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Allegato B
Seduta n. 36 del 2/8/2006
PUBBLICA ISTRUZIONE
Interrogazioni a risposta scritta:
FEDI, NARDUCCI, BUCCHINO, GIANNI FARINA e BAFILE. - Al Ministro della pubblica istruzione. - Per sapere - premesso che:
ogni anno quasi duemila studenti italiani trascorrono un periodo di studio all'estero durante la scuola superiore;
ogni anno oltre mille studenti stranieri arrivano in Italia, ospiti di famiglie volontarie, per conoscere la nostra cultura ed il nostro Paese;
la normativa sull'immigrazione (articolo 44-bis, comma 2, lettera B del decreto del Presidente della Repubblica 334/2004, legge Bossi-Fini) ha introdotto modifiche per la concessione di visti per tali scambi;
ancora non è stata raggiunta una soluzione, malgrado una riunione svoltasi al Ministero degli affari esteri il 14 giugno 2006;
circa 500 studenti che hanno progettato un anno della loro vita in Italia, con arrivo previsto nei primi giorni di settembre, si vedranno quindi impossibilitati a lasciare il loro Paese per venire nel nostro, con intuibili gravi conseguenze sulla loro vita e sulle aspettative formative legate al nostro Paese;
questi scambi avvengono ormai in maniera usuale in tutto il mondo e l'Italia, non partecipandovi, rischia un serio problema d'immagine;
gli studenti italiani che vorranno in futuro recarsi all'estero vedranno le loro aspirazioni pregiudicate dalla mancata attuazione di un chiaro principio di reciprocità -:
se si intenda procedere in direzione di una norma regolamentare transitoria tale da permettere la concessione di tali visti;
se si intenda adottare un regolamento tale da consentire il riconoscimento delle organizzazioni che ogni anno portano avanti programmi di scambio;
se intenda trovare una soluzione in tempo utile per rendere possibile l'organizzazione dei programmi di scambio previsti per settembre 2006;
se intenda, infine, ulteriormente incentivare queste importanti iniziative di scambio.
(4-00826)
POLETTI. - Al Ministro della pubblica istruzione. - Per sapere - premesso che:
il decreto-legge 31 gennaio 2005, n. 7 convertito, con modificazioni dalla legge 31 marzo 2005, n. 43 ha previsto che a decorrere dall'anno scolastico 2006/07 non saranno più conferiti nuovi incarichi di presidenza, fatta salva la conferma di quelli già conferiti;
la stessa norma ha previsto altresì che i posti vacanti di dirigente scolastico saranno coperti con incarico di reggenza;
in diverse provincie, dopo la conferma degli incarichi già conferiti, risultano disponibili ulteriori posti da coprire per l'anno scolastico 2006/07;
per la conclusione del concorso per dirigenti scolastici sono previsti tempi lunghi e lo stesso concorso è a rischio di annullamento stante l'elevato numero di ricorsi pendenti nelle diverse sedi giurisdizionali;
l'istituto della reggenza, alla luce di precedenti esperienze, non costituisce una soluzione idonea a garantire la normale attività didattica, amministrativa e funzionale delle istituzioni scolastiche prive del capo d'istituto ed inoltre crea, di fatto, notevoli disagi anche alla scuola di cui il reggente risulta essere titolare -:
se non si ritenga urgente, assumere iniziative normative per ripristinare per l'anno scolastico 2006/07 il cosiddetto incarico di presidenza al fine di disporre l'utilizzo delle graduatorie compilate dai
centri di servizi amministrativi, per l'anno scolastico 2005-2006, di cui all'ordinanza ministeriale n. 40 del 23 marzo 2005.
(4-00828)
ASTORE. - Al Ministro della pubblica istruzione. - Per sapere - premesso che:
il 31 ottobre 2002, un terremoto di intensità compresa tra l'VIII ed il IX grado della scala Mercalli con epicentro nel territorio dei Monti Frentani, ha duramente colpito la Comunità Molisana;
come molti ricorderanno, il comune maggiormente danneggiato dal sisma fu quello di San Giuliano di Puglia, con il conseguente crollo di numerose abitazioni civili e quello, ben più grave, della Scuola Statale «F. Jovine»;
nella sciagura trovarono la morte 27 giovani alunni, un'intera classe e la maestra, Carmela Ciniglio; al grande dolore per la fine prematura di tante giovani vite si sono dovute aggiungere le ferite riportate dallo sviluppo socio-economico; molte famiglie - infatti - hanno deciso di emigrare verso altre località, sia per sfuggire ad un altro possibile terremoto, sia per ricostruire altrove una «normale» vita effettiva;
il calo della popolazione scolastica, dovuto alla tragicità del sisma, sommato ad un nuovo gravissimo fenomeno migratorio, ha già creato numerose difficoltà per il raggiungimento del numero minimo per la formazione delle classi, e di sicuro in futuro ne creerà di più gravi;
i paesi della zona non sono nelle condizioni sociali ed economiche tali da poter reggere una ulteriore delimitazione degli ambiti territoriali dell'Istruzione Primaria;
l'eventuale soppressione per il calo demografico-scolastico dell'istituto «F. Jovine», unita al danno ed allo strazio per la perdita di vite innocenti sarebbe un duro colpo per la comunità;
già da quest'anno, la nota dell'ufficio scolastico per il Molise, prot. n. 4162 del 14 luglio 2006, incide in maniera negativa sulle «sorti» dell'Istituto, visto che per lo stesso si prevede che la presidenza sia conferita ad un Dirigente Scolastico di un'altra scuola, in seguito a quanto disposto dalla Direttiva n. 25 del 2 marzo 2006;
un Istituto così complesso, per ragioni di natura logistica e amministrativa, oltre che gestionale, non può essere affidato a reggenza - come previsto da predetta direttiva - per evitare danni ad alunni e all'intero istituto che non vedrebbe garantita una continuità didattica e gestionale;
appare necessario affidare un incarico tanto delicato inevitabilmente connesso alla situazione specifica del comprensorio e dello stesso istituto scolastico ad una figura che conosca con precisione la realtà del Paese e la situazione venutasi a determinare;
è fondamentale che le istituzioni si sappiano modulare nei confronti delle esigenze della popolazione sapendole interpretare al meglio, fornendo a questa risposte adeguate;
le graduatorie per l'affidamento dell'incarico di direttore scolastico paiono non offrire adeguate soluzioni;
per San Giuliano di Puglia la ripresa di una corretta attività didattica è presupposto fondamentale per il rilancio dell'intero paese -:
come il Ministro intenda intervenire per evitare ulteriori sofferenze ad un Istituto ed una comunità già fortemente provati dagli avvenimenti degli anni passati, se alla luce di quanto esposto non ritenga necessario affidare anche con interventi «speciali» l'incarico di dirigente scolastico
dell'istituto comprensivo «F. Jovine» ad un direttore scolastico non solo con comprovata esperienza, ma anche radicato nella comunità locale.
(4-00839)
MIGLIORI. - Al Ministro della pubblica istruzione. - Per sapere - premesso che:
ogni anno, grazie a programmi di scambio culturale, quasi duemila studenti delle scuole medie superiori trascorrono un periodo di studio all'estero;
ogni anno oltre mille studenti stranieri arrivano in Italia ospiti di famiglie volontarie per conoscere il nostro Paese e la nostra cultura;
parte di questi studenti risiede fuori dalla Comunità europea e necessita dunque di un visto di ingresso per studio;
per agevolare l'ingresso di tali minori la legge Bossi-Fini prevede che le organizzazioni italiane che si occupano di tali scambi culturali ottengano un «riconoscimento» dal Ministero dell'istruzione;
ad oggi non è ancora stata varata una norma, anche transitoria, che stabilisca i criteri di assegnazione di tale «riconoscimento» alle associazioni di scambio culturale, nonostante il 14 giugno 2006 un incontro avvenuto al Ministero degli esteri avesse posto delle basi per l'introduzione di tale norma;
oltre 500 studenti stranieri dovranno, dunque, rinunciare al soggiorno di studio nel nostro Paese e, essendo questo genere di scambi legati ad un principio di reciprocità, altrettanti studenti italiani vedranno rifiutare la richiesta di soggiorno all'estero -:
se non si reputi opportuno un intervento a sostegno di tali scambi culturali, preziosi non solo dal punto di vista formativo di giovani studenti italiani e non, ma anche di promozione dell'immagine e della cultura italiana nel mondo.
(4-00867)