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Allegato A
Seduta n. 33 del 27/7/2006
...
(Sezione 3 - Pubblicazione di notizie concernenti la provenienza delle bombe usate da Israele verso il Libano)
C)
I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri e i Ministri della difesa e degli affari esteri, per sapere - premesso che:
Camp Darby è una base nata nel 1951, durante il periodo della guerra fredda, ed ha una caratteristica unica: è raggiungibile dal mare attraverso il canale dei Navicelli, una via d'acqua artificiale che collega il porto di Livorno con una darsena alle porte di Pisa, dopo aver attraversato una parte del territorio occupato dalla base. Le navi che trasportano munizioni o altri materiali bellici possono, dunque, arrivare direttamente dentro Camp Darby, senza utilizzare le banchine del porto di Livorno, evitando controlli;
nella base ci sono 125 bunker sotterranei, che custodiscono in perfetta efficienza una «santabarbara», composta da 20 mila tonnellate di munizioni per artiglieria, missili, razzi, bombe d'aereo e circa 8 mila tonnellate di esplosivo ad alto potenziale. Poi ci sono i mezzi e gli
equipaggiamenti necessari ad armare e rendere operativa una brigata meccanizzata, dotata di 2.600 fra carri armati, veicoli blindati, camion e jeep;
durante la guerra del Golfo nel 1991 proprio dalla base di Camp Darby arrivavano i rifornimenti per le truppe a stelle a strisce, più di quanto ne sono poi serviti nella Serbia nel 1999 e poi nel Kosovo. Dal Natale 1998, alla vigilia del conflitto balcanico, sono sbarcate nei bunker di Camp Darby 3278 cluster bomb, congegni a frantumazione, micidiali e delicati anche nei traslochi. Dopo l'attentato alle due torri di New York di qui sono passate gran parte delle munizioni per le operazioni in Afghanistan. Secondo alcune fonti degli stessi Usa, all'interno di Camp Darby lavorano 350 militari professionisti e 700 uomini di complemento. I civili italiani addetti alle pulizie e manutenzione sono circa 600, ma nessuno di loro ha accesso alle zone dei depositi sotterranei. Neppure in caso di emergenza, come accadde nella primavera del 2000, quando alcune pareti dei bunker evidenziarono problemi strutturali - si verificarono alcuni crolli - e gli esplosivi e le munizioni furono sgomberati in fretta, utilizzando robot telecomandati;
si legge sul quotidiano il Manifesto di domenica 23 luglio 2006, a titolo «La superbomba passa per l'Italia», che lo Stato di Israele, in data 15 luglio 2006, fa richiesta agli Stati Uniti di un grosso quantitativo di benzina per la propria aeronautica militare;
un'ulteriore richiesta, sempre secondo il giornale, viene fatta dopo alcuni giorni da Tel Aviv per un carico di munizioni speciali. Tra queste la gbu-28 (guided bomb unit-28), una maxi bomba a guida laser da 2,3 tonnellate. Si tratta di un'arma speciale ideataper penetrare in centri di comando situati in bunker profondi e rinforzati. Il lancio può essere effettuato tramite i cacciabombardieri F-15;
lo stesso portavoce dell'ambasciata israeliana a Washington, a quanto riporta il Manifesto, dichiara che queste munizioni a guida di precisione vengono usate per neutralizzare le capacità militari degli Hezbollah e minimizzare i danni per i civili;
secondo una ricostruzione del redattore, la base logistica Usa in cui sono depositate le bombe per le forze aeree e terrestri, che operano nell'area mediterranea, nordafricana e mediorientale, è Camp Darby, situata tra il porto di Livorno e l'aeroporto di Pisa. Da qui, per il giornalista, è partita gran parte delle bombe usate nelle due guerre contro l'Iraq e in quella contro la Jugoslavia e, sempre secondo la ricostruzione, risulta del tutto probabile che le bombe già sganciate, e quelle ancora più potenti che saranno sganciate sul Libano, provengano o comunque siano transitate da Camp Darby;
nella XIV legislatura il Parlamento ha approvato una legge (n. 94 del 3 maggio 2005), che istituzionalizza la cooperazione nel settore militare della difesa tra Italia ed Israele. Si tratta di un accordo quadro che regola la cooperazione tra le parti, nel cui ambito potranno essere conclusi accordi tecnici specifici. I campi di cooperazione comprendono, tra l'altro, l'interscambio di materiale di armamento, l'organizzazione delle forze armate, la formazione e l'addestramento del personale militare, la ricerca e lo sviluppo in campo militare;
secondo fonti militari israeliane è stato concordato, tra l'altro, tra i due Governi lo sviluppo congiunto di un nuovo sistema di guerra elettronica altamente segreto, cui è stato destinato un primo finanziamento comune di 181 milioni di dollari. Il memorandum stabilisce, infine, che le attività derivanti dall'accordo saranno soggette alla massima segretezza -:
se risulti vero quanto riportato dal quotidiano il Manifesto, secondo cui è del tutto probabile che le bombe usate dallo Stato di Israele verso il Libano provengano o comunque siano transitate da Camp Darby, e, in caso affermativo, se ciò non contrasti con quanto dispone la legge n. 185 del 1990, che regolamenta il commercio degli armamenti, che prevede il
divieto di esportare a Paesi belligeranti che attuano una politica in contrasto con i principi sanciti dalla nostra Costituzione;
se l'escalation militare e l'uso della forza, che ha provocato vittime civili e gravi danni alle infrastrutture del Libano da parte di Israele, non imponga al nostro Governo di valutare la sospensione dell'accordo (legge n. 94 del 3 maggio 2005) fra il Governo della Repubblica italiana e il Governo dello Stato di Israele.
(2-00082)
«Migliore, Cannavò, Deiana, Duranti, Burgio, Giordano, Acerbo, Cardano, De Cristofaro, De Simone, Dioguardi, Daniele Farina, Ferrara, Folena, Forgione, Iacomino, Khalil, Locatelli, Lombardi, Mantovani, Mascia, Mungo, Olivieri, Pegolo, Perugia, Provera, Andrea Ricci, Mario Ricci, Rocchi, Franco Russo, Siniscalchi, Smeriglio, Sperandio, Zipponi».