Menu di navigazione principale
Vai al menu di sezioneInizio contenuto
Allegato B
Seduta n. 277 del 21/2/2008
INTERNO
Interrogazioni a risposta scritta:
STUCCHI. - Al Ministro dell'interno, al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
il comune di Grumello del Monte (Bergamo) è amministrato da una maggioranza monocolore della Lega Nord da 2 mandati, riscuotendo ampi consensi tra i cittadini;
nel mese di luglio 2007, a seguito di interventi amministrativi in merito all'assegnazione degli spazi sportivi comunali, avviene l'aggressione dell'assessore allo sport, Ulisse Viscardi, a cui sono poi seguite telefonate anonime sia alla moglie del malcapitato, che a quella del sindaco di Grumello, Alessandro Cottini;
i fatti sopra esposti sono stati tempestivamente denunciati alla competente stazione dei Carabinieri di Grumello, informando anche gli ispettori della Digos di Bergamo e il Prefetto di Bergamo;
l'interrogante sulla vicenda ha già presentato un'interpellanza (n. 2-00688 del 1o agosto 2007), senza ricevere alcuna risposta;
dal successivo mese di agosto 2007 iniziano a comparire sui muri del paese frasi ingiuriose nei confronti del sindaco Cottini, che sono culminate il 21 gennaio 2008 con l'arrivo, all'ufficio del protocollo del comune di Grumello, di una busta contenente due proiettili e minacce di morte. Viene, quindi, sporta nuova denuncia alla stazione dei Carabinieri di Grumello;
continuano le scritte ingiuriose sui muri del paese, sino a giungere alla data odierna, 20 febbraio 2008, quando con l'ennesima telefonata anonima ricevuta dalla moglie del sindaco, vengono addirittura minacciate le figlie dello stesso. Viene quindi sporta un'ulteriore denuncia presso i Carabinieri;
nonostante le ripetute segnalazioni, sono trascorsi circa otto mesi dall'inizio della vicenda e nessun riscontro è stato reso noto -:
come intendano provvedere al fine di tutelare la sicurezza di tutti gli amministratori della Lega Nord a Grumello del Monte (Bergamo) e dei loro familiari, che a tutt'oggi continuano a ricevere minacce;
come intendano intervenire al fine di individuare coloro che, già da tempo, sono responsabili di tali aggressioni e minacce.
(4-06345)
TURCO, MELLANO, BELTRANDI, D'ELIA e PORETTI. - Al Ministro dell'interno, al Ministro della salute, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
nella giornata di lunedì 18 febbraio 2008, a Savignano Irpino, le forze dell'ordine, in seguito alle proteste dei cittadini nei cui territori si cerca di insediare una discarica, si sono scontrati con la popolazione locale riunitasi per manifestare contro tale decisione;
in conseguenza degli scontri ci sono stati dodici feriti fra manifestanti, poliziotti, un cronista e due vigili del fuoco;
la protesta popolare degli abitanti di Savignano Irpino è stata causata dalla marcia indietro fatta dal Commissario De Gennaro sulla discarica di Ariano Irpino, in località Difesa Grande, originariamente individuata per lo stoccaggio dei rifiuti;
lo staff del commissario straordinario, aveva individuato erroneamente la discarica già esistente di Difesa Grande, soggetta a sequestro giudiziario dal 2003, dopo nove anni di attività;
tale discarica è risultata ricolma, inavvicinabile, inquinata a causa dello stoccaggio di rifiuti tossici, e si è quindi deciso di costruirne una nuova, a circa tre chilometri di distanza, nella località di Savignano Irpino, già sofferente a causa della situazione descritta;
il giorno successivo, il prefetto di Avellino, Ennio Blasco, ha confermato che la discarica di contrada Pustarza a Savignano Irpino si farà. Ma ha anche proposto, riferiscono membri del Comitato di tutela del territorio di Savignano Irpino, «un baratto». Il prefetto avrebbe, infatti, detto che «la provincia lascerebbe stare il sito di contrada Pustarza in cambio di quello in contrada Ischia». Una discarica per un'altra discarica. Anche se, avvertono dal Comitato, «l'ex commissario straordinario e prefetto, Alessandro Pansa, l'aveva dichiarata inidonea». Ma, il problema per il Comitato rimane: «La discarica è sempre nel comune di Savignano Irpino è lontana soltanto due chilometri dall'altra» -:
se siano a conoscenza dei fatti narrati;
se, ed eventualmente quali, provvedimenti intendano prendere per accertare se il comportamento tenuto dalle forze dell'ordine sia stato proporzionato a quanto effettivamente richiesto dalla situazione in atto e per dare soluzione al gravissimo rischio ambientale a cui è sottoposta la popolazione di Savignano Irpino.
(4-06346)
JANNONE. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
in data 21 febbraio 2008, sono stati sequestrati beni per 150 milioni di euro alle famiglie appartenenti ad esponenti mafiosi siciliani;
quali misure urgenti intenda promuovere per ottimizzare l'utilizzo o l'eventuale cessione dei beni sequestrati.
(4-06348)
JANNONE. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
non sarà convertito in legge il decreto in materia di espulsioni e di allontanamenti per terrorismo e per motivi imperativi di pubblica sicurezza;
il Governo Prodi per la seconda volta non è riuscito ad approvare provvedimenti sulla medesima materia;
il primo decreto era stato infatti approvato sull'onda dell'emergenza, dopo l'assassinio di Giovanna Reggiani a Roma ed avrebbe dovuto seguire una via d'urgenza;
nei giorni scorsi si sono registrati gravi episodi: a Nicolosi (Catania) il 18 febbraio si è verificata una rapina a mano armata in una gioielleria, a Riccione il giorno 20 febbraio si è verificata una rapina in una tabaccheria e a Formigine in un'azienda che vendeva macchine agricole, l'11 febbraio infine era stato rapinato un supermercato a Pesaro -:
quali provvedimenti urgenti si intendano adottare per rafforzare i presidi di polizia nelle citate aree e, in generale per prevenire episodi di criminalità e tutelare la sicurezza dei cittadini.
(4-06353)
TURCO, BELTRANDI, D'ELIA, PORETTI e MELLANO. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
sul Sole 24 Ore pubblicato il 20 febbraio 2008 si dà notizia, con un articolo firmato da Paolo Bricco, di dati appena diffusi dal Viminale, relativi all'intero anno 2007, sulla drammatica piaga dell'usura;
secondo gli estratti riportati dal quotidiano di Confindustria, sempre citando come fonte il ministero dell'interno, i reati scoperti tra gennaio e settembre del 2007 a livello nazionale sarebbero stati scoperti 379 reati di usura, il 16,62 per cento in più rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, e 951 sarebbero le persone denunciate o arrestate;
sempre secondo Il Sole 24 ore, desterebbero particolare allarme le tendenze di «alcune delle province più ricche e apparentemente placide del nostro Paese»: a Genova, si sarebbe registrato un incremento dell'87,5 per cento, e le persone arrestate sarebbero un terzo in più dello
stesso periodo dell'anno precedente; a Novara, i reati scoperti registrerebbero un aumento del 200 per cento; a Milano 14 arresti, a Torino 29. Questa tendenza si registrerebbe in tutto il Paese, compreso il Nord-Est: i reati a Verona sarebbero aumentati del 300 per cento, e l'allarme per il peso della mafia e della camorra in questo fenomeno sarebbe ai massimi livelli in tutta Italia -:
se il Ministro dell'interno confermi i dati sopracitati e se non intenda assumere iniziative urgenti in materia.
(4-06355)