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Allegato B
Seduta n. 60 del 26/10/2006
TESTO AGGIORNATO AL 6 NOVEMBRE 2006
...
INTERNO
Interpellanza:
La sottoscritta chiede di interpellare il Ministro dell'interno, il Ministro della giustizia, per sapere - premesso che:
l'interrogante ha più volte segnalato, attraverso vari atti ispettivi, a tutt'oggi privi di risposte, l'allarmante situazione registrabile nella Città di Lamezia Terme (Catanzaro), dove, da anni è in corso una sanguinosa guerra tra le cosche mafiose del territorio;
la presenza delle cosche nella città ha comportato per ben due volte, nello spazio di soli dieci anni, lo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazione mafiosa ed ha, altresì, fatto registrare numerosi omicidi, tra i quali anche quello dell'avvocato Torquato Ciriaco, rimasto privo a tutt'oggi, dell'individuazione dei killer, mandanti e movente;
la pressione delle cosche della 'ndrangheta lametina diventa sempre più preoccupante non solo per gli atti intimidatori perpetrati nei confronti dei rappresentanti delle istituzioni, ma, soprattutto per gli atti criminali espletati contro imprenditori, commercianti e professionisti della città;
nella serata del 24 ottobre 2006 un enorme incendio, di natura certamente dolosa, si è sviluppato all'interno del più grande deposito per pneumatici, che si trova nella città di Lamezia Terme a poca distanza da alcune abitazioni, e dal locale Commissariato della Polizia di Stato;
l'incendio ha messo a rischio gli appartamenti di quattro famiglie che sono state evacuate; un bambino è stato ricoverato per problemi respiratori dovuti al denso fumo sprigionatosi, è crollata parte della palazzina che ospitava il deposito ed è stata, quindi, compromessa definitivamente la stabilità dell'intero edificio;
nella scorsa settimana erano stati dati alle fiamme tre autobus dell'azienda Bilotte ed erano andate in fumo anche cinque auto in diversi punti della città;
il Procuratore della Repubblica di Lamezia Terme, dopo quest'ultimo attentato, nel definire la situazione «esplosiva», ha dichiarato che in città «la legalità è garantita con difficoltà e con grandissimi sforzi da parte delle Forze dell'Ordine e della Magistratura»;
gli imprenditori lametini non riescono più ad essere protetti dall'espansione del racket e dell'usura che quotidianamente viene esercitata sulle loro attività;
nei giorni scorsi il coraggioso imprenditore lametino, Roberto Molinaro, titolare di una azienda di materiali edili-sanitari, vessato da tempo dal racket, ha tappezzato
la vetrina del suo negozio con un manifesto di protesta, giacché le sue nominative ed annose denunzie contro gli estorsori non hanno, fino ad oggi, avuto le adeguate risposte giudiziarie;
l'interrogante ha più volte, anche nella scorsa legislatura chiesto insistentemente gli adeguamenti, anche straordinari degli Organici delle Forze dell'Ordine e della Magistratura lametina -:
quali urgenti iniziative intendano attuare affinché sia reso possibile che vengano assicurati alla giustizia i responsabili degli omicidi e degli innumerevoli atti intimidatori effettuati nella città di Lamezia Terme;
quali urgenti iniziative intendano attuare al fine di garantire il ripristino della legalità in quel territorio e la sicurezza di tutti i cittadini.
(2-00210)«Angela Napoli».
Interrogazione a risposta in Commissione:
CAPARINI e GIBELLI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
l'imposta addizionale sui diritti d'imbarco dei passeggeri sugli aeromobili è stata istituita dall'articolo 2, comma 11, della legge n. 350 del 2003 - legge finanziaria per il 2004 - successivamente modificato dall'articolo 6-quater del decreto-legge 31 gennaio 2005, n. 7 e dall'articolo 11-septies del decreto-legge 30 settembre 2005, n. 248;
l'articolo 2, comma 11, della legge n. 350 del 2003 ha fissato l'imposta in 1 euro per ogni passeggero imbarcato e ha stabilito che l'imposta fosse versata all'entrata del bilancio dello Stato, per la successiva rassegnazione per la parte eccedente 30 milioni di euro in un apposito fondo istituito presso il Ministero dell'interno e ripartito sulla base del rispettivo traffico aeroportuale secondo il seguente criterio: 1) il 20 per cento del totale a favore dei comuni del sedime aeroportuale o con lo stesso confinanti secondo la media di specifiche percentuali, 2) l'80 per cento del totale per il finanziamento di misure dirette alla sicurezza nelle strutture aeroportuali;
l'articolo 6-quater del decreto-legge n. 7 del 2005 ha incrementato di un ulteriore euro tale addizionale, portandola a 2 euro, stabilendo che tale incremento fosse destinato ad alimentare il fondo per il sostegno del reddito e dell'occupazione e della riconversione e riqualificazione del personale del settore del trasporto aereo. L'articolo ha poi innalzato la percentuale a favore dei comuni (dal 20 al 40 per cento) e ha ridotto la percentuale a favore della sicurezza aeroportuale (dall'80 al 60 per cento);
l'articolo 11-septies del decreto-legge n. 203 del 2005 ha infine stabilito che l'addizionale fosse versata all'entrata del bilancio dello stato per la successiva rassegnazione quanto a trenta milioni di euro in un apposito fondo istituito presso il ministero delle infrastrutture e dei trasporti destinato a compensare l'Enav Spa per i costi sostenuti per garantire la sicurezza ai propri impianti e quanto alla residua quota, nel fondo istituito presso il ministero dell'interno che risulta ripartito sulla base del rispettivo traffico aeroportuale secondo le suddette percentuali del 40 e del 60 per cento;
l'articolo 214, della legge Finanziaria per il 2007, prevede un incremento dell'addizionale comunale sui diritti di imbarco di 50 centesimi a passeggero, portandola così a euro 2.50, al fine di ridurre il costo a carico del bilancio dello Stato del servizio antincendi negli aeroporti -:
quali le risorse sino ad ora raccolte e destinate a favore dei comuni del sedime aeroportuale, quali i comuni beneficiari, quali le misure dirette alla sicurezza nelle strutture aeroportuali finanziate e quali destinate al fondo per il sostegno del reddito e dell'occupazione e della riconversione e riqualificazione del personale del settore del trasporto aereo.
(5-00348)
Interrogazioni a risposta scritta:
ULIVI e MIGLIORI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
nell'ambito della linea ferroviaria Firenze-Bologna esiste una galleria, lunga ben 18 km, che inizia a Vernio e termina a San Benedetto Val di Sambro, che è la più lunga galleria ferroviaria a doppio binario esistente in Europa e purtroppo assai famosa per essere stata sede, nell'agosto del 1974, di un gravissimo attentato al treno Italicus che vi stava transitando;
è da tempo che le autorità locali, di concerto con quelle nazionali, cercano di organizzare una rete di soccorsi efficace ed efficiente in grado di intervenire immediatamente nel caso malaugurato di incidente all'interno della galleria;
nonostante la disponibilità teoricamente mostrata nel trovare una soluzione alternativa alla soluzione ottimale che sarebbe un distaccamento di Vigili del Fuoco nei pressi dell'imbocco della galleria, si ripropone più allarmante il problema a causa della situazione che si va delineando in Val di Bisenzio con l'apertura dei cantieri per i lavori relativi a modifiche strutturali alla Strada Regionale ex strada statale 325 che si traduce in vari ostacoli al transito dei soccorsi come già osservato nel corso di esercitazioni della protezione civile;
la pista di atterraggio per elicotteri attualmente in fase di ultimazione a Vernio da parte di Rete Ferroviaria Italiana e la necessità di un distaccamento dei Vigili del Fuoco, che potrebbero direttamente gestirla 24 ore su 24, appaiono ora essenziali per un intervento fattivo e rapido in caso di incidente -:
se il Ministro in indirizzo non intenda valutare di nuovo la possibilità di reperire risorse economiche che permettano la dotazione organizzativa, infrastrutturale e strumentale per dotare l'imbocco della galleria di un distaccamento ad hoc dei Vigili del Fuoco.
(4-01419)
VILLARI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
Napoli è la terza città d'Italia per abitanti ma la prima per densità di popolazione. Per storia e posizione geografica può essere considerata tra l'altro la porta d'ingresso in Europa dal Mediterraneo. È anche città d'arte, una delle più visitate dai turisti nel nostro paese. Purtroppo nel quotidiano il capoluogo partenopeo è tristemente noto anche per l'emergenza criminalità che vi soffoca la vita civile e sociale. I delitti commessi ogni giorno a Napoli e nel napoletano sono di ogni tipo e entità; ormai i media di tutto il mondo fanno a gara nel rappresentare come eccezionali non tanto il numero di delitti commessi quanto la spettacolarità dei reati. L'ultimo e più eclatante ha consentito alla città di guadagnare le prime pagine di tutti i giornali nazionali pur durante lo sciopero dei giornalisti radiotelevisivi: un pullman diretto verso l'aeroporto di Capodichino è
stato bloccato e gli occupanti rapinati da un commando in pieno giorno e in pieno centro cittadino. I ripetuti appelli delle istituzioni locali hanno avuto ascolto dal Governo e ci si è confrontati sulla presenza di forze dell'ordine e sul loro coordinamento. Tutto questo comunque non appare assolutamente sufficiente al recupero di legalità del quale la città di Napoli ha bisogno; servono misure eccezionali e reazioni altrettanto forti da parte del Governo;
quale sia la posizione del Governo in tema di sicurezza a Napoli, se la lotta alla criminalità sia prioritaria nell'agenda dell'esecutivo -:
quali iniziative il Governo e il Ministro dell'interno intendano assumere per stroncare questo drammatico fenomeno criminale che offende la gloriosa storia di Napoli ed impedisce anche solo di ipotizzare uno scatto in avanti della società napoletana sulla via della crescita e dello sviluppo sociale, economico e civile.
(4-01423)
ASCIERTO. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
dal 30 agosto al 9 settembre 2006, la città di Venezia ha ospitato la 63a edizione della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica;
tali avvenimenti richiamano importanti personalità da ogni parte dal mondo e, ovviamente, i servizi di sicurezza connessi prevedono un enorme impiego di risorse da parte delle Autorità locali preposte alla Sicurezza;
gli operatori delle forze di Polizia occupati per garantire l'ordine e la sicurezza pubblica, vengono impiegati in maniera massiccia e straordinaria a causa della cronica mancanza di personale;
il SAP (Sindacato della Polizia di Stato), ha lamentato che il lavoro straordinario prestato dal personale delle forze dell'ordine, che oltre a creare un inevitabile disagio alla vita privata degli stessi operatori, quest'anno, a differenza degli anni passati, non sarebbe stato pagato;
il Ministero dell'interno non avrebbe, infatti, previsto un fondo straordinario per coprire le numerose ore straordinarie indispensabili per poter garantire un livello di sicurezza sufficiente durante la suddetta manifestazione, lasciando i poliziotti senza la dovuta remunerazione;
questa situazione incide in modo particolarmente negativo nella realtà della Questura di Venezia, dove gli eventi e le manifestazioni si susseguono nel corso di un anno solare: oltre alla citata Mostra del Cinema, infatti, si ricordano a mero titolo esemplificativo la Regata storica, la Festa del Redentore e il Carnevale;
il mancato pagamento del lavoro straordinario rischia di generare un vero e proprio sfruttamento degli agenti di polizia che non vedono riconosciute le ore lavorative effettuate per garantire la sicurezza di chi partecipa a tali eventi -:
se il Ministro interrogato voglia accertare la situazione e laddove si accertasse effettivamente una mancata corresponsione del lavoro straordinario svolto dagli operatori della Polizia di Stato, quali provvedimenti urgenti voglia adottare per sanare la questione;
se, considerate le scarse risorse di personale della Questura di Venezia in relazione ai numerosi eventi per i quali deve essere garantito il servizio di sicurezza ed ordine pubblico, voglia disporre affinché venga immediatamente potenziata la stessa Questura.
(4-01428)
MANCUSO, LO PRESTI e GERMONTANI. - Al Ministro dell'interno, al Ministro della salute. - Per sapere - premesso che:
il canile e gattile rifugio «Termini» sito nel comune di Sesto Fiorentino e gestito dall'associazione «Unione Amici del Cane e del Gatto» sta per essere spazzato via dalle ruspe;
nella struttura in oggetto sono ospitati 500 cani e 200 gatti raccolti dalle strade della zona in alcuni anni;
il comune anni addietro ha imposto lavori onerosi di milioni di euro per mettere a norma la struttura;
Il comune oggi da ordine di demolire tutto senza preoccuparsi del destino delle bestiole, in spregio alla legge 281 del 1991 che pone in capo al Sindaco la gestione degli animali randagi;
ben 50.000 firme sono state raccolte per chiedere all'amministrazione comunale di recedere dalla decisione di costruire proprio li un mostro di 90.000 m2 di cemento -:
quali provvedimenti intenda adottare per evitare problemi di sicurezza stradale conseguenti all'immissione di 700 animali per le strade di Sesto Fiorentino.
(4-01436)