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Allegato A
Seduta n. 33 del 27/7/2006
...
(Sezione 2 - Iniziative per il rispetto delle direttive comunitarie in materia di caccia)
B)
I sottoscritti chiedono di interpellare i Ministri delle politiche agricole, alimentari
e forestali, per gli affari regionali e le autonomie locali e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, per sapere - premesso che:
dopo aver preso in esame i numerosi e documentati esposti della Lega per l'abolizione della caccia, sezione del Veneto, la Commissione europea ha constatato che la regione Veneto ha concesso con la legge regionale n. 13 del 12 agosto 2005, approvata dall'attuale maggioranza, la caccia a specie di uccelli protetti, quali fringuello, peppola, passero, passera mattugia, tortora dal collare, storno e cormorano, in palese violazione della direttiva 79/409/CEE;
con un comunicato del 29 giugno 2006, la Commissione europea ha, quindi, reso noto il deferimento dell'Italia alla Corte di giustizia europea, perché la regione Veneto ha concesso la caccia a specie di uccelli protetti in palese violazione della normativa vigente;
il 12 ottobre del 2005 la Commissione europea aveva trasmesso, contro la legge regionale del Veneto, la prima comunicazione, la cosiddetta «messa in mora». Il 10 aprile 2006 il Commissario all'ambiente Stravros Dimas, su decisione della Commissione europea, aveva scritto per la seconda volta al Governo italiano un cosiddetto «parere motivato», in riferimento al reclamo n. 2004/4926 per la violazione della «direttiva uccelli» da parte della regione Veneto. Ora la Corte di giustizia europea alla quale è giunto il «caso Veneto» potrebbe condannare lo Stato italiano al pagamento di multe milionarie per la violazione del diritto comunitario, multe che di fatto pagheranno i contribuenti italiani, al solo scopo di consentire ai cacciatori veneti la caccia illegale a uccelli protetti;
la Lega per l'abolizione della caccia del Veneto il 12 giugno 2006 ha trasmesso una formale richiesta di annullamento della legge veneta anche al Presidente del Consiglio dei ministri, onorevole Romano Prodi, al Ministro per gli affari regionali e le autonomie locali, onorevole Linda Lanzillotta, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio, onorevole Alfonso Pecoraro Scanio, al Ministro del commercio internazionale, onorevole Emma Bonino, e al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, onorevole Paolo De Castro, dato che l'Unione nel suo programma prevede, a pagina 153, «il rispetto delle direttive comunitarie in materia di caccia». La caccia in Veneto riparte il 17 settembre 2006 e con essa l'abbattimento illegale delle specie cacciabili in deroga -:
se non si ritenga di dover intervenire urgentemente, e in quale modo, per scongiurare che lo Stato italiano sia condannato per la violazione della normativa comunitaria.
(2-00069)
«Zanella, Bonelli».