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Allegato B
Seduta n. 278 del 9/4/2008
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PUBBLICA ISTRUZIONE
Interrogazioni a risposta scritta:
PEDRINI. - Al Ministro della pubblica istruzione, al Ministro della giustizia, al Ministro della salute, al Ministro delle comunicazioni. - Per sapere - premesso che:
da recenti fatti di cronaca emerge che il problema della pedofilia è più che mai radicato in contesti che di fatto dovrebbero tutelare i bambini, a cominciare dalla Scuola;
nonostante casi conclamati di condanna, evidentemente mancano strumenti per contrastare il pericolo di un perseverare di comportamenti pedofili anche da parte di chi ha addirittura scontato la pena;
in particolare ha suscitato grande scalpore e comprensibile indignazione il caso dell'insegnante condannato per atti di pedofilia, reinserito nell'organico dei docenti dell'istituto dove insegnava all'epoca dei fatti;
all'interrogante non risulta che vi siano stati interventi adeguati, finalizzati ad impedire il verificarsi di quella che appare come una evidente distorsione;
lo stesso Ministro della pubblica istruzione è intervenuto manifestando il proprio sconcerto per l'accaduto e chiedendo «di tutelare la sensibilità degli studenti»;
è più che mai necessario ed impellente dotare le scuole di strumenti e competenze tali da individuare casi di disagio nei bambini, sia a fini preventivi che curativi, nonché utili al contrasto e alla repressione di un crimine tanto odioso;
a fronte del problema, la legislazione attuale appare evidentemente poco adeguata a contrastare un fenomeno dilagante che si avvale, tra l'altro di strumenti e tecnologie particolarmente avanzati nei confronti dei quali occorre evidentemente ripensare la legislazione stessa;
vi è l'obbligo di mantenere altissima l'attenzione ed assicurare tutto l'impegno necessario per contrastare il diffondersi di condotte aberranti;
appare più che mai indispensabile che la formazione degli insegnanti e degli educatori preveda la competenza specifica relativa alla capacità degli stessi di rilevare e decodificare con immediatezza situazioni di disagio e richieste di aiuto da parte degli alunni;
è altrettanto necessario che nelle scuole si introducano lezioni specifiche sui diritti dei bambini, sui pericoli del cosiddetto bullismo, sull'uso consapevole di internet;
i reati connessi alla pedofilia colpiscono la società nel suo complesso, sarebbe opportuno che sia data alle associazioni che si occupano di simili problematiche la possibilità di costituirsi parte civile nei processi relativi a tali crimini -:
se i ministri competenti non ritengano necessario intervenire, ed in caso contrario perché, in maniera incisiva sulla formazione specifica obbligatoria per insegnanti ed educatori, coadiuvando il loro operato con la creazione di centri di supporto psicologico, specializzato per il sostegno delle giovani vittime di abusi e dei loro familiari;
quali misure concrete urgenti i ministri intendano adottare su questi fatti che richiedono decisioni immediate e non procrastinabili.
(4-06357)
PISICCHIO. - Al Ministro della pubblica istruzione. - Per sapere - premesso che:
le organizzazioni sindacali dei lavoratori delle scuole facenti capo alla Gildaunams Cisal, Intesa Nazionale, hanno più volte denunciato atteggiamenti discriminatori che l'Ufficio scolastico regionale della Puglia avrebbe messo in atto nei confronti di dipendenti colpevoli di aver evidenziato disfunzioni, irregolarità ed illegittimità dello stesso USR; e il 10 marzo 2008 hanno proclamato uno sciopero regionale per la Puglia del personale della scuola, docente e ATA, per il 24 aprile 2008;
tali atteggiamenti discriminatori hanno assunto la dimensione di una vera e propria condotta antisindacale con il compimento di due atti gravi sfociati nel licenziamento di un dirigente sindacale nominale, laureato e specializzato nonché esperto formatore del personale ATA, e nell'avvio di un procedimento disciplinare a carico del segretario generale delle federazioni Gilda-Unams/Fis-Cab;
consta all'interrogante che della vicenda abbia avuto notizia la Magistratura, che è chiamata ad esprimersi nel merito -:
se non ritenga necessario ed urgente intervenire per accertare i fatti che stanno cagionando un grave malessere nell'Ufficio scolastico regionale pugliese, al fine di adottare opportuni provvedimenti volti a ridare serenità alla scuola e ai suoi operatori.
(4-06397)