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Allegato B
Seduta n. 272 del 23/1/2008
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SALUTE
Interrogazione a risposta scritta:
GRIMOLDI. - Al Ministro della salute, al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali. - Per sapere - premesso che:
nelle società avanzate il concetto di sicurezza alimentare trova la sua rispondenza in un'accezione vasta e complessa, nella quale rientra non solo la certezza degli approvvigionamenti, ma anche la garanzia della qualità, della salubrità e dell'origine dei prodotti alimentari;
l'avanzamento del processo di globalizzazione e la conseguente maggiore apertura dei mercati hanno reso - e renderanno - sempre più complesso il soddisfacimento delle suddette esigenze riguardo alla sicurezza dei prodotti alimentari, la cui provenienza sempre più varia contribuisce, inevitabilmente, a determinare crescenti bisogni di informazione da parte dei consumatori;
da tempo, i consumatori lamentano di poter contare su maggiori informazioni e garanzie riguardo ad aspetti di primaria importanza ai fini della corretta applicazione
del su richiamato concetto di sicurezza alimentare, in specie, per quanto riguarda la presenza di organismi geneticamente modificati (OGM), l'origine dei prodotti ed il rispetto delle norme igienico sanitarie;
negli ultimi tempi nuovi motivi di apprensione sono derivati al consumatore italiano, oltre che dall'impiego di biotecnologie finalizzate alla produzione di OGM, dall'impiego di animali clonati e, in ultimo, dalla grave emergenza rifiuti in Campania, ossia in una regione dalla quale provengono molti prodotti alimentari freschi (frutta, ortaggi, latticini...) e, quindi, particolarmente soggetti a problemi di contaminazione;
le esigenze di informazione a tutela del diritto di scelta del consumatore non appaiono sufficientemente garantite dalle soglie di tolleranza previste dalle vigenti norme comunitarie (regolamenti 1820/ 2003 e 1830/2003) in materia di etichettatura;
i recenti pareri positivi espressi dalla statunitense FDA e dalla europea EFSA riguardo all'ammissibilità dei prodotti alimentari ottenuti da animali clonati, aprono prospettive particolarmente preoccupanti sotto il profilo, sia etico, sia igienico sanitario;
il protrarsi dell'emergenza rifiuti in Campania, visti anche i precedenti che, nel 2003, indussero addirittura il Governo a ricorrere alla legislazione straordinaria e di urgenza (decreto-legge n. 192 del 2003) per fare fronte al problema della contaminazione da diossina negli allevamenti di bufale, inducono serie e fondate preoccupazioni riguardo alla salubrità dei numerosi prodotti originari delle zone interessate da detta emergenza -:
se e quali iniziative si intendano adottare, affinché nelle sedi comunitarie siano riviste le norme in materia di etichettatura dei prodotti contenenti OGM e di tracciabilità alimentare, al fine di renderle maggiormente coerenti, sia con la moderna accezione del concetto di sicurezza alimentare, sia con le esigenze del consumatore ad essere informato a tutela del proprio diritto di scelta e di sovranità alimentare;
se e quando si intenda dare compiuta attuazione alle vigenti norme nazionali (legge n. 204 del 2004) in materia di origine dei prodotti agro-alimentari;
se e quali misure si intendano adottare per incentivare la tracciabilità volontaria dei prodotti alimentari;
se e quali misure siano state adottate e si intendano adottare per accrescere i controlli igienico sanitari sui prodotti alimentari provenienti dalle aree interessate dall'emergenza rifiuti e, in specie, per scongiurare che siano posti in commercio prodotti agro-alimentari freschi contaminati dalla presenza di diossina.
(4-06167)