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Allegato B
Seduta n. 56 del 20/10/2006
TESTO AGGIORNATO AL 24 OTTOBRE 2006
ECONOMIA E FINANZE
Interrogazione a risposta orale:
FORMISANO e CIOCCHETTI. - Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro della solidarietà sociale, al Ministro per le politiche giovanili e le attività sportive. - Per sapere - premesso che:
i disabili romani usufruiscono da parte dei volontari dell'APIS di massaggi shiatsu, dai quali traggono enormi benefici e conseguentemente indubbi miglioramenti;
siffatti trattamenti vengono praticati al velodromo dove, in seguito alla cessione della struttura da parte del CONI all'ente EUR, è stata lasciata una stanza con l'utilizzo del bagno in comodato d'uso;
a causa di imminenti lavori di ristrutturazione finalizzati alla eventuale costruzione di un centro commerciale, si è intimato ai volontari di lasciare al più presto i locali dove abitualmente svolgono la loro attività -:
quali provvedimenti intendano adottare al riguardo, nell'esercizio dei diritti di azionista dell'EUR Spa, per continuare a garantire ai diversamente abili un servizio fondamentale per loro e le loro famiglie.
(3-00351)
Interrogazione a risposta in Commissione:
TASSONE, MELE, D'AGRÒ, RONCONI, OPPI e MEREU. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
secondo quanto riportato dalla stampa locale, sarebbe stato venduto un immobile delle Ferrovie dello Stato Spa, ubicato nella città di Cagliari, a via Roma, attraverso un'asta pubblica pubblicizzata attraverso internet;
è senz'altro di grande importanza, in questo tipo di operazioni, garantire la massima trasparenza -:
se tale notizia corrisponda al vero e se tale alienazione sia stata fatta effettivamente per il tramite dell'asta pubblica e, in tal caso, se siano state garantite le necessarie condizioni di pubblicità e trasparenza e quali parametri siano stati adottati ai fine della determinazione del valore e per la valutazione della migliore offerta, infine quali siano stati i partecipanti e gli aggiudicatari delle aste, quale risultato economico abbia garantito all'ente e se nella compravendita risultino rappresentanti delle istituzioni locali sarde.
(5-00328)
Interrogazioni a risposta scritta:
MINARDO. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
è preoccupante la situazione che stanno vivendo le aziende agricole della fascia trasformata iblea in quanto l'Inps di Ragusa ha sospeso per l'anno 2006 le indennità di disoccupazione dei lavoratori agricoli impiegati nelle aziende agricole anche se regolarmente iscritti negli elenchi anagrafici a validità prorogata;
la decisione dell'Inps è scaturita dal fatto che alcune aziende agricole, avendo sfiorato la quantità di giornate lavorative per i suddetti lavoratori e quindi la produzione, ritiene che queste aziende debbano essere inquadrate nel settore del commercio in quanto l'attività connessa è superiore all'attività agricola, con la conseguente rideterminazione delle posizioni e dell'ammontare dei redditi dei contributi previdenziali ed assistenziali dovuti all'Istituto previdenziale;
la determinazione da parte dell'Ispettorato Inps scaturisce da una mera interpretazione letterale e soggettiva dell'Istituto di previdenza, basata sul contenuto di alcune circolari applicative della normativa nazionale e non tiene nel dovuto conto la natura e l'organizzazione produttiva delle aziende interessate;
attualmente diverse aziende agricole si trovano nella posizione di disdire contratti
già avviati a causa della disposizione dell'Ispettorato con il rischio del passaggio nel settore commercio che comporterebbe la chiusura di tante aziende in quanto sarebbe impossibile continuare l'attività sia per il reclutamento di mano d'opera sia per l'aumento dei costi che in questo momento di crisi le aziende non possono sostenere;
questa forma che l'interrogante giudica di repressione penalizza fortemente gli imprenditori e i lavoratori agricoli nonché le loro famiglie;
se si dovesse tenere conto dell'interpretazione sopraccitata la problematica provocherà grave nocumento su tutte le aziende della Sicilia sud-orientale danneggiando imprenditori e lavoratori -:
se il Governo intenda assumere iniziative normative per rivedere quanto stabilito dai decreti legislativi nn. 226, 227 e 228 del 2001, dai quali sono scaturite delle circolari Inps, in particolare la n. 53 del 14 marzo 2003, dove l'azione interpretativa da parte dell'Ispettorato ha notevoli influenze sia sull'esistenza delle aziende e di conseguenza sui livelli occupazionali che le aziende stesse riescono a garantire in un territorio dove l'agricoltura è la sola risorsa possibile.
(4-01351)
CRAPOLICCHIO. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
com'è noto, l'articolo 1, comma 486, della legge n. 266 del 23 dicembre 2005 (Legge Finanziaria 2006), ha stabilito l'obbligo, per i soggetti titolari di concessioni di grandi derivazioni d'acqua per uso idroelettrico, del versamento, entro il 28 febbraio di ogni anno ed a partire dall'anno 2006, di un canone unico aggiuntivo, pari ad euro 3.600,00 per MW di potenza nominale installata, prevedendo, altresì, che tali somme siano ripartite in favore del bilancio dello Stato (per la quota di 5/6), ed in favore dei comuni interessati, in quanto sedi di centrali idroelettriche (per la quota di 1/6);
ne segue il diritto, per ciascun comune interessato, di ottenere il trasferimento da parte dello Stato della quota di 1/6 di quanto complessivamente versato dal concessionario a titolo di canone unico aggiuntivo;
i comuni confinanti di Maccagno (Varese), Tronzano Lago Maggiore (Varese) e Veddasca (Varese), sono certamente comuni interessati, ai sensi e per gli effetti della citata normativa, in quanto, nei territori di loro pertinenza, è ubicata la Centrale Enel di Roncovalgrande;
l'Enel Produzione S.p.a, titolare della concessione di grande derivazione d'acqua relativa alla Centrale di Roncovalgrande, ha comunicato, con nota del 31 marzo 2006, ai Comuni predetti d'aver regolarmente versato allo Stato, a titolo di canone unico aggiuntivo relativamente alla detta concessione, la somma di euro 3.672.360,00;
in virtù della citata normativa, un sesto di tale somma (pari ad euro 612.060,00) deve essere trasferita, in proporzione delle percentuali stabilite nel relativo decreto di concessione, ai Comuni di Maccagno (Varese), Tronzano Lago Maggiore (Varese) e Veddasca (Varese);
tuttavia, nonostante sia trascorso un considerevole lasso di tempo e nonostante l'ente concessionario abbia provveduto ad erogare le somme dovute nei termini di legge, consta all'interrogante che gli organi competenti non hanno, a tutt'oggi, effettuato il prescritto trasferimento dei fondi in favore delle amministrazioni predette e che, più in generale, gran parte delle amministrazioni locali beneficiarie dei detti fondi, in quanto nei rispettivi territori si trovano ad insistere centrali idroelettriche, sono costrette, loro malgrado, a registrare estenuanti ed immotivati ritardi nelle procedure di ritrasferimento degli stessi;
tutti comprendono come tali ritardi nell'erogazione delle somme dovute vadano ad incidere, aggravandoli ulteriormente, sui già magri bilanci delle amministrazioni
locali interessate; senza considerare, inoltre, come in tal guisa si privino le stesse, sia pure temporaneamente, della disponibilità di somme che avrebbero, viceversa, diritto ad incamerare in tempi ragionevolmente brevi al fine, tra l'altro, di finanziare i servizi affidati dalla normativa sovraordinata, alla propria gestione -:
quali iniziative intenda intraprendere presso gli organi competenti, sì da garantire che le procedure per il trasferimento, in favore dei comuni interessati, delle quote di quanto corrisposto dai concessionari di grandi derivazioni d'acqua per uso idroelettrico a titolo di canone unico aggiuntivo vengano espletate con ragionevole celerità.
(4-01352)