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Allegato B
Seduta n. 54 del 18/10/2006
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LAVORO E PREVIDENZA SOCIALE
Interrogazioni a risposta scritta:
SCHIRRU. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale, al Ministro della salute. - Per sapere - premesso che:
con la circolare n.11/2001, il Ministero del Lavoro ha inteso fornire chiarimenti riguardo alle visite sanitarie di minori e apprendisti previste dalle leggi n. 25/1955, n. 977/1967 (così come modificata dai decreti 345/1999 e 262/2000), in relazione alla sorveglianza sanitaria ai sensi del decreto legislativo 626/94;
la circolare precisa che, in seguito all'entrata in vigore del decreto legislativo
345/99, gli adolescenti adibiti alle attività lavorative soggette alle norme sulla sorveglianza sanitaria previste dal titolo I, capo VI del decreto legislativo 626/94 devono essere sottoposti ai soli controlli previsti dall'articolo 16 comma 2 del decreto legislativo 626/94 (accertamenti preventivi e visite periodiche) effettuati dal medico competente. Se gli adolescenti non sono invece soggetti alla sorveglianza sanitaria ai sensi del decreto legislativo 626/94, le visite mediche sono di competenza di un medico del servizio sanitario nazionale, a cura e spese del datore di lavoro, in conformità all'articolo 8 comma 3 e alle successive modificazioni;
nel caso gli apprendisti maggiorenni non siano adibiti alle norme sulla sorveglianza sanitaria di cui al titolo I, capo VI del decreto legislativo 626/94, la sola normativa di riferimento è «data dal combinato disposto degli articoli 4 legge 25/55 e 9 del relativo regolamento per l'esecuzione, (decreto del Presidente della Repubblica 1668/56), che sancisce l'obbligo di una visita medica preventiva gratuita presso la struttura pubblica territorialmente competente».
nel caso, invece, di apprendisti maggiorenni adibiti ad attività soggette a sorveglianza sanitaria; sono da considerarsi oltre agli artt. 4 e 9 sopra citati, anche il decreto legislativo 626/94, che, nel definire il proprio ambito di applicazione, vi include, all'articolo 2 lett. a), i lavoratori con rapporti di lavoro anche speciali e quindi anche gli apprendisti. Alla luce della normativa vigente sussiste l'obbligo di due accertamenti sanitari, volti entrambi a verificare l'idoneità alla mansione specifica alla quale deve essere adibito il lavoratore;
per gli apprendisti minorenni, invece, è previsto un solo accertamento sanitario ad opera del medico competente -:
se non ritenga opportuno trattandosi di minori adottare iniziative, anche normative, al fine di rendere omogeneo il sistema degli accertamenti sanitari, affinché siano messe in evidenza quelle patologie non conclamate, non conosciute o sottovalutate che potrebbero pertanto emergere o aggravarsi con conseguente aggravio di costi umani sociali ed economici.
(4-01309)
STUCCHI. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale, al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
da notizie stampa si apprende che una tra le più importanti aziende tessili della provincia di Bergamo è costretta a ridimensionare ulteriormente la propria produzione e quindi a rivedere gli assetti occupazionali;
l'azienda in questione è il Linificio e Canapificio Nazionale di Villa d'Almè (Bergamo) che, a causa di difficoltà dovute alla concorrenza internazionale, in particolare quella cinese, ha preannunciato una serie di esuberi tra il proprio personale dipendente;
il ridimensionamento colpirebbe 102 lavoratori, sui 232 impiegati, tra i quali vanno conteggiati 68 lavoratori che attualmente utilizzano il contratto di solidarietà, che scade il 31 dicembre 2006 (già prolungato dal 2005). A tutti i lavoratori verrebbe applicata la procedura di mobilità;
la riorganizzazione della azienda riguarderebbe in particolare i tre filatoi, infatti dagli attuali 15 si passerebbe a 12, con conseguente riduzione dei turni di lavoro passando da 6 a 5 giorni lavorativi con una riduzione di 24 ore dell'utilizzo dell'impianto;
le 3 linee di produzione in eccedenza, a quanto risulta all'interrogante, verranno spostate in Tunisia e Lituania, dove il Linificio ha già altri stabilimenti -:
quali iniziative i Ministri intendano assumere, al fine di tutelare i lavoratori interessati del Linificio di Villa d'Almè, e più in generale quale strategia si intenda adottare a livello nazionale per tutelare le aziende manifatturiere, tessili nello specifico,
con l'obiettivo di salvaguardare i livelli occupazionali complessivi.
(4-01314)
STUCCHI. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale, al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
da notizie stampa si apprende che la Reggiani Macchine di Grassobbio (Bergamo), azienda che produce macchine da stampa, a breve avvierà le procedure di mobilità per circa 40 dipendenti;
a quanto risulta all'interrogante, la motivazione del ridimensionamento e della conseguente riduzione di personale, a parere dei vertici dell'impresa, è dovuta alla necessità dell'azienda stessa di avviare un piano di rilancio costituito da un nuovo processo tecnologico, passando da una tecnologia di tipo tradizionale a quella digitale;
la Reggiani ha attualmente un organico di 170 dipendenti e la riorganizzazione andrà a colpire tutti i reparti, in particolare quello dell'officina meccanica;
secondo quanto previsto dall'azienda sembra che solo 18 dei 40 lavoratori in esubero siano in età pensionabile e che solo per alcune professionalità sarà possibile il ricollocamento in TESMEC, altra azienda del gruppo -:
se siano a conoscenza della situazione illustrata in premessa e quali, iniziative i Ministri intendano assumere in proposito, al fine di tutelare i lavoratori interessati.
(4-01316)
GALANTE. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
il Consiglio Provinciale di Grosseto ha approvato una mozione al fine di richiedere una disciplina normativa specifica delle pensioni dei lavoratori che operano in lavori particolarmente usuranti;
il problema del pensionamento dei lavoratori che hanno svolto attività usuranti, aveva trovato una sua prima disciplina nel sistema pensionistico italiano con la legge n. 388 del 2000;
tale normativa non ha più trovato nessuna copertura finanziaria nelle leggi di spesa successive al 2001, comportando una disparità di trattamento pensionistico fra i lavoratori interessati che sono andati in pensione nel 2001 e quelli che non ci sono potuti andare in quanto erano venute meno le rivalutazioni previste dalla legge n. 388 del 2000;
si tratta di lavoratori che hanno svolto le loro mansioni in ambienti ostili e disagiati (lavori nelle cave di pietra, nelle gallerie, lavori per l'asportazione di amianto), a causa dei quali hanno riportato generalmente invalidità fisiche più o meno gravi -:
se e come il Ministro, secondo le proprie prerogative, intenda adoperarsi per colmare questo vulnus legislativo, affinché vengano riconosciuti a questi lavoratori i benefici pensionistici derivanti dall'aver praticato per tanti anni lavori usuranti.
(4-01318)