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Allegato B
Seduta n. 53 del 17/10/2006
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COMUNICAZIONI
Interrogazione a risposta in Commissione:
TASSONE. - Al Ministro delle comunicazioni. - Per sapere - premesso che:
la legge 29 gennaio 1992, n. 58 sancì la soppressione dell'Azienda di Stato per i Servizi Telefonici (ASST);
in attuazione della suddetta legge i servizi di telecomunicazioni ad uso pubblico, nonché l'installazione e l'esercizio dei relativi impianti, gestiti dall'Azienda di Stato per i servizi telefonici e dall'Amministrazione delle poste e delle telecomunicazioni, furono trasferiti alla società IRITEL (interamente posseduta dal gruppo IRI);
in IRITEL confluirono tutti i dipendenti ex ASST e tutto il personale delle Stazioni Radiocostiere; agli stessi dipendenti veniva offerta la possibilità di optare per la permanenza nel pubblico impiego, in altra amministrazione della stessa provincia, con la garanzia del mantenimento delle medesime qualifiche e retribuzioni;
la formulazione dei criteri per l'assegnazione delle sedi (comma 3 dell'articolo 4 della legge n. 58/1992) fu demandata ad apposito decreto, ad opera dei
Ministri delle Poste e delle Telecomunicazioni, di concerto con il Ministro della Funzione Pubblica, sentite le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative delle maestranze interessate; l'individuazione dei posti vacanti nelle pubbliche amministrazioni fu, invece, demandato ad un decreto del Ministro delle Poste e delle Telecomunicazioni facendo ricorso all'istituto della mobilità;
dalla pubblicazione della lista dei posti vacanti nella pubblica amministrazione (Gazzetta Ufficiale 4a serie speciale, del 20 agosto 1993), si evinceva che il numero e la tipologia delle qualifiche poste a disposizione in molte province del sud ed in particolar modo nella provincia di Catanzaro, non erano rispondenti alle qualifiche possedute dagli ex dipendenti ASST -:
quali iniziative intenda adottare il Ministro nei confronti degli ex dipendenti ASST e Poste e telecomunicazioni della provincia di Catanzaro, dal momento che gli stessi non poterono avvalersi dell'opzione contemplata dalla legge n. 58 (comma 3, articolo 4) a causa dell'assenza di posti e qualifiche di 6o, 7o ed 8o livello;
in che modo intenda far fronte alla situazione - che l'interrogante giudica non veritiera - degli organici di numerose province del sud Italia (limitatamente agli enti dipendenti o vigilati dal Governo e fatta salva l'autonomia delle regioni e degli enti locali) che hanno concorso alla rinuncia dell'opzione suddetta di gran parte del personale interessato, penalizzato dal rischio di una scelta che avrebbe potuto comportare la perdita del posto di lavoro.
(5-00308)
Interrogazioni a risposta scritta:
MORRONE. - Al Ministro delle comunicazioni. - Per sapere - premesso che:
la direzione provinciale delle Poste di Catanzaro ha stabilito di chiudere l'ufficio postale di Badolato Superiore (Catanzaro), piccolo centro storico che si trova per questo attualmente privo di un tale pubblico servizio;
la popolazione di Badolato Superiore è composta in prevalenza da persone anziane, e quindi impossibilitate a usufruire degli sportelli postali dei paesi limitrofi;
anche negli anni passati il servizio postale di Badolato Superiore è stato a più riprese interrotto, per periodi più o meno lunghi;
la riorganizzazione del servizio postale sul territorio calabrese non può comportare la penalizzazione delle fasce più deboli delle popolazioni, che già sopportano i numerosi disagi legati alle carenze infrastrutturali e all'inadeguatezza delle reti stradali e dei mezzi di trasporto pubblico -:
quali misure urgenti il Ministro interrogato intenda adottare alla luce di quanto descritto nella presente interrogazione al fine di ripristinare al più presto il servizio postale a Badolato Superiore;
quali iniziative il Ministro interrogato intenda assumere al fine di evitare che problematiche di questo genere si ripresentino in futuro.
(4-01277)
AURISICCHIO. - Al Ministro delle comunicazioni, al Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione. - Per sapere - premesso che:
la quasi totalità dei piccoli comuni della provincia di Avellino e delle altre province interne della Campania, a differenza dei grandi centri e delle aree metropolitane, risulta sprovvista di collegamento adsl per l'accesso ad internet ad alta velocità;
l'assenza nelle aree interne di questa tecnologia si traduce nella impossibilità per i cittadini, per i professionisti e per le imprese di avere accesso alla banda larga e quindi di semplificare ed ottimizzare la comunicazione, la trasmissione dei dati ed il commercio elettronico;
nei giorni scorsi si è avuta notizia di iniziative da parte di gruppi privati, in accordo con società telefoniche di altri paesi europei, tese a realizzare investimenti per l'abbattimento delle barriere digitali e a fornire servizi wireless -:
quali iniziative si intendano assumere per abbattere le barriere digitali dei piccoli comuni delle aree interne delle province campane e per consentire la banda larga;
se siano previsti nell'immediato programmi d'intervento del Governo in tal senso.
(4-01282)