale situazione di incertezza e al progressivo spostamento della produzione da parte della British American Tabacco verso le aree geografiche dell'Est e al calo delle vendite del prodotto nazionale;
il sottoscritto ha già sottoposto all'attenzione del Governo, con precedenti interrogazioni, il problema dei 135 lavoratori diretti e delle decine di lavoratori dipendenti delle ditte esterne, che rischiano di perdere il lavoro;
il Governo, in una di tali interrogazioni, rispondeva che era interesse comune del Governo, del Parlamento e di tutte le forze politiche fare in modo che la questione fosse risolta in termini economicamente e socialmente accettabili, in sintonia con gli interessi generali del Paese; che avrebbe svolto un'attività di moral suasion al fine di indurre la BAT a tenere un atteggiamento di attenzione nei confronti delle esigenze occupazionali e produttive delle realtà locali, in modo da garantire un adeguato bilanciamento tra il libero svolgersi dell'attività di impresa e la tutela degli interessi dei lavoratori e delle comunità interessate;
la dismissione della Manifattura di Borgo Sacco è stata annunciata per il prossimo 31 marzo, e i lavoratori meno tutelati sono i 56 dipendenti di ditte esterne, che, di fatto, sono inseriti stabilmente nell'attività della Manifattura, e che si occupano di gestire la mensa, la portineria, e il facchinaggio;
ad esempio pare che la ditta Franci di Roma, che ha in appalto il servizio di facchinaggio e di pulizia, abbia annunciato l'avvio della mobilità per 19 dipendenti che dal 31 marzo rischiano quindi il licenziamento;
in pratica sta accadendo che i tanto richiamati accordi di pace sociale tra la Bat, la Provincia di Trento e le istituzioni locali, che miravano ad attutire i riflessi occupazionali negativi della chiusura della Manifattura Tabacchi di Rovereto, non valgano per i lavoratori dipendenti delle ditte esterne, in questo caso per quelli della ditta Franci di Roma;
la chiusura della Manifattura Tabacchi da parte di Bat fu molto discussa nei mesi scorsi, in quanto si privilegiava uno stabilimento Bat pugliese rispetto a quello roveretano, ma la decisione fu imposta alla città trentina, anche grazie all'impegno di Bat e Governo di monitorare sulle conseguenze occupazionali garantendone l'impatto sociale -:
in che modo il Governo abbia svolto la sua attività di moral suasion in questi mesi al fine di indurre la BAT ad avere un atteggiamento il più possibile attento alle esigenze occupazionali roveretane e, in particolare, come intenda tutelare, intervenendo anche su Bat, i 56 lavoratori formalmente dipendenti di imprese esterne, ma, di fatto, inseriti da tempo nell'attività della Manifattura.
(5-01932)
LEO. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
la legge 24 dicembre 2007, n. 244 (legge finanziaria per il 2008), ha introdotto, all'articolo 1, commi da 96 a 117, un nuovo modello semplificato di determinazione del carico impositivo applicabile alle persone fisiche esercenti attività d'impresa ovvero di lavoro autonomo aventi determinate caratteristiche;
nello specifico, vengono considerati contribuenti minimi (e, in quanto tali,
destinatari di un regime fiscale semplificato) le persone fisiche esercenti attività d'impresa e di lavoro autonomo che, al contempo, rispettano le seguenti condizioni, indicate dall'articolo 1, comma 96, lettera a) della sopra citata legge n. 244 del 2007: è necessario che, nell'anno solare precedente, tali persone fisiche abbiano percepito compensi (nel caso dei professionisti) o conseguito ricavi (nel caso delle imprese) non superiori a 30.000 euro, non abbiano effettuato cessioni all'esportazione e non abbiano sostenuto spese per lavoratori dipendenti e collaboratori;
inoltre, per poter essere considerati contribuenti minimi, è necessario, ai sensi dell'articolo 1, comma 96, lettera b), della legge n. 244 del 2007, nel triennio solare precedente, non siano stati effettuati acquisti di beni strumentali, anche mediante contratti di appalto e di locazione (anche finanziaria), per un ammontare complessivo superiore a 15.000 euro;
un'interpretazione letterale della appena richiamata lettera b) del comma 96 porta a ritenere che, per verificare la sussistenza delle condizioni di accesso al regime dei minimi, occorra considerare anche i beni acquisiti a titolo di locazione nel triennio precedente;
la norma, infatti, parla di beni acquisiti in «locazione, anche finanziaria» e sembra, quindi, che rilevino sia i beni acquisiti in locazione che quelli acquisiti in leasing (o locazione finanziaria) -:
se - ai fini della verifica delle condizioni di accesso al regime dei minimi di cui alla lettera b), del comma 96, dell'articolo 1 della legge finanziaria per il 2008 - sia necessario considerare anche i beni acquisiti in locazione: in particolare, nel caso la risposta al quesito posto sia affermativa, sarebbe opportuno chiarire quale sia il criterio che dovrà essere seguito dai contribuenti per verificare l'eventuale superamento del plafond di 15.000 euro.
(5-01933)