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Allegato A
Seduta n. 43 del 27/9/2006
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(Sezione 6 - Intenti del Governo sul progetto di raddoppio della base statunitense presso l'aeroporto Dal Molin di Vicenza)
GALANTE - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
il progetto di raddoppio della base statunitense di Vicenza, con la prevista costruzione di una seconda struttura militare presso l'area dell'aeroporto Dal Molin, sta suscitando molteplici interrogativi, tanto in sede locale quanto in sede nazionale;
sono posti in discussione benefici eventuali, costi sicuri, rischi crescenti dell'esposizione della popolazione vicentina all'aumento quantitativo e al mutamento qualitativo dell'occupazione militare statunitense di una più ampia porzione del territorio, destinata a diventare il «cervello» della proiezione bellica in Medio Oriente e, di conseguenza, secondo l'interrogante, anche il bersaglio di una probabile reazione;
esistono peraltro, soprattutto sul terreno militare e politico, ancora numerosi punti, sia di merito che di metodo, oscuri alla pubblica opinione, che non le consentono un'adeguata valutazione dell'impatto che l'attuazione del progetto militare statunitense avrebbe sulla sicurezza del territorio veneto e su quella nazionale;
in particolare, le responsabilità di chi ha partecipato al percorso decisionale e le stesse eventuali decisioni non sono ancora pienamente note;
il sindaco di Vicenza Enrico Hullweck, in una lunga e articolata intervista al quotidiano Il Gazzettino del 23 settembre 2006, ha affermato, tra l'altro, di essere stato convocato al ministero della difesa il 6 luglio 2006 «davanti a militari Usa e italiani», in assenza di qualsiasi esponente civile («neanche un Sottosegretario, un funzionario, solo militari»), i quali avrebbero rifiutato di dirgli sia se il Governo fosse a conoscenza della riunione, sia chi l'avesse organizzata («Sono cose che non possiamo dire»), ribadendo, inoltre, che soltanto essi militari erano i «responsabili» in tema di decisioni concernenti la nuova base militare a Vicenza -:
se la riunione del 6 luglio 2006 abbia avuto effettivamente luogo, con le modalità e i contenuti indicati sotto la sua responsabilità dal sindaco Enrico Hullweck, in caso di risposta affermativa, totale o parziale, se il Governo fosse effettivamente a conoscenza della riunione, chi fossero i militari italiani presenti, e in che veste, chi fossero i militari statunitensi presenti, e in che veste, perché si siano trincerati dietro motivazioni di segretezza incomprensibili ai più, compreso l'interrogante, in particolare che fondamento giuridico e\/o fattuale abbia la pretesa dei suddetti militari di arrogarsi la responsabilità di scelte, che, viceversa, sono prerogativa esclusiva del Governo e del Parlamento, se risulti che si siano esercitate, o si stiano esercitando, sulle
autorità civili pressioni di qualsiasi tipo da parte di soggetti militari, italiani o stranieri, al fine di ottenerne l'assenso al progetto di raddoppio della base militare statunitense di Vicenza, e, infine, se, per sgombrare il campo da ogni dubbio o equivoco, il Governo intenda esercitare pienamente le proprie prerogative nei confronti sia delle autorità locali sia delle autorità militari e, assumendo fino in fondo la responsabilità decisionale finale che compete soltanto a esso, deliberare in coerenza con la mobilitazione popolare in corso a Vicenza di respingere un progetto, che, secondo l'interrogante, non corrisponde agli interessi né della popolazione coinvolta, né della sicurezza nazionale, né della pace nel mondo. (3-00254)
(26 settembre 2006)