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Allegato B
Seduta n. 33 del 27/7/2006
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POLITICHE GIOVANILI E ATTIVITÀ SPORTIVE
Interpellanza:
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro per le politiche giovanili e le attività sportive, per sapere - premesso che:
in una intervista rilasciata al Corriere della Sera del 27 luglio il Ministro interpellato ha dichiarato che «vanno riscritte le regole che governano il calcio» a partire dal sistema arbitrale, quello dei controlli societari e anche la giustizia sportiva;
sempre nell'intervista il Ministro ha affermato che è «realistico pensare» ad un commissariamento della FIGC che vada oltre la scadenza prevista attuale (novembre) e che quindi potrebbe durare anche un anno;
la FIGC svolge le proprie funzioni in armonia con le deliberazioni e gli indirizzi del CONI, in piena autonomia tecnica, organizzativa e di gestione -:
se non ritenga che tali dichiarazioni ledano il principio di autonomia del sistema
sportivo che nessun ministro ha mai infranto nel passato ed esulino dai compiti di vigilanza sul CONI e sull'Istituto del credito sportivo ai sensi degli articoli 52, comma 1 e 53 del decreto legislativo n. 300 del 1999.
(2-00088)
«Ciocchetti, Barbieri, Marcazzan».
Interrogazioni a risposta scritta:
RAITI, SAMPERI, SUPPA, OSSORIO, D'ULIZIA, BORGHESI, COSTANTINI, CRISAFULLI, DATO, BURTONE, FORGIONE, PISCITELLO, FUNDARÒ, PELLEGRINO, LEOLUCA ORLANDO, PALOMBA, ASTORE, RAZZI, PORFIDIA, MISITI, PEDRINI, BELISARIO, ROSSI GASPARRINI, PIRO e INTRIERI. - Al Ministro per le politiche giovanili e le attività sportive. - Per sapere - premesso che:
se la città di Milano pare oramai destinata ad abbandonare la propria candidatura per l'organizzazione delle olimpiadi del 2016, anche la candidatura di Roma, pur attraverso molte contraddizioni, pare rimanere impossibile;
ospitare un evento di questo genere è certamente motivo di prestigio rappresentando una enorme vetrina internazionale sarebbe per il Paese intero una grande opportunità;
diversi Paesi europei hanno investito in maniera organica puntando esplicitamente attraverso l'organizzazione di eventi come le olimpiadi al rilancio di intere regioni della propria Nazione, emblematico, al riguardo, il caso di Barcellona e della Catalogna in Spagna ma anche quello di Monaco in Germania o di Atlanta negli Stati Uniti;
recentemente la città di Napoli non è riuscita ad ottenere la possibilità di organizzare ed ospitare le gare dell'America's Cup, Valencia, la città spagnola, che a sua volta ne ha ottenuto l'organizzazione, sta registrando un'evidente rilancio della propria immagine e contestualmente l'intera Regione di cui è il centro vitale registra una ripresa evidente in termini non solo economici ma anche culturali e turistici, l'evento anche in questo caso appare avere un ruolo di traino e di volano complessivo per l'intera Regione;
la possibilità di candidarsi ad ospitare le olimpiadi del 2016 comporterebbe una quantità di risorse decisamente considerevoli, con una prima approssimazione non inferiori certamente a 4-6 miliardi di euro, una cifra che sarebbe sufficiente ad un vasto piano di rilancio delle infrastrutture dell'intero Mezzogiorno d'Italia, uno tra gli obiettivi dichiarati dell'attuale maggioranza di Governo;
il rilancio delle aree meridionali del Nostro Paese, così come chiaramente espresso dal Dpef, è una delle necessità principali ed ineludibili per un Paese diverso finalmente moderno e competitivo;
nel programma dell'attuale maggioranza di Governo, responsabilmente, le diverse problematiche connesse al rilancio del Mezzogiorno rappresentano un obiettivo chiaro e per molti versi prioritario;
quanto possano essere concreti ed utili gli effetti non solo dell'organizzazione ma anche della sola candidatura all'organizzazione di un evento come le olimpiadi è stato poi evidentemente dimostrato dalle olimpiadi invernali organizzate a Torino, non solo la città ma l'intera regione ha beneficiato enormemente dall'indotto realizzatosi intorno all'organizzazione di quell'evento;
nell'ottica di ottenere il rilancio complessivo del Mezzogiorno, rivitalizzandone la vita economica produttiva, industriale, commerciale nonché, evidentemente, ammodernandone in maniera definitiva le sue infrastrutture, l'ipotesi di sostenere la candidatura di una città del sud come Napoli, Palermo, Catania, Bari o altre che comunque metterebbero insieme un sistema territoriale per le olimpiadi del 2016, a prescindere dalla concreta possibilità che il Cio possa optare per una
scelta del genere potrebbe rivelarsi uno strumento importantissimo e per molti aspetti determinante;
l'intero Paese, al di la delle stesse regioni meridionali, sarebbe inevitabilmente coinvolto in un impegno collettivo necessario per poter mettere a regime delle realtà complesse come possono essere alcune città meridionali che vivono una situazione di oggettiva difficoltà;
nel 2010 saremo di fronte alla creazione di una realtà nuova e particolarmente interessante per le regioni del sud Italia, come quella dell'apertura dell'area di libero scambio del mediterraneo, un'occasione importante, un appuntamento al quale dovremmo farci trovare pronti, una possibilità di sviluppo che non potremo lasciare cadere nel vuoto e che dovrà essere accompagnata e seguita con il giusto grado di attenzione dal nostro Governo -:
se alla luce di quanto esposto non ritenga utile e necessario nell'ottica di un rilancio effettivo e concreto delle aree svantaggiate del Meridione, sostituire e favorire il successo della candidatura di una città del sud Italia per ospitare le olimpiadi del 2016, in modo che ciò possa fungere, come è già accaduto in diversi Paesi stranieri, da volano per un rilancio strutturale di un area disagiata del Paese, come il nostro Mezzogiorno, spesso trascurato sull'altare di politiche contraddistinte, non di rado, da venature troppo «centralistiche».
(4-00719)
CARFAGNA. - Al Ministro per le politiche giovanili e le attività sportive. - Per sapere - premesso che:
le ultime vicende legate allo scandalo che ha travolto il mondo del calcio hanno coinvolto diverse squadre, a cui la CAF, in primo grado, ha comminato pene pesanti, quali la retrocessione dalla serie A alla serie B, infliggendo anche molti punti di penalizzazione per il prossimo campionato;
tali sentenze, confermate in parte anche in secondo grado, hanno colpito indistintamente sia le società sportive che si sono macchiate degli illeciti, sia la tifoseria che, ovviamente, non ha alcuna responsabilità e che è andata delusa nella propria passione calcistica;
a tutto ciò potrebbe seguire, tra l'altro, anche una crisi economica poiché i club colpiti sono tutti di primo piano, con il rischio di una «fuga» anche all'estero di molti campioni. Crisi, poi, aggravata anche dalla perdita parziale dei ricavi dagli sponsor e dei diritti tv, dei picchi negativi in Borsa per le società quotate e di parte dei proventi delle biglietterie e degli abbonamenti -:
se non ritenga opportuno assumere iniziative normative affinché i fondi ottenuti dalle suddette sanzioni pecuniarie possano costituire risorse per finanziare progetti a favore dello sport giovanile ed utilizzati, tramite il Coni, per la creazione di centri sportivi nelle aree disagiate e degradate delle principali città italiane con l'impegno, da parte dei dirigenti delle squadre sanzionate, di verificarne il buon funzionamento, la corretta formazione di futuri calciatori e l'obbligo per ogni squadra di effettuare selezioni annuali di calciatori formati nei vivai dell'ambito cittadino, come suggerisce il Presidente dell' Associazione «L'Ego di Napoli» Avv. Raffaele Di Monda.
(4-00720)