Menu di navigazione principale
Vai al menu di sezioneInizio contenuto
Allegato B
Seduta n. 4 del 18/5/2006
...
GIUSTIZIA
Interrogazioni a risposta scritta:
JANNONE. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
il decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 2002, n. 115, recante il «testo unico delle disposizioni legislative regolamentari in materia di giustizia», uniformandola in un unicum organico, ha modificato la complessa ed articolata normativa riguardante le spese di giustizia, ovvero i costi che lo Stato tradizionalmente affronta per l'erogazione o anticipazione di spese a favore di soggetti processuali;
il succitato decreto del Presidente della Repubblica ha modificato altresì le normative inerenti i costi a carico dei soggetti interessati da procedimenti civili e penali, costituiti da diritti di cancelleria, tasse di registro, imposte di bollo e vario altro genere;
il Titolo VI del summenzionato testo unico, agli articoli 45 (L) e 48 (L), laddove si tratta del «testimone nel processo penale, civile, amministrativo e contabile», definisce, in un succinto articolato, la figura del testimone come «colui il quale, essendo a conoscenza di fatti e cose, è chiamato a deporre davanti all'autorità giudiziaria penale o civile, e con proprio giuramento conferma o riporta fatti, cose e dichiarazioni che possono sicuramente essere di ausilio al giudice»;
detta figura, da sempre considerata un tassello fondamentale nei procedimenti civili e penali ed essenziale per il pieno soddisfacimento dell'attività giuridica che ha il suo fine ultimo nella ricerca della verità, non gode di una congrua e dignitosa indennità giornaliera, né tantomeno di un'adeguata corresponsione delle spese di diaria;
per le indennità dei testimoni, contrariamente a quanto previsto per altre figure professionali - consulenti tecnici, periti, ed iscritti agli albi professionali - non è previsto alcun meccanismo di aggiornamento per tariffe la cui entità risulta tanto simbolica da apparire offensiva;
segnatamente il summenzionato testo unico, prevede che al testimone residente nello stesso comune del tribunale presso il quale dovrà rendere deposizione, ovvero in un comune diverso, ma non oltre i due chilometri e mezzo, venga liquidata l'indennità giornaliera pari ad euro 0,36, mentre nulla è previsto per la liquidazione delle spese di viaggio;
per coloro che non si considerano residenti nel luogo dell'ufficio giudiziario, presso cui avverrà la testimonianza, la legge, prevedendo la liquidazione di un importo pari al prezzo del biglietto di seconda classe dei servizi di linea, di fatto non consente la liquidazione di alcuna spesa, o compenso integrativo, per la tratta di viaggio effettuata con mezzi privati;
in caso si renda necessaria una testimonianza di più giorni, ovvero qualora la testimonianza debba essere resa in luoghi tali per cui si renda obbligatorio uno spostamento dall'abituale residenza, è previsto un rimborso pari ad euro 0,72 per ogni giornata impiegata per il viaggio, ed un'indennità pari ad euro 1,29 per ogni giornata di soggiorno nella sede processuale;
in tale contesto, va altresì considerato il lucro cessante relativo al mancati emolumenti che il lavoratore dipendente, assente giustificato dal posto di lavoro, non può percepire;
pur sancendo, la legge, il diritto/dovere di testimoniare, si corre il rischio che, a fronte di tale situazione, il cittadino
preferisca evitare di rendere allo Stato un prezioso servigio, con grave nocumento per il funzionamento della giustizia -:
quali iniziative il Ministro della giustizia intenda adottare per porre un significativo e sostanziale rimedio alla situazione in essere, onde così salvaguardare la dignità umana e professionale dei testimoni, attori di un ruolo riconosciuto, storicamente ed istituzionalmente, di fondamentale importanza;
inoltre, attesa l'evidente discrasia della situazione in essere, se siano allo studio ovvero se siano di prossima assunzione provvedimenti atti a riequilibrare, secondo adeguata e congrua tariffazione, il computo delle indennità di spesa e di trasferta dei testimoni chiamati a deporre in cause civili e/o penali.
(4-00017)
URSO e HOLZMANN. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
in data 15 aprile 2006 l'onorevole Marco Boato (Verdi) dichiarava in un'intervista al quotidiano l'Adige «mi si dice che dopo le elezioni un potente assessore ha cominciato a telefonare ai sindaci dei posti dove l'Ulivo non è andato molto bene con un tono un po' intimidatorio... da quanto mi è stato riferito, questo assessore avrebbe detto frasi del tipo - attenzione che la magnadora l'è alta -, ovvero attenzione che la mangiatoia è alta, come dire: attenzione sindaci che, visto che non avete portato i consensi attesi, ora i contributi li riceverete con più difficoltà»;
in data 16 aprile 2006 il coordinatore provinciale di Forza Italia Ettore Zampiccoli dichiarava in un'intervista al quotidiano l'Adige «Contributi in cambio di voti? Se fossimo in Sicilia la Magistratura aprirebbe un'inchiesta»;
in data 18 aprile 2006 il Presidente del Consorzio dei Comuni, Sindaco di una coalizione di centrosinistra al Comune di Pergine, dottor Renzo Anderle dichiarava al riguardo in un'intervista al quotidiano l'Adige «È vero. È successo, non a me ma ad altri Sindaci, e me lo hanno raccontato fonti attendibilissime»;
in data 18 aprile 2006 il quotidiano l'Adige riportava una dichiarazione dell'onorevole Kessler (DS) secondo il quale «esiste un intreccio incestuoso in cui l'autonomia distribuisce soldi a pioggia»;
in data 20 aprile 2006 il Presidente della Giunta Provinciale Lorenzo Dellai veniva intervistato dal quotidiano l'Adige e la giornalista Luisa Patrono commentava «Il Presidente Lorenzo Dellai... ora ammette che le telefonate strigliata ad alcuni sindaci sono state fatte da un suo potente assessore...»;
in data 20 aprile 2006 il consigliere provinciale Roberto Pinter (DS) dichiarava in un'intervista al quotidiano l'Adige «Se il rapporto con l'elettore si mantiene solo con il voto di scambio, allora è difficile avere un consenso duraturo...»;
in data 4 maggio 2006 il quotidiano l'Adige riportava in prima pagina «La Provincia ha pressoché azzerato il vecchio consiglio di amministrazione di Trentino Trasporti spa... La piccola rivoluzione ha visto cadere i Sindaci...»;
in data 4 maggio 2006 il vice Sindaco di Romeno (Margherita), già vice Presidente di Trentino Trasporti spa, dichiarava al quotidiano l'Adige «la politica da gli incarichi e li toglie. Non fatemi dire altro. Ringrazio per l'esperienza, mi rimetto alla decisione, ma mi fa sorridere il fatto che siano usciti tutti i Sindaci»;
in data 4 maggio 2006 il quotidiano Trentino a seguito delle dimissioni di 9 consiglieri di maggioranza e opposizione nel Comune di Fai della Paganella riportava in prima pagina «Sindaco silurato attacca Grisenti... si sente una vittima delle pressioni indebite dell'assessore provinciale Grisenti che avrebbe minacciato di tagliare i contributi per i lavori pubblici se la Giunta Comunale non si fosse adeguata ai piani degli impiantisti...»;
in data 4 maggio 2006 il Sindaco di Fai della Paganella Mauro Cipriano (Margherita) dichiarava in un'intervista al quotidiano Trentino «Ho dato fastidio a qualcuno. Avevamo segnalato delle irregolarità. Stavo scoprendo cose che non dovevo scoprire... È una porcheria usare i soldi pubblici per crearsi il consenso delle amministrazioni»;
in data 5 maggio 2006 il Sindaco di Fai della Paganella Mauro Cipriano (Margherita) dichiarava a proposito della sua iscrizione alla Margherita in un'intervista al quotidiano l'Adige «l'ho fatto perché in Provincia mi hanno detto che mi conveniva stare con il partito di Dellai»;
in data 5 maggio 2006 il quotidiano Trentino, sempre a seguito delle dimissioni di 9 consiglieri di maggioranza e opposizione nel Comune di Fai della Paganella, riportava «di fronte alle telecamere di RTTR Cipriano ribadiva l'atteggiamento di Grisenti parlando di modo di fare arrogante... queste dichiarazioni si inseriscono in un clima intimidatorio generale alimentato ancora di più negli ultimi tempi dall'andamento alle elezioni politiche del centro sinistra in Trentino... -:
se siano state aperte indagini in relazione a quanto richiamato in premessa e, in caso affermativo, quale ne sia stato l'esito.
(4-00066)
FIANO, CODURELLI e QUARTIANI. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
a Duno, in provincia di Varese è stata presentata una lista per le prossime elezioni amministrative denominata «Movimento Nazionalista e Socialista dei Lavoratori»;
analoghe liste sono state presentate nei comuni di Perlado e Sueglio, in provincia di Lecco, con denominazione «Fronte Sociale Nazionale»;
Pierluigi Paglinghi coordinatore del «Movimento Nazionalista e Socialista dei lavoratori» ha dichiarato al quotidiano on line Varese news: «Sono nazista da quando ho venti anni, non vedo nulla di strano, siamo una formazione politica indipendente, ispirata al partito nazionale-socialista: prendiamo spunto dagli ideali dei partiti che in diversi Stati hanno accolto le istanze nazionaliste e socialiste, portate alla massima espressione dalla Germania di Hitler» -:
se siano state aperte indagini in relazione a quanto richiamato in premessa e, in caso affermativo, quale ne sia stato l'esito.
(4-00067)