Menu di navigazione principale
Vai al menu di sezioneInizio contenuto
Allegato B
Seduta n. 53 del 17/10/2006
...
PUBBLICA ISTRUZIONE
Interrogazioni a risposta immediata:
ASTORE. - Al Ministro della pubblica istruzione. - Per sapere - premesso che:
il 31 ottobre 2002 un terremoto di intensità compresa tra l'VIII ed il IX grado della scala Mercalli, con epicentro nel territorio dei Monti Frentani, ha duramente colpito la comunità molisana;
come molti ricorderanno, il comune maggiormente danneggiato dal sisma fu quello di San Giuliano di Puglia, con il conseguente crollo di numerose abitazioni civili e quello, ben più grave, della scuola statale «F. Jovine»;
nella sciagura trovarono la morte 27 giovani alunni, un'intera classe e la maestra, Carmela Ciniglio;
al grande dolore per la fine prematura di tante giovani vite si sono dovute aggiungere le ferite riportate dallo sviluppo socio-economico; molte famiglie - infatti - hanno deciso di emigrare verso altre località, sia per sfuggire ad un altro possibile terremoto, sia per ricostruire altrove una «normale» vita effettiva;
il calo della popolazione scolastica, dovuto alla tragicità del sisma, sommato ad un nuovo gravissimo fenomeno migratorio,
ha già creato numerose difficoltà per il raggiungimento del numero minimo per la formazione delle classi e di sicuro in futuro ne creerà di più gravi;
i paesi della zona non sono nelle condizioni sociali ed economiche tali da poter reggere un'ulteriore delimitazione degli ambiti territoriali dell'istruzione primaria;
l'eventuale soppressione per il calo demografico-scolastico dell'istituto «F. Jovine», unita al danno ed allo strazio per la perdita di vite innocenti, sarebbe un duro colpo per la comunità;
già da quest'anno, la nota dell'ufficio scolastico per il Molise, protocollo n. 4162 del 14 luglio 2006, incide in maniera negativa sulle sorti dell'istituto, visto che per lo stesso si prevede che la presidenza sia conferita ad un dirigente scolastico di un'altra scuola, in seguito a quanto disposto dalla direttiva n. 25 del 2 marzo 2006;
un istituto così complesso, per ragioni di natura logistica e amministrativa, oltre che gestionale, non può essere affidato a reggenza - come previsto da predetta direttiva - per evitare danni ad alunni e all'intero istituto, che non vedrebbe garantita una continuità didattica e gestionale. Appare necessario affidare un incarico tanto delicato, inevitabilmente connesso alla situazione specifica del comprensorio e dello stesso istituto scolastico, ad una figura che conosca con precisione la realtà del paese e la situazione venutasi a determinare;
è fondamentale che le istituzioni si sappiano modulare nei confronti delle esigenze della popolazione, sapendole interpretare al meglio, fornendo a questa risposte adeguate, mentre le graduatorie per l'affidamento dell'incarico di direttore scolastico paiono non offrire adeguate soluzioni;
per San Giuliano di Puglia la ripresa di una corretta attività didattica è presupposto fondamentale per il rilancio dell'intero paese -:
come il Ministro interrogato intenda intervenire per evitare ulteriori sofferenze ad un istituto e ad una comunità già fortemente provati dagli avvenimenti degli anni passati e se, alla luce di quanto esposto, non ritenga necessario affidare anche con interventi «speciali» l'incarico di dirigente scolastico dell'istituto comprensivo «F. Jovine» ad un direttore scolastico non solo con comprovata esperienza, ma anche radicato nella comunità locale.
(3-00335)
LA RUSSA, FRASSINETTI, AIRAGHI, ALEMANNO, AMORUSO, ANGELI, ARMANI, ASCIERTO, BELLOTTI, BENEDETTI VALENTINI, BOCCHINO, BONGIORNO, BONO, BRIGUGLIO, BUONFIGLIO, BUONTEMPO, CASTELLANI, CASTIELLO, CATANOSO, CICCIOLI, CIRIELLI, CONSOLO, GIORGIO CONTE, CONTENTO, GIULIO CONTI, COSENZA, DE CORATO, FILIPPONIO TATARELLA, GIANFRANCO FINI, FOTI, GAMBA, GASPARRI, GERMONTANI, ALBERTO GIORGETTI, HOLZMANN, LAMORTE, LANDOLFI, LEO, LISI, LO PRESTI, MANCUSO, MARTINELLI, MAZZOCCHI, MELONI, MENIA, MIGLIORI, MINASSO, MOFFA, MURGIA, ANGELA NAPOLI, NESPOLI, PATARINO, PEDRIZZI, ANTONIO PEPE, PERINA, PEZZELLA, PORCU, PROIETTI COSIMI, RAISI, RAMPELLI, RONCHI, ROSITANI, SAGLIA, SALERNO, GARNERO SANTANCHÈ, SCALIA, SILIQUINI, TAGLIALATELA, TREMAGLIA, ULIVI, URSO e ZACCHERA. - Al Ministro della pubblica istruzione. - Per sapere - premesso che:
il disegno di legge del Governo recante «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato» (legge finanziaria per il 2007 - Atto Camera 1746-bis) non prevede, per quanto concerne il settore della scuola pubblica, interventi finalizzati a reperire le risorse adeguate per rinnovare i contratti del personale del comparto scuola scaduti nel dicembre 2005;
il mancato accantonamento, da parte della legge finanziaria per il 2007, delle risorse per il rinnovo dei suddetti contratti
significa ridurre ulteriormente il potere di acquisto del personale della scuola, che, da troppo tempo ormai, attende di essere rivalutato da un punto di vista economico;
la manovra economica per il 2007 prevede assunzioni per 20 mila precari del personale tecnico, amministrativo e ausiliario della scuola, il che sta a significare che la parte di personale con contratto a tempo determinato, che non rientrerà nel predetto piano di immissione in ruolo, rischierà di essere licenziato;
il Governo intende, inoltre, realizzare un innalzamento del rapporto alunni/classe di 0,4 studenti per classe, il che potrebbe determinare la perdita della cattedra da parte di 19 mila docenti;
in particolare, i tagli maggiori riguardano i contratti degli insegnanti esterni di lingua inglese nelle scuole elementari, che, assunti a tempo determinato nella XIV legislatura, rischiano di perdere il loro posto di lavoro -:
quali urgenti iniziative normative il Governo intenda assumere al fine di salvaguardare sia le migliaia di posti del personale docente, che da anni, con spirito di abnegazione, svolge attività didattica presso le scuole di ogni ordine e grado, sia il loro potere d'acquisto ulteriormente mortificato dal mancato rinnovo dei contratti.
(3-00336)
Interrogazione a risposta scritta:
DEL BUE. - Al Ministro della pubblica istruzione. - Per sapere - premesso che:
innumerevoli giovani che escono dall'Università con il titolo di dottori in Scienzeambientali (vecchio ordinamento, in 5 anni e 30 esami) non hanno un proprio albo professionale e per poter esercitare la libera professione sono obbligati ad iscriversi ad albi di altre figure professionali quali quello degli ingegneri, dei chimici o degli agronomi;
per poter superare l'esame di Stato che permette l'iscrizione ad uno qualsiasi di questi albi professionali, un laureato in Scienze ambientali è costretto a studiare argomenti che sono lontani dal proprio piano di studi;
una volta superato l'esame di Stato il neo laureato è autorizzato a firmare solo lavori attinenti alla professionalità per cui è stato reso idoneo e non per quelli ai quali è stato preparato nei cinque anni di università;
pur nella necessità di individuare profili professionali sempre più altamente specializzati sui problemi relativi all'ambiente, non si capisce il motivo per cui tale figura non possa esercitare la propria professione autonomamente -:
se non sia il caso di assumere iniziative normative per istituire un autonomo albo professionale per laureati in Scienze ambientali a tutela della relativa figura professionale.
(4-01283)