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Allegato B
Seduta n. 47 del 4/10/2006
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INTERNO
Interrogazioni a risposta orale:
BELLILLO. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
Cesenatico è una delle località turistiche italiane che in questi anni ha maggiormente allargato il proprio bacino di utenza creando di fatto un notevole impulso all'economia nazionale. La città conta 22.000 abitanti residenti stabili, ma nel periodo estivo raggiunge anche i 150.000 abitanti dovuto al grande afflusso di vacanzieri;
da alcuni anni questa località, grazie al grande lavoro di promozione, ha saputo proporre iniziative per diversificare i periodi
di arrivo degli ospiti: pertanto si contano numerosissime presenze nel periodo natalizio e pasquale, mentre nei fine settimana è diventata meta privilegiata di comitive e non solo del Nord Italia. Una realtà a popolazione variabile durante tutto il corso dell'anno;
un motivo di insicurezza ed apprensione nella popolazione è rappresentato dal fatto che sul territorio comunale sono stati realizzati migliaia di appartamenti estivi (seconde case), veri e propri quartieri dormitorio che durante il periodo invernale si svuotano o solo in pochi casi vengono affittati temporaneamente. In questa situazione è stata facile la creazione di una rete di traffici illeciti;
Cesenatico dal 1o luglio al 15 settembre gode del servizio di un posto di polizia estivo, che produce notevoli risultati pubblicamente riconosciuti dalle autorità, dalle associazioni di categoria e dai cittadini che ne chiedono a gran voce la presenza nel corso dell'intero anno -:
se sia stata prevista la costituzione di un posto di Polizia fisso, in aggiunta alla caserma dei Carabinieri e alla polizia municipale, con un numero di agenti sufficienti e garantire la sicurezza di tutti i cittadini e dei numerosissimi ospiti.
(3-00293)
RUTA e NARDUCCI. - Al Ministro dell'interno, al Ministro per i diritti e le pari opportunità. - Per sapere - premesso che:
il Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità, approvato con decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, prevede all'articolo 42-bis, comma 1, che: «Il genitore con figli minori fino a tre anni di età dipendente di amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni, può essere assegnato, a richiesta, anche in modo frazionato e per un periodo complessivamente non superiore a tre anni, ad una sede di servizio ubicata nella stessa provincia o regione nella quale l'altro genitore esercita la propria attività lavorativa, subordinatamente alla sussistenza di un posto vacante e disponibile di corrispondente posizione retributiva e previo assenso delle amministrazioni di provenienza e destinazione. L'eventuale dissenso deve essere motivato. L'assenso o il dissenso devono essere comunicati all'interessato entro trenta giorni dalla domanda»;
il Dipartimento della Pubblica Sicurezza sostenendo che tale disposizione consentirebbe esclusivamente una mobilità «esterna», ha ritenuto di non doverla applicare al personale della Polizia di Stato in quanto espressamente vietato dall'ordinamento speciale ad essi riferito;
il 30 giugno 2005, in risposta ad un'interrogazione parlamentare, il Governo, per voce del Sottosegretario di Stato per la Funzione Pubblica, ha precisato: in primis, che la norma prevista dall'articolo 42-bis del decreto legislativo n. 151 del 2001, posta a tutela dell'infanzia, della maternità e della famiglia, sia applicabile anche alle Amministrazioni appartenenti al «Comparto Sicurezza» (Forze Armate, Polizia ad ordinamento civile e militare), fermo restando quando previsto in materia dai singoli ordinamenti speciali, in secundis, che le assegnazioni temporanee, previste dall'articolo 42-bis, possono riferirsi sia movimenti interni all'amministrazione di appartenenza dell'interessato, sia ad amministrazione di comparto diverso;
nonostante tali precisazioni del Governo, ancora oggi, tante «poliziotte» neo-mamme si vedono rigettare l'istanza di assegnazione temporanea prevista dall'articolo 42-bis del decreto legislativo n. 151 del 2001, da parte dei Dipartimento della Pubblica Sicurezza, sul presupposto della non applicabilità di tale disposizioni ai dipendenti della Polizia di Stato;
la circostanza che il personale di Polizia di Stato continua a non poter fruire di un beneficio goduto da tutti gli altri dipendenti pubblici comporta di fatto una tutela differenziata delle formazioni sociali (ex articolo 29 Cost.) che mal si
concilia con il dettato dell'articolo 3 della Costituzione che prevede che «tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, .......di condizioni personali e sociali» -:
se siano a conoscenza dei fatti esposti e quali iniziative intendano adottare affinché anche il personale della Polizia di Stato possa fruire della disciplina in vigore a tutela della maternità e della paternità prevista dall'articolo 42-bis del decreto legislativo n. 151 del 2001, al pari di tutti gli altri dipendenti pubblici.
(3-00294)
Interrogazioni a risposta scritta:
FABRIS. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
nelle elezioni comunali amministrative del 12-13 giugno 2004 nel comune di Pettorazza Grimani (Rovigo), è stato eletto sindaco Mario Soattini della lista civica «Ancora insieme»;
la signora Paola Mancin, del comitato elettorale per Soattini sindaco, candidata nella lista civica presentata dal gruppo «Ancora insieme» è stata la più votata dopo il sindaco uscente Davide Nonnato, ed eletta consigliere comunale con 10 voti di preferenza;
per il gruppo di maggioranza consiliare sono stati eletti, Davide Nonnato 19 voti (ora vice sindaco), Paola Mancin 10 voti, Romeo Cesaretto 5 voti, Vanna Mozzato 4 voti, Flaviana Cassetta 2 voti, Gianni Mosca 2 voti, Maikol Cecconello 2 voti, Andrea Chiorboli 1 voto (attualmente assessore comunale);
il Consiglio Comunale è stato costituito il 2 luglio 2004 nella prima seduta, così come uscito dalle urne nominativamente e graduato dai voti di preferenza;
il 18 ottobre 2004 il gruppo «Ancora insieme» ha espulso dal gruppo della maggioranza consiliare il consigliere Paola Mancin con lettera esterna ai lavori consiliari e privata, formalizzata, per quanto consta all'interrogante durante una delle riunioni che il gruppo «Ancora insieme» era solito tenere fuori dalla sede consiliare, motivando l'espulsione con la mancata partecipazione, del consigliere Mancin a tali riunioni serali e che avvenivano con convocazione via telefonino, con o senza preavviso;
il consigliere Paola Mancin è stata espulsa contro la propria volontà e l'espulsione non è prevista né dallo statuto comunale, né dal regolamento comunale e tale espulsione, secondo l'interrogante è certamente in contrasto con i poteri dati all'ente locale e al di fuori di ogni norma di legge;
la signora Mancin ha presentato istanza al Ministero dell'interno - Dipartimento degli affari interni e territoriali; direzione centrale per le autonomie, sportello delle autonomie - in data 9 marzo 2005 -:
se il Ministero abbia dato risposta a tale quesito e, in caso affermativo, se abbia ritenuto illegittima la situazione descritta.
(4-01169)
JANNONE e GREGORIO FONTANA. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
sebbene negli ultimi anni in Lombardia, ed in particolare nelle province di Bergamo e Brescia sia stata registrata una diminuzione del numero complessivo dei reati, durante i mesi scorsi c'è stata una recrudescenza di fenomeni di microcriminalità;spaccio e consumo di sostanze stupefacenti; reati contro il patrimonio che vedono sempre più spesso protagonisti cittadini extracomunitari privi di regolare permesso di soggiorno; le province di Bergamo e Brescia sono balzate agli «onori della cronaca» a causa dei gravissimi crimini commessi nelle scorse settimane;
tali fenomeni hanno inciso sulla vita dei residenti provocando un forte allarme sociale;
il fenomeno dell'immigrazione, che solo in provincia di Bergamo ha raggiunto le 70 mila unità, connesso con i relativi problemi di integrazione, ha causato il formarsi di aree degradate, dove episodi di criminalità, sono all'ordine del giorno;
la media di agenti di Polizia e Carabinieri presenti in provincia di Bergamo (14,9 ogni diecimila abitanti) è tra le più basse non solo in Lombardia, ma anchein rapporto a tutto il territorio nazionale;
la provincia di Bergamo è la decima provincia in Italia per densità di popolazione;
secondo l'interrogante l'organico di agenti in servizio in Provincia di Bergamo non risulta più adeguato rispetto alle mutate esigenze, anche in funzione dell'aumento del fenomeno dell'immigrazione (basti pensare e alle procedure per i permessi di soggiorno); il carico di lavoro risulta anzi notevolmente aumentato negli ultimi anni;
gli organici sono immutati numericamente dal 1989;
il Ministro dell'interni ed il Presidente della Regione Lombardia stanno lavorando congiuntamente ad un accordo di programma sulla sicurezza integrata che dovrebbe portare al potenziamento della collaborazione tra le polizie locali e le strutture nazionali preposte alla sicurezza ed all'ordine pubblico -:
quali misure il Ministro, con i poteri che gli sono propri, intenda adottare per il necessario potenziamento degli organici delle Forze dell'Ordine nelle province Lombarde, ed in particolare in quelle di Bergamo e Brescia, per far fronte alle crescenti esigenze di sicurezza;
i modi ed i tempi entro i quali il Ministro intenda riorganizzare il personale delle forze dell'ordine al fine di destinare più agenti in servizio sul territorio
(4-01171)
GARAGNANI. - Al Ministro dell'interno, al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che;
si fa riferimento alla situazione creatasi a Bologna per effetto del progettato attentano alla Basilica di San Petronio di Bologna nei giorni immediatamente precedenti le elezioni politiche -:
se le recenti espulsioni di quattro immigrati marocchini dalla città di Bologna siano da collegarsi al progettato attentato ed in più se risulti al Governo che siano stati identificati fiancheggiatori, collegamenti con determinati ambienti nazionali ed extracomunitari e se siano state adottate tutte le misure indispensabili per garantire la sicurezza di Bologna.
(4-01177)