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Allegato B
Seduta n. 46 del 3/10/2006
TESTO AGGIORNATO AL 4 OTTOBRE 2006
...
PUBBLICA ISTRUZIONE
Interrogazioni a risposta immediata:
VOLONTÈ, BARBIERI, CIOCCHETTI, MARCAZZAN e CAPITANIO SANTOLINI. - Al Ministro della pubblica istruzione. - Per sapere - premesso che:
in più di una occasione è stata confermata la sostanziale contrarietà del Governo a ipotesi di liberalizzazione dei sistema educativo italiano;
tale chiusura stride con quanto avviene nel resto di quella Europa cui il Presidente Prodi dice di ispirarsi e uniformarsi nella sua azione politica;
tuttavia, sin dal 1984 il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione sulla
libertà di educazione, in cui si afferma che «la libertà di insegnamento e di istruzione deve essere garantita (...) tale libertà comprende, inoltre, il diritto dei genitori di scegliere per i propri figli, tra diverse scuole equiparabili, una scuola in cui questi ricevano l'istruzione desiderata»;
dall'avvio della strategia di Lisbona del marzo 2000, l'Unione europea basa la propria azione su tre obiettivi strategici: aumentare la qualità e l'efficacia dei sistemi di istruzione, facilitare l'accesso ai sistemi di istruzione ed aprire i sistemi di istruzione e formazione al mondo esterno;
nella comunicazione «Efficienza ed equità nei sistemi europei di istruzione e formazione», adottata l'8 settembre 2006 dalla Commissione europea, si afferma che i sistemi di istruzione superiore gratuiti interamente finanziati dallo Stato non «garantiscono un accesso ed una partecipazione equi». Infatti, tali sistemi possono condurre ad una distribuzione inversa dai meno abbienti ai più abbienti, poiché tutti i contribuenti, anche quelli che non hanno fruito dell'istruzione universitaria, devono sostenere i costi del sistema;
i risultati dell'indagine internazionale Pisa, organizzata periodicamente dall'Ocse, sui livelli di apprendimento, hanno confermato che l'attuale assetto dei sistema scolastico italiano, caratterizzato dalla presenza quasi monopolistica della scuola di Stato, viene definito costoso e inefficiente e appare inadeguato al conseguimento di livelli formativi di eccellenza;
ricordiamo che la Costituzione italiana detta prioritariamente il dovere e il diritto dei genitori a mantenere, istruire ed educare i figli e riconosce anche il diritto di enti e di privati a istituire scuole e istituti di educazione;
la concorrenza nel sistema scolastico favorisce una qualità complessiva del sistema e consente alle famiglie, attraverso un meccanismo di sovvenzioni (buono-scuola), di ottenere una sostanziale parità di accesso e una vera libertà di educazione -:
quali misure intenda adottare al fine di allineare il sistema scolastico italiano ai parametri e alle indicazioni provenienti dalle istituzioni europee, per dare piena attuazione al dettato costituzionale in tema di libertà di scelta educativa delle famiglie italiane, e se intenda, pertanto, escludere, dall'ondata di liberalizzazioni annunciata dal suo Governo, il sistema scolastico italiano.
(3-00287)
CATONE. - Al Ministro della pubblica istruzione. - Per sapere - premesso che:
nel nostro Paese vige il problema del precariato scolastico, inteso sia come docenti che come amministrativi tecnici ausiliari (personale ata), oltre al problema del riconoscimento delle professionalità docente per il personale, che, con l'avvento dell'autonomia scolastica, è stato chiamato ad assolvere, oltre ai tradizionali compiti istituzionali della docenza, anche quelli relativi alla programmazione delle attività nelle singole istituzioni scolastiche, in particolare per l'elaborazione del piano dell'offerta formativa -:
quali siano le percentuali di docenti precari che verranno assunti nel 2007, se verrà data una priorità nella immissione in ruolo ai cosiddetti «precari storici», che vantano un servizio pluridecennale, e quali iniziative intenda assumere per scongiurare il persistere del fenomeno del precariato scolastico.
(3-00288)