Menu di navigazione principale
Vai al menu di sezioneInizio contenuto
Allegato B
Seduta n. 4 del 18/5/2006
...
AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO
Interpellanza:
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio, per sapere - premesso che:
il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, prevede la trasformazione del Comitato per la vigilanza sull'uso delle risorse idriche in autorità di vigilanza sulle risorse idriche e sui rifiuti, a cui viene attribuito il compito di assicurare l'osservanza, da parte dei soggetti pubblici e privati, dei principi e delle disposizioni stabilite in materia dal decreto medesimo;
merita di essere evidenziata l'anomalia prevista dalla norma transitoria attraverso la quale viene disposto il mantenimento dell'incarico del presidente e dei membri del Comitato per l'intera durata del mandato previsto per l'organismo di nuova istituzione;
ciò nonostante, la diversa finalità istituzionale dell'autorità, la quale è chiamata a svolgere un ruolo di vigilanza e controllo, nell'ottica del principio dei freni e contrappesi, mutuato dalle democrazie anglossassoni (check and balance) e che, per avere una reale credibilità deve poter contare su requisiti di equilibrio e autorevolezza, che solo una indiscussa terzietà potrebbe garantire;
appare agli interpellanti pertanto inopportuna l'ipotesi di dare vita, in sede di prima applicazione, ad una sostanziale continuità tra il comitato in fase di dismissione e la istituenda autorità di vigilanza -:
se il Ministro interrogato non intenda comunicare al Parlamento le proprie determinazioni in merito alla composizione dell'autorità di vigilanza sulle risorse idriche e sui rifiuti di cui all'articolo 159 del decreto legislativo 6 aprile 2006, n. 152.
(2-00001)
«Bonelli, Lion, Zanella, Francescato».
Interrogazione a risposta orale:
FALOMI. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio, al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
con provvedimento n. 6102 del 7 ottobre 2002, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio ha dato parere favorevole in merito al pronunciamento di compatibilità ambientale del progetto denominato «Elettrodotto a 380 KV in doppia e semplice terna, Laino-Feroleto-Rizziconi ed opere accessorie», di proprietà della TERNA S.p.a.;
nel Piano energetico regionale, di recente adottato dalla Regione Calabria, è detto a chiare lettere che l'elettrodotto Laino-Rizziconi è indispensabile esclusivamente al trasporto fuori dalla Calabria dell'energia che dovrà essere prodotta dalle centrali termoelettriche di grande potenza e di nuova costruzione, comprese quelle di cui all'accordo di programma sottoscritto tra Regione e Sondel. Nello stesso Piano energetico si afferma che la costruzione delle citate centrali renderà insufficiente anche l'elettrodotto Laino-Rizziconi;
la Calabria attualmente esporta il 26 per cento dell'energia elettrica prodotta, per cui, secondo l'interrogante, non ha bisogno di altre centrali né di elettrodotti di trasmissione;
l'elettrodotto di cui sopra è stato realizzato e non è ancora entrato in funzione al pieno delle sue capacità;
nei mesi passati e, in ultimo, il 24 febbraio 2006 si sono tenute importanti e partecipate manifestazioni delle comunità locali, cui hanno preso parte numerosi rappresentanti delle stesse istituzioni locali contro la presenza e la piena attivazione dell'elettrodotto Laino-Feroleto-Rizziconi;
numerosi studi epidemiologici hanno dimostrato l'emergere di gravi patologie per le popolazioni che vivono a ridosso degli elettrodotti ad alta tensione;
al fine di limitare l'impatto sulla salute delle persone residenti in prossimità dell'elettrodotto sarebbe necessario procedere all'interramento dei tratti interessati;
nei comuni di Montalto e San Fili (Cosenza) la situazione appare particolarmente grave per la vicinanza dell'elettrodotto a nuclei abitati e l'interramento appare come l'unica soluzione praticabile -:
in che modo i Ministri in indirizzo intendano tutelare la salute delle popolazioni residenti in prossimità dell'elettrodotto; in particolare se ritengano opportuno procedere, di concerto con la proprietà dell'elettrodotto stesso, alla stesura di un piano per la realizzazione di tratti interrati al fine di diminuire i rischi della salute.
(3-00003)
Interrogazione a risposta scritta:
TOCCI. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio. - Per sapere - premesso che:
la dirigenza dell'APAT ha informato le organizzazioni sindacali circa l'intenzione di bandire nuovi concorsi per posizioni dirigenziali, le quali sono già molto numerose, ben 71 dirigenti su 1.296 dipendenti, otre misura rispetto a tutti gli enti pubblici similari;
l'ennesima immissione di posizioni dirigenziali sarebbe effettuata dopo un'applicazione molto spinta dello spoil-system che ha gonfiato gli organici e ha posto in posizione di studio, non direttamente operative, diversi dirigenti;
secondo l'interrogante le posizioni dirigenziali suddette sono in contrasto con l'inserimento dell'Apat nel comparto contrattuale degli Enti di ricerca, il quale prevede l'affidamento delle funzioni dirigenziali in capo a ricercatori e tecnologi: il gonfiamento degli organici dirigenziali porrebbe seri problemi di compatibilità contrattuale quando avverrà l'inserimento nel comparto; con l'assunzione di dirigenti di II fascia il personale del ruolo dei Tecnologi non avrebbe la possibilità di dirigere strutture di rilievo e risulterebbe comunque subordinato ai due livelli dirigenziali di I e II fascia, mentre crescerebbe in misura inaccettabile la distanza tra l'APAT e le istituzioni di ricerca del comparto EPR già enorme a seguito dell'elevato numero di posizioni di livello dirigenziale (71: caso unico nel Comparto);
tutto ciò, inoltre, avrebbe l'effetto di congelare per anni i ruoli direttivi dell'agenzia e di rendere estremamente difficile qualsiasi ipotesi di revisione dello statuto APAT laddove si prevede una
struttura dirigenziale sovraordinata al ruolo di Ricercatori/Tecnologi -:
se il Ministro interrogato non intenda assumere iniziative nei confronti dell'Apat al fine di congelare le decisioni di ulteriori assunzioni di dirigenti, per non pregiudicare la possibilità di un inserimento dell'Agenzia nel comparto contrattuale ricerca.
(4-00013)