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Allegato B
Seduta n. 51 dell'11/10/2006
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LAVORO E PREVIDENZA SOCIALE
Interrogazioni a risposta immediata in Commissione:
XI Commissione:
CODURELLI e DELBONO. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
la Giunta provinciale di Lecco negli scorsi mesi ha preso atto della graduatoria formulata dall'apposita Commissione e trasmesso la stessa graduatoria al Ministero del Lavoro per la nomina della Consigliera di parità;
in tale contesto occorrerebbe peraltro chiarire se vi sia incompatibilità tra il ruolo di consigliera di parità presso una Giunta provinciale e dipendente del Ministero del lavoro con funzioni di ispettore, poiché tale duplicità di incarichi potrebbe, per un verso, creare confusione per le aziende e le lavoratrici, per altro verso sottrarre tempo allo svolgimento delle mansioni di ispettore, di particolare rilievo;
la precedente Consigliera di parità non è più in carica per ragioni di salute e quindi è necessario procedere alla sua sostituzione nei tempi più solleciti possibili per non penalizzare il servizio -:
quale sia lo stato delle procedure di nomina presso i competenti uffici del Ministero.
(5-00298)
BALDELLI, FABBRI, MISTRELLO DESTRO e PELINO. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
il Governo ha previsto l'istituzione, con effetto dal 1o gennaio 2007 del «Fondo per l'erogazione ai lavoratori dipendenti del settore privato dei trattamenti di fine rapporto di cui all'articolo 2120 del codice civile», che viene gestito, per conto dello Stato, dall'INPS su un apposito conto corrente aperto presso la Tesoreria statale;
il suddetto provvedimento toglierebbe una risorsa vitale alle aziende, dando un ulteriore colpo alla competitività del nostro sistema produttivo;
tale provvedimento oltre a danneggiare fortemente le imprese, rappresenta un duro colpo per il decollo del sistema previdenziale integrativo;
anche il Governo sembra aver intuito di aver intrapreso una direzione sbagliata, palesando l'intenzione di modificare questa iniziativa -:
quali siano le nuove linee generali su cui il Governo intende orientarsi in relazione alla disciplina del tfr.
(5-00299)
BODEGA e FUGATTI. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
da notizie di stampa si apprende che la multinazionale Meadwestvaco, proprietaria dell'Aviocart intende chiudere la fabbrica di cartotecnica e di packaging di Borghetto;
si ricorda che l'Aviocart è operativa nella sede di Avio da molti anni ed occupa oggi giorno ben 68 dipendenti;
in una fase di ristrutturazione industriale la multinazionale proprietaria prevede la chiusura degli impianti di produzione con il conseguente licenziamento di 53 dipendenti;
stante sempre le notizie di stampa dal primo gennaio 2007 l'azienda americana intende trasferire il settore commerciale, pari a 15 dipendenti, alla sede di Milano e procedere alla chiusura dell'impianto produttivo, con la motivazione «che la produzione di Borghetto non sarebbe più economicamente concorrenziale»;
ciò significherebbe che dei 68 dipendenti soltanto 15 sarebbero salvaguardati, ma comunque lontani geograficamente dalla attuale sede dell'Aviocart, mentre per i restanti 53 si aprirebbe l'amara prospettiva del licenziamento -:
se la vicenda sia già a conoscenza del Governo e, in caso di risposta affermativa, siano già state intraprese iniziative in collaborazione con la provincia autonoma di Trento a salvaguardia dei livelli occupazionali dei dipendenti interessati.
(5-00300)
Interrogazioni a risposta scritta:
STUCCHI. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale, al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
da notizie stampa si apprende che lo stabilimento di Costa di Mezzate (Bergamo) della TOORA, azienda che produce componentistica d'alluminio per auto, cesserà la produzione trasferendo, entro la fine di novembre, la meccanica e la riverniciatura in Polonia. Tuttavia la sede non sarà totalmente smantellata difatti verranno mantenuti gli uffici e la logistica;
il ridimensionamento dell'attività della TOORA in provincia di Bergamo non riguarda solo lo stabilimento di Costa di Mezzate ma anche quello di San Paolo d'Aragon e Carobbio;
la decisione di trasferire la produzione in Polonia, dove sembra siano pronte 300 nuove assunzioni, è dettata dal fatto che la spesa sostenuta dall'azienda per un operaio in Polonia è di circa un quinto rispetto all'Italia, infatti il costo per i lavoratori, sostenuto dalla TOORA, è salito fino a 21,6 milioni di euro;
i lavoratori dei 3 stabilimenti, interessati al ridimensionamento dell'azienda, sono circa 508 ed entro la fine dell'anno, presumibilmente, si ridurranno a circa 350-360 unità per poi subire una ulteriore diminuzione nel 2007;
risulta che ai lavoratori bergamaschi sia stato corrisposto lo stipendio solo fino al mese di agosto e che per quanto riguarda quello di settembre siano pronti degli acconti di euro 300 -:
se siano a conoscenza della situazione illustrata in premessa e quali interventi i Ministri intendano assumere in proposito, al fine di tutelare i lavoratori interessati.
(4-01247)
BIANCHI. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere- premesso che:
Pertusola Sud era un'azienda operante a Crotone nel settore della lavorazione dello zinco;
la vicenda di tale azienda, orami dimessa, è nota alle cronache nazionali e parlamentari perché dai processi di lavorazione sono derivati ingenti quantità di rifiuti tossici per i quali sono in corso procedure di bonifica;
il blocco del sito produttivo di Pertusola Sud ha avuto pesanti ripercussioni occupazionali, posto che sono in mobilità circa 120 dipendenti;
l'esigenza di agire con tempestività si impone anche per garantire uno sbocco ai
lavoratori di un'area, quella del Crotonese, già pesantemente segnata da gravi problemi occupazionali;
quali iniziative intenda intraprendere per - :
a) tutelare i lavoratori della Pertusola Sud, assicurando un impatto positivo tra il programma di bonifica ed il territorio, con particolare riguardo al reimpiego delle maestranze il cui ritorno in fabbrica è strettamente legato alla presenza della copertura finanziaria per tutti gli interventi;
b) individuare eventuali iniziative imprenditoriali che hanno usufruito di finanziamenti pubblici appositamente previsti per il territorio del Crotonese, il cui impatto occupazionale non ha tuttavia coinvolto i lavoratori ex Pertusola, al fine di valutare un più veloce reinserimento dei lavoratori nel tessuto lavorativo.
(4-01254)
BELLILLO e SGOBIO. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
la normativa vigente prevede il congedo retribuito biennale in maniera frazionata per facilitare il lavoro di cura di lavoratori e lavoratrici che debbono assistere figli o familiari affetti da disabilità;
molti lavoratori che si trovano in questa condizione lamentano che, in deroga a tale normativa, i giorni di ferie maturati e la tredicesima mensilità vengono decurtati, provocando gravi danni alle famiglie che vivono il dramma dell'assistenza alla disabilità;
la legislazione vigente ed i successivi interventi normativi hanno espresso indirizzi che escludono che i permessi possano incidere sulla maturazione delle ferie e della tredicesima mensilità;
il Ministero del lavoro, nel proprio parere del 5 maggio 2004 ha affermato, rifacendosi a direttive comunitarie, che ferie e tredicesima mensilità non possono essere decurtate;
il Dipartimento della funzione pubblica, con una propria nota circolare (8 marzo 2005, n. 208) ha confermato la medesima indicazione rispetto alla tredicesima mensilità;
il Consiglio di Stato (parere del 9 novembre 2005, n. 3389) ha stabilito che tredicesima mensilità e ferie non possono essere decurtate quando i permessi sono fruiti in modo non cumulativo agli altri congedi parentali, ricollegandosi alla normativa sulla paternità e sulla maternità (testo unico, decreto legislativo n. 151 del 2001);
l'INPS con proprie note circolari ha ripreso le indicazioni del Consiglio di Stato nel tentativo di rispondere ad un dubbio interpretativo che crea notevole sperequazioni e disparità di trattamento -:
se non ritenga di dover adottare un atto interpretativo che possa finalmente risolvere il problema della decurtazione delle giornate di ferie e della tredicesima mensilità per chi gode dei congedi parentali retribuiti eliminando in tal modo la confusione che si registra da parte di datori di lavoro (pubblici e privati) e di Enti previdenziali a livello territoriale, che adottano interventi ed interpretazioni che di fatto tendono a restringere i diritti sanciti dalla legge e quindi a stravolgere l'intento del legislatore, e sostenendo, con una concreta azione positiva, famiglie già così pesantemente provate.
(4-01259)