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Allegato B
Seduta n. 55 del 19/10/2006
...
ATTI DI CONTROLLO
PRESIDENZA
DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Interrogazioni a risposta scritta:
MIGLIORI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che:
nella frazione di Vallerona, nel Comune di Roccalbegna (Grosseto), da anni è in corso un preoccupante movimento franoso che riguarda tutto l'abitato e la sua stessa stabilità, trattandosi di uno sperone localizzato sul Trasubbino affluente del fiume Ombrone;
sono stati eseguiti finora interventi di difesa parziale di parte dell'abitato;
in data 18 ottobre 2006 si è svolto un sopralluogo della protezione civile -:
quale sia l'esito di tale sopralluogo, attesa la particolare gravità della situazione.
(4-01336)
GALANTE. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro degli affari esteri, al Ministro della difesa - Per sapere - premesso che:
l'Italia partecipa all'operazione di guerra al terrorismo Enduring Freedom, un'iniziativa unilaterale, a comando americano, che spesso si sovrappone all'operazione NATO/ISAF creando confusione di obiettivi e, secondo l'interrogante, annullando, anche agli occhi della popolazione afgana, la necessaria distinzione tra le due missioni;
l'Italia partecipa anche all'operazione ISAF, un'iniziativa multilaterale concordata con le rappresentanze afgane e legittimata da una previa risoluzione dell'ONU con il mandato di garantire la sicurezza assistendo le autorità afgane, che ha ormai gli obiettivi confusi dato che è andata sostituendo, specie nell'attuale fase di apertura alle aree meridionali e orientali, l'Enduring Freedom;
questa ISAF, che passaggio dopo passaggio si è gradualmente trasformata in una realtà completamente diversa infiltrata dalla NATO, è oggi un organismo politico geneticamente modificato e perciò completamente diverso da ciò che era in origine;
ad avviso dell'interrogante in realtà nessuna delle due missioni ha solide fondamenta nel diritto internazionale, né in quello costituzionale e neppure in quello
di altre organizzazioni internazionali, ma sono incardinate in un teatro di guerra in cui si stanno producendo effetti opposti a quelli che si dichiarano di perseguire;
nel teatro di guerra in Afghanistan si stanno in realtà combattendo numerose guerre che si intrecciano tra loro, che mettono insieme problemi di sicurezza, di domino, problemi legati agli scontri tra ideologie e culture, problemi di potenza, legati all'oppio, eccetera: una miriade di guerre civili dentro le quali anche i nostri soldati vengono trascinati, senza avere alcuna possibilità di successo;
in Kosovo, d'altro canto, la situazione politica passa un momento delicato, tra referendum ed elezioni, col rischio di un rafforzamento dell'ala più radicale ultranazionalista e di un indebolimento della componente democratica fondamentale, garanzia per il futuro della Serbia e dei Balcani;
in Kosovo è necessaria una fase di europeizzazione della situazione, senza passaggi bruschi e automatici all'indipendenza nel senso pieno del termine, nella quale la comunità internazionale continui ad essere garante dei processi che si devono sviluppare e della possibilità di un vero stato multiculturale, oggi difficile da intravedere, ma che si può concretizzare solo attraverso riforme strutturali e istituzionali;
in Kosovo l'Italia partecipa con più di duemila militari all'Operazione Joint Enterprise (KFOR), con mandato UNSCR n. 1244 del giugno 1999, che ha l'obiettivo di verifica e attuazione del Military Technical Agreement in previsione di un Peace Settlement;
tutta l'area balcanica, dalla quale non va isolata la questione del Kosovo, e la sua stabilità vera riveste un interesse prioritario e strategico per l'Italia -:
se, posto da una parte il primario interesse dell'Italia per l'area balcanica e dall'altra il coinvolgimento dell'Italia nella guerra in Afghanistan, secondo l'interrogante inutile e controproducente, non ritenga necessario concentrare un maggiore impegno alla salvaguardia della pace nell'area balcanica destinando alla Operazione Joint Enterprise in Kosovo anche le risorse attualmente destinate alle missioni militari in Afghanistan (ISAF ed Enduring Freedom).
(4-01342)