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Allegato A
Seduta n. 38 del 20/9/2006
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(Sezione 2 - Misure volte a proteggere il papa e la Santa Sede da attentati di matrice islamica)
MARONI, GIBELLI, ALESSANDRI, ALLASIA, BODEGA, BRICOLO, BRIGANDÌ, CAPARINI, COTA, DOZZO, DUSSIN, FAVA, FILIPPI, FUGATTI, GARAVAGLIA, GIANCARLO GIORGETTI, GOISIS, GRIMOLDI, LUSSANA, MONTANI, PINI, POTTINO e STUCCHI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che:
alcuni passaggi del recente intervento di Sua Santità Benedetto XVI all'università di Ratisbona hanno determinato non soltanto viva irritazione negli ambienti prossimi all'Islam politico radicale ed al mondo del jihadismo, ma, altresì, la reazione ufficiale di un vasto complesso di autorità politiche e religiose del mondo islamico, che vantano un seguito significativo tra i fedeli musulmani;
sono apparsi sul web proclami e messaggi che invitano apertamente ad attaccare il Vaticano e la persona del Papa, al fine di «conquistare Roma»;
al contesto delle reazioni al discorso di Benedetto XVI può essere ricondotto anche l'assassinio a sangue freddo compiuto il 17 settembre 2006 ai danni di una religiosa italiana operante in Somalia;
malgrado le parole distensive e concilianti pronunciate il medesimo 17 settembre 2006 dal Papa in occasione dell'angelus recitato a Castel Gandolfo, continuano ad udirsi voci nel mondo dell'estremismo
islamico - e non solo - che invocano ulteriori scuse e spiegazioni, minacciando reazioni in caso contrario -:
quali provvedimenti il Governo abbia assunto ed intenda assumere per proteggere il Santo Padre, la Santa Sede ed i luoghi di culto considerabili come particolarmente esposti alla minaccia che si sta profilando, a Roma e nel resto del Paese; altresì, se si intenda o meno rafforzare almeno l'azione di monitoraggio e vigilanza sulle moschee ed i centri sospettati di ospitare cellule affiliate a movimenti islamici radicali o apertamente jihadisti.
(3-00225)
(19 settembre 2006)