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Allegato B
Seduta n. 274 del 4/2/2008
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DIFESA
Interrogazione a risposta in Commissione:
DURANTI e DEIANA. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
il nuovo ordinamento professionale introdotto dal C.c.n.l. 1998/2001, al fine di valorizzare la crescita professionale del personale civile della Difesa, ha previsto il ricorso a percorsi formativi con passaggi interni alle aree. In data 23 maggio 2005 è stato sottoscritto l'accordo di parte economica e normativa riguardante le progressioni interne e la loro copertura finanziaria, realizzata impegnando la somma complessiva di 16.550.214 euro dal F.u.a., che ha modificato l'articolo 4, Capo IV C.c.n.l. integrativo difesa;
le modalità di passaggio tra le aree si realizzavano attraverso procedure selettive volte all'accertamento dell'idoneità e della professionalità per le posizioni ed i profili interessati. I passaggi all'interno delle aree avvenivano previa frequenza di specifico percorso formativo con esami finali e valutazione del curriculum professionale dei candidati al fine di verificare l'effettivo accrescimento delle conoscenze e delle competenze.
i bandi di concorso contenevano i numeri relativi ai «posti» disponibili, differenziati per posizione economica e soprattutto per profilo professionale, e la loro relativa distribuzione su base regionale specificando che il candidato può presentare una sola domanda per un profilo professionale dello stesso settore di
appartenenza e per una sola Regione anche diversa da quella ove presta servizio;
con la circolare 0037071 del 1o giugno 2007 conseguente alla richiesta formale da parte di alcuni settori, che in carenza di organico, chiedevano la disponibilità della Direzione generale per il personale civile ad esaminare l'opportunità per alcuni vincitori dei percorsi di rimanere in servizio presso l'ente d'appartenenza pur avendo partecipato, risultando utilmente collocati nelle graduatorie dei percorsi formativi, presso regioni diverse da quelle dell'ente d'appartenenza si ribadiva l'assoluta impossibilità di aderire a tali richieste;
con atto a firma del Direttore generale per il personale civile della Difesa del 28 dicembre 2007 si riassegna, dopo una prima assegnazione puramente formale di un solo giorno presso gli enti siti nelle regioni previste dai bandi di concorso, temporaneamente ed in via eccezionale al Polo di mantenimento armi leggere di Terni il personale utilmente collocato nelle graduatorie dei percorsi formativi presso regioni diverse dall'Umbria;
molti dipendenti non hanno prodotto domanda di partecipazione ai percorsi di riqualificazione poiché non esisteva la disponibilità in organico del profilo rivestito nella regione in cui presta servizio; altri hanno rinunciato al corso di riqualificazione o alla nomina per non doversi trasferire fuori dalla regione di residenza; altri hanno ottemperato al trasferimento presso altre regioni in ossequio a quanto previsto dal bando di concorso; altri ancora pur essendo utilmente collocati in graduatoria hanno visto precluse le possibilità di acquisire la posizione economica perché preceduti da personale che successivamente è stato riassegnato ad ente e regione di provenienza -:
se il Ministro sia a conoscenza di questa situazione discriminatoria che, a parere delle interroganti, lede il diritto soggettivo di molte Lavoratrici e lavoratori inficiando di fatto, con atti di una Direzione generale della difesa, atti e bandi prodotti dalla stessa amministrazione e quali provvedimenti intenda assumere per ripristinare lo stato di diritto.
(5-01948)
Interrogazione a risposta scritta:
BRUSCO. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
a decorrere dal 10 gennaio 2008 è stato soppresso il servizio navale dei carabinieri/motovedetta cc 237, con sede a Marina di Camerota (Salerno) ai sensi di un provvedimento, prot. 635/220-96-1959 del 22 dicembre 2007 del Comando generale dell'Arma dei Carabinieri nell'ambito di un progetto-piano di razionalizzazione;
il predetto servizio interessava una fascia costiera di circa 35 miglia (km 70), precisamente da Castrocucco di Maratea (Potenza) al Comune di Ascea (Salerno) all'interno della quale insistono due aree marine protette di recente istituzione (Costa degli Infreschi e della Masseta-comune di Camerota e S. Giovanni a Piro e Pineta Levante Cala Bianca-comune di Castellabate), nonché circa 500 strutture balneari e sette approdi turistico-pescherecci, località come Palinuro-Ascea, mete turistiche eccetera;
la rilevanza del lavoro svolto e gli straordinari risultati conseguiti sul versante della tutela, della sicurezza e della prevenzione dal servizio soppresso, in un territorio strategico interessante due Regioni (Campania e Basilicata) e ai confini con la Calabria rendono incomprensibile la scelta riduttiva di affidare il presidio del territorio ad un battello-gommone, per un periodo limitato nel tempo, da maggio a settembre -:
se non ritenga opportuno rivedere la predetta ipotesi di razionalizzazione ripristinando il servizio di pattugliamento navale secondo la metodologia precedentemente prevista.
(4-06242)
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