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Allegato B
Seduta n. 4 del 18/5/2006
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INTERNO
Interrogazione a risposta in Commissione:
AMICI e SPOSETTI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
un'articolo pubblicato il 6 maggio 2006 sul quotidiano La provincia (pag. 25 «al prefetto non piace il bilancio») dà la notizia di un incontro convocato dal Prefetto di Latina, Alfonso Pironti, al quale hanno preso parte il Sindaco Calogero Santangelo insieme al Direttore Generale Ciro Castaldo, i segretari provinciali Michele Forte (Udc) e Claudio Fazzone (Forza Italia), entrambi senatori, ed il deputato Riccardo Pedrizzi, coordinatore provinciale di An insieme ai loro corrispettivi
locali Sergio Pisani, Michele Nasso e Alfonso Perri. Nel corso dell'incontro è stata condotta un'analisi sullo stato di crisi ad Aprilia e sono stati toccati i temi più «caldi» come Aser, Multiservizi e Bilancio di Previsione 2006, tre argomenti che hanno letteralmente paralizzato la situazione amministrativa della città di Aprilia. Soprattutto sul Bilancio il Prefetto Pironti, si legge nell'articolo, avrebbe espresso perplessità notando alcune anomalie. Dopo l'incontro i segretari politici dovranno tornare in Prefettura con proposte costruttive e il Sindaco dovrà presentare un Bilancio «riconsiderato» e «accettabile»;
analoghi resoconti dell'incontro sono stati pubblicati da altri quotidiani del 6 maggio: Latina oggi a pagina 16 e Il Territorio a pagina 10 -:
se il Ministro ritenga corretto il comportamento del Prefetto e in caso affermativo in base a quale normativa sono stati invitati a partecipare alla riunione con il Prefetto i segretari provinciali di alcuni partiti e alcuni parlamentari per discutere del bilancio di un Comune.
(5-00004)
Interrogazioni a risposta scritta:
GALANTE. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
il 25 aprile 2006 si è svolta Verona una messa con rito tradizionale celebrata dal Comitato Pasque Veronesi, noto raduno dell'estrema destra veneta che, svolgendosi in quella data ed a pochi metri dalla piazza storica della resistenza veronese rappresentava, a parere dell'interrogante, una chiara provocazione;
per impedire lo svolgimento della suddetta manifestazione, militanti antifascisti e antirazzisti hanno organizzato un presidio pacifico nella piazza in cui era prevista la celebrazione;
tale presidio è stato sgomberato con la forza dalla polizia che, di fronte a manifestanti seduti per terra, non ha esitato ad utilizzare i manganelli; i manifestanti sono stati caricati di peso nei cellulari e portati in Questura. Tra essi, tra l'altro, è stato fermato anche il Segretario Provinciale del Partito dei Comunisti Italiani, colpevole di ricercare una mediazione tra manifestanti e forze dell'ordine;
a seguito degli accertamenti svolti dagli Assessori comunali Guerini e Zerbato, presso l'Amministrazione comunale non risulta alcuna autorizzazione per la manifestazione promossa, su suolo pubblico, dal Comitato Pasque Veronesi. L'autorizzazione, dunque, è stata concessa soltanto dal Questore -:
per quali ragioni sia stata concessa l'autorizzazione a svolgere una manifestazione provocatoria, che ha visto la partecipazione della Fiamma Tricolore (che non riconosce la ricorrenza nazionale del 25 aprile) e di Amos Spiazzi, fautore della Rosa dei Venti degli anni '70;
per quali ragioni, nonostante il carattere pacifico del presidio dei militanti antifascisti, le forze dell'ordine non hanno esitato ad utilizzare i manganelli ed hanno sequestrato videocamere e apparecchi fotografici.
(4-00009)
FABRIS. - Al Ministro dell'interno, al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
secondo quanto apparso sulla stampa nazionale, nella città di Vicenza è presente una situazione di forte disagio a causa della carenza del numero di auto attualmente assegnate alle forze di polizia;
detto disagio è stato denunciato dal sindacato di polizia SAP;
in particolare, presso laquestura di Vicenza, sono state assegnate quattro nuove moto senza che vi sia stato alcun intervento proteso ad aumentare il numero delle autovetture attualmente disponibili;
secondo quanto apparso sulla stampa nazionale, sarebbero solo quattro le Fiat (Marea) disponibili per la sezione volanti della questura di Vicenza;
già con la legge finanziaria 2005 erano state ridotte sensibilmente le spese destinate ad allargare il parco-automezzi della questura di Vicenza;
in particolare, per detto parco-automezzi, che comprende anche il commissariato di Bassano e la prefettura di Vicenza, era stata stanziata una somma fra i 7 e gli 8.000 euro per tutto il primo semestre 2005, mentre per il dipartimento di polizia stradale è stato impiegato per tutto il primo semestre 2005 uno stanziamento pari a 1.000 euro;
lo scorso anno il ministero dell'interno ha stanziato 128 milioni di euro in meno per le forze di polizia (da 7.365 a 7.237 milioni di euro), pari a circa 1,76 per cento di riduzione;
scorporando le risorse per singole voci di spesa, ne era venuto fuori un quadro dei tagli devastante per le forze di sicurezza -:
quali iniziative saranno assunte dal Governo per consentire alle forze di polizia della provincia di Vicenza in particolare, e delle altre province del Veneto in generale, di fruire di fondi che possano essere adeguatamente impiegati nei settori della logistica, vale a dire il settore riguardante gli autoveicoli e i mezzi operativi;
se rientri fra gli intendimenti del Governo adottare provvedimenti urgenti al fine di assicurare adeguate risorse al settore della logistica della forza pubblica di sicurezza presente nella provincia di Vicenza.
(4-00011)
REINA. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
il comune di Villa San Giovanni (Reggio Calabria) è situato sulla sponda calabrese dello Stretto di Messina e conta una popolazione di circa 13.000 abitanti;
da circa 50 anni subisce il transito, attraverso il centro cittadino, degli ormai circa 5 milioni di veicoli diretti o provenienti dalla Sicilia;
per lo stesso comune, il 6 dicembre 2002, è stato dichiarato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri lo «stato d'emergenza ambientale» a causa degli alti tassi d'inquinamento acustico ed atmosferico direttamente connessi al transito dei veicoli interessati all'attraversamento sullo Stretto;
la successiva Ordinanza di Protezione Civile n. 3296 del 19 giugno 2003, attuativa del citato «Decreto Emergenza», recepiva - come era giusto che fosse - una Delibera del Consiglio Comunale di Villa San Giovanni del 31 dicembre 2002 che stabiliva l'insieme delle opere necessarie ad eliminare il traffico veicolare, nonché l'ordine di priorità;
nello scorso mese di marzo, utilizzando i poteri di verifica e controllo, alcuni Consiglieri Comunali rilevavano profonde e significative anomalie rispetto alla delibera consiliare sopra richiamata;
per tale motivo, in data 27 marzo 2006, ai sensi dell'articolo 39, comma 2, del TUEL, il prescritto numero di Consiglieri Comunali di minoranza inoltravano al Presidente di quel Consiglio comunale, richiesta di convocazione urgente dell'Assemblea con espressa richiesta della presenza di «tecnici» in grado di esplicare la complessa funzionalità delle opere che devono essere realizzate su quel territorio;
per il giorno 11 aprile 2006, il Presidente dei Consiglio Comunale di quella città convocava il Civico Consesso, modificando l'ordine del giorno richiesto, mentre per il giorno previsto veniva rilevata l'assenza di «tecnici» progettisti in grado di esplicare il sistema di opere, così determinando l'allontanamento dall'aula di alcuni consiglieri di minoranza, nonché la contestazione circa la illegittima modificazione dell'ordine dei giorno;
con lettera del 18 aprile 2006, il Consigliere Comunale dei gruppo «PrimaVera
Alternativa», in merito ai fatti in narrativa informava il signor Prefetto della Provincia, affinché, ai seni dell'articolo 39, comma 5, del TUEL, provvedesse egli, previa diffida ai Presidente dei Consiglio Comunale, a convocare il Civico Consesso con l'ordine dei giorno richiesto dalle minoranze;
per il 3 maggio 2006, in seguito ad «accordi verbali» tra il Sindaco della Città di Villa San Giovanni ed il signor Prefetto di Reggio Calabria, presso la Prefettura sono stati convocati i «capigruppo consiliari» al fine di rendere edotti i medesimi sullo stato di attuazione delle opere del Decreto Emergenza Ambientale;
anche la città di Messina, nel novembre 2001, è stata destinataria di analogo provvedimento d'emergenza in ragione delle stesse motivazioni che afferiscono alla città di Villa San Giovanni;
nella città di Messina, in seguito al completamento di un nuovo scalo marittimo previsto dal Decreto Emergenza Ambientale, destinato ai veicoli pesanti, il Sindaco della città ha emanato, a far data dal 3 aprile 2006, un'ordinanza di interdizione del traffico veicolare pesante dal centro cittadino;
tale legittima iniziativa del Comune di Messina ha avuto gravi ripercussioni sulla sponda calabra a causa di un lamentato ritardo nella realizzazione delle opere e nella individuazione delle priorità delle infrastrutture da realizzare;
tale situazione rischia di determinare significative ed inedite proteste da parte dei cittadini di Villa San Giovanni, peraltro già annunciate sulla stampa locale -:
se non ritenga il Ministro interrogato, indipendentemente dalla grave situazione che si prospetta, in primo luogo di dover intervenire per sollecitare il Prefetto di Reggio Calabria ad adottare le iniziative di cui all'articolo 39 comma 5 del decreto legislativo n. 267 del 2000, in modo che vengano ripristinate le regole della democrazia e con esse anche il diritto delle minoranze di esercitare tutte le prerogative assegnate dalla legge, compresa quella di vedere discusse le questioni richieste in Consiglio comunale;
se non ritenga di dover accertare le cause dei ritardi nella realizzazione delle opere previste dal decreto emergenza ambientale per la città di Villa San Giovanni che sembrano risiedere nello stravolgimento delle priorità deliberate dal Consiglio comunale, con conseguente aggravamento dei disagi subiti dalla popolazione locale;
se, infine, non ritenga «irrituale» la convocazione dei soli «capigruppo consiliari» - seppur sollecitata dal Sindaco - per l'illustrazione delle opere da parte della Prefettura, considerato che la nomina a capogruppo è funzionale esclusivamente al Consiglio comunale e non impegna le libertà ed i diritti d'iniziativa dei singoli consiglieri, i quali, come è noto, agiscono senza vincolo di mandato e rispondono del loro agire al solo elettorato.
(4-00012)
FOTI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere: i motivi per i quali non sia ancora stato redatto dal ministero dell'interno il decreto di concessione della cittadinanza italiana in favore di Irina Poliakova (nata in URSS a Voronech il 23 marzo 1976 e residente a Milano) in accoglimento della richiesta dalla stessa presentata nell'ottobre 2002 alla prefettura di Milano (codice pratica K10/C/145078).
(4-00031)
FOTI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
la prefettura di Milano, con nota del 2 ottobre 2002 protocollo 13.1.6135 Settore 1, a firma del competente dirigente, comunicava alla Signora Espinoza Alarcon Monica Maribel in Merlini (nata in Equador e specificatamente a Guayaquil - Guayas l'8 agosto 1968 e residente a Milano che in data 30 luglio 2002 era stata avviata l'istruttoria per la concessione alla stessa della cittadinanza italiana;
è da tempo decorso il termine di 730 giorni fissato per la definizione del procedimento in questione (articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica 362 del 18 aprile 1994) -:
per quali motivi non risulti ancora redatto dal Ministero dell'interno il decreto di concessione della cittadinanza italiana alla menzionata signora Espinoza.
(4-00032)
ZACCHERA. - Al Ministro dell'interno, al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
ogni giorno avvengono sempre più numerosi incidenti stradali che coinvolgono motocicli;
se l'introduzione della patente a punti ha portato ad una riduzione degli incidenti che coinvolgono autoveicoli lo stesso non sembra essere avvenuto per i motocicli;
ogni giorno sulle strade ed autostrade, e soprattutto nella stagione estiva, si assiste a molti motociclisti che violano le norme del codice stradale e segnatamente in caso di sorpasso, non rispetto delle distanze di sicurezza, velocità pericolosa, occupazione della corsia di emergenza;
secondo l'interrogante occorre una più attenta opera di prevenzione, controllo e contestazione delle violazioni -:
quante siano, percentualmente, le sanzioni emesse a carico di motociclisti;
se non si ritenga di dover adottare normative iniziative volte a prevedere l'applicazione di più pesanti sanzioni a carico dei motociclisti che non osservano il codice stradale ed in particolare l'attuazione di una «patente a punti» differenziata per i motociclisti affinché vengano indotti ad una guida più prudente;
se non si ritenga di dover dare istruzioni alle autorità e comandi di competenza per attuare una ferma campagna di prevenzione nei riguardi dei motociclisti tenuto conto della pericolosità del mezzo da loro utilizzato.
(4-00064)