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Allegato B
Seduta n. 274 del 4/2/2008
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LAVORO E PREVIDENZA SOCIALE
Interrogazione a risposta orale:
BONELLI. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale, al Ministro della solidarietà sociale. - Per sapere - premesso che:
la legge 24 dicembre 2007, n. 244 (legge finanziaria 2008) stabilisce all'articolo 2, comma 506 che: «Al fine di consentire la chiusura dei contenziosi derivanti dall'applicazione dell'articolo 44, comma 1, del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003, n. 326, l'INPS è autorizzato a definire i predetti contenziosi in via stragiudiziale, a condizione che i soggetti opponenti si impegnino al pagamento dei contributi oggetto di contenzioso nella misura del 100 per cento, senza il pagamento delle eventuali sanzioni, con possibilità di rateizzazione fino a venti rate annuali con versamento degli interessi legali. Per i soggetti opponenti che, in pendenza di giudizio, abbiano già anticipato il pagamento all'INPS dei contributi oggetto di contenzioso, è riconosciuto un credito previdenziale pari al 40 per cento delle somme versate all'INPS maggiorato degli interessi legali maturati dal momento del pagamento all'INPS fino alla data di entrata in vigore della presente legge.»;
lo stesso articolo della stessa legge al comma 507 stabilisce che: «Le disposizioni di cui al comma 506 si applicano, con le medesime modalità, anche alle cooperative sociali che hanno un numero non superiore alle quindici unità tra soci e lavoratori dipendenti.»;
ad oggi non risulta che la direzione generale dell'INPS stia dando autorizzazioni agli uffici periferici a trattare con le imprese di cui al citato articolo 2, commi 506 e 507, della legge 24 dicembre 2007 (legge finanziaria 2008) nelle modalità previste;
conseguentemente, a migliaia di imprese cooperative non viene ancora prospettata una soluzione per i contenziosi in corso con l'INPS e ciò causa una situazione di incertezza sul futuro delle imprese stesse -:
se non intendano effettuare una seria verifica delle motivazioni per le quali l'INPS sta ritardando l'applicazione di quanto stabilito dalla legge 24 dicembre 2007, n. 244, all'articolo 2, commi 506 e 507.
(3-01563)
Interrogazione a risposta in Commissione:
FASCIANI. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
è stata data notizia, dagli organi di informazione, della chiusura delle sedi de Il Messaggero di Chieti e Teramo in Abruzzo;
tale notizia ha destato allarme e preoccupazione sia tra i giornalisti, impegnati in queste redazioni, sia tra le istituzioni locali che reputano tale scelta grave, qualora fosse attuata, in quanto comporterebbe un calo del diritto di informazione dei cittadini in Abruzzo;
le giustificazioni a tale decisione sembrerebbero legate al calo delle vendite in atto che non consentirebbero il mantenimento delle redazioni locali citate;
tale motivazione contraddice nei fatti esperienze lungimiranti di altri giornali che hanno viceversa potenziato le pagine di informazione locale producendo trend di crescita nelle vendite;
la decisione assunta da Il Messaggero di fatto ridimensiona il diritto all'informazione dei cittadini abruzzesi e produce la dispersione del patrimonio professionale di eccellenti giornalisti impegnati in Abruzzo -:
quali iniziative intenda assumere il Ministro a tutela dei livelli occupazionali.
(5-01951)
Interrogazione a risposta scritta:
ZANELLA. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale, al Ministro della solidarietà sociale, al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
senza alcun preavviso 70 lavoratori della Fast Coop di Limena che opera su commessa TNT sono stati licenziati;
già da qualche tempo vi erano avvisaglie di un cambio di proprietà nell'appalto sino ad oggi in capo alla Fast Coop e, proprio a proposito di tale evento, si erano registrate mobilitazioni per scongiurare il venir meno di diritti acquisiti dai lavoratori con il cambio di proprietà dell'appalto (l'introduzione di un periodo di prova dopo licenziamento e garanzia di riassunzione con la nuova cooperativa per i lavoratori del magazzino Danone di Ronchi di Villafranca);
i lavoratori della cooperativa Fast Coop avevano sostenuto una dura lotta per vedere garantiti diritti elementari dalla proprietà e questo licenziamento appare una vera e propria rappresaglia, nei confronti di quanti, nel «mondo a parte» delle cooperative, rivendica pari diritti dei lavoratori di altri comparti;
l'appaltante TNT, pur dichiarandosi estranea all'episodio, è comunque parte interessata alla vertenza per il mantenimento dei servizi resi dai lavoratori di questa cooperativa, alla quale dovrebbe subentrarne un'altra -:
se il Governo intenda attivarsi nei modi che gli sono propri affinché sia garantita ai 75 lavoratori licenziati dalla
Fast Coop la continuità lavorativa nel mantenimento dei diritti da loro conquistati;
se il Governo non ritenga necessario assumere una iniziativa legislativa in grado di tutelare adeguatamente la figura del socio lavoratore nelle cooperative e in grado di fugare ogni ambiguità in materia di diritti del lavoro dipendente.
(4-06256)