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Allegato B
Seduta n. 50 del 10/10/2006
TESTO AGGIORNATO AL 12 OTTOBRE 2006
...
SVILUPPO ECONOMICO
Interpellanza urgente (ex articolo 138-bis del regolamento):
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dello sviluppo economico, per sapere - premesso che:
si fa sempre più difficile e per certi versi inspiegabile la crisi che ha colpito la SOFIM-IVECO (la più grande azienda metalmeccanica della Capitanata) i cui oltre duemila lavoratori si trovano ad affrontare un futuro quanto mai precario;
come si evince da un comunicato della Rsu (la rappresentanza sindacale unitaria), il provvedimento di cassa integrazione cui l'azienda ha ricorso per circa 150 lavoratori impiegati nella catena di montaggio si allargherà ad altri 50 che dovranno restare a casa nei mesi di novembre e dicembre;
la nuova cassa integrazione verrà estesa nei prossimi mesi (novembre e dicembre) a circa 2.069 lavoratori, cioè quasi tutta la forza-lavoro dello stabilimento, ma colpirà direttamente i 200 dipendenti su menzionati che, a zero ore, subiranno una riduzione dello stipendio di circa 500-600 euro al mese (a spese dell'Inps) mentre tutti gli altri si asterranno dai regolari turni di lavoro per 2-3 giorni in media -:
se il Ministro competente sia a conoscenza del piano economica della Sofim-Iveco;
se lo stesso preveda ulteriori futuri abbassamenti dei volumi produttivi dell'azienda con una inevitabile e quanto mai scontata estensione del provvedimento di cassa integrazione;
se e quando sia previsto il rientro dei lavoratori già cassaintegrati;
se la Sofim-Iveco abbia avuto finora accesso alle agevolazioni previste dalla legge n. 488 del 1992 (Concessioneagevolazioni in favore delle imprese che intendono promuovere dei programmi di investimento).
(2-00173) «Villetti, Di Gioia, Bordo».
Interrogazione a risposta immediata:
LEONE, FALLICA, LA LOGGIA, GRIMALDI, GERMANÀ, MORMINO, MARINELLO, GIUDICE, MISURACA, VERRO, GIOACCHINO ALFANO, ANGELINO ALFANO, ROMAGNOLI, FLORESTA, STAGNO D'ALCONTRES, PALUMBO e LUCIANO ROSSI. - Al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
dai giornali economici si rileva che la diminuzione percentuale del prezzo della benzina si discosta dalla sostanziale caduta del prezzo del petrolio al barile;
in data 27 settembre 2006, infatti, il prezzo dal barile risulta essere di 61 dollari a fronte di un prezzo della benzina di 1,243 euro al litro, mentre gli stessi prezzi a metà luglio 2006 risultavano essere rispettivamente di 78,40 dollari e 1,349 euro al litro;
da ciò si può facilmente desumere che il barile ha avuto un calo percentuale di prezzo del 22,2 per cento, mentre il calo percentuale relativo del prezzo della benzina è stato solo del 10,6 per cento -:
come mai il ministero dello sviluppo economico non prenda adeguate iniziative per riequilibrare i prezzi, consentendo al «caro benzina» di nuocere ulteriormente sul bilancio delle famiglie e delle aziende italiane, senza un'evidente motivazione.
(3-00310)