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Allegato B
Seduta n. 30 del 24/7/2006
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POLITICHE AGRICOLE, ALIMENTARI E FORESTALI
Interrogazione a risposta scritta:
FUNDARÒ. - Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali. - Per sapere - premesso che:
al fine di garantire e di giustificare che la normativa applicabile in materia di regime di prelievo supplementare sul latte vaccino, segnatamente il Regolamento (CE) n. 1788/2003 del Consiglio, il Regolamento (CE) n. 595/2004 della Commissione, il Regolamento (CE) n. 1255/1999 del Consiglio, il decreto-legge 28 marzo 2003, n. 43, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 30 maggio 2003, n. 119 ed il decreto ministeriale 31 luglio 2003, sia efficace ed assicuri una situazione corretta, veritiera e non discriminatoria nel settore lattiero caseario ed in tal senso impedisca da un lato che nel sistema degli acquirenti vi possano esistere situazioni di illegalità e dall'altro lato che nel sistema della produzione si possano sviluppare fenomeni truffaldini e di abusi, è inderogabile che le autorità incaricate svolgano concretamente i controlli e le repressioni che la stessa normativa prescrive;
a titolo di esempio, il Regolamento (CE) n. 595/2004, al Capo IV, relativo ai controlli degli Stati membri e obblighi degli acquirenti e del produttore, dall'articolo 18 al 24, prescrive una serie di misure di controllo che hanno un carattere inderogabile e sono dirette ad impedire che nella filiera del latte possa inserirsi del prodotto che non è munto dai produttori disciplinati dal regime e in tal senso che i quantitativi di riferimento individuali siano effettivamente attribuiti agli allevatori che posseggono le vacche da latte e che nel quantitativo massimo garantito assegnato agli Stati membri vi sia computato solo il latte munto dalle aziende degli stessi Stati. In tal modo si vuole evitare l'insorgenza del censurabile fenomeno della rendita delle quote, costantemente denunciato dalla Corte dei conti della Comunità europea, e che nel mercato comunitario del latte possa riciclarsi del prodotto estraneo, magari ottenuto rigenerando farine di latte e sieri in altra sede sovvenzionati ai sensi del Regolamento (CE) n. 1255/1999;
a livello nazionale dovrebbero applicarsi delle misure che garantiscano l'applicazione del Regolamento (CE) n. 595/2004 e nello stesso tempo assicurino una corretta e democratica assegnazione dei quantitativi di riferimento ai produttori che esercitano l'attività allevatoriale in seno ad aziende reali e produttive;
per conseguire gli auspicati risultati di buon funzionamento del regime del prelievo supplementare, i controlli dovrebbero essere capillari ed effettivamente eseguiti -:
se risulti vero che nella campagna 2003-2004 l'AGEA (Agenzia per le erogazioni in agricoltura), al fine di poter effettuare una chiusura corretta del periodo di riferimento ed una compensazione nazionale legittima, abbia chiesto alle regioni le seguenti verifiche e abbia ottenuto i seguenti riscontri:
controllo campione produttori, verifica di anomalie con potere di vanificare la compensazione in caso di non riscontro: richiesti 238, conclusi 92, rientrati 54;
controllo campione acquirenti, verifica di anomalie con obbligo vincolante
di esecuzione ai fini della compensazione nazionale: richiesti 586, conclusi 199, in corso 16, rientrati 41;
se con riferimento alla campagna 2004-2005, per gli stessi scopi della campagna 2003-2004, ai fini delle comunicazioni dell'AGEA alle regioni, sia scaturito:
controllo di fine periodo campione produttori, verifica di anomalie con potere di vanificare la compensazione in caso di non riscontro: richiesti 551, conclusi 93, da effettuare 35, rientrati 423;
controllo di fine periodo campione acquirenti, verifica di anomalie con obbligo vincolante di esecuzione ai fini della compensazione nazionale: richiesti 252, conclusi 4, da effettuare 248;
se sia accertato che nell'annata lattiero casearia 2005-2006 non vi sia stato alcun controllo della produzione lattiera ai sensi dell'articolo 19, comma 3, del Regolamento (CE) n. 595/2004 ed il predetto regolamento comunitario, di immediata e diretta applicazione non sia invece stato minimamente attuato;
se nell'ambito della campagna 2002-2003 ben 616 aziende siano risultate prive di capi ma pur tuttavia abbiano prodotto oltre 55 milioni di quintali di latte;
quali siano i dati concernenti le anomalie riportate in precedenza, relativamente ai periodi 2004-2005 e 2005-2006, con particolare riferimento alle aziende con capi zero ma produttive di latte.
(4-00668)