Menu di navigazione principale
Vai al menu di sezioneInizio contenuto
Allegato B
Seduta n. 49 del 9/10/2006
...
TRASPORTI
Interrogazione a risposta in Commissione:
TASSONE. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
il 2 agosto 2006 il ministro dei trasporti Alessandro Bianchi ha firmato il decreto di nomina a presidente dell'Autorità portuale di Livorno per Roberto Piccini;
Italo Piccini fondò la Compagnia impresa lavoratori Portuali (C.I.L.P), e di fatto, dal 1990 ad oggi, ha continuato a gestire tutto l'apparato della Compagnia;
la Compagnia Lavoratori Portuali è stata guidata per oltre 25 anni dal padre di Roberto Piccini, Italo Piccini, che dopo essere stato esautorato dall'applicazione del decreto Prandini nel 1989, lasciò l'impresa al figlio, creando una nuova società;
Roberto Piccini è dal 1989 presidente della Compagnia Lavoratori Portuali (C.L.P.), la più grande azienda di manodopera del porto di Livorno che gode dell'80 per cento delle concessioni di aree e banchine;
il nome di Roberto Piccini è riconducibile, oltre la C.L.P, a società quali: Livorno Reefer Terminal, CAM Srl, CAM Finanziaria, Seal servizi ecologici ambientali, Porto Nuovo, Terminal Darsena Toscana, Intercontainers Livorno; società nelle quali siede nei consigli di amministrazione, ed in alcuni casi, li presiede;
a parte il problema inerente al conflitto di interessi, tra i requisiti richiesti dalla legge, vi è anche l'imparzialità del designato, la quale deve garantire alle Autorità Portuali, una governabilità super partes;
il problema può essere cancellato se si rimuove in maniera radicale ogni rapporto preposto alla cura dei suddetti interessi privati, primi fra tutti la presidenza della Compagnia dei lavoratori portuali o lo status di rappresentante legale di un concessionario terminalista;
perché tutto non si riduca ad una operazione di facciata bisogna che il taglio netto dei rapporti sia effettivo e ovviamente sottoposto alla verifica delle autorità competenti -:
se il Ministro non intenda revocare tale nomina a fronte di una oggettiva situazione di incompatibilità e per garantire l'imparzialità delle cariche.
(5-00279)