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Allegato B
Seduta n. 275 del 19/2/2008
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SVILUPPO ECONOMICO
Interrogazione a risposta orale:
D'AGRÒ. - Al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
la bozza di regolamento Isvap attuativa dell'articolo 131 del codice delle assicurazioni private sembrerebbe contenere alcune importanti innovazioni per la stipula delle assicurazioni RCA;
in particolare risulterebbe l'obbligo per le imprese di mettere a disposizione del pubblico, presso ogni punto vendita e nei propri siti internet, i documenti precontrattuali, le condizioni generali e speciali di polizza ed il servizio gratuito di rilascio del preventivo personalizzato;
il preventivo dovrebbe riportare, inoltre, gli elementi di personalizzazione inerenti il soggetto richiedente nonché il premio di tariffa, la misura della provvigione e l'eventuale costo complessivamente applicato dall'impresa all'intermediario che a sua volta metterebbe a disposizione del pubblico l'informativa relativa alle imprese per conto delle quali opera e ai livelli provvisionali riconosciuti da ciascuna;
questa conoscenza però, secondo il parere dell'Antitrust non «appare costituire un'informazione sufficiente a tutelare i consumatori» perché le imprese potrebbero mettere in atto una serie di strategie o comportamenti collusivi tra di esse che «in alcuni casi potrebbero anche indurre i consumatori ad effettuare scelte distorte» -:
se non ritenga opportuno, alla luce di quanto segnalato dall'Antitrust, assumere le opportune iniziative normative al fine di scongiurare i possibili effetti dannosi prospettati in premessa, in particolare evitando che, anziché favorire i consumatori, vi siano strumenti in mano alle imprese per condizionare i clienti.
(3-01564)
Interrogazioni a risposta scritta:
D'AGRÒ. - Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
nel protocollo di intesa su Porto Marghera, siglato il 14 dicembre 2006 dal Ministro Bersani, dalla Provincia e dal Comune di Venezia, dalle organizzazioni sindacali, dalle aziende e dalle associazioni di categoria, era stato promosso il superamento degli ostacoli che hanno impedito per anni l'attuazione dell'Accordo di Programma per la Chimica di Marghera del 1998, al fine di favorire la realizzazione degli investimenti legati al ciclo del cloro;
nel citato protocollo era stato convenuto che i due procedimenti di Valutazione di Impatto Ambientale relativi al ciclo del cloro, quello relativo alla membranizzazione dell'impianto cloro soda e quello relativo al bilanciamento del ciclo delle produzioni CVM-PVC, sarebbero stati sbloccati al più presto, essendo fermi da anni al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare;
tuttavia, solo il procedimento di VIA relativo alla mebranizzazione dell'impianto clorosoda si è concluso mentre si stanno profilando incomprensibili ritardi nello svolgimento della procedura relativa all'autorizzazione del bilanciamento cvm/pvc, avviata ormai da sette anni, che garantirebbe la continuità produttiva e la competitività delle attività chimiche nell'area;
la Multinazionale Ineos Vinyls ha subordinato la sua permanenza nel petrolchimico di Porto Marghera e l'attuazione dei conseguenti investimenti secondo quanto concordato nel citato accordo;
inoltre, da quanto risulta dall'attuale fase dei lavori della Commissione Plenaria sulla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale del progetto di bilanciamento cvm/pvc di Ineos sembra che si vada profilando un giudizio negativo della Commissione;
se questo fosse l'esito, dati i collegamenti esistenti tra gli impianti di Marghera, Ferrara, Ravenna e Mantova, di fatto il blocco del progetto presentato da Ineos paralizzerebbe la Chimica del Nord Italia, che rappresenta il 70 per cento del comparto Chimico a livello nazionale;
si aprirebbe quindi una scenario drammatico e non più contenibile in termine di occupazione, diretta e indiretta, in aperto contrasto con quanto stabilito nell'intesa su Porto Marghera sopra indicata -:
quali iniziative il Governo intenda assumere per garantire il rispetto di quanto concordato in sede di stipula dell'Accordo di Programma sulla Chimica e ribadire la propria posizione favorevole alla realizzazione del progetto, identica a quella finora sostenuta dalle Istituzioni locali, compresa la Regione Veneto.
(4-06285)
AFFRONTI. - Al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
il Gruppo Eni, con tutte le sue divisioni e consociate, ha sempre creato un indotto di ricchezza di notevole importanza sia a livello nazionale che locale. Nella sola zona a sud di Milano, nelle province di Lodi, Pavia, Piacenza e nella zona di Crema, l'indotto creato dall'Eni è tra i più importanti di tutta Italia;
il Gruppo Eni, e più esattamente la divisione Ict, che si occupa del settore informatica, ha deciso nell'ultimo anno, di adottare un criterio di aggiudicazione dei lavori, non chiaramente verificabile;
il management del Gruppo ha infatti messo in gara attività, per una cifra che varia dai 50 milioni agli 80 milioni, procedendo per gare che sono esclusivamente ad invito e di cui non sembra esistere rilevanza pubblica -:
a) se non si ritenga di effettuare un monitoraggio da parte del Ministero sulle gare indette dal Gruppo Eni, essendo il gruppo ancora a partecipazione statale, al fine di verificare l'assoluta trasparenza nell'aggiudicazione delle gare;
b) in base a quale normativa il Gruppo Eni può esercitare la facoltà di aggiudicare gare di appalto tramite chiamata diretta;
c) se corrisponda al vero che il Gruppo Eni abbia dismesso il centro sportivo di San Donato Milanese, creato da Enrico Mattei e simbolo della politica aziendale tesa a valorizzare il settore umano.
(4-06292)