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Allegato B
Seduta n. 38 del 20/9/2006
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INFRASTRUTTURE
Interrogazioni a risposta immediata in Commissione:
VIII Commissione:
BENVENUTO e MARIANI. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
il nodo del Comune di Chiavari per le direzioni verso l'entroterra è fortemente congestionato per la mancanza di una infrastruttura necessaria allo sviluppo della comunità in questione;
solo il prolungamento di Viale Kasman in Comune di Chiavari è in grado di offrire fluidità di circolazione alle città di Chiavari e Lavagna permettendo più agevolmente di accedere alle Valli Graveglia, Aveto, Fontanabuona che costituiscono il 20 per cento dell'intera provincia di Genova;
proprio per questo la Provincia di Genova si è fatta carico della progettazione preliminare dell'intervento che è stato successivamente approvato dal CIPE come spesa inserita nella legge obiettivo, senza però il relativo finanziamento corrispondente a circa 11 milioni di euro;
grazie alle scelte felici delle Amministrazioni locali, della Provincia e della Regione tutta la zona interessata dall'opera sta vivendo un periodo di sviluppo con l'aumento delle attività commerciali e produttive nella bassa valle e con la rinascita dell'agricoltura e del turismo nell'entroterra;
lo sviluppo dell'area sarebbe fortemente penalizzato dal rallentamento di questa opera strategica per il comprensorio e per tutta la regione -:
come e con quali tempi preveda il Governo di coprire l'importo finanziario necessario al decollo dell'opera in questione e alla sua cantierizzazione.
(5-00196)
DUSSIN e GIBELLI. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
il Ponte sull'Adda, tra Bertonico e Montodine, versa ancora in stato di completo abbandono con i lavori fermi dal mese di maggio del 2003, all'80 per cento del completamento dell'opera;
la ditta appaltatrice COOP Costruttori, a causa di gravi difficoltà economiche, ha abbandonato il cantiere e pertanto l'Anas ha proceduto alla risoluzione del contratto;
successivamente, nonostante i ripetuti tentativi dell'Anas, non è stato possibile raggiungere un accordo con la stessa ditta per il completamento dei lavori e la revoca dell'atto di rescissione contrattuale e, pertanto, l'Anas ha proceduto alla liquidazione dei lavori eseguiti e alla redazione di un progetto di completamento dell'opera, ai fini del riappalto dei lavori di completamento;
il progetto esecutivo doveva essere completato entro il mese di settembre 2005 e doveva risolvere anche un problema di esondazione emerso su indicazione dell'Autorità di Bacino per il Po;
a seguito dello svolgimento di una nuova gara, l'inizio lavori era atteso per i primi mesi del 2006;
la situazione di stallo che tuttora si verifica, crea gravi difficoltà per la viabilità e penalizza pesantemente i cittadini del lodigiano e del cremasco che da anni attendono la costruzione del nuovo Ponte;
l'interrogante chiede di sapere;
quali azioni intende intraprendere il Ministro per assicurare la celere conclusione dei lavori.
(5-00197)
ADOLFO, MEREU e MELE. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
il nodo autostradale genovese in concessione ad Autostrade S.p.A. rappresenta la massima criticità trasportistica sul territorio nazionale -:
se il progetto di variante all'attuale nodo autostradale genovese è arrivato alla sua definitiva conclusione e in quali tempi potranno iniziare i lavori, essendo a disposizione le risorse sul bilancio di Autostrade S.p.A.
(5-00198)
RAMPELLI, FOTI e CONTENTO. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
la revisione dei piani finanziari delle società concessionarie di reti autostradali, tra cui quello concernente la società «Autovie Venete spa», è stata approvata dal consiglio di amministrazione dell'ANAS;
com'è noto i piani costituiscono l'occasione per rivedere e riaggiornare i termini del contratto in relazione alle opere già assentite in concessione e agli altri investimenti considerati d'interesse anche per l'ente concedente;
a seguito dell'approvazione dell'ente concedente, l'iter amministrativo prevede la trasmissione dei documenti al Ministro delle infrastrutture e, di seguito, la proposta di quest'ultimo in sede CIPE per l'approvazione finale;
proprio l'approvazione del piano finanziario assicura alla concessionaria l'esistenza di un contratto in base al quale operare al fine di poter garantire, nei confronti degli azionisti e del sistema creditizio, il ricorso al debito per l'assunzione degli oneri relativi agli ingenti investimenti previsti;
risulta allo scrivente, anche in seguito a notizie di stampa, che l'orientamento del ministro competente sia volto a rivedere le regole che disciplinano il settore con il rischio che anche l'iter dei piani già approvati dall'ANAS possa subire interruzioni e ritardi;
tra gli investimenti indispensabili per il riassetto autostradale del Nord-Est, rientrano quelli concernenti la realizzazione del lotto 29 relativo al completamento della «A 28» tra Pordenone e Conegliano (Treviso);
nei giorni scorsi è stato ultimato il lotto 28 che permette di raggiungere Godega Sant'Urbano (Treviso) e tutti gli adempimenti per la successiva gara risultano essere esperiti al punto che, per permettere l'avvio formale di quest'ultima e scongiurare ogni ritardo, è indispensabile che l'iter ministeriale di approvazione venga concluso entro il mese di settembre;
inutile ricordare che l'opera è di fondamentale importanza perché completando il collegamento autostradale tra le province di Pordenone e Treviso, ovvierebbe ai problemi di congestione viaria che contrassegnano la percorrenza della strada statale attualmente utilizzata da migliaia di veicoli ed autoarticolati la cui presenza è fonte di pericolosità ed inquinamento per i centri abitati da cui è attraversata -:
quali previsioni temporali ritenga di poter fare in ordine all'approvazione finale e definitiva del piano finanziario o, comunque, dell'intero procedimento amministrativo tale da permettere alla società concessionaria il più sollecito espletamento delle procedure di gara per il lotto 29.
(5-00199)
Interrogazioni a risposta in Commissione:
BOFFA. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
attualmente il collegamento viario fra il capoluogo di provincia Benevento e il comune di San Marco dei Cavoti è assicurato dalla strada statale 212, che ha inizio proprio a nord-est di Benevento e con un tracciato decisamente tortuoso attraversa i comuni di Benevento, Fragneto L'Abate, Fragneto Monforte e Pesco Sannita prima di giungere a San Marco dei Cavoti;
l'asse viario esistente presenta una sezione stradale di modeste dimensioni, assolutamente insufficiente a garantire tempi di percorrenza adeguati e condizioni minime di sicurezza della circolazione;
la realizzazione della «Fortorina», variante alla strada statale 212 «della Val Fortore» ed alla ex strada statale 369 «Appulo Fortorina» tra Benevento e lo svincolo per San Marco dei Cavoti rappresenta un intervento cosiddetto «invariante» nella programmazione regionale dei trasporti, e che il suo completamento fino a San Bartolomeo in Galdo è stato inserito dall'ANAS, d'intesa con la Regione, nel Piano Decennale 2003-2012;
detto progetto, nella sua interezza, rappresenta il collegamento tra la città di Benevento e le zone interne del Fortore fino alla strada statale 17 «Fondovalle Tappino» in territorio della provincia di Foggia, realizzando in tal modo la continuità di un asse trasversale di collegamento est-ovest tra la Campania e la Puglia, o meglio, tra il Tirreno e l'Adriatico;
con tale intervento si tende a ridurre l'isolamento delle zone interne ed offrire
opportunità di sviluppo socio-economico alle comunità della Val Fortore, dotando inoltre il territorio di una infrastruttura per il collegamento diretto tra Pietralcina (Paese natale di Padre Pio) e San Giovanni Rotondo;
ad oggi, risulta realizzato ed attualmente in esercizio solo il tratto che va dal chilometro 0+000 (in prossimità della tangenziale di Benevento) al chilometro 5+600 (bivio di Pietralcina);
il tronco stradale oggetto della presente interrogazione, compreso tra il bivio di Pietralcina (chilometro 5+600 della strada statale 212) e lo svincolo per San Marco dei Cavoti (chilometro 46+900 della ex strada statale 369), in continuità con il lotto in esercizio, rappresenta il tratto intermedio dell'intero itinerario, ed è inserito nell'Accordo di Programma per la realizzazione di interventi nel settore della viabilità in Regione Campania, sottoscritto in data 8 febbraio 2000 tra la Regione Campania, l'ANAS e il Ministero dei lavori Pubblici, con il quale la Regione ha co-finanziato l'opera in parola per un ammontare complessivo di lire 141.039.200.000, pari ad euro 72.840.667,88, a valere sui rientri finanziari resi disponibili dalla rendicontazione nel P.O.P. Campania 1994-1999;
l'appalto integrato dei lavori anzidetti è stato affidato nel marzo 2005 dall'ANAS-DG Roma (sulla base del progetto definitivo elaborato a cura del Compartimento di Napoli) e il contratto di affidamento all'ATI aggiudicataria è stato stipulato nell'ottobre del 2005, per l'importo complessivo netto di 126 milioni di euro;
il progetto esecutivo redatto dall'impresa aggiudicataria, è stato trasmesso alla Direzione Centrale ANAS Programmazione e Progettazione nello scorso mese di giugno;
la consegna dei lavori e l'effettivo avvio della realizzazione dell'opera sono subordinati alla conclusione dell'iter approvativi del progetto stesso da parte del Nucleo Tecnico dell'ANAS;
portare finalmente a conclusione l'iter programmatico e progettuale dell'intervento e partire finalmente con i lavori, servirà a dare una risposta concreta alle legittime aspettative di un territorio che è stato fortemente condizionato nel suo sviluppo socio-economico dalle condizioni di isolamento legate alla perdurante carenza infrastrutturale dell'area;
la realizzazione di tale opera servirà ad impegnare, senza ulteriori ritardi, le rilevanti risorse assicurate dalla Regione a valere sulle citate rinvenienze dei fondi comunitari P.O.P. Campania 1994-1999 -:
quali azioni intenda promuovere direttamente e attraverso l'ANAS per assicurare, senza ulteriori ritardi, l'avvio dei lavori di costruzione della «Fortorina» tra il bivio di Pietralcina e lo svincolo per San Marco dei Cavoti.
(5-00193)
ADOLFO. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
le direttive del piano generale dei trasporti, approvato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 10 aprile 1986, prevedevano l'inserimento della linea Genova-Ventimiglia nel «Corridoio Plurimodale Tirrenico» (Ventimiglia-Genova-Roma-Napoli-Palermo-Trapani) «con strategia di assicurare la massima concentrazione di obiettivi, mezzi e servizi fra lo Stato, gli altri livelli istituzionali e gli Enti gestori»;
in relazione a quanto stabilito da tale P.G.T., le F.S. inserirono nel Programma pluriennale di Investimenti, approvato con decreto-legge n. 48 T-bis del 5 marzo 1987, il raddoppio dei tratti Finale Ligure-Loano e Alberga-San Lorenzo al Mare. Il P.G.T prevedeva, a completamento funzionale del corridoio, l'integrazione di questa direttrice con assi trasversali per consentire continue «interrelazioni funzionali tra ambienti territoriali del Paese caratterizzati da assetti economici e sociali di sviluppo».
in tal contesto, la linea Genova-Ventimiglia, completamente raddoppiata,
avrebbe potuto assumere una spiccata valenza di «corridoio plurimodale» per via delle infrastrutture marittime, aeree, stradali e autostradali che interrelazionano con la ferrovia e consentire notevoli prospettive per l'uso ottimale dei singoli nodi, per l'eliminazione degli sprechi, per la promozione e lo sviluppo dei nuovi e più efficienti servizi;
oggi, il raddoppio della linea Genova-Ventimiglia, si inserisce anche nel più vasto programma di sviluppo dell'offerta ferroviaria sulle relazioni tra il sud-ovest e il nord-est dell'Europa soprattutto, per quanto riguarda le merci, in vista della crescente domanda proveniente dai porti del bacino mediterraneo per i traffici diretti agli insediamenti industriali del nord e dell'est europeo. Infatti la Liguria, con il suo sistema comprende La Spezia, Genova e Savona, si propone come cerniera del sistema trasporti nella direttrice ovest-est e come connessione tra il Mediterraneo e l'Europa Centrale;
il Progetto del Raddoppio Genova-Ventimiglia è classificato, nel piano di Priorità degli Investimenti, tra gli obiettivi strategici di superamento dei colli di bottiglia sulle linee e sui nodi con la sua realizzazione si raggiunge:
l'aumento della capacità di traffico;
la riduzione dei tempi di percorrenza conseguente all'aumento di velocità commerciale della linea;
attualmente la linea Genova-Ventimiglia, costruita tra il 1856 ed il 1878, lunga circa 147 km, presenta tratte a doppio e a semplice binario di estensione complessiva rispettivamente pari a 103 km e 44 km come di seguito meglio indicate:
Genova-Finale Ligure di lunghezza pari a 59 km a doppio binario;
Finale L.-Loano di lunghezza pari a 12 km a semplice binario;
Loano-Albenga di lunghezza pari a 9 km a doppio binario;
Alberga-S. Lorenzo di lunghezza pari a 32 km a semplice binario;
S. Lorenzo-Ventimiglia di lunghezza pari a km 35 a doppio binario;
l'intervento «Raddoppio della tratta Finale Ligure-Andora» è compreso nell'Intesa generale quadro tra Governo e regione Liguria, sottoscritta il 6 marzo 2002, nell'ambito del «Corridoio Tirrenico-Nord Europa» alla voce 2 Linea Genova-Ventimiglia: raddoppio delle tratte S. Lorenzo-Andora e Andora-Finale Ligure»;
l'intervento in questione è ricompresso, con il costo di 1.540,4 Meuro, nella ricognizione delle infrastrutture in fase istruttoria di cui all'allegato al documento di programmazione economica e finanziaria 2006-2009, sul quale il CIPE si è espresso favorevolmente con delibera 15 luglio 2005, n. 79, riservandosi però di adottare le proprie definitive determinazioni sull'elenco degli interventi aggiuntivi in esso ricompresi anche in relazione all'intesa che sarebbe stata raggiunta in sede di conferenza unificata e che non è ancora intervenuta;
l'assetto di riferimento del progetto in esame è rappresentato proprio dalla linea ferroviaria Genova-Ventimiglia e che, in particolare, il progetto è incluso tra i progetti di investimento relativi alla rete fondamentale del contratto di programma 2001-2005, intercorrente tra il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e Rete Ferroviaria Italiana (RFI) S.p.a;
il progetto preliminare della tratta Finale Ligure-Andora, approvato dal CIPE il 25 Luglio 2005, è parte integrante del raddoppio della linea ferroviaria Genova-Ventimiglia è altresì incluso - con il costo di 1.540,3 Meuro dei quali 1.326,71 per opere, impianti tecnologici, acquisizione aree e opere compensative; 100 per imprevisti e 113,6 per servizi di ingegneria ed alta sorveglianza, nonché per costi interni e spese generali del soggetto aggiudicatore e inserito nel Piano delle priorità degli investimenti ferroviari (PPI) - edizione aprile 2004 e che il CIPE, con delibera 20
dicembre 2004, n. 91 ha approvato per l'anno 2005 e, in via programmatica, per gli anni successivi, e considerato in particolare che il progetto stesso è ricompreso tra gli interventi per i quali sono state richieste maggiori risorse in sede di quantificazione del fabbisogno 2005, giusta indicazioni che hanno trovato esplicitazione nell'ambito dei finanziamenti degli investimenti ferroviari inclusi nel citato contratto di Programma 2001-2005 e più specificatamente, secondo i dati desunti direttamente dai relativi atti e così parzialmente assicurata:
contratto di Programma 2001-2005 (Legge Finanziaria 2001) 55,8 Meuro;
2o Addendum al contratto di Programma (Legge Finanziaria 2003) 564.0 Meuro;
la copertura residua di 920,6 Meuro è posta a carico del 4o Addendum al Contratto di Programma (Legge Finanziaria 2005), sul cui schema il CIPE si è espresso con delibera n. 88/2005 -:
quale sia lo stato dell'arte della progettazione definitiva;
quando potranno essere concretamente aperti i cantieri e avviati i lavori di costruzione;
se sia stata assicurata la copertura finanziaria dell'opera secondo quanto approvato con delibera del CIPE il 25 luglio 2005.
(5-00194)
ADOLFO. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
le direttive del piano generale dei trasporti, approvato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 10 aprile 1986, prevedevano l'inserimento della linea Genova-Ventimiglia nel «Corridoio Plurimodale Tirrenico» (Ventimiglia-Genova-Roma-Napoli-Palermo-Trapani) «con strategia di assicurare la massima concentrazione di obiettivi, mezzi e servizi fra lo Stato, gli altri livelli istituzionali e gli Enti gestori»;
in relazione a quanto stabilito da tale P.G.T., le F.S. inserirono nel Programma pluriennale di Investimenti, approvato con decreto-legge n. 48 T. bis del 5 marzo 1987, il raddoppio dei tratti Finale Ligure-Loano e Alberga-San Lorenzo al Mare. Al P.G.T. prevedeva, a completamento funzionale del corridoio, l'integrazione di questa direttrice con assi trasversali per consentire continue «interrelazioni funzionali tra ambienti territoriali del Paese caratterizzati da assetti economici e sociali di sviluppo»;
in tal contesto, la linea Genova-Ventimiglia, completamente raddoppiata, avrebbe potuto assumere una spiccata valenza di «corridoio plurimodale» per via delle infrastrutture marittime, aeree, stradali e autostradali che interrelazionano con la ferrovia e consentire notevoli prospettive per l'uso ottimale dei singoli nodi, per l'eliminazione degli sprechi, per la promozione e lo sviluppo dei nuovi e più efficienti servizi;
oggi, il raddoppio della linea Genova-Ventimiglia, si inserisce anche nel più vasto programma di sviluppo dell'offerta ferroviaria sulle relazioni tra il sud-ovest e il nord-est dell'Europa soprattutto, per quanto riguarda le merci, in vista della crescente domanda proveniente dai porti del bacino mediterraneo per i traffici diretti agli insediamenti industriali del nord e dell'est europeo. Infatti la Liguria, con il suo sistema comprende La Spezia, Genova e Savona, si propone come cerniera del sistema trasporti nella direttrice ovest-est e come connessione tra il Mediterraneo e l'Europa Centrale;
il Progetto del Raddoppio Genova-Ventimiglia è classificato, nel piano di Priorità degli Investimenti, tra gli obiettivi strategici di superamento dei colli di bottiglia sulle linee e sui nodi con la sua realizzazione si raggiunge:
l'aumento della capacità di traffico;
la riduzione dei tempi di percorrenza conseguente all'aumento di velocità commerciale della linea;
attualmente la linea Genova-Ventimiglia, costruita tra il 1856 ed il 1878, lunga circa 147 km, presenta tratte a doppio e a semplice binario di estensione complessiva rispettivamente pari a 103 km e 44 km come di seguito meglio indicate:
Genova-Finale Ligure di lunghezza pari a 59 km a doppio binario;
Finale Ligure-Loano di lunghezza pari a 12 km a semplice binario;
Loano-Albenga di lunghezza pari a 9 km a doppio binario;
Alberga-San Lorenzo di lunghezza pari a 32 km a semplice binario;
San Lorenzo-Ventimiglia di lunghezza pari a km 35 a doppio binario;
la linea ma la tortuosità del tracciato, le basse velocità ammesse del resto, la resero nel tempo inadeguata a sopportare incrementi significativi del traffico sia merci che passeggeri. In tempi successivi furono quindi realizzati i raddoppi delle tratte:
Genova porta Principe-Genova Voltri di km 14,1;
Genova Voltri-finale Ligure di km 47;
Loano-Alberga di km 8,9;
Ospedaletti-Ventimiglia di km 7,1;
San Lorenzo-Ventimiglia di km 24.
Rimane pertanto da raddoppiare la tratta finale San Lorenzo per la quale sono previste due fasi funzionali distinte e successive:
1a fase: Andora-San Lorenzo al mare di lunghezza pari a km 20,5;
2a fase: Finale Ligure Andora di lunghezza pari a 31 km;
per la tratta di San Lorenzo al mare-Andora, che è la 1a fase, i lavori sono stati concretamente avviati il 17 marzo 2006 -:
lo stato di avanzamento dei lavori, sia in linea con il cronoprogramma approvato;
se siano stati garantiti tutti i finanziamenti deliberati per 495 milioni di euro per le opere civili e le opere tecnologiche;
quale somma ad oggi sia stata effettivamente impegnata;
quando potranno essere concretamente aperti i cantieri e avviati i lavori di costruzione;
se sia stata assicurata la copertura finanziaria dell'opera secondo quanto approvato con delibera del CIPE il 25 luglio 2005.
(5-00195)
Interrogazione a risposta scritta:
DE LAURENTIIS. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
l'ANAS Spa quale società per azioni ha comunque mantenuto carattere pubblicistico continuando ad esser partecipata e finanziata dallo Stato che ne è l'unico azionista, pur essendo soggetta al rispetto alle norme civilistiche dettate per le società per azioni;
a seguito dell'insediamento del nuovo Governo, si è provveduto al riassetto organizzativo dei vertici dell'ANAS con la nomina del Presidente e dei Consiglieri di Amministrazione che riferissero dell'attività espletata direttamente all'azionista -:
se corrisponda al vero che il Presidente Ciucci, nel prossimo consiglio di amministrazione, intenda conferire ai Consiglieri deleghe con ampi poteri, secondo l'interrogante, con il rischio di indebolire il controllo auspicato dal Governo e di determinare, al contempo, una serie di conflitti di interesse tra il Governo ed i Consiglieri, con riferimento agli incarichi ed alla attività propria e delegata di questi;
quali siano le misure che si intendono adottare al fine di evitare i possibili conflitti di interesse garantendo in concreto il potere di controllo dell'azionista.
(4-00999)