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Allegato B
Seduta n. 33 del 27/7/2006
...
SVILUPPO ECONOMICO
Interrogazione a risposta orale:
MEREU. - Al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
in un'intervista al «Quotidiano Nazionale» del 25 luglio 2006, il presidente dell'Enel, interpellato sul rischio di una nuova emergenza gas per il prossimo inverno, ha affermato che «La nostra dipendenza dal gas cresce di anno in anno, ma gli approvvigionamenti sono sempre gli stessi» e che inoltre «bisognerebbe cambiare il mix di combustibili che l'Italia usa per produrre energia»;
nella stessa intervista il presidente dell'Enel ha evidenziato che «...tutte le centrali elettriche nuove che entrano in funzione vanno a metano, mentre non si riesce a costruire neanche un impianto di rigassificazione»;
in assenza del nucleare civile, per produrre energia possono essere utilizzati l'olio combustibile, il gas o il carbone, anche se proprio questo ultimo non è possibile sfruttarlo adeguatamente, basti considerare i notevoli ritardi, causati dall'opposizione delle autorità locali, nella riconversione della centrale di Civitavecchia, da olio a carbone, nonostante una centrale nuova a carbone inquini un terzo di una vecchia centrale ad olio;
analoghe preoccupazioni sono state sollevate dal presidente dell'Autorità per l'energia, Alessandro Ortis, secondo il quale esistono possibilità di seri contraccolpi negli approvvigionamenti di gas per il prossimo inverno -:
se non ritenga opportuno, per scongiurare i rischi di una nuova emergenza gas nel prossimo inverno, adottare opportune iniziative al fine di favorire la diversificazione delle fonti di approvvigionamento e anche per realizzare impianti di rigassificazione, in grado di importare metano in forma liquida per nave, permettendoci, così, di differenziare i fornitori da cui siamo dipendenti (Russia e Algeria).
(3-00171)
Interrogazione a risposta scritta:
ANGELA NAPOLI. - Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
già nella scorsa legislatura, l'interrogante ha richiesto un controllo in ordine ai
finanziamenti che le Aziende calabresi hanno ottenuto in base alla legge n. 488 del 1992, giacché le stesse non hanno garantito il livello occupazionale previsto nei progetti finanziati;
dal 1996 al 2005 lo Stato ha finanziato circa 50 aziende nell'area industriale di Gioia Tauro, per un totale di circa 1.500 unità lavorative previste;
purtroppo ad oggi i capannoni industriali che insistono nell'area del Porto di Gioia Tauro sono in gran parte vuoti, alcune società hanno venduto i macchinari, numerosi imprenditori sono stati denunziati per truffa ed altre aziende hanno chiuso e licenziato i lavoratori;
la Guardia di finanza ha scoperto in varie zone della Calabria frodi nell'utilizzo di finanziamenti ex legge 488/92: da Cosenza a Vibo Valentia, da Crotone a Gioia Tauro;
nel 2005 i casi di truffa portati alla luce della Guardia di finanza in Calabria sono aumentati del 65 per cento rispetto al 2004;
nel gennaio del 2006 la «BM Filati» che doveva sorgere ad Amantea, sponsorizzato da politici locali è stata al centro di una megatruffa internazionale finita sulla stampa nazionale, anche in questo caso è stata sfruttata la legge 488/92 -:
se non ritengano necessario ed urgente porre in essere un'attività di monitoraggio sulla elargizione dei finanziamenti effettuata in Calabria in base alla legge 488/92 -:
se non ritengano, altresì, necessario attuare una comparazione tra i finanziamenti elargiti in Calabria e norma della legge 488/92 ed i relativi posti occupazionali prodotti;
quanti dei finanziamenti elargiti in Calabria a norma della legge 488/92 e risultati truffati, sono rientrati nelle casse dello Stato.
(4-00735)