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Allegato B
Seduta n. 32 del 26/7/2006
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ATTI DI CONTROLLO
PRESIDENZA
DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Interpellanza:
I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, per sapere - premesso che:
una società del gruppo Luppi, la Oliit, ha acquisito nel febbraio 2004 la società Ixfin;
l'azienda in questione produce schede elettroniche, unitamente ad altri quattro stabilimenti dello stesso gruppo, operanti nel territorio di Chieti, Rieti, Scarmagno e Marcianise;
la Oliit nel rilevare la proprietà della Ixfin, ha garantito il supporto finanziario di una società americana per una somma consistente tale da coprire le spese necessarie di gestione e di esercizio di tutti gli stabilimenti del gruppo;
ma dallo stesso febbraio 2004 la società in questione nonostante dichiarazioni di copertura economica, è sempre stata in una situazione di crisi, tanto da non poter sostenere dalla stessa data la corresponsione degli stipendi ai 296 dipendenti. Nella passata Legislatura vi sono stati vari interventi, da parte del sottoscritto, volti a interessare Governo e Enti Locali, quali Regione e Provincia dell'Aquila, una risoluzione concertata e rapida della crisi;
a quanto risulta agli interpellanti, lo scorso aprile c'è stata una proroga alla Cassa Integrazione Straordinaria, atto che permette un minimo di sostegno ai lavoratori interessati, ma che di fatto non è stato ancora firmato dal Ministero dell'economia, questa situazione di stallo induce il liquidatore ad accelerare i tempi per aprire le procedure di mobilità;
il problema risulta essere estremamente preoccupante, per l'intera area industriale di appartenenza e per la società circostante, da qui la necessità di un tavolo istituzionale con le parti sociali e le Amministrazioni locali, Regione Abruzzo e Provincia dell'Aquila, dove progettare degli interventi strutturali di sostegno che incidano non solo sul caso Oliit, ma interessino i poli elettrotecnico dell'Aquila e quello di Sulmona;
vi è stata, inoltre, una proposta di acquisizione del sito industriale da parte del Consorzio per lo sviluppo del nucleo industriale di Avezzano, di cui occorre vigilare per far sì che l'immobile in questione rimanga destinato ad attività produttive e non ceduto per semplici fini speculativi;
secondo l'interpellato occorrerebbe individuare altri soggetti imprenditoriali interessati all'acquisto di Oliit e garantire al più presto che siano prorogati gli ammortizzatori sociali a tutela dei lavoratori coinvolti -:
se il Governo intenda adoperarsi per soluzioni positive alla crisi Oliit e per evitare altri epiloghi estremamente penalizzanti per i lavori coinvolti.
(2-00084) «De Laurentiis, Tucci».
Interrogazione a risposta orale:
GIUDITTA. - Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che:
emerge una grande preoccupazione per la situazione di rischio ambientale che si verifica nel territorio dell'ATO (ambito territoriale ottimale) 1 Calore Irpino che comprende le province di Avellino e di Benevento;
l'ATO Calore Irpino custodisce le più ingenti risorse idriche del Mezzogiorno d'Italia, di cui il 70 per cento viene trasferita alla Regione Puglia;
più volte l'ATO Calore Irpino ha chiesto al Governo, alla Regione Campania e alla Regione Puglia l'attivazione dell'Accordo di Programma interregionale, così come previsto dall'articolo 17 della legge 36/94, per regolamentare i trasferimenti idrici verso la Puglia che negli anni ha creato notevoli squilibri ambientali e gravi danni all'ecosistema dei fiumi interessati (Calore, Sele, Sabato ed Ofanto), ai quali non è più assicurato nemmeno il minimo deflusso vitale;
tale fenomeno ha raggiunto ormai livelli preoccupanti e rischia di divenire irreversibile, mettendo a grande rischio anche la salute dei cittadini e l'economia del territorio;
l'attivazione dell'Accordo di Programma è divenuta assolutamente indispensabile e non più prorogabile per garantire un uso sostenibile della risorsa, per salvaguardare la salute dei cittadini del territorio delle province di Avellino e Benevento, nonché per fruire di un integro patrimonio ambientale e in particolare per tutelare il diritto delle generazioni future;
detta attivazione è da considerarsi fondamentale ai fini del riconoscimento del canone, dei costi ambientali e di interventi compensativi per le mancate opportunità a tutela dei territori dell'Irpinia e del Sannio;
la suddetta attivazione costituisce altresì un atto necessario e propedeutico alla realizzazione di due consistenti opere idriche (raddoppio della Galleria Pavoncelli e impianto di potabilizzazione della diga di Conza della Campania) incluse nella programmazione della legge obiettivo e destinate al cospicuo potenziamento dei trasferimenti dalla provincia di Avellino verso la Puglia;
per tali opere si evidenzia che il Commissario Straordinario ha attivato le procedure, sospendendo la Conferenza dei Servizi senza tener conto dei pareri degli enti locali preposti, facendo così emergere una contrapposizione tra i territori, che sicuramente ostacolerà il futuro e lo sviluppo degli stessi -:
quali azioni e provvedimenti l'On. Ministro voglia sollecitamente adottare per risolvere l'annoso problema della regolamentazione dei trasferimenti di risorse idriche tra le Regioni Campania e Puglia; in particolare, promuovendo l'Accordo di Programma interregionale - così come più volte sollecitato dall'ATO Calore Irpino ai sensi dell'articolo 17 della legge 36/94 - tra Governo, Regione Campania e Puglia, e già adottato in analoghi contesti interregionali come per la Basilicata, al fine di regolamentare i trasferimenti idrici verso la Puglia, garantendo la conservazione degli ecosistemi acquatici, la tutela dell'ambiente e la salute dei cittadini.
(3-00169)
Interrogazioni a risposta scritta:
ANGELA NAPOLI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
con l'arrivo della stagione estiva in Calabria, ed in particolare in provincia di Reggio Calabria, riesplode il dramma degli incendi;
la stragrande maggioranza degli incendi è di natura dolosa provocata da pastori che vogliono crearsi nuovi pascoli
o dalla criminalità organizzata che utilizza i terreni bruciati per la coltivazione di canapa indiana;
i danni alla collettività e all'ambiente sono enormi, ma la gravità del problema non è percepita nelle sue dimensioni;
buona parte dei Comuni calabresi non interviene per arginare la piaga degli incendi, non applica pienamente la legge quadro del 2000 in materia di incendi boschivi e non realizza il catasto delle aree incendiate;
a fronte della gravità del fenomeno che riduce in cenere buona parte del territorio boschivo calabrese, i controlli appaiono insufficienti;
insufficienti anche le squadre operative dei Vigili del Fuoco della Regione Calabria, le quali pur ponendo il massimo dell'impegno, anche con turni di lavoro massacranti, non sempre riescono ad evadere tutte le richieste -:
se non ritengano necessario ed urgente, al fine di scongiurare ulteriori problemi, anche con il rischio di vite umane, causati dagli incendi in Calabria, supportare gli organici dei Vigili del Fuoco nella Regione ed eventualmente aprire anche opportune relative sedi distaccate in aggiunta alle poche esistenti.
(4-00696)
SPINI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che:
nel 2000 l'allora presidente del Consiglio onorevole Massimo D'Alema firmò, il 20 marzo 2000, Intese a norma dell'articolo 8 della Costituzione con i Testimoni di Geova e con l'Unione Buddista Italiana;
nella scorsa legislatura, l'allora sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dottor Gianni Letta, siglò testi di Intese con la Chiesa Greco-Ortodossa, con la Chiesa Apostolica, con l'Unione Induista italiana e con l'Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai;
sempre nella precedente legislatura sono state firmate dal Governo Berlusconi due modifiche a precedenti Intese con la Tavola Valdese e con l'Unione delle Chiese Cristiane Avventiste rispettivamente il 27 maggio 2005 e il 23 aprile 2004;
i predetti otto documenti non portarono, per vari motivi, a conclusione il loro iter parlamentare -:
quali siano gli intendimenti del Governo in materia e come intenda provvedere a continuare l'opera di applicazione dell'articolo 8 della Costituzione, iniziata dal Governo Craxi nel 1984.
(4-00697)
PANIZ e VERRO. - Al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro per le politiche giovanili e le attività sportive. - Per sapere - premesso che:
quanto è avvenuto nel mondo del calcio in questi ultimi mesi presenta diversi profili di illegittimità, nonché violazioni dei principi costituzionali e dei fondamenti del diritto, in quanto molte decisioni sono state effettuate con una evidente forzatura giuridica;
il commissariamento della Federcalcio, deciso dal Coni, o meglio dal suo presidente, in data 16 maggio 2006, si configura come un atto fondamentalmente illegittimo, in quanto motivato dalle semplici dimissioni del presidente Carraro, ma non come prevede lo statuto dalla impossibilità di funzionamento della federazione medesima. Per tali ragioni si sarebbe dovuto, in luogo del commissariamento, lasciare gli organi della Federazione in regime di prorogatio e fare effettuare la designazione dei nuovi dirigenti secondo le regole ed i principi dello statuto della Federazione medesima -:
se il commissariamento della Federcalcio deciso dal CONI sia conforme alla normativa vigente.
(4-00703)