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Allegato B
Seduta n. 33 del 27/7/2006
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INTERNO
Interpellanza:
Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro dell'interno, per sapere - premesso che:
quotidianamente a Roma, in prossimità di zone turistiche di rilievo quali Fontana di Trevi o Via Arcione, si trovano delle bancarelle «fisse» nelle quali è offerta merce palesemente contraffatta;
ciò causa un danno non solo all'economia ma anche all'immagine che il turista si fa del nostro sistema di controlli (o non sistema) che dovrebbe arginare il fenomeno della contraffazione;
tutto ciò accade sotto gli occhi di tutti e, specie, in presenza di addetti all'ordine pubblico senza che gli stessi prendano alcuna concreta iniziativa -:
quali siano le iniziative che al riguardo il Governo intende adottare per verificare e, occorrendo, ripristinare la legalità della situazione.
(2-00089)«Nan».
Interrogazioni a risposta scritta:
PEZZELLA e CIRIELLI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
nel 1999, grazie ad un cofinanziamento dell'Unione europea ottenuto dall'Italia per il Piano di sicurezza del Mezzogiorno, è stato inaugurato il sistema di controllo satellitare del tratto autostradale della A3 Salerno-Reggio Calabria;
con tale importante iniziativa il Governo si prefiggeva di mettere in sicurezza l'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria che, soprattutto nel tratto calabrese, segue un profilo orografico incompatibile con i ponti radio delle forze di polizia;
il sistema di controllo satellitare era gestito dalla società Telespazio attraverso due centrali operative che ricevevano le immagini delle «telecamere brandeggiabili» montate sui piazzali e negli Autogrill delle stazioni di servizio situate lungo lo stesso tratto di autostrada e collegate sia al satellite europeo Eutelsat sia alle 123 pattuglie della polizia stradale disseminate lungo l'autostrada;
tale sistema aveva significativamente migliorato le condizioni di sicurezza dell'autostrada Salerno-Reggo Calabria, sia sotto i profili della regolazione del traffico che sotto il profilo dell'ordine pubblico; secondo i dati riportati dalla polizia stradale, infatti, nell'arco di quattro anni sono notevolmente diminuiti i fatti criminosi commessi su quel tratto di autostrada;
ai fini del funzionamento di tale sistema satellitare, il Ministero dell'interno pagava alla Società Telespazio un canone annuo di 4 miliardi di vecchie lire (pari a 2 milioni di euro), ma dal luglio 2003 lo stesso Ministero ha interrotto il pagamento del canone e dunque il sistema di controllo satellitare è stato disattivato dalla società che lo aveva in gestione;
il sofisticato sistema satellitare ha rappresentato un importante strumento di prevenzione e di contrasto della criminalità, la quale ha spesso approfittato delle oggettive difficoltà nel controllo della Salerno-Reggio Calabria per compiere reati di svariata natura;
la disattivazione di un tale sistema, basato su un'avanzata tecnologia e frutto di un investimento pubblico, rappresenta una dilapidazione di risorse pubbliche e comporta una pericolosa diminuzione dei livelli di sicurezza della suddetta autostrada -:
se il Governo non ritenga che la lotta alla criminalità richieda necessariamente l'utilizzo, da parte delle forze dell'ordine, degli strumenti che lo sviluppo tecnologico rende disponibili;
se il Governo intenda assumere le opportune iniziative affinché venga tempestivamente riattivato il sistema di controllo satellitare, reperendo le risorse necessarie ad assicurarne il finanziamento.
(4-00721)
BONELLI. - Al Ministro dell'interno, al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
in data 22 febbraio 2006 il prefetto di Roma nominava una commissione d'accesso presso il consiglio comunale di Ardea al fine «di verificare se dai collegamenti degli ex ed attuali amministratori comunali con la criminalità organizzata, emersi nel corso delle indagini di polizia, sia conseguita, quale effetto degli stessi, la compromissione della libertà di autodeterminazione degli organi elettivi, del buon andamento e della trasparenza, nonché
del regolare funzionamento dei servizi e delle funzioni dell'ente locale interessato»;
detta commissione dopo una proroga ha completato i suoi lavori con la presentazione di una relazione al Prefetto di Roma dott. Achille Serra;
il 23 maggio il «Corriere della Sera» pubblicava un dettagliato articolo che riferiva di un'indagine della procura di Velletri che vede coinvolti comandante della polizia municipale di Ardea, Domenico D'Amario, 61 anni, il presidente della commissione Finanza e tributi e consigliere comunale di Forza Italia, Nazareno Sperandio, di 39, il direttore dell'Ufficio tecnico comunale, l'architetto Raffaele Mancini, e un suo impiegato, Enzo Traietti, di 53 e 56 anni;
la procura avrebbe notificato un totale di 17 avvisi di garanzia per reati che vanno dall'associazione a delinquere, alla concussione, alla corruzione, all'abuso d'ufficio;
il 7 giugno di quest'anno, inoltre veniva disarticolata un'importante organizzazione di narcotrafficanti attiva in Ardea;
la Commissione parlamentare antimafia, nella precedente legislatura, nella sua Relazione conclusiva scrive a pag. 747: «ad Anzio e Nettuno si può segnalare la sfera d'influenza dell'organizzazione criminale facente capo alla famiglia Gallace originaria di Guardavalle (Catanzaro), insediatasi nel vicino comune di Nettuno (Roma) e dedita prevalentemente al traffico internazionale di sostanze stupefacenti ed al riciclaggio, riconducibile a cosche mafiose di area criminale calabrese [...];
il contesto investigativo ha evidenziato nella sfera della pubblica amministrazione della zona interessata l'inquinamento tipico delle organizzazioni mafiose [...];
gli accertamenti svolti [...] hanno confermato che le tentacolari radici che la criminalità organizzata ha da tempo costituito nella zona di Nettuno influenzavano pesantemente l'attività del Comune, finalizzandola al favoreggiamento di soggetti collegati direttamente o indirettamente con ambienti malavitosi;
sono infatti emersi rapporti di contiguità, parentele, frequentazioni e cointeressenze di natura economica di taluni pubblici amministratori e dipendenti del Comune con soggetti gravitanti nell'ambito della criminalità organizzata;
la gravità e la diffusione di tali ingerenze hanno indotto il Consiglio dei Ministri, su richiesta del Ministero dell'Interno, a deliberare lo scioglimento del Consiglio comunale di Nettuno e l'affidamento della gestione del Comune a una commissione straordinaria, decretati con provvedimento del Presidente della Repubblica in data 28 novembre 2005»;
esiste un contiguità territoriale tra Ardea e Nettuno che distano solo 15 km in linea d'aria;
nella città di Ardea operano solo due stazioni dei carabinieri operative dalle 8,00 alle 19,00, mentre risulta, da tempo approvato ma non attuato, un progetto per costituire una tenenza dell'arma -:
se il Ministro sia al corrente di questi fatti, e se conosca quali iniziative siano state intraprese in ordine ai fatti riportati in premessa, per colpire i legami tra malavita organizzata e politica nella realtà del litorale a sud di Roma;
se intenda decidere al più presto in merito alla relazione presentata dalla commissione d'accesso, e se intenda completare la procedura per costituire una tenenza dell'arma nel territorio di Ardea.
(4-00737)
CIRIELLI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
così come si evince dall'articolo pubblicato sul quotidiano Il Corriere del Mezzogiorno, il giorno martedì 4 luglio 2006, sembrerebbe che, nel corso dell'avvicendamento alla direzione sanitaria dell'Ospedale «San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona» tra Antonio Giordano ed Andrea De
Stefano, il Direttore Generale del predetto ospedale, il Professor Francesco Tancredi, avrebbe affermato: «Le difficoltà di questa città e di questo territorio rendono complicato se non impossibile un risanamento dell'ospedale; i fatti di quest'ultimo periodo non sono certo simpatici né amichevoli. Inoltre, non è possibile che una struttura come questa possa essere gestita in conflitto con le istituzioni locali. Se queste vogliono occupare l'ospedale che lo facciano. Io difendo il Ruggi e non certo il mio posto...»;
da quanto si evince dal predetto articolo, sembrerebbe che il Professor Francesco Tancredi, in merito alla scelta del nuovo direttore sanitario, abbia affermato testualmente: «Ho avuto una sola richiesta che non ho ascoltato come peraltro è nel mio stile. Forse questo mi costerà qualcosa ma non importa. De Stefano viene da un ospedale difficile, di frontiera, per certi versi assimilabile a questo. In quell'area la camorra è esterna, qui in parte interna. In quella zona gli attentati venivano da fuori, qui da dentro. Il suo lavoro non sarà certo tranquillo...»;
così come si evince dall'articolo pubblicato sul quotidiano Il Mattino, il giorno martedì 4 luglio 2006, sembra che il Professor Tancredi citi episodi inquietanti affermando testualmente: «Incendi, tagli di cavi, apparecchi che ogni fine settimana vengono messi fuori uso. Questa è camorra interna. Sono incidenti creati anche artificiosamente. C'è una serie di intimidazioni...» -:
se siano state avviate indagini in relazione ai fatti esposti in premessa.
(4-00742)