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Allegato B
Seduta n. 48 del 5/10/2006
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INTERNO
Interrogazione a risposta in Commissione:
AURISICCHIO. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
da diversi anni nel comune di Lauro (Avellino) si registra un susseguirsi di irregolarità amministrative nella gestione del bilancio e dei fondi attribuiti all'ente, nella gestione della pianta organica e del personale, nella definizione dei rapporti
tra il comune e le società da esso partecipate, nell'affidamento degli incarichi professionali e degli appalti;
per effetto delle richiamate irregolarità il comune è risultato ripetutamente soccombente dinanzi al Tribunale Amministrativo e in diversi giudizi promossi dal sindacato e dai dipendenti presso il Giudice del Lavoro per violazione delle leggi e per comportamento antisindacale;
stante la condizione di caos amministrativo il Ragioniere Generale dello Stato, con nota n. S.I.1388/0005566 del 6 febbraio 2003 disponeva nei confronti del comune di Lauro l'esecuzione di una verifica amministrativa-contabile ai sensi dell'articolo 60, comma 5, del decreto legislativo n. 165 del 2001 e con i compiti definiti dalla legge n. 1037 del 1939, del decreto legislativo n. 430 del 1997, del decreto del Presidente della Repubblica n. 38 del 1998 e della legge n. 448 del 1998;
la verifica, che è stata effettuata dal Dirigente dei Servizi Ispettivi di Finanza Pubblica dal 10 febbraio all'11 aprile del 2003, ha evidenziato ben 22 situazioni di irregolarità e la violazione delle seguenti norme legislative:
articolo 1 del decreto legislativo n. 165 del 2001, articolo 39 della legge n. 449 del 1997, articolo 91 del decreto legislativo n. 267 del 2000 in materia di pianta organica;
articolo 6 del decreto legislativo n. 165 del 2001; articolo 7 e 8 del vigente CCNL in materia di messa in mobilità dei dipendenti;
articolo 109 e 110 del decreto legislativo n. 267 del 2000 in materia di assunzione di funzionari di area direttiva, di attribuzione agli stessi del trattamento economico e della indennità di posizione;
ordinanze Ministro dell'interno n. 2789 del 1998, n. 2794 del 1998, n. 2980 1999 in materia di assunzione di personale di Protezione civile;
articolo 99 del decreto legislativo n. 267 del 2000 in materia di funzioni del Segretario comunale;
articolo 17 della legge n. 109 del 1994 in materia di costituzione di società miste e di competenze delle stesse;
articolo 189 del decreto legislativo n. 267 del 2000 in materia di avanzo di amministrazione all'interno delle scritture contabili;
articolo 230 del decreto legislativo n. 267 del 2000 in materia di gestione dei beni mobili e immobili e di rilevazione dello stato patrimoniale;
legge regionale n. 18 del 1997 in materia di assegnazione di alloggi di edilizia economica e popolare;
disposizioni in materia di pubblicità e trasparenza dei bandi di gara dei lavori pubblici;
disposizioni che vietano il frazionamento delle opere allo scopo di moltiplicare gli affidamenti;
articolo 17 della legge n. 109 del 1994 in materia di affidamento di incarichi di progettazione di opere pubbliche;
disposizioni in materia di procedure di gara e affidamenti di opere pubbliche;
disposizioni in materia di esecuzioni di lavori pubblici;
la relazione conclusiva della verifica è stata trasmessa al Sindaco di Lauro; alla Regione Campania - Giunta Regionale, Assessorato Enti Locali; alla Corte dei Conti - Sezione Autonomie; alla Procura Regionale della Corte dei Conti presso la Sezione Giurisdizionale per la Regione Campania e, per conoscenza, alla Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento della Funzione Pubblica; al Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari interni e territoriali, Direzione centrale per le risorse finanziarie e strumentali;
secondo quanto risulta all'interrogante, nessun provvedimento è stato finora assunto per eliminare le numerose irregolarità evidenziate e per ripristinare il corretto funzionamento dell'amministrazione pubblica sicché, dall'aprile del 2003 ad oggi si sono verificati ulteriori episodi di violazioni delle norme come è testimoniato dall'ingente contenzioso accumulatosi e dalle reiterate condanne subite dal comune da parte del Giudice del Lavoro;
tale situazione, oltre a minare il prestigio del comune, determina una condizione di instabilità dell'ente e carica l'intera comunità locale di una insostenibile tensione che non favorisce la vivibilità nel paese e la serenità dei rapporti tra i cittadini -:
se non si configuri nella situazione amministrativa del comune di Lauro una diffusa e reiterata violazione della legge;
quali provvedimenti il Ministero intende assumere per corrispondere ai rilievi contenuti nella relazione ispettiva del 2003;
se, anche in considerazione del fatto che le irregolarità amministrative sono continuate anche successivamente, non ritiene necessario disporre le ulteriori verifiche e i controlli che le norme in vigore rendono possibile.
(5-00272)
Interrogazioni a risposta scritta:
ASCIERTO. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
l'autostrada Salerno-Reggio Calabria è spesso alla ribalta dell'opinione pubblica, non solo per le pessime condizioni strutturali, ma anche per gli episodi violenti e criminali che si consumano lungo la stessa;
la rapina milionaria consumata ai danni di un portavalori da una banda armata di fucili kalashnikov il 2 ottobre 2006 è solo l'ultimo episodio di una lunga e sanguinaria serie di fatti criminosi;
l'autostrada in argomento dovrebbe essere dotata di un sistema di videocontrollo composto da telecamere posizionate lungo la stessa -:
se le telecamere fossero in funzione al momento della rapina ed in caso negativo le ragioni per le quali ancora non sia stato attivato il sistema di controllo che, dalle notizie in possesso all'interrogante, risulterebbe installato e pronto ad essere messo in funzione.
(4-01187)
BARATELLA. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
il 25 aprile 1945, i militari nazisti in ritirata, a Badia Polesine, fecero strage della famiglia Rossi; furono uccisi Teobaldo Rossi, suo figlio Giovanni ed il figlio di quest'ultimo Teobaldo. Il 30 ottobre morirà, a causa delle ferite riportate, Ugo Rossi, fratello di Giovanni e figlio di Teobaldo;
il 25 aprile 2006, doveva essere inaugurato a Badia Polesine, all'ingresso della strada che porta alla casa dove aveva vissuto la famiglia Rossi, un cippo a ricordo della strage ma anche a ricordo di tutte le vittime della seconda guerra mondiale di Badia Polesine;
l'iniziativa era stata promossa dal signor Teobaldo Rossi, figlio di Teobaldo Rossi, che volendo ricordare i congiunti barbaramente assassinati, aveva chiesto ottenuto dal Comune di poter sistemare, a proprie spese, il luogo di posa del cippo; aveva fatto realizzare da uno scultore di Badia una Opera in marmo caratterizzata da un «libro della Memoria»; aveva chiesto e ottenuto dal Comune i permessi necessari per la posa del cippo; aveva chiesto e ottenuto dal Consorzio di Bonifica Polesine Adige Canalbianco, proprietario dell'area interessata dalla posa del cippo, il relativo permesso;
nessuna spiegazione da parte della amministrazione Comunale di Badia Polesine è sin qui intervenuta in relazione ai motivi per i quali ha sospeso la inaugurazione
già programmata: per il 25 aprile 2006, né in relazione ai tempi della sua eventuale riprogrammazione;
nei mesi scorsi è stato commesso un atto vandalico contro una lapide posta all'interno del cimitero dello stesso paese, la quale ricorda i caduti partigiani, e i cui autori sono tuttora ignoti -:
se non intenda attivare iniziativa di prevenzione a tutela di simboli importanti come quelli citati.
(4-01191)
ALESSANDRI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
il 16 agosto 2004, il tunisino Ben Henia Chaker, al volante di un auto alle porte di Reggio Emilia, sotto effetto di un mix di droga ed alcool ha investito ed ucciso, due ragazze ventenni reggiane: Silvia Cigarini e Giulia Catellani,
per questo omicidio il tunisino è stato condannato a cinque anni di reclusione, sentenza confermata anche in appello: sentenza ritenuta allora mite dall'opinione pubblica in proporzione al crimine commesso;
a maggior ragione se si considera che Ben Henia Chaker era stato, in precedenza, più volte fermato e sanzionato dalla Polizia per guida in stato di ebbrezza e che, al momento dell'incidente non aveva la patente, ritirata proprio per questi motivi;
grazie al provvedimento di indulto approvato dal Governo Prodi, Ben Henia Chaker potrebbe uscire dal carcere ad inizio autunno;
il comportamento del tunisino dimostra una reiterazione nella guida in stato di ebbrezza, con evidente disprezzo della vita umana, propria e degli altri, quindi è da ritenersi comunque pericoloso un suo ritorno alla circolazione stradale;
Romano Prodi ha incontrato le famiglie delle vittime di questo gravissimo incidente, promettendo di impegnarsi in prima persona per dare una risoluzione al drammatico problema degli incidenti stradali ma senza, così apprendiamo, specificare se si intenda fare qualche cosa per garantire che questa persona non possa in alcun modo essere pericoloso nuovamente -:
cosa il Governo intenda fare per impedire che persone, ritenibili pericolose socialmente in generale e negli specifici casi, rimesse in libertà grazie all'indulto, possano ripetere le gesta folli per cui sono state condannate in precedenza e nel particolare, per sapere cosa intenda fare il Governo, per garantire un controllo che possa rassicurare circa la possibilità, che si rimetta, alla guida in stato di ebbrezza chi ha precedenti così gravi;
se nel caso di recidività evidente, come nel caso del tunisino oggetto di questa interrogazione, non sia il caso di assumere iniziative normative per inibire totalmente alla persona, la possibilità di guida di un qualsiasi mezzo meccanico e di effettuare controlli mirati al fine di avere una sorta di verifica di sicurezza e di garanzia;
se non si ritenga comunque che il provvedimento di indulto in casi come quello preso ad esempio possa non dare giusta garanzia di giustizia e sicurezza anche alle famiglie delle vittime e quale messaggio sociale si pensi possa passare nella cittadinanza.
(4-01199)
ASCIERTO e MARTINELLI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
l'articolo 154 della legge finanziaria per il 2004 (legge n. 350 del 2003) ha autorizzato la spesa di 73 milioni di euro per l'anno 2004, 118 milioni di euro per l'anno 2005 e 122 milioni di euro a decorrere dall'anno 2006 da destinare a provvedimenti normativi in materia di riordino dei ruoli e delle carriere del personale non direttivo e non dirigente delle Forze armate e delle Forze di polizia;
sono apparse notizie (pubblicate di recente sul sito internet del sindacato di
polizia SIULP) circa ipotesi di provvedimenti normativi tendenti a rivedere la posizione di singole qualifiche di una sola forza di polizia;
pendono in Parlamento diverse proposte di legge per un riordino complessivo di tutti i ruoli delle forze dell'ordine e delle forze armate per dare, così, una risposta definitiva e duratura alle problematiche scaturite già all'indomani dell'applicazione dei decreti legislativi 197, 198 e 199 del 1995;
occorre evitare di attuare singole iniziative che investirebbero inevitabilmente le altre forze con meccanismi a cascata che vanificherebbero le previsioni dettate dalla legge n. 350 del 1993; come pure occorre evitare avvii di concorsi interni, come appare aver fatto il Dipartimento della pubblica sicurezza, per gli assistenti capo i quali, allo stato, sarebbero estremamente penalizzati in quanto molti di essi saranno costretti a lasciare la sede di servizio raggiunta solo dopo decine di anni di servizio espletati lontano dagli affetti familiari; mentre, con le proposte di legge in itinere, essi sarebbero potuti rimanere nella sede di servizio atteso che è prevista l'unificazione dei ruoli agenti, assistenti e sovrintendenti -:
se le sopra riportate notizie corrispondano a verità, e che cosa intenda fare per giungere a una veloce soluzione.
(4-01202)