Menu di navigazione principale
Vai al menu di sezioneInizio contenuto
Allegato B
Seduta n. 38 del 20/9/2006
...
AFFARI ESTERI
Interrogazioni a risposta scritta:
HOLZMANN. - Al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che:
nell'anno 1970 il regime libico di Gheddafi espropriò i beni mobili e immobili degli italiani ed espulse gli stessi da quel territorio, in aperta violazione del trattato Italo-Libico del 1956 nonché delle Risoluzioni ONU che garantivano diritti e interessi della comunità italiana in Libia;
in quel momento storico, il Governo italiano ritenne di dover accettare i fatti testé descritti concedendo solo con legge n. 1066 del 1971 un acconto sugli indennizzi spettanti ai cittadini italiani rimpatriati dalla Libia;
alla legge succitata ne seguirono altre contenenti indennizzi parziali e senza rivalutazione monetaria (legge n. 16 del 1980, legge n. 135 del 1985, legge n. 98 del 1994) le quali, con estrema lentezza ed anche in seguito all'instaurarsi di contenzioso giudiziale tra gli interessati e la Pubblica Amministrazione, sono ancora in via di applicazione;
dal deliberato di intenti del Consiglio dei Ministri del 23 febbraio 2006 si desume che il Governo abbia in animo di potenziare strategicamente la partnership Italia-Libia chiudendo definitivamente, da un lato, il capitolo storico del passato coloniale e, dall'altro, continuare a ricercare una soluzione accettabile del contenzioso economico sui crediti vantati da aziende italiane -:
se non ritenga opportuno che non si provveda al risarcimento dei danni da guerra vantati dallo Stato libico se non quando si giunga all'integrale soddisfazione dei danni patiti dagli italiani espulsi, causati dalle inique confische perpetrate dal Governo libico e, ad oggi, rimasti sostanzialmente inevasi.
(4-00989)
FOTI. - Al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che:
nella risposta resa in data 29 giugno 2005 all'interrogazione 5-04157 il rappresentante del Governo sosteneva che il Ministero degli esteri considera la nomina di un Console Onorario della Guinea Bissau in Italia come un qualificato tassello che può contribuire a sottolineare l'attenzione attribuita alle relazioni bilaterali che l'Italia intrattiene con il paese africano;
in detta occasione, con riferimento specifico al caso prospettato nel citato atto di sindacato ispettivo, l'interrogante veniva assicurato sul fatto che i competenti uffici della Farnesina non avrebbero mancato di interpellare nuovamente - attesa la discordanza di pareri emersa nel corso della precedente procedura - tutte le Amministrazioni dello Stato interessate affinché tornassero a pronunciarsi in merito alla nomina del signor Zilocchi Luciano a Console Onorario della Guinea Bissau e della relativa concessione dell'exequatur -:
se la predetta attività di interpello da parte dei competenti uffici della Farnesina sia stata svolta e quali ne siano i risultati.
(4-00993)