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Allegato B
Seduta n. 53 del 17/10/2006
TESTO AGGIORNATO AL 18 OTTOBRE 2006
...
INFRASTRUTTURE
Interpellanza urgente (ex articolo 138-bis del regolamento):
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle infrastrutture, per sapere - premesso che:
con provvedimento in data 30 novembre 2005 (Div. II prot. B/3724) il Direttore Generale del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, Dipartimento per le infrastrutture stradali, l'edilizia e la regolamentazione dei lavori pubblici - Direzione Generale per l'edilizia residenziale e le politiche urbane e abitative - ha decretato che gli organi speciali della società cooperativa Unicoop con sede in Imola via Selice n. 137 siano sciolti e che l'avvocato Annaclaudia Servillo sia nominata commissario governativo per la gestione straordinaria della cooperativa fino al 30 novembre 2006, con i poteri del Consiglio di Amministrazione e quelli deferiti dallo statuto sociale dell'assemblea dei soci;
alla luce del contesto legislativo, tale misura suscita molteplici perplessità, in quanto la cooperativa Unicoop non è cooperativa edilizia a contributo erariale - come è stato accertato dallo stesso ministero dei lavori pubblici con nota 8 marzo 2001 n. 3092/01305/02 e come è stato comunicato allo stesso Ministero delle infrastrutture e dei trasporti dalla regione Emilia-Romagna fin dal 6 marzo 2002 - e che, dunque, alla stessa non si applicano le disposizioni del Testo Unico sull'edilizia popolare ed economica di cui al regio decreto 28 aprile 1938 n. 1165, sul quale, al contrario, è fondato erroneamente il Decreto di scioglimento del Direttore Generale; per di più, a seguito dell'entrata in vigore dell'articolo 16 della legge 30 aprile 1999 n. 136, a tutte le cooperative edilizie, anche a quelle ammesse a beneficiare delle agevolazioni creditizie per l'edilizia, non si applica il Testo Unico n. 1135 del 1938;
anche per quanto attiene la vigilanza sulle cooperative, la titolarità è riconosciuta alla regione ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica n. 616 del 24 luglio 1977, mentre sotto il profilo della proporzionalità si rileva come le eccezioni sollevate non attengano alla solidità della società o ad illeciti posti in essere dagli organismi dirigenti;
il gravissimo danno che la cooperativa ha subito a causa del provvedimento di commissariamento, ha determinato la perdita di ben 580.000 euro di prestito sociale, cui si deve aggiungere l'altissimo costo che il commissariamento stesso produce alle casse della cooperativa, avendo già impegnato in capitoli di spesa, attinenti le attività varie del commissario ed i suoi consulenti, ben il 10 per cento dell'intero fatturato della cooperativa;
la società cooperativa Unicoop è costituita da 2689 soci, di cui 530 assegnatari, di alloggi e 158 in attesa di assegnazione e che il citato scioglimento degli organi sociali rischia di determinare a breve la paralisi della sua attività sociale, che tra l'altro prevede la costruzione di 64 minialloggi arredati per studenti, lavoratori trasferiti, degenti in day-hospital del centro di riabilitazione di Montecatone e la costruzione di 30 alloggi in vendita differita per giovani coppie con lavoro precario nell'area di San Prospero, cui intende partecipare al bando regionale 3.000 case in affitto;
la misura di commissariamento comporta (esclusione da un importante, prossimo bando così pregiudicando la realizzazione di opere attese dalla comunità e dalle amministrazioni imolesi e che a tutt'oggi, nonostante un preciso impegno del commissario, non risultano avviate le pratiche di chiusura del commissariamento stesso -:
se non ritenga di dover provvedere urgentemente al fine di porre rimedio e
tempestivo termine al commissariamento della suddetta società cooperativa e consentire la ricostituzione degli organi democraticamente eletti, entro il termine del 30 novembre, garantendo così la possibilità al presidente eletto, di poter presentare domanda di partecipazione al bando regionale dell'Emilia Romagna, per 3.000 alloggi in affitto entro la data ultima del prossimo 4 dicembre.
(2-00184) «De Brasi, Quartiani».
Interrogazione a risposta orale:
MISURACA, ANGELINO ALFANO, FALLICA e MARINELLO. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
in data 11 ottobre 2006 è stata chiusa al traffico, per lavori, la più importante arteria di collegamento tra la città di Caltanissetta e l'allacciamento autostradale con l'A19 Catania-Palermo in corrispondenza del viadotto sul fiume Salso;
la chiusura, che si protrarrà per un periodo di almeno quattro mesi, ha creato non poco sconcerto tra la popolazione, anche perché l'itinerario alternativo, lungo la strada che porta a Ponte Cinque Archi, è di estrema pericolosità a causa della tortuosità del percorso tanto che sono già stati segnalati diversi incidenti stradali;
sarebbe certamente più sicuro tenere aperto il viadotto a senso unico alternato, anche attraverso l'uso di impianti semaforici;
vi sono state vibrate manifestazioni di protesta anche da parte delle categorie economiche della zona interessata, per le quali la chiusura di uno snodo stradale così importante per l'accesso ai mercati quali quelli di Palermo e Catania, determinerà, oltre ad inevitabili costi aggiuntivi, anche gravi problemi logistici ed operativi, tenendo anche presente l'attuale congiuntura non favorevole per le imprese della zona nissena e agrigentina per altre e ben note problematiche;
è viceversa fondamentale ridare slancio all'economia locale e per questo è necessario assicurare infrastrutture viarie adeguate, in particolare trovando i finanziamenti per l'esecuzione del raddoppio della SS 640 nel tratto da Canicattì-Caltanissetta fino all'A19, per il quale l'ANAS ha già il progetto esecutivo;
il Governo si è detto disponibile a stornare i finanziamenti per il Ponte sullo Stretto di Messina verso opere infrastrutturali, impegnandosi dunque «a dare carattere di assoluta priorità agli investimenti infrastrutturali più urgenti da realizzare per il potenziamento e l'ammodernamento della rete ferroviaria, della rete stradale, per il sistema portuale ed aeroportuale nelle regioni Calabria e Sicilia» come si legge nella risoluzione 6-00008 (Franceschini ed altri) appena approvata dalla Camera dei Deputati -:
se non sia il caso di intraprendere con urgenza tutte le iniziative possibili per far sì che il viadotto Salso rimanga aperto, sia pur a senso unico alternato;
se non sia il caso di utilizzare parte dei fondi stornati dall'esecuzione del Ponte sullo Stretto di Messina per completare il raddoppio della SS 640 nel tratto da Canicattì a Caltanissetta fino all'allacciamento con l'A19.
(3-00331)
Interrogazioni a risposta scritta:
BELLANOVA e VICO. - Al Ministro delle infrastrutture, al Ministro dei trasporti, al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
il sistema aeroportuale pugliese costituisce un punto cardine per lo sviluppo economico della regione, dato che il mezzo aereo rappresenta la modalità di trasporto in grado di assicurare collegamenti rapidi con il nord Italia, l'Europa continentale e i paesi del Mediterraneo;
l'aeroporto di Brindisi è punto di riferimento portante per il sistema dei trasporti aerei per le tre province di Lecce, Brindisi e Taranto;
esiste una situazione di grave marginalità dell'aeroporto di Brindisi rispetto alla frequenza ed alla presenza di collegamenti con i principali scali nazionali ed internazionali nonostante la presenza di 22 compagnie aeree e di 20 tour operator da cui dipendono i flussi di arrivo e le presenze di una parte significativa del turismo nazionale ed internazionale interessato alla Puglia centromeridionale;
esiste una situazione di scarsa accessibilità del messo aereo per una buona parte della popolazione pugliese, e salentina in particolare, in considerazione delle tariffe elevate applicate da Alitalia sulle tratte nazionali;
si annunciano gravi i disagi per viaggiatori, turisti, operatori economici e lavoratori pendolari che abitualmente si servono del collegamento aereo Brindisi - Milano-Malpensa visto che la compagnia aerea Alitalia ne ha annunciato la soppressione a partire dal prossimo 23 ottobre. Per fare un esempio: con l'attuale offerta di collegamenti per raggiungere Milano Malpensa in mattinata da Brindisi, sarebbe necessario prendere il primo volo per Roma Fiumicino delle 6,50 e proseguire per lo scalo milanese con il primo volo utile che partirebbe alle 12,50 -:
se il Governo intenda convocare una Conferenza dei Servizi con i rappresentanti di Ministero dei Trasporti, Alitalia, Seap, Apt, Regione Puglia, Provincia di Lecce, Provincia di Taranto, Provincia di Brindisi, Comune di Lecce, Comune di Taranto, Comune di Brindisi per discutere del futuro assetto del sistema di trasporti aereo che riguarda la Puglia ed il Salento;
se il Governo intenda aprire con Alitalia un confronto in merito alla possibilità di introdurre tariffe più accessibili e forme di sconto per i viaggiatori residenti in Puglia al fine di scongiurare l'isolamento geografico ed economico della regione e delle sue tre province più meridionali.
(4-01276)
PICANO e FORMISANO. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
a Cassino (Frosinone) c'è un casello autostradale della società Autostrade d'Italia Spa con porte di uscita permanentemente affollate, per cui si formano code lunghissime, che, oltre alla perdita di tempo degli utenti, provoca un notevole inquinamento ambientale e una larga diseconomia -:
se risulti al Governo che la società ha programmato un intervento di allargamento e quali siano i tempi di realizzazione.
(4-01287)
ALESSANDRI. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
nel territorio del comune di Reggio Emilia, il progetto della nuova linea ferroviaria ad alta velocità prevede, tra l'altro, la realizzazione di diversi interventi infrastrutturali, i più significativi dei quali risultano essere il nuovo Casello dell'autostrada A1 e la stazione medio-padana di tale nuova linea;
il comune di Reggio Emilia ha ottenuto dall'architetto Santiago Calatrava l'elaborazione di una «ipotesi concettuale» finalizzata unicamente ad arricchire gli interventi sopra esposti di un contenuto artistico;
anche la provincia di Reggio Emilia è direttamente coinvolta in tali realizzazioni, in quanto titolare di compiti di sostegno e coordinamento delle opere per la realizzazione degli interventi per la nuova linea ferroviaria ad «alta velocità»;
in data 8 luglio 2002, in sede di conferenza dei servizi convocata dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, è stato stipulato l'accordo per la revisione progettuale e l'esecuzione di opere infrastrutturali della linea ferroviaria ad alta velocità;
tale accordo prevederebbe che comune e provincia di Reggio Emilia possano procedere alla revisione dei progetti
dei tre viadotti dell'asse attrezzato, della nuova stazione ferroviaria e del nuovo casello autostradale di Reggio Emilia, attraverso l'approfondimento e lo sviluppo della «ipotesi concettuale» elaborata dall'architetto Santiago Calatrava, trasmettendo quindi i progetti come revisionati ai soggetti attuatori (TAV Spa e Consorzio CEPAV UNO) per la realizzazione degli interventi;
tra comune di Reggio Emilia, camera di commercio ed azienda consorziale trasporti, si è proceduto alla sottoscrizione di un protocollo d'intesa finalizzato ad impegnare i sottoscrittori a finanziarie a fondo perduto, secondo modalità da concordare successivamente, i compensi relativi alla fase di «Studio di Fattibilità e Progettazione preliminare» per la revisione dei progetti della nuova linea ferroviaria ad alta velocità da parte dell'architetto Santiago Calatrava Valls;
in tale protocollo d'intesa l'articolo 3 (adempimenti ed impegni) lettera C recita: «qualora comune e provincia di Reggio Emilia riuscissero ad ottenere l'approvazione da parte di società autostrade e di ANAS e la copertura finanziaria per procedere alla revisione dei progetti delle opere relative alla realizzazione del nuovo Casello autostradale secondo "ipotesi concettuale" presentata dall'architetto Santiago Calatrava, il presente protocollo potrà essere esteso anche alla revisione progettuale di tale elemento infrastrutturale»;
ad avviso dell'interrogante, il progetto che verrà elaborato dalla «ipotesi concettuale» dell'architetto Santiago Calatrava, sebbene opera di architettura ed ingegneria di elevato valore, sarebbe teso unicamente a soddisfare aspetti artistici e non già logistici e funzionali, che possano quindi migliorare e potenziare il sistema territoriale che va definendosi dalla messa in opera dell'alta velocità e delle infrastrutture ad essa legate nel comune di Reggio Emilia;
stante l'autonomia degli enti locali reggiani nel perseguire comunque la messa in opera del progetto, la società autostrade e l'ANAS dovranno esprimersi circa la fattibilità tecnica e finanziaria di competenza e, vista anche la negativa congiuntura economica che potrebbe limitare la capacità di spesa del Governo, nella realizzazione di altre opere di maggiore utilità sul territorio reggiano, tale spesa potrebbe risultare inopportuna;
in data 14 maggio 2003 con deliberazione n. 103 l'Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici in base alla segnalazione di un Consigliere Comunale di Reggio Emilia dispose: «il monitoraggio degli interventi di cui trattasi nonché la segnalazione di cui all'articolo 4, comma 9, della legge 11 febbraio 1994, n. 109 in relazione all'ipotesi di danno erariale» mandando «al responsabile del procedimento per le valutazioni di competenza ai fini del procedimento di riesame alla stregua delle indicazioni di cui in motivazione, valutazione da comunicare entro il termine di 30 giorni dalla notificazione della presente»;
in seguito l'Amministrazione comunale di Reggio Emilia fece resistenza alla delibera dell'Autorità di Vigilanza ricorrendo al Tar e proseguendo nella realizzazione delle opere;
riguardo alla stazione AV in data 1o giugno 2004 venne stipulato un Accordo tra Regione Emilia-Romagna, Provincia e Comune di Reggio Emilia e Consorzio ACT per la realizzazione del nuovo nodo intermodale di interscambio tra la linea AV Milano-Bologna la linea ferroviaria Reggio Emilia-Guastalla e le linee di trasporto urbano in località Mancasale;
l'articolo 4 dell'Accordo succitato esplicita la copertura finanziaria per le opere relative alla realizzazione del nuovo nodo intermodale di interscambio, di cui ai punti A) e B) dell'articolo 3 dello stesso, ammontante a complessivi 56,3 milioni di euro messi a disposizione dai soggetti finanziatori: da TAV, per 15,51 milioni di euro (importo attualmente previsto per la stazione AV); dalla Regione Emilia-Romagna nell'ambito dell'Accordo in essere con il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti
per 25,79 milioni di euro, a valere sui fondi ex articolo 8 del decreto legislativo n. 422 del 1997 per 12,91 milioni di euro e sui fondi ex legge n. 611 del 1996 per 12,88 milioni di euro; per 15,00 milioni di euro a valere sui finanziamenti previsti dall'Intesa Stato-Regione sottoscritta in data 19 dicembre 2003 e previsti alla voce «sistemi ferroviari - sistemi urbani - completamento del sistema di trasporto rapido di massa in interconnessione con le linee ferroviarie regionali nel Comune di Reggio Emilia - 1o stralcio;
successivamente il Governo per il tramite del Cipe e d'intesa con la Regione Emilia-Romagna, assicurò l'utilizzo di ulteriori fondi per circa 20 milioni di euro dell'Obiettivo 2, inserendo Reggio Emilia tra le «aree sottoutilizzate»;
la stazione AV in questione dovrebbe gestire inizialmente un traffico limitato a sei treni quotidiani e la stazione di Parma è in fase d'interconnessione con la linea AV;
l'arricchimento del comparto urbanistico di cui in premessa è già garantito dalla realizzazione dei progetti dell'ingegner Calatrava Valls su alcuni cavalcavia dell'asse attrezzato ivi presente -:
quali informazioni abbia ricevuto il Ministro interrogato, circa la certezza della copertura finanziaria, e la fattibilità tecnica dell'intervento da parte dei soggetti interessati;
quali siano le valutazioni del Ministro interrogato in merito al progetto relativo alla stazione AV ed in particolare, considerato il continuo lievitamento dei costi, se non si ritenga opportuno intervenire al fine di sospendere la realizzazione del progetto firmato dall'ingegner Calatrava Valls, realizzando unicamente il progetto di TAV e ridestinando i fondi non utilizzati agli obiettivi iniziali ovvero ad altri progetti per la provincia di Reggio Emilia relativi al potenziamento del trasporto pubblico ecologico ed al completamento-realizzazione delle infrastrutture già progettate da Anas ed Enti Locali.
(4-01294)
ZANELLA. - Al Ministro delle infrastrutture, al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
ieri pomeriggio alle 14.45 un metrobus-metrotram, durante uno degli ultimi test di collaudo prima dell'entrata in servizio, ha deragliato nel cuore di Padova, tra via Luca Belludi e riviera Businello;
il metrobus, uscito dalla rotaia, ha percorso almeno sei metri, finendo la corsa sul bordo del marciapiede, su cui è, infine, montato con il «muso», nonostante andasse a velocità limitata, visto che non era ancora a pieno regime. È solo grazie ad una fortunata circostanza che non ci siano state vittime;
il sinistro ha bloccato per parecchio tempo gli autobus che percorrono quello stesso tragitto, causando caos alla viabilità della città tra Prato della Valle, la Basilica e le riviere del centro;
nelle settimane scorse c'era stato almeno un altro deragliamento, avvenuto però lontano dal centro della città, appena fuori dell'officina-deposito della Guizza;
come riportato dal Corriere del Veneto (Corriere della Sera), lo stesso incidente si sarebbe verificato una settimana fa a Clermont-Ferrand, città della Francia meridionale che ha deciso di adottare lo stesso mezzo di trasporto, causando la sospensione delle prove su rotaia;
«Si è avverato - ha commentato De Pauli, presidente del comitato Cittadini vittime del metrobus - quanto ormai da un paio di anni vado predicando». Per altro, l'assessore alla Mobilità Ivo Rossi all'inaugurazione dei primi cantieri del tram su gomma, aveva rilasciato dichiarazioni negative alla stampa su questo mezzo;
il Comitato Cittadini vittime del metrobus ha spedito una lettera al ministro delle infrastrutture Alessandro Bianchi diffidandolo dal concedere l'omologazione al metrotram;
il metrobus in oggetto è un prototipo della Translhor (secondo quanto riportato
da il Gazzettino sono in procinto di installarne uno analogo a L'Aquila) che non ha mai corso in nessuna altra città del mondo;
la sua rotaia è particolarmente pericolosa, per bici, moto e pedoni, sia in caso di attraversamento che per il rimbalzo di sassi e altri oggetti che in determinate circostanze sono letteralmente proiettati dai binari al passaggio di un mezzo; le biciclette costituiscono ben l'8 per cento degli spostamenti in città e, in alcuni segmenti della tratta la carreggiata è molto stretta, arrecando grave rischio ai ciclisti;
i costi di manutenzione del sistema di trasporto in oggetto sono elevatissimi;
il Comitato Cittadini vittime del metrobus ha già raccolto le testimonianze di 139 vittime del metrobus. Persone che hanno subito infortuni seri con conseguenti operazioni chirurgiche e una prolungata degenza ospedaliera;
«Sapevamo che l'inconveniente sarebbe avvenuto - ha commentato Paolo Tollio, sindacalista di Cgil-Filt - per il semplice motivo che la sua linea guidata a coda di rondine ogni volta che sul binario incontra sporco, pioggia, ghiaccio, neve o la stessa usura della rotaia, lo porta inevitabilmente a deragliare";
anche Legambiente si è dichiarata contraria al progetto, considerandolo inefficace nella lotta all'inquinamento visto il percorso limitato e la capienza, cinque volte inferiore a quella di un normale tram;
il Comune attende la relazione scritta dal Consorzio Mantegna che sta realizzando l'opera, per chiarire se si tratti di una saldatura fatta male sulla rotaia, come riportato anche dal Gazzettino di Padova, oppure di un problema strutturale del veicolo sul quale, soltanto a Padova, sono stati investiti 80 milioni di euro -:
se non si ritenga opportuno prima di concedere l'omologazione sottoporre il mezzo ad un ciclo di ulteriori test e collaudi da effettuarsi, avvertita la cittadinanza, con le dovute precauzioni in orari notturni o comunque in condizioni tali da minimizzare ogni possibile rischio;
di quali elementi informativi disponga in merito alle cause che hanno provocato il sinistro su cui c'è ancora troppa incertezza;
nel caso dagli esami emergessero permanenti problemi di funzionalità del metrobus-metrotram se non si ritenga di non concedere autorizzazione definitiva al mezzo, incentivando invece una rapida riconversione verso soluzioni più sicure e meno costose, anche con riferimento alle altre realtà urbane che hanno creduto alla bontà del sistema in questione elaborato dalla Translhor.
(4-01296)
BORGHESI. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
negli ultimi anni la Società Serenissima S.p.A. è divenuta una vera e propria holding che controlla una svariata serie di società che svolgono molteplici attività (dalla ristorazione all'immobiliare) che talvolta, non corrispondonoalle attività che la concessionaria dovrebbe perseguire;
la Presidente della Provincia di Vicenza Manuela Dal Lago, azionista e componente del direttivo dell'autostrada Serenissima S.p.A. ha dichiarato al Giornale di Vicenza del 29 luglio 2006: «La Serenissima oggi è una holding ma lo è diventata "senza intaccare assolutamente le risorse economiche destinate alla realizzazione delle opere inserite nel proprio piano finanziario", e ha creato "un considerevole valore aggiunto al patrimonio della società, dandole maggiore forza anziché depauperarla ..."»;
inoltre, nello stesso quotidiano del 29 luglio 2006 la società autostradale precisa che «... agli amministratori delle diverse società della holding viene dato dalle rispettive società un compenso "in misura modesta", e non sono certo soldi che provengono dalla riscossione di tariffe autostradali ...» -:
quale sia l'opinione del ministro sul fatto che chi gestisce o è nominato negli
organi amministrativi delle società controllate e partecipate si possa trovare nella duplice veste di controllore e controllato e quali procedure di trasparenza amministrativa siano state adottate per non incorrere in pericolosi conflitti d'interesse;
se non ritenga utile conoscere l'utilizzo delle risorse finanziarie della citata concessionaria provenienti dalla riscossione dei pedaggi, verificare che le risorse siano effettivamente impiegate per il potenziamento delle infrastrutture;
se non sia giunto il momento di conoscere nel dettaglio i componenti con le relative responsabilità, al 31 dicembre 2005, degli organi amministrativi delle controllate e collegate sottoelencate:
Controllate: La Serenissima Investimenti S.r.l., sede: Bergamo; Real Estate Serenissima S.p.A., sede: Verona; Società delle Tangenziali Lombardo Venete S.r.l., sede: Verona; Serenissima Costruzioni S.p.A., sede: Verona;
Controllate indirette: Res Abano Terme S.r.l., sede: Bergamo; Autoparco Brescia Est S.r.l., sede: Verona; Serenissima S.G.R. S.p.A., sede: Verona; Res Bergamo S.r.l., sede: Bergamo; La Giada S.p.A., sede: Bergamo; Ristop S.r.l., sede: Verona; Serenissima Trading S.p.A., sede: Verona; Woodworth Systems LTD, sede: Londra; Acufon S.p.A., sede: Bergamo; ST Vicenza S.r.l., sede: Bergamo; Padova Due S.c.a.r.l., sede: Verona;
Collegate: Infragruppo S.r.l., sede: Verona; Vi.Abilità S.p.A., sede: Vicenza; G.R.A. di Padova S.p.A., sede: Padova; Pedemontana Veneta S.p.A., sede: Verona; Servizi Utenza Stradale S.p.A., sede: Cessalto (TV); Centro Interscambio Merci e Servizi C.I.S., sede: Vicenza; Infracom Italia S.p.A., sede: Verona; Nuova Romea S.p.A., sede: Venezia;
Collegate indirette: Mazzi Impresa Generale di Costruzioni S.p.A., sede: Verona; Acufon International LTD, sede: London (UK); Quidex S.p.A., sede: Milano; Euganea Est S.c.a.r.l., sede: Verona; Esse Emme Service S.c.a.r.l., sede: Verona; Ponte Adige S.c.a.r.l., sede: Verona; Consorzio C.P.I. S.c.a.r.l., sede: Verona;
se non ritenga necessario, trattandosi di una Società che agisce in concessione dallo Stato, di conoscere dettagliatamente tutti gli emolumenti, anche straordinari, percepiti nell'anno 2005 dal dottor Carlo Lepore per svolgere le funzioni di direttore generale della medesima Società, e i compensi, compresi compensi straordinari e premi, percepiti a qualsiasi titolo sempre nell'anno 2005 nelle varie Società ove riveste la carica di Presidente, Vice Presidente, Direttore Generale, Segretario o componente del consiglio di amministrazione;
ed inoltre, se non ritenga necessario, trattandosi di una Società che agisce in concessione dallo Stato, di conoscere dettagliatamente tutti gli emolumenti, anche straordinari, percepiti nell'anno 2005 dal dottor Aleardo Merlin per svolgere le funzioni di presidente della medesima Società, e i compensi, compresi compensi straordinari e premi, percepiti a qualsiasi titolo sempre nell'anno 2005 nelle varie Società ove riveste la carica di Presidente, Vice Presidente o componente del consiglio di amministrazione;
se non sia giunto il momento di conoscere a quali altre persone, oltre i dirigenti, sono riconosciuti benefits, a quale titolo e per quale specifica responsabilità.
(4-01299)