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Allegato B
Seduta n. 30 del 24/7/2006
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SALUTE
Interpellanza:
La sottoscritta chiede di interpellare il Ministro della salute, per sapere - premesso che:
secondo i dati elaborati dall'Istituto Superiore di Sanità, nel 2005 sono stati segnalati 945 casi di meningite mentre nel 2006, sino ad oggi, i casi segnalati ammontano a 271;
il fenomeno si caratterizza per una diversa distribuzione territoriale, con punte sensibilmente maggiori in Piemonte e Lombardia;
nella seduta del 3 marzo 2005 la Conferenza Permanente per i Rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome firmava l'accordo concernente il Nuovo Piano Nazionale Vaccini 2005-2007 e che tale Piano prevede l'estensione dell'offerta dei vaccini contro alcune forme di meningite come quella pneumococcica e meningococcica di tipo C entro il triennio 2005-2007;
alcune regioni hanno già incluso nei loro piani vaccinali l'offerta attiva ai nuovi nati dei vaccini contro lo pneumococco e il meningococco C;
invece, in Lombardia e in Piemonte non è stato fatto nessun passo in tale direzione. In particolare la Regione Piemonte, con una circolare, ha indicato questi vaccini come «non prioritari», limitandone l'uso ai soli bambini con particolari patologie;
in termini più generali le modalità della vaccinazione variano, spesso sensibilmente, da ragione a regione, a differenza di quanto accade in altri Paesi (Francia, Olanda, Belgio, Austria) che hanno introdotto l'offerta attiva e gratuita del vaccino a tutti i nuovi nati;
negli USA, la vaccinazione attiva e gratuita contro lo pneumococco, già dal 2000, ha mostrato una grande efficacia non solo nel proteggere i soggetti vaccinati ma, grazie ad un effetto indiretto, ha avuto un impatto nel ridurre alcune patologie anche negli adulti e anziani, dimostrando di essere uno strumento efficace di sanità pubblica per migliorare lo stato di salute di tutta la popolazione;
tra i punti cardine del New Deal della Salute emerge l'esigenza di perseguire la «unitarietà del sistema» sanitario in tema di diritti e di prestazioni esigibili -:
quali iniziative intenda adottare affinché:
le regioni in ritardo estendano, come indicato nel Piano Nazionale Vaccini, le vaccinazioni all'intera popolazione infantile attivamente e gratuitamente;
il sistema delle vaccinazioni, più in generale, costituisca un presidio uniforme su tutto il territorio nazionale in linea con la tutela, costituzionalmente prevista, del diritto alla salute in favore di tutti i cittadini.
(2-00078) «Bianchi».
Interrogazione a risposta scritta:
BURCHIELLARO e RUGGERI. - Al Ministro della salute. - Per sapere - premesso che:
a partire dalla metà degli anni '90 alcuni medici di base della città di Mantova hanno evidenziato l'insorgere di casi di particolari tipologie tumorali specificamente legate alle condizioni ambientali delle aree limitrofe al polo produttivo della città;
a seguito di tale denuncia Ministero della Salute, regione Lombardia, ASL della Provincia di Mantova e Comune di Mantova decisero di istituire una commissione tecnico-scientifica chiamata a verificare le condizioni ambientali e sanitarie dei cittadini residenti e dell'area;
tale Commissione nell'anno 2000 decise di dare inizio ad un'indagine epidemiologica relativa allo stato di salute dei cittadini mantovani;
tale indagine aveva come finalità l'accertamento relativo alla presenza di diossina, e di altre sostanze correlabili alla diossina, nel sangue dei residenti in quanto abitanti nelle vicinanze del polo chimico di Mantova, ritenuto dal Ministero dell'ambiente e tutela del territorio «sito inquinato di interesse nazionale»;
i campioni di sangue prelevati sono stati sottoposti ad esami analitici presso i laboratori del CDC (Center for disease control and prevention) di Atlanta (USA);
tale indagine si è conclusa da oltre 3 mesi e i risultati sono stati trasmessi dall'ASL della Provincia di Mantova ai soggetti sottoposti alle analisi del sangue e ai loro medici di famiglia;
la stessa ASL di Mantova, in collaborazione con l'ARPA (Agenzia Nazionale per la protezione dell'ambiente) e con alcuni prestigiosi istituti di ricerca (M. Negri), ha svolto numerose indagini di laboratorio per la ricerca di diossina e di altre sostanze correlate alla diossina, negli ambienti di vita (aria, acqua, suolo e sottosuolo) nonché in numerose matrici alimentari sia di origine animale che vegetale;
il Gruppo di lavoro appositamente formato dalla Regione Lombardia ha disposto che fossero rese note le prime risultanze epidemiologiche contenute nella relazione predisposta dalla Clinica del lavoro della Università degli Studi di Milano che ha anche valutato i dati trasmessi dal CDC di Atlanta;
a tutt'oggi nessuna informazione è stata fornita ufficialmente ai cittadini mantovani, giustamente preoccupati delle condizioni ambientali e sanitarie in cui vivono -:
quali misure urgenti intenda assumere per acquisire il quadro delle analisi fin qui eseguite, in particolare:
le eventuali, ulteriori, elaborazioni dei predetti dati - non ancora ufficializzati - al fine di consentire una puntuale informazione dei cittadini sulle risultanze già acquisite con gli elaborati disponibili;
le risultanze epidemiologiche contenute nella relazione predisposta dalla Clinica del lavoro della Università degli Studi di Milano anche sollecitando la
Regione Lombardia affinché svolga un ruolo attivo e responsabile per tale acquisizione.
(4-00666)