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Allegato B
Seduta n. 31 del 25/7/2006
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TRASPORTI
Interrogazione a risposta in Commissione:
GIBELLI. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
la Consulta generale dell'autotrasporto e della logistica, istituita anche al fine di favorire un serrato confronto tra tutte le componenti economiche facenti parte del mondo della produzione dei servizi e del trasporto, ha in più occasioni affrontato le tematiche connesse all'attraversamento delle Alpi;
in diversi protocolli di intesa, sottoscritti con le associazioni dell'autotrasporto, è stata riconosciuta la rilevanza e l'incidenza dei tempi di attraversamento sulla competitività delle merci prodotte e trasformate nel nostro Paese;
appropriati studi, predisposti su iniziativa della stessa Presidenza del Consiglio, hanno quantificato il danno sopportato dalle imprese di trasporto ammonta a 500 milioni/anno, con una ricaduta sull'intera economia italiana pari a 1.500 milioni di euro che si incrementa ogniqualvolta si procede, come verificatosi in queste settimane in Svizzera, alla chiusura dei trafori;
da parte delle stesse Confederazioni della produzione e dei servizi è stata più volte evidenziata, sia attraverso i propri rappresentanti presenti nella Consulta, sia con documenti autonomamente elaborati, l'esigenza primaria, per il sistema produttivo, di garantire una sempre maggior fluidità nei traffici alpini, anche in ottemperanza alle indicazioni comunitarie che vietano la messa in atto di ostacoli sulle grandi linee di comunicazioni, soprattutto per i paesi periferici;
la permeabilità dell'attraversamento dell'arco alpino è una delle priorità riconosciute nel «Piano della Logistica», approvato da delibera CIPE n. 44/26 del 22 marzo 2006 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale;
la Svizzera ha instaurato una forma di contingentamento che ha prodotto, contrariamente alle intese con l'Unione europea, una riduzione del numero dei transiti, e nonostante sia stata introdotta una tassa commisurata alle prestazioni, le autorità elvetiche, a loro discrezione, introducono forme di limitazione e divieto alla circolazione, senza che il gruppo di lavoro ristretto misto, come verificatosi anche recentemente per una frana nel cantone Uri, venga messo tempestivamente in condizione di valutare situazioni di difficoltà;
il Ministro dei trasporti ha annunciato la volontà di ratificare entro il prossimo
mese di ottobre il protocollo trasporti, parte della Convenzione delle Alpi, senza condizione alcuna, anziché riproporre con vigore il riconoscimento del danno per l'intera economia nazionale;
tale decisione rischierebbe definitivamente di compromettere il livello di competitività delle merci italiane, visto che le previsioni indicano un incremento del 23 per cento al 2010 dei costi già sopra evidenziati -:
se nella politica del Governo vi sia solo la volontà di dare attuazione ad una ratifica, secondo l'interrogante, estremamente dannosa per il sistema Paese o invece si intenda rilanciare l'emergenza valichi in tutta la sua complessità, facendo rientrare in un quadro complessivo anche le eventuali modifiche da apportare, al fine di poterlo ratificare, al protocollo trasporti.
(5-00132)