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Allegato A
Seduta n. 60 del 26/10/2006
...
(A.C. 1750 - Sezione 2)
ORDINI DEL GIORNO
La Camera,
premesso che:
l'evoluzione della rete ferroviaria italiana e dei flussi di traffico ha avuto come conseguenza nel corso degli anni di modificare ruolo e funzioni di molti scali ferroviari che storicamente hanno svolto un ruolo importante per il trasporto e la distribuzione delle merci;
tra questi, ha svolto un ruolo importante per tutto il secolo scorso lo scalo ferroviario di Novi Ligure-San Bovo che ha funzionato principalmente per lo smistamento delle merci tra i porti liguri, in particolare il porto di Genova, e le aree del nord Italia e dell'Europa;
tale ruolo è stato riaffermato nel corso dell'iter di esame e approvazione dei progetti del cosiddetto terzo valico dei Giovi fra Genova e Novi Ligure, nel corso del quale è stato anche approvato un protocollo d'intesa fra RFI ed enti locali per la valorizzazione dell'area logistica della Valle Scrivia;
la regione Piemonte e il comune di Novi Ligure hanno più volte espresso la disponibilità a farsi carico della gestione delle aree e delle attrezzature afferenti il predetto scalo, per promuoverne un utilizzo a fini trasportistici, logistici, nonché per un suo recupero a fini sociali e di riqualificazione urbanistica della città,
impegna il Governo
nell'ambito della razionalizzazione e valorizzazione del patrimonio immobiliare non più strumentale alla gestione caratteristica dell'impresa ferroviaria, a valutare l'opportunità, d'intesa con RFI, che lo scalo ferroviario in questione venga dato in concessione alla regione Piemonte e al comune di Novi Ligure nell'ambito di un progetto di riutilizzo e di riqualificazione che gli stessi dovranno presentare a RFI e al Ministero competente.
9/1750/1. Lovelli, Barbi.
La Camera,
premesso che:
la città di Paola, la Calabria e il mondo intero, nell'anno 2007, si apprestano a celebrare in modo straordinario il quinto centenario della morte di San Francesco di Paola, spirito eccezionale e cosmopolita che infiammò di sé tutto un secolo grazie alla sua spiritualità, alla sua intelligenza e capacità comunicativa (il re Luigi XI lo volle come consigliere presso la sua corte), attestata da insigni protagonisti della storia del secolo appena trascorso,
il 2 giugno 1962 Giovanni XXIII lo dichiara Patrono principale della Calabria,
il 24 aprile 1990 il presidente nazionale dell'UNICEF lo dichiara «ambasciatore dei bambini calabresi»,
la città di Paola dal 1984 ha organizzato numerose iniziative per diffondere il ricordo del «suo Santo», che ha saputo pilotare l'attenzione dei potenti sui problemi e sulle sofferenze degli ultimi, alcune delle quali sono: settembre 2004 - gemellaggio con la città di Tours; gennaio 2006 - coniata a Roma la medaglia commemorativa sulla quarta regola (fondata dal Santo); marzo 2006 - a Roma convegno internazionale sulla quarta regola dei Minimi; settembre 2006 - a Paola inaugurazione della mostra itinerante «Francesco di Paola»,
impegna il Governo
a promuovere le manifestazioni per il quinto centenario della morte di S. Francesco e a sostenere le iniziative che il
Comune di Paola, insieme alle altre istituzioni, ha già predisposto con l'intento di far conoscere Paola, la provincia di Cosenza e la Calabria nel mondo.
9/1750/2. Mancini.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge in esame prevedeva in origine, all'articolo 42, comma 2, la soppressione della sede di Acireale della Scuola superiore della pubblica amministrazione;
tale norma, qualora approvata, avrebbe comportato gravissime conseguenze sul piano della formazione e dello sviluppo della dirigenza pubblica;
istituita con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 2 dicembre 1987, a seguito di un protocollo d'intesa tra la Presidenza del Consiglio dei ministri e la Regione Siciliana, sin dall'inizio la sede di Acireale della Scuola superiore della pubblica amministrazione ha rappresentato l'unica presenza formativa dello Stato per i pubblici dipendenti nel territorio della Regione Sicilia;
l'intenzione iniziale del Governo di sopprimere tale sede, adottata senza alcuna preventiva consultazione con le organizzazioni sindacali e sulla base di non meglio identificati requisiti di necessità ed urgenza che ne legittimavano l'inserimento in un decreto-legge, appariva assolutamente ingiustificata anche in considerazione del fatto che i costi di gestione della struttura non gravano in alcun modo sul bilancio dello Stato;
la Regione Sicilia, avvalendosi del Comune di Acireale, si è impegnata a fornire gratuitamente alla Scuola superiore della pubblica amministrazione, tutti i locali e le attrezzature e ad assumersi l'onere delle spese generali di funzionamento e delle eventuali manutenzioni ordinarie e straordinarie;
la sede di Acireale della Scuola superiore della pubblica amministrazione rappresenta non solo un punto di riferimento per la formazione del personale delle amministrazioni pubbliche (Stato, regione, province, comuni e altri enti comunque presenti nel territorio siciliano) ma anche una vera e propria risorsa culturale essendo dotata di una biblioteca specialistica nel campo giuridico-amministrativo, nonché di un Centro di documentazione europea che funge da strumento indispensabile per la conoscenza e l'informazione sulle tematiche relative all'integrazione comunitaria;
periodicamente vengono organizzati presso la struttura corsi di formazione e di aggiornamento professionale; in particolare, a partire dal mese di luglio e per i prossimi due anni, la sede si è impegnata in un vasto piano di attività formativa finanziata dal C.I.P.E. nel confronti delle pubbliche amministrazioni dell'Obiettivo 1 e commissionata alla Scuola superiore della pubblica amministrazione di Acireale dal Dipartimento della funzione pubblica;
in relazione alle numerose iniziative previste sono già pervenute, presso la sede di Acireale, oltre seicento richieste di adesione;
la paventata soppressione della scuola non solo giunge in una fase di massima espansione delle attività di formazione, ma rischierebbe altresì di paralizzare impegni finanziari già intrapresi precedentemente,
impegna il Governo
a non intraprendere ulteriori iniziative dirette a chiudere la sede di Acireale della Scuola superiore della pubblica amministrazione, struttura fondamentale non solo per il tessuto socio-economico dell'intera Sicilia ma anche per lo sviluppo culturale e professionale del management pubblico.
9/1750/3. Catanoso.
La Camera,
premesso che:
la legge 4 agosto 2006, n. 248, recante conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, recante disposizioni urgenti per il rilancio economico e sociale, per il contenimento e la razionalizzazione della spesa pubblica, nonché interventi in materia di entrate e di contrasto all'evasione fiscale, ha disposto, per i contribuenti IVA, l'obbligo di presentare all'amministrazione finanziaria, esclusivamente per via telematica, l'elenco dei soggetti nei confronti dei quali sono state emesse fatture (clienti) e l'elenco dei soggetti dai quali sono stati acquisiti (fornitori);
la stessa legge ha introdotto, per alcuni soggetti IVA, l'obbligo di trasmettere telematicamente all'agenzia delle entrate l'ammontare complessivo dei corrispettivi giornalieri delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi effettuate;
tali disposizioni sono volte ad incrementare gli strumenti di contrasto all'evasione tributaria e potrebbero essere estese, per le medesime finalità, anche alla trasmissione dei dati relativi all'inventario fisico di magazzino almeno per le aziende che presentino un determinato ammontare minimo di acquisti nell'esercizio;
le aziende utilizzano la valorizzazione delle giacenze di magazzino per riaggiustare i bilanci e condurli ad esprimere i risultati civilistici e fiscali più convenienti;
il tempestivo invio telematico delle risultanze inventariali potrebbe costituire un valido deterrente a tale diffusissima pratica e comportare un consistente recupero di materia imponibile attraverso il contrasto sia della sottostima delle giacenze finali per comprimere l'utile di bilancio, sia della sopravvalutazione delle stesse per la omessa fatturazione delle vendite,
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di adottare iniziative normative, anche nell'ambito della prossima legge finanziaria, che estendano l'applicazione di quanto previsto dalla legge n. 248 del 2006 anche alla trasmissione dei dati relativi all'inventario fisico di magazzino almeno per le aziende che presentino un determinato ammontare minimo di acquisti nell'esercizio.
9/1750/4. Iacomino, Andrea Ricci, Mungo.
La Camera,
premesso che:
ai sensi dell'articolo 37, commi 4 e 5, legge 4 agosto 2006, n. 248, recante conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, recante disposizioni urgenti per il rilancio economico e sociale, per il contenimento e la razionalizzazione della spesa pubblica, nonché interventi in materia di entrate e di contrasto all'evasione fiscale, le banche, la società Poste italiane, gli intermediari finanziari, le imprese di investimento collettivo del risparmio, le società di gestione del risparmio e ogni altro intermediario finanziario devono comunicare telematicamente all'Anagrafe tributaria l'elenco, completo di codice fiscale, dei soggetti con i quali intrattengono rapporti, con la specificazione della natura di questi ultimi;
una volta pervenuta, all' Anagrafe tributaria, la suddetta comunicazione telematica, è prevista l'archiviazione dei dati in un'apposita sezione;
ogni qual volta, dai dati in possesso dell'anagrafe tributaria, risultino situazioni tali da giustificare la richiesta di chiarimenti, dati, notizie e documenti rilevanti ai fini dell'accertamento di tributi o contributi, l'Amministrazione finanziaria potrà inviare a qualsiasi soggetto questionari
predisposti dall'anagrafe tributaria con invito a restituirli compilati e sottoscritti entro un termine prescritto (articolo 37, comma 7, legge n. 248 del 2006),
impegna il Governo
ad adottare iniziative normative tese a facilitare l'attività di accertamento da parte dell'Amministrazione finanziaria, in particolare prevedendo che le banche e la società Poste italiane, nell'ambito delle comunicazioni all'Anagrafe tributaria, qualifichino i titolari dei rapporti di conto corrente che, nell'anno di riferimento, abbiano effettuato versamenti non direttamente imputabili ad una specifica attività di impresa o esercizio di arte e professione di ammontare superiore a 50 mila euro.
9/1750/5. Andrea Ricci, Iacomino, Mungo.
La Camera,
premesso che:
l'arte rupestre di Val Camonica è patrimonio dell'umanità inserito dall'UNESCO nella lista mondiale dei siti di eccezionale e universale valore culturale;
una modesta percentuale del giacimento archeologico ed iconografico (circa il 30 per cento) è attualmente inserita in aree protette di differente tipologia giuridica (parchi di competenza comunale, regionale e nazionale) non sempre sufficienti a garantirne la salvaguardia e, al contempo una «sostenibile fruibilità» pubblica;
durante la sessione annuale UNESCO, tenutasi in Cina nel luglio 2004, dopo venticinque anni dal suo inserimento nella «World Heritage List», è stato segnalato l'assenza di una precisa delimitazione geografica delle aree istoriate e di un complessivo piano di gestione delle stesse ed è stata avviata una procedura di verifica globale sullo «stato di salute» dell'arte rupestre della Val Camonica; ai tradizionali problemi di conservazione causati dall'inquinamento atmosferico e dall'azione degli agenti naturali (esfoliazioni e distacchi superficiali, attacchi di organismi biologici quali muschi, licheni e alghe) si somma la deliberata azione dell'uomo che, con atti vandalici o indagini invasive non ortodosse, mette a repentaglio un patrimonio inestimabile;
i fattori che hanno reso possibile il degrado del patrimonio archeologico camuno sono da cercare nella libera fruizione delle rocce istoriate (con la sola eccezione del Parco nazionale di Naquane), la mancanza di educazione e di sensibilizzazione nei confronti di un bene culturale unico e di tutti, la costante assenza di procedimenti giudiziari e/o indagini relative agli ignoti vandali e l'assenza di coordinamento progettuale e operativo tra i vari enti coinvolti nella gestione, nell'amministrazione e nella ricerca;
la Sovrintendenza per i beni archeologici, di concerto con gli enti e le amministrazioni competenti, ha redatto un Piano di gestione, del primo sito italiano riconosciuto dall'UNESCO, volto all'individuazione delle modalità più idonee per una gestione coordinata dell'importante patrimonio culturale,
impegna il Governo
ad intraprendere azioni prioritarie per la valorizzazione del Sito UNESCO n. 94, «Arte rupestre della Valle Camonica», volte alla tutela del patrimonio e alla crescita di un bacino culturale di rilievo internazionale.
9/1750/6. Caparini.
La Camera,
premesso che:
il secondo comma dell'articolo 108 del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, stabilisce che le spese di pubblicità e propaganda sono deducibili nell'esercizio in cui sono
state sostenute, ovvero in quote costanti nell'esercizio stesso e nei quattro successivi;
non è affatto infrequente il caso, con evidenti effetti elusivi, di una sensibile sproporzione tra l'ammontare del volume di affari conseguito e l'ammontare delle spese di pubblicità e propaganda dedotte in un esercizio;
si rende conseguentemente necessario porre un valido deterrente al ricorso ad eccessive spese di pubblicità e propaganda non strettamente correlate all'ammontare dei ricavi dichiarati,
impegna il Governo
ad adottare provvedimenti tesi a garantire la necessità esplicata in premessa, in particolare prevedendo che l'ammontare deducibile delle spese di pubblicità e propaganda, in ogni singolo esercizio, non possa comunque superare il 5 per cento dei corrispettivi delle cessioni di beni e servizi alla cui produzione o al cui scambio è diretta l'attività dell'impresa.
9/1750/7. Pegolo, Mungo, Andrea Ricci, Iacomino.
La Camera,
premesso che:
il comma 14 dell'articolo 1 del decreto in esame contiene disposizioni relative al potenziamento degli uffici delle amministrazioni centrali e periferiche impegnate nelle attività di controllo, accertamento e riscossione dei tributi e nel contrasto dell'evasione fiscale e contributiva;
allo scopo, si predispone apposito fondo finanziato con una quota parte del gettito proveniente dalle maggiori entrate previste dalla messa in campo degli strumenti di cui ai precedenti commi del medesimo articolo 1;
talune strutture di amministrazioni statali, ad esempio le direzioni regionali e provinciali del lavoro, dipendenti dal Ministero del lavoro e della previdenza sociale, risultano essere sotto organico;
tali strutture hanno compiti e funzioni di assoluto rilievo nella lotta all'evasione contributiva e con essa in quella all'evasione fiscale;
al momento, risulta esserci una graduatoria di 946 candidati risultati idonei non vincitori nella selezione per 795 posti di ispettore del lavoro, area funzionale C, posizione economica C2, bandita dal Ministero del lavoro del dicembre 2004,
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di adottare provvedimenti atti ad integrare l'organico delle direzioni regionali e provinciali del lavoro, attingendo alla graduatoria predetta, tenuto conto delle risorse effettivamente disponibili e sentite le organizzazioni sindacali di riferimento;
a considerare la possibilità che parte degli idonei possa essere assorbito anche presso enti previdenziali, attesa l'uniformità di funzioni ispettive e di vigilanza.
9/1750/8. Mungo, Andrea Ricci, Iacomino.
La Camera,
premesso che:
l'Italia è la nazione che in assoluto presenta la più ampia diffusione di musei e luoghi culturali sul territorio;
il nostro Paese conta circa 1700 musei, alcuni dei quali risultano legati al territorio e alla cultura contadina. Un notevole incremento è costituito dall'emergere di musei già esistenti ma non funzionanti. Esiste, quindi, un fenomeno di sommerso museale che non è del tutto sconfitto e, peraltro, alcuni musei continuano a restare chiusi;
oggi il numero dei musei si è notevolmente accresciuto anche nell'ambito
dei beni ecclesiastici: l'AMEI, associazione dei musei ecclesiastici italiani, ha censito circa 1000 musei e raccolte d'arte di competenza ecclesiale, il cui incremento è dovuto anche agli stanziamenti diretti della Conferenza episcopale italiana, con l'utilizzo dell'8 per mille dell'IRPEF che il Governo vuole, invece, destinare alla cooperazione internazionale;
il cosiddetto «museo diffuso» testimonia una realtà importante, non solo per la sua consistenza sotto l'aspetto storico e culturale, ma potenzialmente anche economico;
accanto ai musei occorre ricordare l'importanza dei monumenti e dei siti storici ed archeologici la cui fruizione da parte del pubblico è sovente limitata dalle croniche carenze di personale specializzato: si tratta di circa 20.000 centri storici, borghi, 40.000 castelli e rocche, 1.500 conventi, 100.000 chiese di cui almeno un terzo di importanza imprescindibile per la storia dell'arte in Italia, per non contare le migliaia di biblioteche e archivi comunali, parrocchiali, vescovili, i teatri storici e le fontane monumentali;
le soprintendenze archeologiche svolgono compiti articolati su tutto il territorio e ad esse compete la tutela dei beni culturali;
la riforma del titolo V della Parte seconda della Costituzione ha suddiviso la materia dei beni culturali, per quanto riguarda la potestà legislativa, in due sub materie - «tutela» e «valorizzazione» - appartenenti l'una alla legislazione esclusiva dello Stato e l'altra alla legislazione concorrente;
la costituzionalizzazione di «tutela» e «valorizzazione» ha drammatizzato non solo i problemi connessi alla definizione del loro contenuto, ma anche il problema della localizzazione delle altre attività quali la gestione e il restauro, con la conseguenza, in un caso e nell'altro, di accentuare anziché smorzare, le conflittualità tra Stato e regioni. L'articolo 117, del resto, costituzionalizzando la distinzione tra le due funzioni ha consegnato agli interpreti il potere di definire il confine tra competenze statali e regionali. Come, infatti ha affermato la Corte Costituzionale nella sentenza n. 90 del 2003, la distinzione, fra «tutela» e «valorizzazione» dei beni culturali può essere desunta dalla legislazione vigente ed in particolare dagli articoli 148, 149, e 152 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
il confine delle competenze Stato - regioni in materia di beni culturali è dunque divenuto un confine «mobile», modificabile a seconda delle interpretazioni conferite alle attività stesse;
il nodo principale é quindi costituito dalla definizione di «tutela» ed è proprio questa la funzione che andrebbe maggiormente rivisitata alla luce delle trasformazioni sociali, economiche ed istituzionali avvenute nel nostro Paese;
purtroppo il maggior freno che si frappone a tale revisione è l'idea secondo cui il frazionamento dei poteri finalizzati alla conservazione del patrimonio culturale del nostro Paese coincide con un dissolvimento del patrimonio stesso per l'incapacità tecnica delle soprintendenze e l'immaturità politica del sistema locale ad assolvere tali funzioni;
l'attuale maggioranza di Governo deve prendere atto che il mancato adeguamento della normativa sui beni culturali alle trasformazioni avvenute nel Paese renderà insostenibili due fenomeni che si sono già evidenziati in questi ultimi dieci anni: l'isolamento del Ministero e il conseguente grave scollamento con il sistema regionale e locale. Il secondo è che perseguire in materia di beni culturali una politica simmetrica rispetto ad altri settori, quali il paesaggio, l'edilizia, l'urbanistica, ecc., costituirà un fattore di freno dello sviluppo economico e sociale del territorio poiché allontanerà progressivamente la comunità politica, sociale e civile dal patrimonio culturale;
la sentenza n. 90 del 2003 costituisce una sorta di incitamento alla drammatizzazione
del rapporto «tutela»-«valorizzazione»; essa ha adombrato una distinzione tra i beni culturali individuati ai sensi del decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 490, (e quelli individuabili attraverso le riserve di legge statale cui quel testo rinvia) per i quali rimane in qualche misura prevalente l'ambito della tutela (e da lì, alla luce di questa sentenza i problemi riguardanti la convivenza tra tutela e valorizzazione) e dall'altro «altri beni» che possono rivestire interesse storico-culturale della comunità regionale o locale. Risulta evidente la non percorribilità, ai fini della soluzione dei conflitti di competenze tra diversi livelli di governo territoriale, il metodo di stabilire di volta in volta se concreti interventi posti in essere sul bene, o comunque quelli previsti o possibili, rientrino in una delle definizioni normative attualmente vigenti; questi ultimi beni, in forza della competenza legislativa concorrente sulla valorizzazione e, naturalmente solo con riguardo agli aspetti relativi della stessa valorizzazione, possono essere assoggettati a particolari discipline legislative regionali. La funzione unificante assegnata al legislatore nazionale muta qualitativamente la natura degli atti legislativi da esso adottati. Questi, mirando alla tenuta complessiva dell'ordinamento, e non alla creazione dell'autonomia politica come è per il legislatore regionale, esigono un procedimento «pattizio» tra lo Stato e gli altri detentori del potere di indirizzo politico: ciò implica che le materie di competenza esclusiva statale diventino oggetto di una legislazione concordata che, in assenza del Senato federale, dovrà trovare momenti di dimensioni adeguate all'oggetto e agli interessi in campo, attraverso una rilettura del nesso tra le competenze legislative concorrenti dell'articolo 9 della Costituzione (che considera la tutela come qualcosa che va funzionalizzata allo sviluppo culturale e sociale del Paese). Un aspetto altrettanto importante, che consentirebbe di limitare il ricorso ai regolamenti previsti dal sesto comma dell'articolo 117 della Costituzione (che divide tassativamente le funzioni statali e regionali rispettivamente in tema di tutela e valorizzazione, ingenerando una conflittualità costituzionale) risiede nella rottura del parallelismo tra funzione legislativa e amministrativa;
l'applicazione del principio di sussidiarietà dovrebbe portare all'allocazione di tutte le funzioni amministrative sui livelli territoriali più vicini al cittadino purché adeguate all'assolvimento delle stesse. È evidente, tuttavia, e ciò non lede le esigenze dì unitarietà per cui le funzioni amministrative dovrebbero essere orientate dalla produzione di atti amministrativi che definiscano in senso fortemente operativo linee guida, standard e criteri di conservazione, utilizzazione e modifica dei beni tutelati; ciò orienterebbe l'azione di operatori secondo i principi unitari validi in tutto il territorio nazionale;
l'altro punto di rottura del parallelismo è costituito dalla previsione di forme d'intesa e coordinamento nelle materie della tutela dei beni culturali affidate dall'articolo 118, terzo comma, al legislatore statale. Tali forme d'intesa dovrebbero diventare il metodo normale di intervento del Ministero dei beni culturali, il quale dovrebbe ordinariamente procedere, d'accordo con gli enti stessi, nell'esercizio di tutte le funzioni amministrative;
anche sotto il versante del decentramento amministrativo, infatti, la sede di concertazione legislativa di indirizzo sull'esercizio delle funzioni stesse assume la valenza dello strumento di garanzia delle competenze legislative costituzionalmente attribuite; oggetto di tali intese potrebbero essere i beni di proprietà o nella disponibilità degli enti territoriali stessi. Altre e diverse forme di coordinamento potrebbero poi svilupparsi in materia di tutela dei beni culturali, allorché l'esercizio dei poteri statali di tutela interferisca con competenze concorrenti o con interessi di cui sono portatori gli enti territoriali, per esempio urbanistica, paesaggio, ecc.;
la cooperazione istituzionale tra Stato, regioni ed altre autonomie territoriali e locali, ìn sostanza, si pone come condizione ineliminabile per l'attuazione
del titolo V, sia sotto il profilo della potestà legislativa, sia con riguardo all'esercizio delle funzìonì amministrative;
tassatività delle competenze esclusive statali, possibile innovatività per l'attività della competenza legislativa concorrente regionale e rottura del parallelismo (sia sotto il profilo della riallocazione delle funzioni amministrative, sia ancora attraverso la forma delle intese per le attività di tutela) potrebbero paralizzarsi per la carenza dello strumento che dovrebbe sorreggerne l'effettività: una sede di concertazione legislativa tra Stato e regioni;
la cooperazione istituzionale rappresenta la condizione indispensabile per l'attuazione della riforma costituzionale e quindi la riuscita complessiva dell'operazione richiede che l'adeguamento della disciplina del titolo V proceda di pari passo con la riorganizzazione del Ministero dei beni culturali, poiché questa non può considerarsi una variabile indipendente né con riguardo alla distribuzione delle competenze legislative né, tantomeno, in relazione all'esercizio delle funzioni amministrative,
impegna il Governo
a valutare l'ipotesi di riorganizzazione degli strumenti amministrativi di governo del patrimonio culturale ai livelli sia centrale sia periferico, nonché in ambito statale e locale, compatibile con le esigenze di tutela, valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale, rivisitando la politica dei beni culturali, identificandola come un sistema pluralistico basato su regioni, province, comuni, attraverso un piano che preveda di concedere alle regioni i compiti riservati alle soprintendenze, comprese la gestione dei beni demaniali e le relative attività di valorizzazione; alle province e ai comuni ruoli di amministrazione e di gestione del proprio territorio, salvo l'affidamento da parte delle singole regioni di lavori di ricerca, di ritrovamento e di restauro dei beni culturali, nonché la realizzazione delle opere necessarie alla loro conservazione. L'affidamento della cultura alle istituzioni locali rappresenta l'unica soluzione in grado di proteggerla dai negativi modelli di malaffare, clientelismo e immobilismo cronico. La regione si occuperebbe sempre meno di gestione e il suo ruolo di coordinamento potrebbe favorire le proposte turistico-culturali che prevedono partnership tra più città o paesi, al fine di condizionare l'offerta attraverso politiche tendenti a favorire la realizzazione di strategie culturali concertate mediante un reale scambio informativo tra tutti i soggetti coinvolti.
9/1750/9. Goisis.
La Camera,
premesso che:
l'articolo 17 del decreto-legge in esame proroga i termini previsti dalla legge istitutiva della Società ARCUS s.p.a., e successive modificazioni, per la redazione e l'attuazione del regolamento di gestione e programmazione delle attività della società, autorizzandola, di fatto, a proseguire nella propria attività, nelle more dell'adozione di un regolamento;
l'incremento dal 3 al 5 per cento della quota riservata ad ARCUS s.p.a. degli stanziamenti per le infrastrutture, già prevista dal decreto-legge 31 gennaio 2005, n.7, è stata confermata per il 2007;
il citato articolo 17 dispone inoltre che la localizzazione degli interventi, nonché la vigilanza sulla loro effettuazione, siano esercitate di concerto dai Ministri delle infrastrutture e per i beni e le attività culturali con modalità da definirsi con decreto interministeriale;
è affidata ad ARCUS s.p.a la prosecuzione dei lavori appaltanti le attività di progettazione, realizzazione e degli interventi di adeguamento delle opere del Centro per la documentazione e la valorizzazione delle arti contemporanee e di nuovi musei, di cui alla legge 12 luglio 1999, n. 237, per un valore complessivo di 7,5 milioni di euro;
la predetta assegnazione discrimina fortemente le regioni del Nord caratterizzate da un tessuto urbanistico di interesse storico - artistico, centri storici, borghi, siti storici ed archeologici, castelli e rocche, conventi, chiese, biblioteche e archivi comunali, parrocchiali, vescovili, teatri storici e fontane monumentali,
impegna il Governo
a individuare, di concerto con gli enti locali e le regioni, iniziative volte al recupero e alla rivitalizzazione di comuni, frazioni, nuclei storici e complessi edilizi, il cui tessuto urbanistico di interesse storico-artistico conserva inalterate le sue caratteristiche originarie, disponendo di distribuire in misura equa la quota relativa al finanziamento per le attività gestite e programmate dalla Società ARCUS al Nord al Centro e al Sud.
9/1750/10. Garavaglia.
La Camera,
premesso che:
con i decreti del 5 agosto 1994 e del 24 dicembre 1997, adottati dal Ministero del lavoro e della previdenza sociale, di concerto con il Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, si escludeva l'Abruzzo dal novero delle regioni beneficiarie degli sgravi contributivi previsti dall'articolo 59 del decreto del Presidente della Repubblica 6 marzo 1978, n. 218, recante il testo unico delle leggi sugli interventi nel Mezzogiorno;
con sentenza del Tribunale amministrativo regionale del Lazio - Sezione III bis - n. 8374/2003, in data 14 ottobre 2004 veniva annullato il decreto adottato in data 24 dicembre 1997 dall'allora Ministro del lavoro e della previdenza sociale con cui era stata esclusa la Regione Abruzzo dal beneficio degli sgravi contributivi previsti dal richiamato decreto del Presidente della Repubblica n. 218 del 1978;
avverso tale decisione proponevano rituale appello la Presidenza del Consiglio dei ministri, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali ed il Ministro dell'economia e delle finanze, censurando la correttezza del giudizio di illegittimità pronunciato in prima istanza e chiedendone l'annullamento;
le originarie società ricorrenti resistevano, ribadendo la sussistenza dei vizi riscontrati a carico del decreto e contestando la fondatezza delle deduzioni assunte a sostegno dell'appello;
il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione IV) in data 13 gennaio 2006 ha deciso la reiezione dell'appello e la conferma della sentenza impugnata,
impegna il Governo
ad adottare tutti i provvedimenti, anche normativi, necessari per dare immediata esecuzione alla sentenza del Consiglio di Stato del 13 gennaio 2006 e per estendere a tutti gli aventi diritto della Regione Abruzzo il beneficio degli sgravi contributivi di cui all'articolo 59 del decreto del Presidente della Repubblica n. 218 del 1978, anche per evitare il prodursi di ulteriori, dannose controversie.
9/1750/11. Crisci, Cialente, Fasciani, D'Elpidio.
La Camera,
premesso che:
dopo l'entrata in vigore del decreto-legge 9 settembre 1992, n. 372, convertito, con modificazioni, dalla legge 5 novembre 1992, n. 429, vi è stata una applicazione non univoca, in particolare per quanto previsto dall'articolo 7-bis, comma 1, del sopra richiamato decreto-legge,
impegna il Governo
a dare agli organi dell'amministrazione le necessarie ed opportune indicazioni affinché vengano emanate apposite istruzioni
e chiarimenti al fine di confermare la validità, a tutti gli effetti, dei negozi giuridici ivi considerati e stipulati antecedentemente alla entrata in vigore del sopra indicato decreto-legge 9 settembre 1992, n. 372, convertito dalla legge 5 novembre 1992, n. 429.
9/1750/12. Strizzolo.
La Camera,
premesso che:
il decreto-legge in esame, all'articolo 3, comma 12, ha nuovamente modificato il regime di tassazione delle stock options, attraverso la sostituzione dei periodi secondo, terzo e quarto del comma 2-bis dell'articolo 51 del testo unico delle imposte sui redditi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, come introdotti dal comma 25 dell'articolo 36 del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248, condizionando il regime fiscale di favore previsto al verificarsi di tre ulteriori condizioni;
in particolare, le modifiche recate dal decreto-legge in esame introducono il requisito che l'opzione sia esercitabile non prima che siano scaduti tre anni dalla sua attribuzione;
tale disposizione pare ragionevolmente privilegiare quei piani di stock options volti a creare una fidelizzazione dei dipendenti, la quale è appunto la finalità primaria riconosciuta allo strumento delle stock options a livello internazionale;
la norma non prende tuttavia in considerazione quei casi nei quali piani di stock options deliberati in anni pregressi prevedono termini di esercizio dell'opzione inferiori a tre anni, ma che, di fatto, dopo tre o più anni dalla loro attribuzione, non sono state ancora esercitate dal dipendente;
la mancata, esplicita considerazione di tale fattispecie da parte della normativa fiscale penalizzerebbe ingiustificatamente quei dipendenti che, avendo detenuto le opzioni per più di tre anni, hanno già realizzato gli effetti propri dei piani di stock options, consistenti nella fidelizzazione alla società o gruppo che ha assegnato le opzioni;
appare possibile giungere a chiarire la predetta normativa sul piano interpretativo,
impegna il Governo
ad adottare iniziative volte a chiarire, in via interpretativa, che la norma di cui all'articolo 3, comma 12, lettera a), del decreto-legge in esame, deve essere intesa nel senso di considerare sussistente il requisito ivi previsto anche nel caso in cui, alla data di entrata in vigore del medesimo decreto, siano decorsi tre anni dall'attribuzione delle azioni oggetto del piano di stock options.
9/1750/13. D'Elpidio, Affronti, Del Mese.
La Camera,
premesso che:
è necessario rendere possibile il proseguimento delle opere del «Piano programma degli interventi per il risanamento igienico ed edilizio» del Comune di Venezia, comprese negli elenchi di cui all'articolo 6 della legge 29 novembre 1984, n. 798, di competenza delle amministrazioni comunali;
impegna il Governo
ad adottare ogni atto necessario affinché una quota dei finanziamenti già concessi e autorizzati dal CIPE, ai sensi dell'articolo 23 della legge 1o agosto 2002, n. 166, e dell'articolo 16 della legge 23 dicembre 2005, n. 266, sia destinata al citato Piano programma e che i relativi importi siano
sottratti agli obblighi di cui all'articolo 1, comma 140, della legge 23 novembre 2005, n. 266.
9/1750/14. Zanella, Cacciari, Fincato, Martella, Viola, Campa.
La Camera,
premesso che:
gli enti di previdenza pubblici, in attuazione del decreto legislativo 16 febbraio 1996, n. 104, hanno avviato la dismissione del patrimonio immobiliare;
le vendite dei suddetti immobili hanno coinvolto anche le abitazioni occupate sine titulo;
i fatti dimostrano che lo Stato ha un doppio interesse a permettere l'acquisto della casa ai cittadini «senza titolo», poiché ottiene un grande risparmio sociale dal non mettere in mezzo alla strada queste famiglie per fare cassa e perché le resistenze dei cittadini davanti alla magistratura - che spesso gli dà ragione per l'esistenza di diritti oggettivi - costano enormemente agli enti e impediscono le vendite;
il precedente Governo riconobbe quanto sopra detto e l'articolo 7-bis del decreto-legge 30 settembre 2005, n. 203, convertito, con modificazione, dalla legge 2 dicembre 2005, n. 248, recependo quanto contemplato dalla risoluzione n. 7-00558 della XIV legislatura, ha esteso i diritti di opzione e all'acquisto agli inquilini sine titulo, purché privi di titolo alla data di entrata in vigore del decreto-legge 25 settembre 2001, n. 351, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 novembre 2001, n. 410;
il 24 novembre 2005, con l'accettazione dell'ordine dei giorno 9/6176/186, il Governo si impegnò ad adottare le opportune iniziative volte ad estendere il diritto di prelazione a tutti quegli inquilini occupanti senza titolo, purché in regola con i versamenti delle indennità di occupazione, che non siano proprietari di altro alloggio, la cui condotta non integri ipotesi di reato diverse dalla descritta occupazione abusiva, e la cui posizione sia divenuta tale anche successivamente alla data di entrata in vigore del citato decreto-legge n. 351 del 2001, che si rendano disponibili all'acquisto, accettando il prezzo stabilito dall'ente venditore come «prezzo base d'asta»;
quasi tutte le forze politiche si dichiararono a favore della risoluzione 7-00558 che mise in moto il processo di estensione dei diritti a favore dei sine titulo;
nelle more delle decisioni della politica, gli enti pubblici stanno portando avanti procedure e azioni, anche contrarie al dettato di legge - come lo scorporo dei locali cantina - per vendere a terzi le case degli inquilini senza titolo, creando disagio, sconcerto tra i cittadini e creando altre occasioni di conflitto legale e sociale,
impegna il Governo
ad adottare con urgenza tutte le iniziative volte a dare attuazione a quanto approvato con l'ordine del giorno 9/6176/186 del 24 novembre 2005.
9/1750/15. Buontempo.
La Camera,
premesso che:
l'articolo 4 del decreto-legge in esame prevede, di fatto, un meccanismo di aggiornamento automatico dei dati catastali inerenti l'uso dei suoli e dei fabbricati in aree rurali basato sui dati riportati nelle domande di concessione degli aiuti comunitari trasmesse dagli agricoltori ad AGEA;
il nostro ordinamento non prevede che i dati iscritti in catasto abbiano valore probatorio e, pertanto, non si capisce perché tale valore debba essere riconosciuto, peraltro ai soli fini impositivi, ai
dati forniti dagli agricoltori, per tramite di AGEA, relativamente alle loro attività produttive ed all'utilizzo dei fabbricati;
gli aggiornamenti catastali per tramite delle domande di aiuto presentate dagli agricoltori ad AGEA sono validi, ai fini fiscali, a decorrere dall'anno in corso, determinando, di fatto, un incremento dei livelli di imposizione su base retroattiva;
le modifiche introdotte in merito alle suddette modalità di aggiornamento dei dati relativi all'uso dei suoli determineranno un forte incremento del livello impositivo che, già in sede di prima applicazione, decurterà per più del 50 per cento le agevolazioni fiscali tradizionalmente riconosciute agli agricoltori, attraverso il regime di imposte dirette fondate sugli estimi catastali;
l'accatastamento forzoso dei fabbricati rurali determinerà un aumento della pressione fiscale che è stimato possa variare da 1 a 1,7 miliardi di euro, a seconda del modo in cui detto accatastamento sarà realizzato;
il combinato disposto delle misure fiscali recate dal decreto in esame e delle norme che il Governo intende fare approvare attraverso la legge finanziaria determina, per il settore agricolo, un bilancio pesantissimo e tale da determinare, già per il 2007, una perdita di risorse stimabile in non meno di 800 milioni di euro rispetto all'anno precedente,
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di eliminare ogni forma di tassazione che operi su base retroattiva ed a subordinare allo svolgimento di effettivi accertamenti il riconoscimento e, quindi la validità ai fini fiscali, dei dati relativi all'uso dei suoli e dei fabbricati che saranno desunti dalle domande di aiuto presentate dagli agricoltori per tramite di AGEA.
9/1750/16. Alessandri.
La Camera,
premesso che:
costituisce un fatto provato che negli anni più recenti la «inoperatività» (misurata in termini di ritardi attuativi dei bandi, di mancate concessioni e/o di mancate erogazioni) della legge n. 488 del 1992 ha contribuito a ridurre in maniera drastica i livelli e i flussi di investimento nelle attività produttive nelle sue aree di applicabilità;
a decrescenti aiuti hanno corrisposto notevolmente decrescenti investimenti;
gli incentivi erano assegnati attraverso aste competitive che tenevano conto di criteri come la proporzione di fondi propri investiti nel progetto, il numero di posti di lavoro che il progetto si propone di realizzare e l'ammontare di sussidio richiesto;
il sistema di incentivi a fondo perduto, con tutto il suo inefficiente indotto, non ha favorito in maniera sensibile l'apparato produttivo del Mezzogiorno, dove è stato utilizzato nella sua quasi totale disponibilità, viste le deludenti progressioni dei PIL locali e dei redditi pro-capite;
in questi anni, soprattutto al Sud, si è visto come, per massimizzare la probabilità di ottenere l'aiuto, si fossero intrapresi progetti meno redditizi (magari con un più elevato rapporto occupati-investimento, visto che questo era un criterio dei meccanismi di assegnazione), con sprechi dal punto di vista dell'efficienza;
quanto previsto dell'articolo 8 del decreto-legge in esame penalizza le imprese delle aree sottoutilizzate, soprattutto del Nord, che predisponendo progetti imprenditoriali di sviluppo facevano affidamento sugli incentivi ad essi destinati,
impegna il Governo
a definire criteri, nell'ambito del riesame delle domande già presentate, restrittivi
legati alla effettiva fattibilità e bontà del progetto presentato, privilegiando le aree sottoutilizzate presenti nei territori produttivi del nord Italia.
9/1750/17. Allasia.
La Camera,
premesso che:
l'articolo 22 del decreto-legge in esame, in materia di rivalutazione delle rendite corrisposte dall'INAIL, è teso a prevedere che l'adeguamento annuale delle rendite avvenga «su delibera del consiglio di amministrazione dell'INAIL, con decreto del Ministro del lavoro e della previdenza sociale, previa conferenza dei servizi con il Ministero dell'economia e delle finanze e, nei casi previsti dalla legge, con il Ministero della salute»;
la previsione di una Conferenza di servizi in sostituzione dell'attuale lungo iter di «concertazioni» ministeriali dovrebbe dare un'accelerazione alla procedura di adeguamento annuale delle rendite INAIL;
da sempre l'ANMIL - Associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro - ha ritenuto la procedura contenuta nel decreto legislativo 23 febbraio 2000, n. 38, alquanto complessa, chiedendo, per ovviare ai regolari ritardi, di eliminare la necessità dei decreti, rendendo cioè sufficiente per l'erogazione degli aumenti legati all'inflazione la rilevazione ISTAT e per quelli legati alla crescita dei salari una delibera del consiglio di amministrazione dell'INAIL,
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di snellire ulteriormente il meccanismo di adeguamento annuale delle rendite INAIL, dando seguito alle richieste dell'ANMIL.
9/1750/18. Bodega.
La Camera,
premesso che:
l'articolo 6 del decreto-legge in esame prevede disposizioni in materia di imposta sulle successioni e donazioni;
l'intenzione del Governo è di applicare ai beni e diritti trasferiti per causa di morte a favore del coniuge e dei parenti in linea retta un'imposta sulle successioni pari al 4 per cento del valore complessivo eccedente 1.000.000 di euro,
impegna il Governo
a valutare, previo monitoraggio dell'applicazione delle predette disposizioni, l'opportunità riconsiderare la scelta di sottoporre a tassazione i beni e i diritti trasferiti per causa di morte a favore del coniuge e dei parenti in linea retta.
9/1750/19. Bricolo.
La Camera,
premesso che:
l'articolo 19 del decreto-legge in esame prevede la revisione dei compensi dei componenti del Consiglio direttivo degli Enti parco nazionali, con l'obiettivo di assicurare il fondamento giuridico all'erogazione di tali compensi;
secondo quanto previsto nella relazione tecnica del Governo, l'attuazione del citato articolo 19 non comporta maggiori oneri a carico dello Stato,
impegna il Governo
a riferire al Parlamento, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, sullo stato di attuazione dell'articolo 19, con particolare riferimento all'invarianza di spesa relativa ai compensi degli organi degli Enti parco nazionali.
9/1750/20. Brigandì.
La Camera,
premesso che:
il decreto-legge in esame, all'articolo 41, estende l'ambito degli incarichi dirigenziali soggetti a cessazione decorsi novanta giorni dal voto di fiducia al Governo;
invero, sono revocati gli incarichi conferiti a dirigenti dipendenti della pubblica amministrazione previo collocamento fuori ruolo, comando o analogo provvedimento, nonché gli incarichi dirigenziali conferiti a persone anche esterne all'amministrazione di particolare e comprovata qualificazione professionale;
la norma richiamata prevede l'applicazione delle medesime disposizioni anche ai direttori delle Agenzie, comprese le Agenzie fiscali;
con efficacia una tantum e in sede di prima applicazione, gli incarichi indicati, conferiti prima del 17 maggio 2006, cessano ove non confermati entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto-legge in esame e, entro il medesimo termine, cessano altresì le nomine degli organi dell'Agenzia per i servizi sanitari regionali;
la disposizione è stata riformulata nel senso di prevedere che siano fatti salvi gli effetti economici dei contratti in essere per gli incarichi conferiti a soggetti non dipendenti da pubbliche amministrazioni,
impegna il Governo
a riferire al Parlamento, successivamente alla scadenza del termine indicato nella disposizione richiamata, quale sia il numero effettivo dei dirigenti che non risultano essere stati riconfermati e a quali settori dirigenziali della pubblica amministrazione essi appartengano, con precisa indicazione della compensazione operata per il mantenimento degli effetti economici dei contratti del personale esterno alla pubblica amministrazione a valere sulle disponibilità del fondo di cui all'articolo 24, comma 8, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165.
9/1750/21. Cota.
La Camera,
premesso che:
la recente riforma della politica agricola comunitaria, fondandosi sulla sostituzione degli aiuti alla produzione, con aiuti al reddito concessi indipendentemente dallo svolgimento dell'attività produttiva, ha introdotto un regime di sostegno indifferenziato, di fatto totalmente neutro rispetto alle scelte produttive dell'imprenditore agricolo e, per questo, del tutto indifferenziato e, di conseguenza, incapace di indirizzare i comportamenti e le scelte degli agricoltori in funzione di determinati obiettivi di politica agraria;
l'agricoltura è sempre più esposta a condizionamenti derivanti dal quadro internazionale e, per poter fare fronte a tale situazione, necessita di poter contare su interventi modulati in funzione delle diverse realtà territoriali, nonché finalizzati ad incentivare l'adozione di comportamenti funzionali allo sviluppo ed alla valorizzazione del ruolo multifunzionale che è oggi riconosciuto all'agricoltura;
per poter meglio rispondere alle variegate esigenze di un settore articolato come quello agricolo, gli aiuti derivanti dalla politica comunitaria, proprio perché indifferenziati, necessitano di essere integrati da interventi modulati rispetto alle diverse realtà territoriali, nonché finalizzati in funzione del raggiungimento di specifici obiettivi di interesse generale che, per la nostra agricoltura, sono da far coincidere, non solo con la crescita della competitività, ma anche e soprattutto con la tutela e la valorizzazione dell'insieme delle risorse produttive, economiche, sociali, culturali ed ambientali presenti a livello territoriale;
per quanto sopra esposto, è da valutare come fortemente negativa la
scelta, operata con l'adozione delle disposizioni di cui all'articolo 4 del decreto-legge in esame di eliminare i, pur modesti, elementi di differenziazione che caratterizzavano la normativa previgente in materia di esonero dal regime ordinario dell'IVA e che erano finalizzati a concedere una maggiore agevolazione proprio ad una categoria (i piccoli agricoltori dei comuni montani con meno di mille abitanti) che era, e dovrebbe essere, interesse generale incentivare, affinché continui ad esercitare il proprio ruolo di presidio sul territorio,
impegna il Governo
a valutare, previo monitoraggio della loro applicazione, l'opportunità di modificare le disposizioni in materia di regime agevolato dell'IVA e di franchigia per l'IRAP, prevedendo un limite di esonero più elevato rispetto a quello attualmente disposto (7.000 euro) e, in ogni caso, non inferiore a quello precedente (7.764 euro), in favore degli agricoltori operanti in comuni montani con meno di mille abitanti.
9/1750/22. Dozzo.
La Camera,
premesso che:
l'articolo 12 reca una nuova disciplina degli aggiornamenti tariffari del settore autostradale, prevedendo la revisione di tutte le convenzioni stipulate con le società concessionarie autostradali in occasione dell'aggiornamento periodico del piano finanziario e comunque entro un anno dalla data di entrata in vigore del decreto-legge;
la nuova disciplina prevede il riconoscimento degli adeguamenti tariffari solo a fronte dell'effettiva realizzazione degli investimenti infrastrutturali, accertata dall'ANAS, al fine di garantire ai contribuenti l'effettiva realizzazione delle opere programmate dalle concessionarie;
tale clausola, si rivela penalizzante per le società concessionarie, rendendo difficoltosa la redazione di piani finanziari su risorse incerte e impedendo la concessione di mutui da parte delle banche;
l'incertezza che si determina sulle risorse finanziarie e la revisione dei piani finanziari delle società concessionarie potrebbe mettere a rischio la realizzazione dei tratti autostradali inseriti nei vigenti piani di investimento, a discapito dei cittadini utenti,
impegna il Governo
nell'ambito della stesura della Convenzione unica con le società concessionarie autostradali, a garantire l'inserimento delle opere programmate nei vigenti piani di investimento.
9/1750/23. Dussin.
La Camera,
premesso che:
l'articolo 20 del decreto-legge in esame prevede modifiche all'assetto organizzativo dell'Agenzia per la protezione dell'ambiente e per i servizi tecnici, modificando anche gli organi direttivi della medesima Agenzia;
la definizione del nuovo assetto organizzativo dell'Agenzia è affidata ad un regolamento da emanare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto-legge,
impegna il Governo
nell'ambito della riorganizzazione dell'Agenzia e della nomina del consiglio di amministrazione, a tener conto delle professionalità ed esperienze maturate nell'ambito della stessa Agenzia e a far salvi gli effetti economici dei contratti in essere.
9/1750/24. Fava.
La Camera,
premesso che:
il provvedimento in esame, all'articolo 46, interviene a modificare il termine
previsto dal recente decreto-legge n. 223 del 2006, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 248 del 2006, per il riordino degli organismi delle amministrazioni statali, da attuarsi anche mediante soppressione o accorpamento di strutture, a fini di contenimento della spesa pubblica, estendendolo da centoventi a centottanta giorni dall'entrata in vigore del medesimo decreto,
impegna il Governo
a riferire al Parlamento, nel termine di due mesi dalla data di entrata in vigore del decreto-legge in esame, mediante dettagliata relazione, lo stato di attuazione della suddetta disposizione.
9/1750/25. Filippi.
La Camera,
premesso che:
l'articolo 5 del decreto-legge in esame reca disposizioni in materia di catasto;
l'intenzione del Governo è di escludere dalle categorie catastali E/1, E/2, E/3, E/4, E/5, E/6 ed E/9 gli immobili destinati ad uso commerciale, industriale, ad ufficio privato ovvero ad usi diversi, qualora gli stessi presentino autonomia funzionale e reddituale;
l'intenzione è di rivalutare del 40 per cento il moltiplicatore da applicate alle rendite catastali dei fabbricati classificati nel gruppo catastale B,
impegna il Governo
a valutare, previo monitoraggio dell'applicazione, la scelta di ridurre i trasferimenti erariali ai comuni per un importo pari al maggior gettito, derivante dalle disposizioni dell'articolo 5, e a valutare, altresì, l'opportunità di riconsiderare anche la scelta di ridurre i trasferimenti erariali ai comuni per un importo pari al maggior gettito previsto.
9/1750/26. Fugatti.
La Camera,
premesso che:
il comma 4-ter dell'articolo 44 del decreto-legge in esame modifica il comma 2-sexies, dell'articolo 213 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e successive modificazioni, recante il nuovo codice della strada, in merito alla disciplina della sanzione amministrativa accessoria della confisca dei veicoli;
a seguito della modifica intervenuta, non viene più applicata la sanzione amministrativa accessoria della confisca nei casi in cui un ciclomotore o un motoveicolo sia stato adoperato per commettere una delle violazioni amministrative di cui agli articoli 169, commi 2 e 7, 170 e 171 del nuovo codice della strada,
impegna il Governo
ad adottare le opportune iniziative legislative affinché, a decorrere dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, i provvedimenti di sequestro e di confisca di ciclomotori o di motoveicoli già disposti, quali sanzioni amministrative accessorie per le violazioni di cui agli articoli 169, commi 2 e 7, 170 e 171, del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, nel testo vigente prima della predetta data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, siano convertiti in provvedimenti di fermo amministrativo.
9/1750/27. Gibelli.
La Camera,
premesso che:
l'articolo 2, comma 8, del decreto-legge in esame introduce nel decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602, l'articolo 48-bis, recante disposizioni sui pagamenti delle pubbliche amministrazioni;
l'intenzione del Governo è di bloccare il pagamento di un importo superiore
a diecimila euro, se il beneficiario è inadempiente all'obbligo di versamento nei confronti dell'erario,
impegna il Governo
a valutare, previo monitoraggio degli effetti applicativi delle predette disposizioni, l'opportunità di riconsiderare la scelta di subordinare il pagamento di un importo superiore a diecimila euro alla verifica di eventuali inadempienze da parte del beneficiario con riferimento alla notifica di una o più cartelle di pagamento o, quanto meno, di considerare l'ipotesi di innalzare il limite di diecimila euro, che appare troppo basso e rischia di paralizzare l'attività delle imprese che lavorano esclusivamente per le pubbliche amministrazioni.
9/1750/28. Giancarlo Giorgetti.
La Camera,
premesso che:
l'articolo 23 del decreto-legge in esame reca disposizioni in materia contributiva e assistenziale relative alle imprese della filiera avicola, il cui stato di crisi era stato riconosciuto ai sensi del decreto legge n. 202 del 2005, recante misure urgenti per la prevenzione dell'influenza aviaria, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 244 del 2005;
in detto articolo si prevede che le imprese di cui sopra possano provvedere al pagamento degli oneri previdenziali ed assistenziali, le cui scadenze erano state sospese dal suddetto decreto, in quattro rate all'interesse del 2,5 per cento;
nel succitato decreto-legge n. 202 del 2005, era prevista, per le imprese interessate, la sospensione dei termini per il pagamento dei contributi previdenziali ed assistenziali «senza aggravio di sanzioni, interessi od altri oneri», mentre adesso gli interessi sono al 2,5 per cento;
quanto recuperabile attraverso l'imposizione del tasso di interesse di cui sopra genera effetti pressoché nulli al bilancio dello Stato;
gli imprenditori colpiti dai danni conseguenti l'epidemia di influenza aviaria non risultano ancora essere stati risarciti, per quanto previsto dalle vigenti leggi, in specie per quanto riguarda i danni indiretti, per i quali gli avicoltori ancora attendono quanto di loro spettanza, non solo per la recente crisi, ma anche per quella che li colpì alla fine degli anni novanta;
alla luce di quanto sopra, l'imposizione del tasso di interesse del 2,5 per cento su quanto dovuto dagli operatori della filiera avicola appare come una misura inutile e vessatoria,
impegna il Governo
a valutare, previo monitoraggio degli effetti applicativi, l'opportunità di riconsiderare i contenuti dell'articolo 23, eliminando eventualmente le disposizioni che riguardano l'applicazione del tasso di interesse del 2,5 per cento e modificando quelle relative alla rateizzazione degli importi dovuti, allungando da quattro ad almeno sei il numero delle rate medesime.
9/1750/29. Grimoldi.
La Camera,
premesso che:
l'articolo 22, del decreto-legge in esame è finalizzato a modificare la vigente complessa procedura di adeguamento delle rendite INAIL - attualmente vincolata al meccanismo lungo e farraginoso delle concertazioni tra i Ministri della salute, del lavoro e della previdenza sociale e dell'economia e delle finanze - con la previsione di una Conferenza dei servizi;
tale intervento viene incontro alle richieste dell'ANMIL (Associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro), che
sistematicamente lamentava la regolarità dei ritardi nella rivalutazione delle rendite;
in occasione della cinquantaseiesima giornata per le vittime degli incidenti sul lavoro, svoltasi lo scorso 8 ottobre, il Ministro del lavoro si impegnava platealmente con l'ANMIL a presentare un emendamento alla finanziaria per armonizzare i regimi di calcolo del danno biologico e del danno patrimoniale attualmente utilizzati dall'INAIL per la costituzione delle rendite ed il calcolo degli indennizzi spettanti agli infortunati sul lavoro,
impegna il Governo
ad adottare tutte le opportune iniziative affinché, in occasione della prossima sessione di bilancio, siano realizzati gli interventi di cui si è detto in premessa.
9/1750/30. Lussana.
La Camera,
premesso che:
il decreto-legge in esame, all'articolo 24, autorizza il Governo al riordino e alla semplificazione, in via regolamentare, della disciplina concernente i contributi e le provvidenze per le imprese editrici di quotidiani e periodici nonché per quelle radiofoniche e televisive, individuando gli obiettivi del riordino;
la Commissione Cultura, esaminando questo articolo, ha dimostrato di non condividere la scelta del Governo di affidare a regolamenti la disciplina di riordino e semplificazione delle disposizioni di contributi;
una delle condizioni poste al parere favorevole espresso dalla VII Commissione, è proprio che il riordino della disciplina sull'erogazione dei contributi venga disciplinato con un intervento normativo sistematico, adottato dal Parlamento;
il nuovo testo non ha accolto in pieno tale condizione, inserendo un comma col quale si prevede che gli schemi dei regolamenti vengano trasmessi alle Commissioni parlamentari competenti per un parere, ma che decorso il termine di trenta giorni, i regolamenti senza parere verrebbero comunque adottati,
impegna il Governo
a predisporre, entro sei mesi dall'approvazione del decreto, interventi normativi sistematici sul riordino della disciplina sull'erogazione dei contributi e delle provvidenze per le imprese editrici di quotidiani e periodici nonché di quelle radiofoniche e televisive che possano rispondere alle attese del settore.
9/1750/31. Maroni.
La Camera,
premesso che:
l'articolo 2, comma 15, del decreto-legge in esame reca una norma di interpretazione dell'articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241;
l'intenzione del Governo è di estendere anche alle quote sindacali versate dai lavoratori dipendenti le modalità di versamento tramite F24 con relative compensazioni,
impegna il Governo
a valutare, previo monitoraggio degli effetti applicativi, l'opportunità di riconsiderare la scelta di estendere anche alle quote sindacali versate dai lavoratori dipendenti le modalità di versamento previste dall'articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241.
9/1750/32. Montani.
La Camera,
premesso che:
l'articolo 14 del decreto-legge in esame prevede l'attribuzione al Ministero dell'economia e delle finanze delle azioni
della Stretto di Messina SpA possedute da Fintecna SpA e la destinazione del 90 per cento delle relative risorse ad infrastrutture siciliane e calabresi, diverse dal ponte sullo stretto di Messina;
la cifra totale degli impegni assunti da Fintecna corrisponde a 2,4 miliardi di euro e gran parte di tali risorse andrà a finanziare l'autostrada Salerno-Reggio Calabria;
il finanziamento del ponte sullo Stretto di Messina rientrava tra gli investimenti autorizzati dal piano delle opere della legge n. 443 del 2001, cosiddetta legge obiettivo, mentre il passaggio delle relative risorse ad un'altra opera già inserita e finanziata dallo stesso piano rende sbilanciata la ripartizione delle risorse verso un'unica opera,
impegna il Governo
a valutare, previo monitoraggio degli effetti applicativi delle predette disposizioni, l'opportunità di utilizzare le risorse provenienti dalla mancata realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina per tutti gli interventi previsti dal programma della legge obiettivo.
9/1750/33. Pini, Gibelli, Dussin.
La Camera,
premesso che:
l'articolo 8 del decreto-legge in esame reca disposizioni in materia di accelerazione degli incentivi alle imprese;
in uno studio recente si è provato a valutare il grado di addizionalità degli investimenti effettuati dalle imprese che hanno ottenuto sussidi. Per tenere conto dei problemi di selezione, si è confrontata l'attività di investimento delle imprese finanziate con quella di altre che pur avendolo richiesto non hanno ricevuto il sussidio;
i risultati ottenuti indicano una limitata efficacia degli incentivi;
le imprese finanziate - in concomitanza con il ricevimento dei sussidi - hanno effettivamente investito di più di quelle non finanziate;
tuttavia, negli anni seguenti, le imprese finanziate hanno poi ridotto significativamente l'accumulazione di capitale rispetto a quelle non finanziate. L'effetto netto dell'incentivo sul volume complessivo di investimento delle imprese finanziate è stato dunque piuttosto contenuto;
l'impatto della legge è più pronunciato quando l'ampiezza del mercato geografico o merceologico di riferimento è limitata, ovvero quando è più probabile che le imprese non finanziate, essendo concorrenti di quelle finanziate, abbiano rinunciato a investire a favore di queste ultime,
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di limitare la riduzione di finanziamenti, per le imprese che già hanno avviato iniziative imprenditoriali serie, nella nuova ripartizione del fondo.
9/1750/34. Pottino.
La Camera,
premesso che:
il decreto-legge in esame, all'articolo 40, modifica l'articolo 7 del decreto legislativo n. 303 del 1999, recante l'ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri, prevedendo che il Presidente del Consiglio dei Ministri istituisca apposite strutture di missione per la realizzazione di specifici programmi, con durata temporanea comunque non superiore a quella del Governo;
entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della richiamata disposizione debbono essere ridefinite le finalità delle strutture già operanti;
in tal caso debbono applicarsi le disposizioni di cui alla legge n. 400 del 1988 sulla disciplina dell'attività di Governo,
relativamente alla cessazione degli incarichi dirigenziali e al collocamento fuori ruolo nella pubblica amministrazione;
presso il Dipartimento per l'attuazione del programma di Governo si prevede la costituzione, a valere sulle disponibilità finanziarie per l'anno 2006, di una struttura interdisciplinare di elevata qualificazione professionale, giuridica, economico-finanziaria ed amministrativa, di non più di dieci componenti, al fine di monitorare il rispetto dei principi di contenimento della spesa pubblica;
il Governo, da un lato dichiara di voler provvedere alla razionalizzazione e al contenimento della spesa pubblica, nonché alla riorganizzazione dell'amministrazione, dall'altro istituisce, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, apposite strutture di missione e unità di coordinamento interdipartimentale, cui vengono affidati compiti non ben precisati, con impegni di spesa a valere sulle disponibilità previste per il 2006 dalla legge finanziaria del 2005,
impegna il Governo
a riferire al Parlamento, nel termine di due mesi dalla data di entrata in vigore del decreto-legge in esame, mediante dettagliata relazione, lo stato di attuazione della disposizione richiamata, in particolare quanto al numero delle strutture di missione istituite ed alla copertura finanziaria degli impegni di spesa previsti.
9/1750/35. Stucchi.
La Camera,
premesso che:
il passaggio delle competenze sul contenzioso in materia di rifiuti alle commissioni tributarie provinciali ha creato dubbi interpretativi e decisioni discordanti,
impegna il Governo
in sede applicativa a dare, con l'adozione di un'apposita circolare, indicazioni alle commissioni tributarie sul fatto che il comma 2 dell'articolo 2 del decreto legislativo 31 dicembre 1992, n. 546, come modificato dall'articolo 3-bis del decreto-legge 30 settembre 2005, n. 203, convertito con modificazioni, dalla legge 2 dicembre 2005, n. 248, è da intendersi nel senso che appartengono alla giurisdizione tributaria solo le controversie relative all'applicazione dei canoni, di imposte e diritti, e non gli atti relativi alla formazione dell'entità della tariffa e alle procedure legate alle decisioni dell'entità, le quali, in quanto meri atti amministrativi, rimangono di competenza della giurisdizione amministrativa.
9/1750/36. Crisafulli.
La Camera,
premesso che:
l'INAIL, secondo le disposizioni di legge, ha - tra l'altro - il compito di favorire la realizzazione di strutture edilizie di carattere sociale, quali ospedali, caserme delle Forze dell'ordine, campus universitari;
dal 2001 molte sono state le iniziative proposte che hanno superato le istruttorie amministrative ed hanno prodotto legittime aspettative nei territori interessati;
con la legge finanziaria per il 2006 i fondi INAIL, che avrebbero duvuto consentire la realizazione dei piani di investimenti deliberati dall'Istituto nell'agosto del 2005, sono stati altrimenti utilizzati dal Governo;
all'INAIL si sono ricostituite le disponibilità sufficienti a finanziare le infrastrutture già pianificate,
impegna il Governo
ad adottare tutte le opportune iniziative volte ad autorizzare l'INAIL a procedere alla definizione degli investimenti relativi
alle opere già deliberate nell'agosto del 2005 ed a stipulare i relativi contratti.
9/1750/37. Lomaglio, Crisafulli, Samperi.
La Camera,
premesso che:
le cooperative svolgono un ruolo essenziale nel nostro sistema produttivo, peraltro riconosciuto, nei loro rapporti, da diversi istituti, quali Censis, Unioncamere, CNEL;
il modello cooperativo costituisce un soggetto virtuoso e strategico per i valori che esprime e per la realtà imprenditoriale di prima grandezza che rappresenta, in particolare per quanto concerne il settore cooperativo agro-alimentare, basti citare i dati al 31 dicembre 2005:
6.300 cooperative attive;
925.000 soci produttori;
106.000 occupati;
34 miliardi di euro di fatturato;
l'agricoltura italiana si trova oggi davanti a sfide che richiedono scelte fortemente innovative e di segno strutturale per evitare il declino del settore primario e la perdita di competitività del sistema agroalimentare;
l'aggregazione in cooperativa è fondamentale, quale strumento per rafforzare il singolo produttore agricolo in vista delle sfide del mercato;
è necessario effettuare interventi volti alla crescita sui mercati nazionali ed internazionali delle cooperative agricole;
esiste, altresì, l'esigenza di consolidare il ruolo di «integratore» delle produzioni agricole cooperative, nonché l'esigenza di ottemperare alla necessità di superare l'annoso problema della sottocapitalizzazione delle imprese cooperative, nella fattispecie agricole;
nell'articolo 45 della Costituzione della Repubblica, lo Stato riconosce la funzione sociale della cooperazione, e la legge ne deve promuovere e favorire l'incremento;
il Governo si è assunto l'impegno, con l'accoglimento dell'ordine del giorno n. 9/1475/59, in particolare «ad adottare le opportune iniziative volte a sostenere il positivo ruolo svolto dalle imprese cooperative, quale esempio virtuoso da valorizzare, e come possibile strumento, pur affiancato ad altri con pari dignità, per l'avvio di soluzioni strutturali»;
l'inclusione nel concetto di «fabbricati rurali» dei fabbricati delle cooperative agricole e agroalimentari, con conseguente esonero per gli stessi dal pagamento dell'ICI, risolverebbe definitivamente l'annoso contenzioso legato alla inesatta applicazione dell'ICI, che discrimina tra imprenditore agricolo e imprenditore agricolo cooperatore, confermata peraltro da diverse sentenze della Corte di cassazione,
impegna il Governo
a valutare, ai fini dell'esonero dal pagamento dell'imposta comunale sugli immobili, l'opportunità di includere nel concetto di «fabbricati rurali» i fabbricati delle cooperative agricole e dei loro consorzi, di cui all'articolo l, comma 2, del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228, e all'articolo 8 del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 227.
9/1750/38. D'Ulizia, Donadi, Evangelisti, Leoluca Orlando, Borghesi, Porfidia, Pedica, Palomba, Razzi, Misiti, Pedrini.
La Camera,
premesso che:
il decreto fiscale collegato alla legge finanziaria ha destinato alla Sicilia il 70 per cento delle risorse, già nella disponibilità di Fintecna S.p.A. «per opere «cosiddette» «complementari» nella Regione Sicilia ed interventi di tutela ambientale e difesa del suolo»;
la Città di Messina necessita di profondi e risolutivi interventi in grado di far superare la grave situazione di emergenza infrastrutturale ed ambientale;
tali interventi, per i quali l'Amministrazione Comunale ha predisposto proposte e progetti, si rendono necessari e urgenti a prescindere dalla realizzazione o meno dei Ponte sullo Stretto,
impegna il Governo
a destinare, nel quadro degli interventi da realizzare in Sicilia con le somme di cui in premessa congrue risorse, da concertare con l'Amministrazione Comunale di Messina, finalizzate alle seguenti realizzazioni:
1) completamento piattaforma logistica intermodale con annesso scalo portuale e relativi assi viari;
2) svincoli-gallerie Giostra-Annunziata - Collettore Nord e relativo collegamento con strada Nuova Panoramica dello Stretto;
3) nodi di interscambio per l'accesso dalle reti viarie.
9/1750/39. Violante, Cardinale, Crisafulli, Piro, Burtone, Lomaglio, Samperi.
La Camera,
premesso che:
alcuni contribuenti, in rappresentanza di numerosi soggetti interessati, hanno sollecitato un intervento in tema di applicazione della norma di cui ai commi 10 e 11 dell'articolo 110 del TUIR;
le istruzioni alla dichiarazione dei redditi prevedono nel quadro RF al rigo 32 di indicare le variazioni in aumento ed al rigo 50 quelle in diminuzione «degli importi e delle spese e degli altri componenti negativi derivanti da operazioni intercorse tra residenti e imprese domiciliate fiscalmente in stati esteri non appartenenti alla Comunità europea ed aventi regimi fiscali privilegiati» (le cosiddette black list);
nel caso descritto non sembra sussistere evasione fiscale in quanto le operazioni di cui trattasi riguardano merci regolarmente transitate in dogana con l'emissione della relativa bolla;
l'azione di accertamento dell'Agenzia delle Entrate, ad invarianza della norma, produce iscrizioni a ruolo per importi molto consistenti per le imprese che possono pregiudicare il loro equilibrio economico-finanziario;
appare non congruo prevedere il recupero a tassazione delle intere cìfre non esposte oltre interessi e sanzioni, in quanto se correttamente indicate non produrrebbero nessuna obbligazione d'imposta;
trattasi di fatto di sanare errori di carattere formale e non sostanziale.
impegna il Governo
a favorire l'adozione di ogni utile provvedimento al fine di trovare soluzione a tale problematica ed evitare il prodursi di controversie dannose per i contribuenti e per l'Amministrazione finanziaria.
9/1750/40. Tolotti, Maran.
La Camera,
preso atto delle disposizioni relative all'istituzione dell'Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca, in ordine ai criteri direttivi per la nomina dei componenti,
impegna il Governo
ad adottare le opportune iniziative volte a:
a) ad individuare, quali componenti dell'organo direttivo, professori ordinari di chiara fama, nonché qualificati esperti stranieri ed eventualmente, in misura non superiore al 20 per cento, rappresentanti di organismi nazionali che partecipino al finanziamento della ricerca;
b) a fissare la durata in carica dei componenti dell'organo direttivo per un periodo non eccedente i cinque anni.
9/1750/41.Filipponio Tatarella, Bono, Frassinetti, Meloni, Perina, Rositani.
La Camera,
premessa la totale non condivisione delle disposizioni relative allo storno dei fondi statali destinati alla realizzazione del Ponte sullo stretto di Messina, quale opera necessaria allo sviluppo della Sicilia e della Calabria e indispensabile per il completamento del corridoio n.1 Berlino-Palermo, asse strategico della politica dei trasporti dell'Unione europea;
preso atto che il Ministero dell'economia e delle finanze ha adottato la decisione di destinare le risorse finanziarie a suo tempo assegnate alla Fintecnica s.p.a. per essere impegnate, nella misura del 90 per cento, per la realizzazione di opere infrastrutturali e, per il 10 per cento, per interventi di tutela dell'ambiente e della difesa del suolo, nonché della ripartizione del 70 per cento per interventi nella regione Sicilia e, per la rimanente parte, per interventi nella regione Calabria;
impegna il Governo
a considerare tali finanziamenti rigorosamente aggiuntivi e non sostitutivi delle risorse statali ordinarie finalizzate ai medesimi interventi;
ad individuare nell'ambito della quota relativa alle infrastrutture, opere strategiche per lo sviluppo e, con priorità, quelle che risultano funzionali alla realizzazione del collegamento stabile viario e ferroviario tra la Sicilia e la Calabria;
ad acquisire il parere del Parlamento sul programma di interventi concertato con le regioni Sicilia e Calabria.
9/1750/42.Bono.
La Camera,
premesso che:
il comma 6 dell'articolo 5 del decreto-legge in esame, recante disposizioni urgenti in materia tributaria e finanziaria, prevede la rivalutazione del moltiplicatore previsto dal comma 5 dell'articolo 52 del testo unico delle disposizioni concernenti l'imposta di registro; tale moltiplicatore è applicato per stabilire il valore minimo da dichiarare ai fini dell'imposta di registro, dell'imposta sulle successioni e le donazioni e le connesse imposte ipotecarie e catastali, nonché per il calcolo della base imponibile dell'ICI;
è condivisibile la valutazione per cui tali unità immobiliari risultano eccessivamente sottostimate in termini di tariffa, anche a parità d'uso e destinazione rispetto a altre fattispecie classate in altri gruppi e, di conseguenza, è da valutare positivamente la decisione di consentire l'incremento di detto moltiplicatore,
impegna il Governo
ad adottare le opportune iniziative normative volte a ridurre il moltiplicatore previsto dal comma 5 dell'articolo 52 del testo unico concernenti l'imposta di registro, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 26 aprile 1986, n. 131, in relazione alla specifica destinazione delle attività di tali unità immobiliari e la funzione sociale a cui queste stesse sono adibite, trattandosi infatti di collegi, orfanotrofi, conventi, ospizi, uffici pubblici, scuole, oratori, ecc.
9/1750/43.Adenti, Affronti.
La Camera,
premesso che:
l'Unione europea ha, in numerosi documenti ufficiali, indicato l'attraversamento stabile dello Stretto di Messina per mezzo del ponte quale opera infrastrutturale strategica per lo sviluppo economico e sociale dell'Europa, individuando il corridoio
Palermo-Berlino non a caso con il numero 1 per la funzione essenziale che esso esercita per il conseguimento degli obiettivi di coesione e sviluppo dell'area curo-mediterranea;
detta strategia infrastrutturale ha sempre visto, ad ogni livello istituzionale, il nostro Paese impegnato a sostenere la realizzazione del Ponte quale elemento fondamentale della programmazione per lo sviluppo economico e sociale del Mezzogiorno; il ponte sullo Stretto di Messina costituisce un'opera già avviata nel suo iter amministrativo dal precedente Governo, che ha fatto parte, altresì, del programma elettorale dell'Ulivo già nel 2001, ed è stata ulteriormente confermata nel 2006, registrando più volte, nel tempo, e nell'esercizio di diverse responsabilità, l'impegno solenne dell'attuale Presidente del Consiglio, on. Romano Prodi, alla sua realizzazione;
per quel che riguarda i costi dell'opera, certificati dal Ministro dell'economia, sono previsti oneri di spesa pari a 4,9 miliardi di curo già accantonati per il 94 per cento (euro 4,6 miliardi) con somme vincolate: 40 per cento Stretto di Messina S.p.A., 14 per cento RFI, 20 per cento General Contractor e 20 per cento fondi comunitari; rimane da coprire solo un 6 per cento, pari a circa 270 milioni di euro, facilmente prelevabile dal mercato;
le risorse destinate alla realizzazione dell'opera rappresentano un investimento imprenditoriale basato su analisi di rendimento e prospettive di recupero certificate da primari advisors internazionali della società Stretto di Messina e non sono pertanto da considerarsi quali contributo a fondo perduto, in quanto, il capitale di rischio, pur di provenienza pubblica (Fintecna, Anas e RF1), è comunque finalizzato ad attività disciplinate da logiche tipicamente privatistiche e di mercato, tant'è che anche le più pessimistiche previsioni delineano un ritorno dall'investimento in un periodo minore rispetto a quello dell'ammortamento dell'opera;
la Società Stretto di Messina S.p.a. ha avviato e aggiudicato una gara internazionale per la realizzazione dell'infrastruttura che vincola l'amministrazione nei confronti dell'aggiudicatario al pagamento di una forte penale se non si procede quantomeno alla realizzazione della progettualità esecutiva dell'opera, come ulteriormente confermato dallo stesso ministro delle infrastrutture, che in più occasioni ufficiali ha sollevato molteplici perplessità su un diniego di natura ideologica alla costruzione del ponte, che comporterebbe un consistente danno erariale alle casse dello Stato;
le scelte e le direttrici economiche tracciate dal ministro dell'economia, a cui vanno aggiunte le ultime dichiarazioni, si caratterizzano per un'evidente impronta antimeridionale;
il decreto-legge in esame, all'articolo 14, ridefinisce la missione della Società Stretto di Messina S.p.a. ed individua come destinatarie del finanziamento di 1.400.000.000 euro generiche opere ancora da definire attraverso intese con le Regioni Sicilia a Calabria, così da evidenziare un'inaccettabile politica dello Stato centrale che invece di conferire risorse aggiuntive per la realizzazione di nuove infrastrutture strategiche nel Mezzogiorno che possano finalmente ridurre lo storico divario Nord-Sud, pervicacemente sottrae le risorse già disponibili per la realizzazione di un'opera fortemente voluta dalle popolazioni siciliane e calabresi;
detta infrastruttura incontra l'apprezzamento diffuso dell'opinione pubblica meridionale e siciliana in particolare, come testimoniato in innumerevoli occasioni tra cui le manifestazioni popolari promosse dal Movimento per l'Autonomia a favore di tale opera in Sicilia oltre che a Roma, considerata infatti essenziale per innescare un virtuoso processo di crescita economica e civile;
la legge finanziaria 2007, agli articoli 117, 135, 136, 137, definisce una strategia di sviluppo del sistema dei trasporti del Paese basato su sostegno all'autotrasporto e alle ferrovie e vede nella centralità del porto di Gioia Tauro la
strategia primaria per il rilancio del trasporto marittimo per il Mezzogiorno che, senza il ponte, penalizzerebbe ancora di più il sistema intermodale della Sicilia amplificandone il già evidente e forte isolamento;
risulta evidente la mancanza di una strategia volta allo sviluppo di un sistema che punti sulla logistica e sull'intermodalità nel Mezzogiorno, determinando così un risultato assolutamente inadeguato per innescare l'avvio di un processo di sviluppo economico e sociale, possibile, attraverso l'attivazione della piattaforma logistica integrata della macro-area Sicilia-Calabria;
in questo panorama la cancellazione di un'opera come il ponte sullo stretto rappresenta una scelta miope e ingiustificata, dallo sgradevole sapore punitivo che compromette in modo definitivo la realizzazione di un sistema integrato, fondato su grandi assi viari e ferroviari del quale sia parte essenziale il Corridoio Palermo-Berlino: «a Battipaglia si scende !»;
impegna il Governo
ad effettuare un monitoraggio delle disposizioni inserite nel decreto-legge in esame e di quelle introdotte nell'ambito della prossima manovra di bilancio in contrasto con la realizzazione dell'infrastruttura in questione, al fine di adottare eventuali interventi di modifica e di dare impulso a tutti gli atti amministrativi finalizzati alla messa in opera nei tempi previsti del Ponte sullo Stretto di Messina; a concordare con la Commissione Europea, che ha già individuato il Ponte sullo Stretto come una delle opere strategiche a livello europeo per la mobilità e la logistica, ogni ulteriore infrastrutturazione necessaria per il completamento del Corridoio 1 Palermo-Berlino;
a vigilare affinché l'opera venga realizzata con i1 minore impatto ambientale secondo criteri di efficacia ed efficienza;
ad emanare provvedimenti legislativi (individuazione di zone di portualità franca, riconoscimento di una fiscalità compensativa per le imprese che si insediano in aree svantaggiate) che possano favorire uno stabile sviluppo economico dei territori attraversati dal Corridoio 1 Palermo-Berlino;
a riferire in parlamento sull'iter amministrativo inerente la realizzazione dell'opera.
9/1750/44.Oliva, Lo Monte, Neri, Rao, Reina.
La Camera,
premesso che:
nel corso dell'esame in sede referente del disegno di legge di conversione del decreto-legge 3 ottobre 2006, n. 262, è emerso in modo chiaro e inequivoco che per la determinazione dei beni immobili oggetto di donazioni, cosi come di successioni, si debba assumere il valore catastale e non quello di mercato;
in tal senso il Governo aveva confermato che la sopravvivenza del comma 4 dell'articolo 56 del Testo unico sulle successioni e donazioni, di cui al decreto dei Presidente della Repubblica n. 346 dei 1990, costituisce un elemento importante ai fini della individuazione della disciplina da applicare a tale fattispecie;
il predetto comma 4 dell'articolo 56 stabilisce, infatti, che il valore dei beni e dei diritti donati è determinato secondo le disposizioni di cui ai commi 3, 4, e 5 dell'articolo 34 del medesimo Testo unico, in forza delle quali è esclusa, per l'amministrazione finanziaria, la possibilità di rettificare il valore dell'immobile oggetto di donazione quando lo stesso coincida con quello iscritto catastale, secondo le previsioni della normativa relativa all'imposta di registro;
appare in ogni caso necessario chiarire in termini assolutamente certi e inequivocabili che il valore da assumere ai
fini dell'adempimento tributario, sia per le donazioni che per le successioni, è quello catastale onde evitare possibili equivoci in sede attuativa e il prodursi di contenzioso;
impegna il Governo
ad assumere le necessarie iniziative, eventualmente mediante l'adozione di apposita circolare, di conferma al fine di fornire i necessari chiarimenti per una corretta applicazione delle disposizioni richiamate nel senso prospettato in precedenza.
9/1750/45.Del Mese, Fincato, Tolotti, Fundarò, Germontani, Leo, Borghesi, Mungo.
La Camera,
premesso che ha approvato la risoluzione 6-00008 che impegna il Governo «a proseguire lungo la strada intrapresa, in relazione ai sistemi viari, ferroviari e marittimi delle regioni Sicilia e Calabria, con gli interventi previsti all'interno delle risorse stanziate; a dare carattere di assoluta priorità agli investimenti infrastrutturali più urgenti da realizzare per il potenziamento e (ammodernamento della rete ferroviaria, della rete stradale, per il sistema portuale ed aeroportuale nelle regioni Calabria e Sicilia, con specifica attenzione al completamento dei lavori per l'ammodernamento della autostrada Salerno-Reggio Calabria e alle opere cosiddette "complementari" nella regione Sicilia, nonché agli interventi di tutela ambientale e difesa del suolo nelle regioni medesime; ad attivarsi per far sì che la Società Stretto di Messina, modificando lo statuto, contribuisca e collabori con gli enti competenti a realizzare infrastrutture nelle regioni Sicilia e Calabria».
impegna il Governo
ad adottare le opportune iniziative volte:
a) ad attivare d'intesa con gli enti locali e le regioni Calabria e Sicilia l'elaborazione di un progetto alternativo teso a potenziare (in particolare, attraverso RFI) e razionalizzare il trasporto marittimo nello Stretto di Messina e il trasporto nelle città di Messina e Reggio Calabria, in connessione con le più generali problematiche della mobilità della Sicilia e della Calabria in relazione ai collegamenti con il Nord del paese, l'Europa ed il Mediterraneo;
b) a perseguire l'obiettivo di una diversa organizzazione del trasporto nello Stretto di Messina finalizzata a dimezzare i tempi di attraversamento ferroviario attraverso l'acquisizione di nuove navi e l'utilizzo delle risorse previste per il ponte;
c) a contribuire alla progettazione di una metropolitana del mare fra le due coste in sinergia con il trasporto su gomma e su ferro delle città;
d) a predisporre, in relazione con gli enti locali e le Regioni interessate, un nuovo ed originale assetto istituzionale che razionalizzi, potenzi e sviluppi sinergie in una logica integrata dell'area dello Stretto, provvedendo all'istituzione della «Comunità dello stretto» e all'integrazione dei Piani Urbani della Mobilità e dei Piani Regolatori di Reggio Calabria e Messina;
e) a costituire un'Agenzia dello Stretto di Messina, che coordini i progetti inerenti lo Stretto, una Capitaneria di Porto Unica e un'Autorità Portuale unica, ripristinando altresì la Direzione Ferroviaria in loco.
9/1750/46.Mario Ricci, Locatelli, Cacciari, Olivieri, Acerbo, Perugia.
La Camera,
premesso che:
l'articolo 36, comma 2, del decreto 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248, ha introdotto la definizione di «area edificabile» ai fini dell'applicazione delle imposte sui redditi, dell'IVA, dell'imposta di registro e dell'ICI;
in particolare, la norma considera edificabile un'area utilizzabile a scopo edificatorio in base allo strumento urbanistico generale (PRG) adottato dal comune, indipendentemente dall'approvazione dello stesso da parte della regione e dall'adozione degli strumenti attuativi;
tale disposizione comporta, di fatto, per le imprese un pesante aumento del prelievo, dovendo pagare tutte le imposte sul valore venale in commercio del terreno, pur non potendo lo stesso essere edificato per la mancanza degli strumenti attuativi;
la norma inoltre non tiene in considerazione il lasso temporale intercorrente tra l'adozione del piano da parte del comune e la successiva approvazione dello stesso da parte della regione, che, tra l'altro, potrebbe respingerlo, imponendo comunque alle imprese il versamento di tutti i tributi sul valore venale dell'area;
impegna il Governo
a definire l'area come edificabile solo a seguito dell'approvazione da parte della regione dello strumento urbanistico generale adottato dal comune.
9/1750/47.Adolfo, Mereu.
La Camera,
premesso che:
l'articolo 35, commi da 5 a 6-ter, del decreto 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248, ha introdotto il meccanismo dell'inversione contabile (cosiddetto «reverse charge») per le prestazioni di servizi, comprese quelle di manodopera, rese nel settore edile da soggetti subappaltatori nei confronti di imprese che svolgono attività di costruzione o ristrutturazione di immobili;
in base a tale meccanismo il versamento dell'Iva non è più eseguito dal subappaltatore ma direttamente dall'appaltatore, il quale è quindi tenuto non solo al pagamento, ma anche al versamento dell'imposta;
l'entrata in vigore delle disposizioni era comunque subordinata all'autorizzazione da parte dell'Unione europea, resasi non più necessaria in virtù della sopraggiunta approvazione della Direttiva europea 2006/69/CE, entrata in vigore il 13 agosto 2006, che, modificando direttamente la sesta direttiva in materia di IVA, consente agli Stati membri la possibilità di designare, come debitore IVA, il soggetto passivo nei cui confronti sono effettuate determinate prestazioni di servizi nel settore immobiliare;
con un breve comunicato l'Amministrazione finanziaria ha reso noto solo il 6 ottobre 2006 che il meccanismo del «reverse charge» risulta applicabile automaticamente a partire dal 12 ottobre 2006;
questo comporta un notevole incremento degli adempimenti delle imprese che facevano affidamento su un congruo preavviso temporale da parte dell'Amministrazione;
impegna il Governo
poiché il nuovo meccanismo comporta un radicale cambiamento delle modalità di fatturazione, a valutare l'opportunità di prevedere un rinvio dell'applicazione del «reverse charge» al fine di concedere agli operatori interessati un congruo termine per modificare procedure ormai consolidate da decenni e al fine di consentire la definizione, in via amministrativa, dell'esatto ambito di applicazione del nuovo meccanismo.
9/1750/48.Peretti.
La Camera,
premesso che:
l'articolo 12 reca una nuova disciplina degli aggiornamenti tariffari nel settore autostradale e del rafforzamento dei poteri regolamentari dell'ANAS;
il complesso di interventi ed aggiornamenti dei piani finanziari delle società concessionarie possa pregiudicare la definizione di procedure attualmente in corso di approvazione per quanto concerne la realizzazione di opere pubbliche di rilevanza strategica per gli interessi pubblici di rilievo regionale o nazionale;
valutata, con preoccupazione, tale prospettiva per gli effetti sugli investimenti, nonché per gli aggravi che ciò determinerebbe sulla competitività economica delle aree interessate, con particolare riferimento alle prospettive di miglioramento della mobilità,
impegna il Governo
ad intervenire sollecitamente presso gli organi di ANAS S.p.A., al fine di scongiurare ogni ritardo in ordine alla realizzazione di quegli assi viari per cui siano in corso le procedure amministrative di approvazione, in modo da accelerarne la definizione.
9/1750/49.Contento.
La Camera,
premesso che nell'ambito delle disposizioni contenute nel decreto legge in esame è prevista la costituzione di una Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca in sostituzione del Comitato di indirizzo per la valutazione della ricerca e dei Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario
impegna il Governo
nel lasso di tempo necessario all'avvio della nuova Agenzia ad adottare le opportune iniziative volte ad assicurare una adeguata continuità alle attività di valutazione prevedendo un regime transitorio e, fino alla completa operatività dell'Agenzia, la non soppressione del CIVR e del CNVSU, i cui modelli di valutazione sono riconosciuti da una significativa parte della Comunità scientifica come rispondenti a modelli europei.
9/1750/50.Barbieri.
La Camera,
premesso che l'articolo 14 del decreto legge in esame prevede il trasferimento delle risorse inerenti gli impegni assunti da Fintecna nei confronti di Stretto di Messina S.p.a.
impegna il Governo
a prevedere che una parte di tali risorse sia destinate al completamento degli approdi di emergenza in prossimità dello svincolo autostradale esistente presso il villaggio Tremestieri della città di Messina di cui all'Ordinanza n. 3169 del 21 dicembre 2001 del Ministro dell'Interno delegato per il coordinamento della Protezione Civile.
9/1750/51.D'Alia.
La Camera,
premesso che l'articolo 14 del decreto in esame prevede il trasferimento delle risorse inerenti gli impegni assunti da Fintecna nei confronti di Stretto di Messina S.p.a.
impegna il Governo
a prevedere che una parte di tali risorse sia destinate alla realizzazione di interventi infrastrutturali nei comuni di Messina, Reggio Calabria e Villa S. Giovanni tenendo in conto, ai fini dell'assegnazione delle risorse ai suddetti comuni, della popolazione, del fabbisogno infrastrutturale e delle oggettive situazioni di inquinamento e degrado ambientale.
9/1750/52.Tassone.
La Camera,
premesso che l'articolo 44 del decreto legge in esame reca alcune modifiche al nuovo codice della strada in materia di patente a punti e confisca dei ciclomotori
impegna il Governo
a considerare la possibilità di adottare ulteriori iniziative normative volte a modificare il codice nel senso di autorizzare il rilevamento della velocità da parte dell'operatore di polizia locale esclusivamente nelle strade appartenenti alla amministrazione di riferimento.
9/1750/53.Ronconi.
La Camera,
premesso che il decreto legge in esame ha modificato il regime IVA per i produttori agricoli «minimi» stabilendo la soglia del volume di affari in 7.000 euro
impegna il Governo
ad adeguare in tempi rapidi al nuovo importo di settemila euro anche il limite del volume di affari per l'esenzione IRAP dei produttori agricoli.
9/1750/54.Delfino.
La Camera,
premesso che nell'ambito delle disposizioni contenute nel decreto legge in esame sono previste agevolazioni per l'acquisto di autovetture ad alta sostenibilità ambientale ad esclusione di quelle di peso superiore a 2600 kg ed aventi un numero di posti inferiore ad otto, che molte autovetture utilizzate dalle famiglie numerose hanno un numero di posti che può essere inferiore ad otto e quindi escluse da tale benefici
impegna il Governo
a fornire, in sede applicativa, precisazioni in tal senso sia per agevolare le famiglie numerose sia in funzione delle modifiche che le case automobilistiche possono apportare ai propri modelli.
9/1750/55.Formisano.
La Camera,
premesso che i commi 19 e 20 dell'articolo 7 del decreto in esame stabiliscono alcune modifiche in tema di tasse ipotecarie e di trasferimento delle funzioni catastali ai comuni;
dalla relazione tecnica non viene quantificato l'incremento di entrata derivante dall'aumento previsto delle tasse ipotecarie che dovrebbe affluire al fondo per finanziarie le attività connesse al conferimento ai comuni delle funzioni catastali
impegna il Governo
a chiarire, in sede di applicazione, il coordinamento temporale tra l'acquisizione al fondo delle risorse derivanti dalle modifiche all'imposta ipotecaria e l'emersione degli oneri connessi al trasferimento delle funzioni catastali ai comuni.
9/1750/56.Galletti.
La Camera,
premesso che il comma 8 dell'articolo 1 del decreto in esame dispone l'applicazione di sanzioni accessorie fino alla sospensione della licenza o autorizzazione all'esercizio dell'attività quando siano accertate tre violazioni dell'obbligo di emettere la ricevuta fiscale o lo scontrino fiscale
impegna il Governo
a considerare l'opportunità di adottare ulteriori iniziative normative volte a rendere più equa l'applicazione della sanzione accessoria della chiusura dei locali per la mancata emissione di scontrini e ricevute
fiscali, agganciandola alla pericolosità della violazione in termini di imponibile evaso.
9/1750/57.D'Agrò.
La Camera,
premesso che:
la società Àrcus S.p.A. è incaricata di disporre gli interventi relativi agli stanziamenti previsti dal decreto-legge n. 7 del 2005, nonché di proseguire le opere di cui all'articolo 1, comma 1, della legge 12 luglio 1999, n. 237;
la destinazione degli stessi è finalizzata alla spesa per la tutela e gli interventi a favore dei beni e delle attività culturali,
la localizzazione degli interventi surrichiamati nonché la vigilanza sulla loro effettuazione sono esercitati di concerto dai ministri delle infrastrutture e dei beni culturali con modalità definite con decreto interministeriale,
trattasi di interventi previsti e disposti anche per gli anni 2006, 2007 e 2008
impegna il Governo
a considerare tra le priorità del Programma degli interventi relativi alla tutela, ai beni, alle attività culturali ed allo spettacolo per i predetti anni, gli interventi da realizzare nell'area metropolitana milanese interessanti sia soggetti pubblici sia soggetti privati operanti nel settore dell'arte e dello spettacolo.
9/1750/58.Quartiani.
La Camera,
premesso che:
l'articolo 12 del decreto-legge in esame, anche nella versione risultante dall'emendamento presentato dal Governo, dispone una nuova e diversa disciplina applicabile alle concessioni autostradali, sancendo che il mancato adeguamento ad esse da parte, dei concessionari comporta la decadenza delle concessioni in essere;
tale previsione comporta che la norma incida retroattivamente sulle convenzioni accessive a provvedimenti di concessioni autostradali già rilasciate alla data di entrata in vigore della riforma; l'applicazione della norma, pertanto, comporta evidente violazione di impegni già assunti nei confronti delle società concessionarie, che hanno effettuato i loro investimenti e programmi sulla base di regole all'epoca vigenti;
una simile eventualità determina seri dubbi di legittimità costituzionale, traducendosi in sostanziale esproprio o limitazione della attività imprenditoriale senza rispetto dei parametri previsti nella Costituzione, ed ha già determinato rilievi in sede di Commissione europea per il rischio di interferenza con il principio di concorrenza e libera circolazione dei capitali;
dal punto di vista politico, la norma si traduce in una unilaterale sottrazione da parte dello Stato italiano nei confronti di impegni assunti convenzionalmente, con serio rischio di discredito anche nei confronti di potenziali investitori internazionali, e ciò a discapito dello sviluppo economico dell'intero Paese;
le ragioni sostanziali sottese alla innovazione proposta dal Governo, attinenti agli investimenti da parte dei concessionari per la realizzazione degli interventi infrastrutturali necessari per lo sviluppo del Paese, vanno perseguite attraverso una rigorosa verifica degli adempimenti - da parte degli stessi - degli obblighi scaturenti dalle concessioni in essere (e conseguenti responsabilità), e una valutazione delle ragioni che hanno eventualmente impedito il corretto adempimento; ciò anche al fine di rimuovere ostacoli (se del caso pure normativi) che, rallentando le procedure e i momenti
decisionali amministrativi, rendano lente e farraginose le fasi attuative delle opere pubbliche;
impegna il Governo
a valutare i rilievi espressi in sede di Commissione UE riguardo al merito della norma e a predisporre interventi di correzione e modifica della stessa intesi a renderla coerente con le norme europee e con la Costituzione della Repubblica.
9/1750/59.Angelo Piazza, Villetti.
La Camera,
premesso che:
la manovra di finanza pubblica per il 2007, di cui il decreto legge in esame è parte integrante, è estremamente penalizzante per i maggiori comparti produttivi del Paese e sottrae risorse importanti alla domanda interna;
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di rivedere la vessatoria politica fiscale nei confronti dei cittadini al fine di non stroncare sul nascere la ripresa produttiva che si sta avviando nel Paese.
9/1750/60.Verro, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Stefania Gabriella Anastasia Craxi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, D'Ippolito, Di Virgilio, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Laurini, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Martino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Ravetto, Ricevuto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno D'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
premesso che:
nell'ambito della Manovra per il 2007 viene sottaciuta l'importanza che lo sport ha nell'educazione delle nuove generazioni ed in particolare quello dilettantistico e quello praticato dal settore giovanile scolastico;
nelle diverse riforme solastiche succedutesi in questi anni l'educazione sportiva ha svolto un ruolo del tutto marginale;
impegna il Governo
ad adottare programmi e destinare finanziamenti destinati allo sviluppo delle attività sportive scolastiche.
9/1750/61.Ceroni, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Stefania Gabriella Anastasia Craxi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, D'Ippolito,
Di Virgilio, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Laurini, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Martino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Ravetto, Ricevuto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno D'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
premesso che:
sia il provvedimento in esame sia l'intera legge finanziaria non prendono in alcuna considerazione i problemi delle isole minori ed in particolare l'insufficienza dei collegamenti marittimi ed aerei e l'inadeguatezza dei servizi pubblici essenziali,
impegna il Governo
a rivedere la propria politica complessiva riguardante la suddetta materia.
9/1750/62.Fallica, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Stefania Gabriella Anastasia Craxi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, D'Ippolito, Di Virgilio, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Laurini, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Martino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Ravetto, Ricevuto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno D'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
premesso che:
il provvedimento in esame all'articolo 47-bis prevede l'applicabilità del decreto alle regioni a statuto speciale e alle province autonome di Trento e Bolzano compatibilmente con le norme dei rispettivi statuti e relative norme di attuazione senza prevedere una disapplicazione della clausola di salvaguardia per lo Statuto della Provincia Autonoma di Bolzano laddove nelle suddette norme siano contenute lesioni dei diritti fondamentali e degli interessi delle minoranze territoriali ivi residenti,
impegna il Governo
a prevedere la tutela dei diritti fondamentali e degli interessi delle minoranze residenti
nel territorio della Provincia Autonoma di Bolzano nel dare attuazione al decreto.
9/1750/63.Biancofiore, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Bernardo, Berruti, Bertolini, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Stefania Gabriella Anastasia Craxi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, D'Ippolito, Di Virgilio, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Laurini, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Martino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Ravetto, Ricevuto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno D'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera;
premesso che:
il provvedimento in esame contiene disposizioni, sotto il profilo dell'accertamento fiscale, particolarmente inique nei confronti del contribuente in modo da ledere anche il suo diritto alla privacy;
le misure adottate dal Governo, per quanto riguarda l'accertamento tributario, sono particolarmente gravi e tali da instaurare un vero e proprio Stato di polizia nei confronti dei cittadini;
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di rivedere le norme suddette in modo da tutelare i cittadini da un fisco oppressivo che danneggia pesantemente i contribuenti e i loro diritti fondamentali.
9/1750/64.Bruno, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Stefania Gabriella Anastasia Craxi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, D'Ippolito, Di Virgilio, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Laurini, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Martino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Ravetto, Ricevuto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno D'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
premesso che:
si condivide l'opportunità di interventi rivolti alla infrastrutturazione e valorizzazione delle regioni del Sud Italia, nel suo complesso;
le risorse finanziarie inerenti agli impegni assunti da Fintecna s.p.a. nei confronti di Stretto di Messina S.p.A, sono attribuite al Ministero dell'economia e delle finanze ed iscritte in apposito capitolo di spesa dello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture «Interventi per la realizzazione di opere infrastrutturali e di tutela dell'ambiente e difesa del suolo in Sicilia e in Calabria»;
la distribuzione delle risorse di cui in premessa, impegna il 70 per cento nella regione Sicilia e la restante parte nella regione Calabria;
risulta evidente il maggiore impegno di spesa a favore della Sicilia rispetto alla Calabria;
la regione Calabria necessita di uguali, se non maggiori, risorse per lo sviluppo e il rilancio della economia e della occupazione,
impegna il Governo:
a prevedere, secondo individuati criteri di priorità, una più equa redistribuzione delle risorse;
ovvero una adeguata compensazione con successivi e mirati provvedimenti.
9/1750/65.D'Ippolito Vitale.
La Camera,
premesso che:
il 4 novembre 2006 ricorre il 40o anniversario dell'alluvione di Firenze e l'intero asse centrale della Toscana ha rivissuto con trepidazione in queste settimane le preoccupanti fasi di ricorrenti piene del fiume Arno; dalle recenti indagini è risultato che la situazione attuale presenta gli stessi, se non maggiori rischi di 40 anni fa;
è stato sottoscritto in data 18 febbraio 2005 tra Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio, Regione Toscana e Autorità di Bacino, un Accordo di programma per l'attivazione degli interventi prioritari destinati alla mitigazione del rischio idraulico;
impegna il Governo
ad individuare maggiori risorse per la definitiva sistemazione del bacino idrografico dell'Arno.
9/1750/66.Della Vedova, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Stefania Gabriella Anastasia Craxi, Crosetto, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, D'Ippolito, Di Virgilio, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Laurini, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Martino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Ravetto, Ricevuto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno D'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
premesso che:
nell'ambito della manovra per il 2007 viene sottaciuta l'importanza che lo sport ha nell'educazione delle nuove generazioni ed in particolare quello dilettantistico e quello praticato dal settore giovanile scolastico;
le relative spese sono a carico esclusivo delle famiglie che non ricevono alcun aiuto né dallo Stato, né dagli Enti pubblici preposti;
impegna il Governo
ad introdurre disposizioni fiscali in favore delle famiglie che consentano la detraibilità delle spese per l'iscrizione dei giovani ai corsi sportivi.
9/1750/67.Lenna, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Stefania Gabriella Anastasia Craxi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, D'Ippolito, Di Virgilio, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Laurini, Lazzari, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Martino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Ravetto, Ricevuto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno D'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
premesso che:
preoccupa la stagnazione dell'attività di governo e di regolazione nell'ambito dell'edilizia abitativa, sia per quel che riguarda il sostegno alle locazioni, sia per ciò che concerne l'attività costruttiva pubblica;
la diffusa situazione di tensione abitativa presente in molte aree del paese può esser soddisfatta tramite l'avvio di un programma straordinario di edilizia agevolata;
impegna il Governo
ad attuare un programma straordinario di edilizia agevolata per la proprietà e la locazione.
9/1750/68.Brancher, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Stefania Gabriella Anastasia Craxi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, D'Ippolito, Di Virgilio, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Laurini, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Martino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello, Misuraca, Mondello, Mormino,
Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Ravetto, Ricevuto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno D'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
premesso che:
l'articolo 18 del decreto in esame espropria ai privati proprietari il teatro Petruzzelli di Bari, ivi comprese le pertinenze e le parti di immobile non strumentali all'attività teatrale;
tale disposizione si configura come medioevale ed autoritaria,
impegna il Governo
a valutare soluzioni alternative che consentano il mantenimento della proprietàagli attuali titolari e la sollecita ripresa delle attività culturali.
9/1750/69.Carlucci, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Stefania Gabriella Anastasia Craxi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, D'Ippolito, Di Virgilio, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Laurini, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Martino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Ravetto, Ricevuto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno D'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
premesso che:
la soluzione della questione urbana rappresenta una delle priorità del Paese, anche alla luce dell'incremento dell'immigrazione e della possibilità di creazione di aree ad elevato disagio sociale;
peraltro il rilancio del territorio urbano sortisce il duplice effetto di catalizzare processi di sviluppo sociale ed economico;
impegna il Governo
a destinare maggiori risorse allo sviluppo urbano.
9/1750/70.Berruti, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Bernardo, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Stefania Gabriella Anastasia Craxi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, D'Ippolito, Di Virgilio, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Fontana, Franzoso, Fratta Pasini,
Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Laurini, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Martino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Ravetto, Ricevuto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno D'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
premesso che:
con il decreto legge in esame è stata reintrodotta la tassa sulle successioni, inizialmente «travestita» da incremento delle imposte ipotecarie, catastali e di registro;
la disposizione è sempre stata considerata vessatoria dei cittadini, i quali, correttamente, ritengono intollerabile la tassazione del passaggio dei beni e dei rapporti di famiglia;
impegna il Governo
ad effettuare un monitoraggio sulla normativa successoria al fine di valutare l'opportunità di abolire qualsiasi tassazione per il passaggio di beni tra coniugi e tra ascendenti e discendenti diretti, limitandola ed eventualmente innalzandola per i parenti a partire dal terzo grado.
9/1750/71.Vitali, Cicu, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Stefania Gabriella Anastasia Craxi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, D'Ippolito, Di Virgilio, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Laurini, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Martino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Ravetto, Ricevuto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno D'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
premesso che:
il comma 2 dell'articolo 2 del decreto in esame prevede la remunerazione maggiorata del 25 per cento in ambito di riscossione delle imposte comunali;
la disposizione si rivela gravosissima ed ingiustificata per il debitore in particolare perché collegata con la riduzione dei trasferimenti ai comuni e non alla sostanziale gravità del fatto;
impegna il Governo
a monitorare l'applicazione della richiamata normativa al fine di valutare la
possibilità di prevedere quanto prima la riduzione della citata remunerazione.
9/1750/72.Cicu, Marras, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Stefania Gabriella Anastasia Craxi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, D'Ippolito, Di Virgilio, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Laurini, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Martino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Ravetto, Ricevuto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno D'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
premesso che:
nell'ambito della manovra per il 2007 si provvede ad un'ulteriore stretta sui cosiddetti «costi della politica»;
in Italia sono numerose gli enti che fanno capo allo Stato e le commissioni consultive di cui si avvale la pubblica amministrazione nell'espletamento delle proprie funzioni;
è frequente che tra gli amministratori degli enti e tra i membri delle commissioni consultive siano chiamati parlamentari ed ex parlamentari;
impegna il Governo
ad adottare le opportune iniziative volte ad introdurre disposizioni che limitino il cumulo delle cariche negli enti dello Stato e negli organi consultivi.
9/1750/73.Gioacchino Alfano, Adornato, Angelino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Stefania Gabriella Anastasia Craxi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, D'Ippolito, Di Virgilio, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Laurini, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Martino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Ravetto, Ricevuto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno D'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
considerato il carattere inutilmente vessatorio di gran parte delle norme contenute nel decreto-legge in esame, che comporta oltre ad un pesante aggravio economico anche tutta una serie di adempimenti burocratici che intralciano la vita dei cittadini ed in particolare degli operatori economici,
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di rivedere l'impostazione della politica fiscale che sta assumendo un carattere oppressivo e tale da accrescere pericolosamente la distanza tra cittadini ed istituzioni.
9/1750/74.Angelino Alfano, Adornato, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Stefania Gabriella Anastasia Craxi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, D'Ippolito, Di Virgilio, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Laurini, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Martino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Ravetto, Ricevuto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno D'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
premesso che:
numerose norme del decreto legge n. 223 del 2006 e del decreto n. 262 in esame violano le disposizioni concernenti l'efficacia temporale delle norme tributarie, a vantaggio della finanza pubblica, ma in danno dei cittadini ed in violazione dello Statuto dei diritti del contribuente;
impegna il Governo
ad effettuare un monitoraggio sulla normativa tributaria al fine di astenersi dal presentare in futuro disposizioni che violino la certezza delle norme, in particolare di quelle tributarie.
9/1750/75.Gianfranco Conte, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Stefania Gabriella Anastasia Craxi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, D'Ippolito, Di Virgilio, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Laurini, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Martino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo,
Prestigiacomo, Ravetto, Ricevuto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno D'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
premesso che:
le disposizioni del decreto in esame aggravano pesantemente le sanzioni per la mancata emissione dei titoli di pagamento (scontrini o ricevuta fiscale) da parte dei commercianti, artigiani e delle piccole e medie imprese, prevedendo sinanco la chiusura dell'esercizio commerciale;
gli studi di settore già sottopongono numerosi soggetti ad accurate valutazioni fiscali;
disposizioni vessatorie in materia fiscale, possono spingere i cittadini esasperati verso la rivolta fiscale;
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di modificare le norme fiscali rispetto ai citati settori produttivi, abolendo lo scontrino o comunque modificando le norme sanzionatorie nel senso di aumentare le pene pecuniarie senza incorrere nella chiusura dell'attività.
9/1750/76.Marras, Cicu, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Stefania Gabriella Anastasia Craxi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, D'Ippolito, Di Virgilio, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Laurini, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Martino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Ravetto, Ricevuto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno D'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
premesso che:
il provvedimento in esame non è corredato dalla relazione sull'analisi tecnico-normativa;
tale relazione è uno strumento importante da aggiungere al provvedimento;
impegna il Governo
a presentare, per il futuro, disegni di legge corredati dalla relazione sull'analisi tecnico-normativa.
9/1750/77.Gregorio Fontana, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Stefania Gabriella Anastasia Craxi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa,
D'Ippolito, Di Virgilio, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Laurini, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Martino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Ravetto, Ricevuto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno D'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
premesso che:
all'articolo 36 del decreto-legge in esame, viene demandata ad un regolamento di delegificazione l'istituzione dell'Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca;
è necessario specificare in modo puntuale le norme generali regolatrici della materia, nonché le disposizioni per le quali si determina l'effetto abrogativo al fine di garantire una legislazione chiara e facilmente conoscibile al cittadino ed agli operatori che devono applicare la norma;
impegna il Governo
a garantire, nella redazione delle norme, la massima chiarezza delle disposizioni modificate e assicurare una legislazione chiara a beneficio dei cittadini e degli operatori che devono applicare le norme.
9/1750/78.Mario Pepe, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Stefania Gabriella Anastasia Craxi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, D'Ippolito, Di Virgilio, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Laurini, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Martino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Ravetto, Ricevuto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno D'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
premesso che:
il provvedimento in esame contiene disposizioni in materia di accertamento e di contrasto all'evasione particolarmente vessatorie nei confronti del contribuente,
tale normativa incide profondamente e negativamente sui diritti del cittadino;
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di adottare le opportune iniziative di carattere normativo volte a rivedere le norme che contengono disposizioni in tema di accertamento e contrasto all'evasione che sono inique e prevedono un atteggiamento vessatorio del fisco sul contribuente.
9/1750/79.Laurini, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Stefania Gabriella Anastasia Craxi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, D'Ippolito, Di Virgilio, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Martino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Ravetto, Ricevuto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno D'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
premesso che:
il provvedimento in esame non è corredato della redazione sull'analisi di impatto della regolamentazione;
è fondamentale per ogni legge presentata conoscere l'impatto che essa ha sul sistema;
impegna il Governo
a presentare, per il futuro, provvedimenti legislativi che contengano l'analisi di impatto della regolamentazione.
9/1750/80.Mormino, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Stefania Gabriella Anastasia Craxi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, D'Ippolito, Di Virgilio, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Laurini, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Martino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello, Misuraca, Mondello, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Ravetto, Ricevuto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno D'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
premesso che:
il provvedimento in esame interviene in diversi settori dell'ordinamento senza procedere ad adeguate forme di coordinamento con la vigente disciplina, né abrogando le norme anteriori indirettamente private di ogni effetto, né novellando espressamente quelle modificate, né in taluni casi, coordinando la nuova disciplina con il tessuto normativo, in cui essa si inserisce;
tale modo di legiferare produce gravi effetti sulla legislazione vigente e soprattutto comporta gravi conseguenze sulla intelligibilità delle norme per gli operatori che dovranno applicare tali disposizioni;
impegna il Governo:
ad attenersi scrupolosamente, nella redazione di provvedimenti legislativi, alla circolare del Presidente della Camera sulla redazione dei testi normativi evitando, per il futuro, la predisposizione di provvedimenti confusionari che incidono negativamente sulla nostra legislazione rendendola oscura per i cittadini e per gli operatori che dovranno applicare le norme.
9/1750/81.Paniz, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Stefania Gabriella Anastasia Craxi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, D'Ippolito, Di Virgilio, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Laurini, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Martino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Ravetto, Ricevuto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno D'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
premesso che:
il decreto-legge in esame reca un contenuto complesso che incide su numerosi ed eterogenei ambiti normativi;
la legge n. 400 del 1988 prevede che i decreti-legge devono avere contenuto omogeneo;
impegna il Governo:
a rispettare le disposizioni della legge n. 400 del 1988.
9/1750/82.Costa, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Stefania Gabriella Anastasia Craxi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, D'Ippolito, Di Virgilio, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro,
Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Laurini, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Martino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Ravetto, Ricevuto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno D'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera
premesso che.
l'articolo 24 del decreto-legge in esame contiene disposizioni relative al riordino e semplificazione delle disposizioni sui contributi ed alle provvidenze per le imprese editrici di quotidiani e periodici;
è necessario disciplinare il riordino della disciplina sull'erogazione dei contributi, con un intervento normativo sistematico, adottato dal Parlamento superando così l'attuale previsione dell'articolo 24 che rimette all'adozione di interventi governativi la relativa disciplina;
impegna il Governo:
a predisporre un intervento normativo sistematico per disciplinare la materia dei contributi e delle provvidenze per le imprese editrici dei quotidiani e dei periodici.
9/1750/83.Cesaro, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Stefania Gabriella Anastasia Craxi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, D'Ippolito, Di Virgilio, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Laurini, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Martino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Ravetto, Ricevuto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno D'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
premesso che:
l'articolo 42 del decreto-legge in esame contiene disposizioni per la razionalizzazione del settore della formazione del personale della pubblica amministrazione ed è finalizzato a razionalizzare ed a contenere i costi nel settore della formazione del personale della pubblica amministrazione;
è necessario contemperare le esigenze di riduzione della spesa con la
difesa dei livelli occupazionali degli enti coinvolti;
impegna il Governo
a garantire la difesa dei livelli occupazionali degli enti coinvolti nell'opera di razionalizzazione.
9/1750/84.Pelino, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Stefania Gabriella Anastasia Craxi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, D'Ippolito, Di Virgilio, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Laurini, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Martino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Ravetto, Ricevuto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno D'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
premesso che:
risulta necessario incrementare i finanziamenti per le università e gli enti di ricerca, le cui condizioni economiche e finanziarie sono particolarmente gravi;
le università e gli enti di ricerca costituiscono elementi fondamentali per garantire alti livelli di formazione scolastica e una ricerca idonea a competere con i paesi europei ed internazionali per garantire anche nel nostro Paese un futuro ai ricercatori costretti, il più delle volte, ad andare all'estero;
impegna il Governo:
a garantire adeguati contributi economici per le università e la ricerca per assicurare una formazione scolastica adeguata e una ricerca idonea a supporto dei cittadini del nostro Paese.
9/1750/85.Garagnani, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Stefania Gabriella Anastasia Craxi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, D'Ippolito, Di Virgilio, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Laurini, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Martino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Ravetto, Ricevuto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno D'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
premesso che:
il provvedimento in esame, pur disciplinando diversi settori dell'ordinamento, non provvede al coordinamento con la nuova disciplina
impegna il Governo
a provvedere a coordinare la nuova disciplina dettata dal provvedimento con il tessuto normativo cui essa si riferisce.
9/1750/86.Cicchitto, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Stefania Gabriella Anastasia Craxi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, D'Ippolito, Di Virgilio, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Laurini, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Martino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Ravetto, Ricevuto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno D'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
premesso che l'articolo 12 viola la tutela del legittimo affidamento del concessionario previsto dagli articoli 3 e 41 della Costituzione
impegna il Governo
ad effettuare, in sede applicativa, un monitoraggio delle predette disposizioni al fine di garantire la loro conformità al dettato costituzionale.
9/1750/87.Bertolini, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Bernardo, Berruti, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Stefania Gabriella Anastasia Craxi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, D'Ippolito, Di Virgilio, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Laurini, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Martino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Ravetto, Ricevuto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno D'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
premesso che il provvedimento reca disposizioni non solo riconducibili alle materie di competenza legislativa esclusiva dello Stato, ma anche a quelle di competenza legislativa concorrente dello Stato e delle Regioni ai sensi dell'articolo 117, terzo comma, della Costituzione
impegna il Governo
ad adottare le opportune iniziative normative volte a rivedere, in sede applicativa, le citate disposizioni, al fine di definire con più precisione gli ambiti riservati all'iniziativa delle Regioni.
9/1750/88.Carfagna, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Stefania Gabriella Anastasia Craxi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, D'Ippolito, Di Virgilio, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Laurini, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Martino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Ravetto, Ricevuto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno D'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
premesso che il provvedimento reca delle norme i cui effetti si produrranno in un momento successivo alla sua entrata in vigore, non rispettando dunque l'articolo 15, comma 3, della legge n. 400 del 1988 riguardante la «immediata applicabilità» delle misure disposte dal decreto
impenga il Governo
ad adottare le opportune iniziative volte a rivedere, eventualmente in sede applicativa, tale regime differito degli effetti finali del provvedimento adeguandolo alla disciplina dettata dalle citate norme di legge vigenti.
9/1750/89.Ponzo, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Stefania Gabriella Anastasia Craxi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, D'Ippolito, Di Virgilio, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Laurini, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Martino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Prestigiacomo, Ravetto, Ricevuto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo,
Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno D'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
premesso che il provvedimento presenta una tecnica della novellazione imprecisa in alcuni punti dal momento che non viene rispettato il principio dettato dalla circolare congiunta dei Presidenti delle Camere del 20 aprile 2001 che, al punto 9, richiede che l'unità minima di testo da novellare sia il comma, per consentire una più agevole comprensione della modifica
impegna il Governo
a rispettare la corretta tecnica della novellazione per una maggiore chiarezza dei testi.
9/1750/90.Verdini, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Stefania Gabriella Anastasia Craxi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, D'Ippolito, Di Virgilio, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Laurini, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Martino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Ravetto, Ricevuto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno D'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
premesso che il decreto-legge in esame, all'articolo 47-bis prevede l'applicabilità del decreto alle regioni a statuto speciale e alle province autonome di Trento e Bolzano senza prendere in considerazione le minoranze ivi residenti
impegna il Governo
a prevedere la tutela dei diritti e degli interessi delle minoranze ivi residenti nel dare attuazione al decreto.
9/1750/91.Fitto, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Stefania Gabriella Anastasia Craxi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, D'Ippolito, Di Virgilio, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Floresta, Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Laurini, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Martino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti
Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Ravetto, Ricevuto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno D'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
premesso che:
il decreto-legge in esame prevede all'articolo 41, comma 4, l'abrogazione della norma, contenuta nella legge finanziaria per il 2006, che esclude gli organi dell'Agenzia per i servizi sanitari regionali, per il periodo 2006 - 2008, dalla disciplina generale sulle nomine soggette al vaglio del Governo ad inizio legislatura;
in seguito a tale abrogazione, il consiglio di amministrazione, il presidente nonché' il collegio dei revisori dei conti dei suddetti enti cesseranno dalla carica, con grave nocumento per la continuità del piano di lavoro, con particolare riferimento agli obiettivi connessi alla riduzione delle liste di attesa;
impegna il Governo
a tenere fede a quanto stabilito nell'intesa raggiunta il 22 settembre 2006 con le regioni relativa a un nuovo «Patto per la salute», con particolare riferimento all'innalzarono della qualità dei servizi e delle prestazioni per i cittadini.
9/1750/92.Moroni, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Stefania Gabriella Anastasia Craxi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, D'Ippolito, Di Virgilio, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Laurini, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Martino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello, Misuraca, Mondello, Mormino, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Ravetto, Ricevuto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno D'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
premesso che:
il decreto-legge in esame all'articolo 23 stabilisce che le imprese colpite dalla crisi avicola e che hanno beneficiato, ai sensi del comma 3-bis dell'articolo 5 del decreto-legge n. 202 del 2005 - della sospensione, per il periodo 1o gennaio 2006 - 31 ottobre 2006, dei termini di versamento dei contributi o premi previdenziali ed assistenziali, debbano provvedere al versamento di quattro rate mensili anticipate all'interesse di differimento e di dilazione pari alla misura dell'interesse legale vigente, che è del 2,5 per cento;
nel decreto in esame non viene esplicitata la data in cui effettuare il primo dei quattro versamenti né se tale data
coincide con la prima data utile successiva alla sospensione;
impegna il Governo
a chiarire procedura e tempistica del versamento rateale al fine di evitare dubbi interpretativi e problemi applicativi che finirebbero per riverberarsi negativamente sulle imprese interessate.
9/1750/93.Romele, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Stefania Gabriella Anastasia Craxi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, D'Ippolito, Di Virgilio, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Laurini, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Martino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Ravetto, Ricevuto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno D'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
premesso che:
il decreto-legge in esame all'articolo 41, commi 1-3 dispone la cessazione automatica di tutti gli incarichi dirigenziali conferiti a personale non appartenente ai ruoli dei dirigenti delle amministrazioni dello Stato entro 90 giorni dal voto di fiducia al nuovo Governo, e la cessazione dall'incarico anche per i direttori delle Agenzie - incluse quelle fiscali - nonché' degli incarichi dirigenziali conferiti prima del 17 maggio 2006 (data di formazione del Governo attualmente in carica) ove non vengano confermati entro 60 giorni dall'entrata in vigore del presente decreto-legge;
tali previsioni non hanno altra motivazione che quella di porre in essere una irragionevole e pregiudiziale discriminazione nei confronti di personale altamente qualificato creando in tal modo nelle amministrazioni coinvolte una situazione di grande confusione ed incertezza;
impegna il Governo
ad adottare le opportune iniziative volte ad evitare che il funzionamento della pubblica amministrazione venga pregiudicato da provvedimenti di chiaro stampo politico.
9/1750/94.Baldelli, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Azzolini, Baiamonte, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Stefania Gabriella Anastasia Craxi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, D'Ippolito, Di Virgilio, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Laurini, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras,
Martino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Ravetto, Ricevuto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno D'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
premesso che:
il decreto-legge in esame che rappresenta un elemento importante dell'insieme della manovra di finanza pubblica per il 2007, è caratterizzato da un'impostazione di estrema sinistra e come tale penalizzante per tutte le categorie produttive e per la maggior parte dei cittadini contribuenti;
così facendo il Governo dimostra ancora una volta di essere pesantemente condizionato dai partiti della sinistra estrema e dalla CGIL in particolare e di non tenere in alcuna considerazione le esigenze e i legittimi interessi della parte maggioritaria della popolazione;
la manovra nel suo complesso oltre ad essere inutilmente vessatoria nei confronti dei cittadini contribuenti è evidentemente dannosa per le prospettive di sviluppo della nostra economia come è dimostrato dal recentissimo abbassamento del rating finanziario che due importanti agenzie internazionali hanno deciso nei confronti del nostro Paese
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di rivedere completamente l'impostazione della manovra di finanza pubblica per il 2007 e quindi anche i caratteri di fondo del decreto in esame.
9/1750/95.Elio Vito, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Stefania Gabriella Anastasia Craxi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, D'Ippolito, Di Virgilio, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Laurini, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Martino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Ravetto, Ricevuto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno D'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
premesso che:
il decreto-legge in esame prevede un complesso di disposizioni sostanzialmente negative per il settore imprenditoriale, soprattutto quello agricolo;
le misure previste non costituiscono un carattere continuativo con i provvedimenti adottati dal precedente Governo,
che al contrario ha rilanciato e incentivato la filiera agricola, con leggi di sostegno ad hoc;
una grave mancanza nel provvedimento in esame è rappresentata dal fatto che non viene riprodotta la disposizione che prevedeva la concessione da parte della Cassa depositi e prestiti di un prestito di 70 milioni di euro all'ISMEA per sostenere la crescita dimensionale delle imprese agricole;
per quanto riguarda la questione dei contributi previdenziali, la scadenza ravvicinata creerà non pochi problemi per i lavoratori agricoli e inoltre le disposizioni ivi contenute potranno avere un effetto penalizzante per l'agricoltura unitamente alle previsioni del disegno di legge finanziaria per il 2007, che rendono il documento unico di regolarità contributiva una condizione necessaria per accedere alle agevolazioni nazionali e comunitarie;
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di rivedere in sede applicativa le norme di carattere tributario e previdenziale, che colpiscono ingiustamente il settore agricolo, nonché le misure previste per la riduzione del cuneo fiscale che interessano soltanto in misura del tutto marginale le imprese della filiera.
9/1750/96.Paolo Russo, Moroni, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Stefania Gabriella Anastasia Craxi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, D'Ippolito, Di Virgilio, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Laurini, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Martino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello, Misuraca, Mondello, Mormino, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Ravetto, Ricevuto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno D'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
premesso che:
il decreto-legge in esame contiene rilevanti inasprimenti della pressione fiscale per l'agricoltura e non prevede alcuna continuità con l'azione svolta negli anni precedenti;
l'applicazione della franchigia IVA, indicata dal comma 1 dell'articolo 4, in palese contraddizione con la volontà di promuovere l'ampliamento delle imprese agricole, determinerà effetti penalizzanti per l'intero comparto quali: l'aumento dell'evasione fiscale ed una parcellizzazione delle aziende;
in particolare le disposizioni contenute nell'articolo 4 del provvedimento, hanno per destinatari soggetti che fanno richiesta di contributi comunitari per l'agricoltura, dimostrano l'assoluta mancanza di continuità rispetto al DPEF illustrato pochi mesi fa, che al contrario conteneva significative indicazioni in merito ad alcuni aspetti fondamentali per lo sviluppo e la competitività dell'agricoltura italiana;
le disposizioni in materia tributaria previste dal decreto-legge in esame determineranno
un inasprimento fiscale a carico di quei soggetti che percepiscono contributi nell'ambito della politica agricola comune;
impegna il Governo
ad effettuare un monitoraggio sugli esiti derivanti dalle disposizioni contenute dal presente decreto-legge, che rischiano di creare ulteriori problematiche di natura non solo economica, a causa dell'aumento della pressione fiscale per le imprese agricole specie del Mezzogiorno;
ad adottare le opportune iniziative, anche normative, volte a prevedere una cospicua riduzione del cuneo fiscale per le imprese agricole, dato che il provvedimento in esame non dispone in merito;
a valutare l'opportunità di introdurre norme volte a rafforzare gli interventi a sostegno dell'agricoltura e della pesca, in quanto il decreto-legge in esame non indica nessun intervento significativo a favore dell'agricoltura del Mezzogiorno.
9/1750/97.Minardo, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Stefania Gabriella Anastasia Craxi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, D'Ippolito, Di Virgilio, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Laurini, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Martino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Mistrello, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Ravetto, Ricevuto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno D'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
premesso che:
il decreto-legge in esame prevede un complessivo aumento della pressione tributaria sia per i soggetti individuali che per le imprese specie facenti parte del settore agricolo;
il comma 21 dell'articolo 7 del suddetto provvedimento, determina un'ulteriore aggravio fiscale derivante dalla nuova tabella dei tributi speciali catastali;
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di modificare, in sede applicativa, l'impianto normativo del provvedimento in esame, eliminando gli irragionevoli aumenti di imposte ivi previsti, in particolare a riconsiderare sia il comma 21 dell'articolo 7 del decreto-legge in esame, nonché le disposizioni dell'articolo 41.
9/1750/98.Licastro Scardino, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Stefania Gabriella Anastasia Craxi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, D'Ippolito, Di Virgilio, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe
Fini, Fitto, Floresta, Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Laurini, Lazzari, Lenna, Leone, Lupi, Marinello, Marras, Martino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Ravetto, Ricevuto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno D'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
premesso che:
le disposizioni del decreto-legge in esame contengono l'introduzione di una serie di penalizzanti effetti finanziari che deprimeranno l'economia italiana;
soprattutto in materia di agricoltura, il provvedimento in esame, in considerazione che il sistema agricolo italiano è costituito in misura significativa da soggetti che si dedicano all'agricoltura, pur svolgendo altre attività, colpisce una pluralità di tali soggetti attraverso le disposizioni relative alle nuove definizioni dei fabbricati rurali;
l'impatto negativo che il decreto-legge prevede per il settore agricolo, si evidenzia nella sua gravità sia nell'articolo 4 che nell'articolo 6, in cui sono aumentate le imposte ipotecarie, catastali e di registro specie nel caso delle piccole aziende agricole, ove la proprietà fondiaria costituisce l'elemento essenziale per lo svolgimento stesso dell'attività;
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di monitorare in sede applicativa le predette disposizioni, al fine di adottare le opportune iniziative normative volte a riconsiderare tali nozioni che produrranno una serie di effetti economici e finanziari estremamente negativi per il settore dell'agricoltura italiana.
9/1750/99.Misuraca, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Stefania Gabriella Anastasia Craxi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, D'Ippolito, Di Virgilio, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Laurini, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Martino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Ravetto, Ricevuto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno D'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
premesso che:
l'articolo 8, comma 2 del decreto - legge in esame prevede disposizioni sospensive inerenti i contratti di programma per gli incentivi alle imprese già in essere, i cui effetti produranno confusione e sfiducia per il sistema imprenditoriale nazionale;
la medesima norma non chiarisce i meccanismi di assegnazione delle risorse previste dai contratti di programma approvate dal CIPE, lasciando il dubbio della discrezionalità e delle modalità di come tali risorse saranno gestite;
l'assegnazione delle risorse previste dai predetti contratti di programma, costituisce in relazione al tema degli investimenti in conto interessi, un vero e proprio volano per il mondo dell'impresa;
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di prevedere in sede di applicazione del provvedimento in esame una "corsia preferenziale", affinché per le proposte dei contratti di programma discussi e approvati nel corso delle delibere del CIPE del 22 e del 29 marzo 2006 e precedentemente proposti al 30 settembre 2005, per le regioni obiettivo 1, siano assegnate le risorse previste per tale incentivo.
9/1750/100.Marinello, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Stefania Gabriella Anastasia Craxi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, D'Ippolito, Di Virgilio, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Laurini, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marras, Martino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Ravetto, Ricevuto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno D'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
premesso che:
il decreto-legge in esame comporta un pesante aggravio fiscale per i cittadini contribuenti e sottrae in tal modo preziose risorse alla domanda interna;
per tale ragione sarà probabilmente indebolita la ripresa economica avviata grazie alle politiche del Governo Berlusconi e quindi saranno allontanante nel tempo le prospettive di risanamento duraturo della finanza pubblica,
impegna il Governo
ad adottare eventualmente in sede di applicazione del provvedimento in esame, l'opportunità di rivedere l'impostazione complessiva del provvedimento riducendo gli inasprimenti fiscali a quanto strettamente necessario a mantenere gli equilibri di bilancio nei limiti indicati dall'Unione Europea.
9/1750/101.Armosino, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver,
Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Stefania Gabriella Anastasia Craxi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, D'Ippolito, Di Virgilio, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Laurini, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Martino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Ravetto, Ricevuto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno D'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
premesso che:
l'insieme della manovra finanziaria per il 2007 composta dal decreto-legge in esame e dalla legge Finanziaria prevede incrementi di entrate per circa 20 miliardi di euro;
siamo di fronte quindi ad una torchiatura fiscale fortissima e come tale controproducente per le prospettive economiche e finanziarie del Paese,
impegna il Governo
ad effettuare un monitoraggio delle disposizioni contenute nel decreto e di quelle introdotte nel corso della prossima sessione di bilancio, al fine di riconsiderare l'impostazione della manovra finanziaria per il 2007, eliminando l'avocazione al Tesoro del 50 per cento del TFR maturando, dando soprattutto più spazio alle politiche di sostegno di sviluppo economico.
9/1750/102.Casero, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Stefania Gabriella Anastasia Craxi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, D'Ippolito, Di Virgilio, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Laurini, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Martino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Ravetto, Ricevuto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno D'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
premesso che:
il declassamento della solvibilità del nostro Paese decretata da due importanti
agenzie di rating internazionale rappresenta un giudizio impietoso sulla struttura della manovra di finanza pubblica di cui è componente fondamentale il decreto-legge in esame, in quanto la manovra nel suo complesso porta un aumento eccessivo della pressione fiscale, che va ben oltre le necessità di risanamento della finanza pubblica;
alcuni settori economici quali ad esempio l'agricoltura, subiscono aggravi pesantissimi e probabilmente insostenibili,
impegna il Governo
a monitorare, in fase applicativa, le disposizioni del decreto in esame e quelle introdotte nell'ambito della prossima sessione di bilancio, al fine di cambiare completamente l'impostazione della manovra finanziaria ricercando misure alternative tali da non strangolare l'economia e da non deprimere il reddito disponibile dei cittadini contribuenti su cui grava già un peso fiscale e parafiscale elevato.
9/1750/103.Crosetto, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Stefania Gabriella Anastasia Craxi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, D'Ippolito, Di Virgilio, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Laurini, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Martino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Ravetto, Ricevuto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno D'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
premesso che:
il decreto-legge in esame ha reintrodotto inizialmente sotto mentite spoglie la tassa di successione e che ciò rappresenta la violazione di un preciso impegno elettorale assunto pubblicamente e solennemente dall'onorevole Prodi;
successivamente la maggioranza è uscita allo scoperto e ha chiamato con il suo vero nome questo odioso balzello che pesa in modo crudele soprattutto sui piccoli e medi patrimoni immobiliari nel momento in cui vengono trasmessi di padre in figlio;
la reintroduzione di questa imposta rappresenta la dimostrazione matematica di quanto il Governo Prodi sia succube del massimalismo di sinistra soprattutto se si considera il gettito non particolarmente rilevante di questa imposta,
impegna il Governo
a monitorare l'applicazione delle predette disposizioni al fine di riconsiderare la reintroduzione di questa tassa vessatoria nei confronti delle famiglie e in particolare, dei cittadini di reddito modesto che spesso hanno impegnato i risparmi di una vita per acquistare immobili.
9/1750/104.La Loggia, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher,
Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Stefania Gabriella Anastasia Craxi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, D'Ippolito, Di Virgilio, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, Lainati, Laurini, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Martino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Ravetto, Ricevuto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno D'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
premesso che:
l'articolo 4 del decreto contiene misure pesantissime a carico del comparto agricolo tali da comportare, secondo la relazione tecnica, un'entrata di 570 milioni di euro nel 2007 e oltre 1 miliardo e 100 milioni a partire dal 2008. Si tratta di una stangata fiscale estremamente pesante e tale da mettere in difficoltà un comparto produttivo fondamentale per la nostra economia e, non a caso, definito primario in tutti i manuali di economia;
l'agricoltura italiana si trova in un momento di grave difficoltà per la sempre più serrata concorrenza sia all'interno dell'Unione europea, sia da parte dei prodotti provenienti in modo più o meno legale, da paesi extracomunitari e per tale motivo può essere messa in grave crisi da questa inopinata torchiatura fiscale,
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di rivedere la propria politica fiscale nei confronti del comparto agricolo riconsiderando le norme varate che sono evidentemente controproducenti per l'economia agricola del nostro Paese.
9/1750/105.Giudice, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Stefania Gabriella Anastasia Craxi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, D'Ippolito, Di Virgilio, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Laurini, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Martino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Ravetto, Ricevuto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno D'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
premesso che:
il carattere pesantemente vessatorio per i cittadini contribuenti dell'impianto complessivo del decreto-legge in esame e la particolare incongruenza di alcune norme contenute nell'originario articolo 7, che prevede tra l'altro, un aumento pesante dell'accisa sul gasolio per autotrazione, inasprimento che grava su un carburante che ha visto un aumento molto superiore al tasso di inflazione in questi ultimi anni, aumento che ha penalizzato tutti coloro che hanno optato per una automobile diesel, invogliati dal prezzo più favorevole del carburante;
questo inasprimento ha il sapore della beffa nei confronti dei cittadini consumatori in quanto si aggiunge nel predetto forte e, in parte, ingiustificato aumento del prezzo industriale,
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di rivedere questa sua decisione in quanto ingiustamente lesiva nei confronti di una notevole quantità di cittadini.
9/1750/106.Leone, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Stefania Gabriella Anastasia Craxi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, D'Ippolito, Di Virgilio, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Laurini, Lazzari, Lenna, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Martino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Ravetto, Ricevuto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno D'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge in esame all'articolo 41, comma 1, estende l'applicazione della disciplina, già prevista per la conferma degli incarichi di Segretario Generale e di Capo Dipartimento, fortemente caratterizzati dal loro rapporto fiduciario con il vertice politico, anche agli altri incarichi di livello dirigenziale, anch'essi connotati da una specifica caratterizzazione fiduciaria, in quanto affidati discrezionalmente dal livello politico a soggetti estranei ai ruoli delle Amministrazioni centrali dello Stato, prevedendo la loro cessazione decorsi novanta giorni dal voto sulla fiducia al Governo;
la suddetta disposizione, inoltre, esclude dall'applicazione di tale normativa i dirigenti dello Stato appartenenti ai ruoli di cui all'articolo 23 del decreto legislativo n. 165 del 2001, e precisamente, il personale dirigenziale con contratto di diritto privato;
al fine di evitare disparità di trattamento con il personale dirigenziale dello Stato in regime di diritto pubblico, che secondo l'interpretazione letterale della norma, verrebbe a costituire la sola categoria di personale dirigenziale dello Stato nei cui confronti trova applicazione il regime dello «spoil system» previsto dal
novellato comma 8 dell'articolo 19, del decreto legislativo n. 165 del 2001,
impegna il Governo
ad adottare, in sede applicativa, provvedimenti volti ad interpretare il comma 1 dell'articolo 41 del disegno di legge in esame nel senso che la disposizione dallo stesso recata non trova applicazione anche nei confronti del personale dirigenziale dello Stato in regime di diritto pubblico contemplato dall'articolo 3 del decreto legislativo n. 165 del 2001, ed in particolare, nei confronti dei dirigenti della carriera prefettizia, della carriera diplomatica e del personale dirigenziale militare, della Polizia di Stato, del Corpo Nazionale dei vigili del fuoco.
9/1750/107.Boscetto, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Stefania Gabriella Anastasia Craxi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, D'Ippolito, Di Virgilio, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Laurini, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Martino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Ravetto, Ricevuto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno D'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
premesso che:
l'articolo 16, comma 2-ter, del decreto legislativo 17 novembre 1997, n. 398, ha previsto l'emanazione di un decreto interministeriale, decreto mai emanato, per la riduzione ad un anno della durata della frequenza al corso post-universitario della Scuola superiore per le professioni legali per coloro che conseguono la laurea specialistica per la classe delle scienze giuridiche, corso la cui frequenza è obbligatoria per la partecipazione al concorso di aspirante uditore giudiziario,
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di adottare gli opportuni provvedimenti per consentire a decorrere dall'anno accademico 2006-2007, l'autonomo adeguamento del piano di studi delle Scuole superiori per le professioni legali alla durata annuale, riducendo proporzionalmente il monte ore attribuito alle singole discipline ed eventualmente modulando la frequenza dei laureati quinquennali sui corsi già attivati per il curriculum biennale, ma in ogni caso consentendo l'acquisizione del diploma specialistico entro un anno, ripristinando così la condizione fisiologica cui dovrebbe ambire ogni ordinamento giuridico, la certezza del diritto.
9/1750/108.Beltrandi, Turco.
La Camera,
premesso che:
l'articolo 5 del decreto-legge in esame incrementa i valori catastali e limita gli usi per le unità immobiliari censite nelle categorie catastali E/1 (Stazioni per servizi di trasporto); E/2 (Ponti comunali a
pedaggio); E/3 (Fabbricati per esigenze pubbliche); E/4 (Recinti chiusi per esigenze pubbliche); E/5 (Fortificazioni); E/6 (Fari, semafori, torri per orologio); E/9 (Edifici particolari non compresi nelle categorie precedenti),
impegna il Governo
ad adottare gli opportuni provvedimenti affinché anche nelle unità immobiliari censite nella categoria E/7 (Fabbricati per esercizio di culti) non possano essere compresi immobili o porzioni di immobili destinati ad uso commerciale, industriale, ad ufficio privato ovvero ad usi diversi, qualora gli stessi presentino autonomia funzionale e reddituale.
9/1750/109.Turco.
La Camera,
premesso che:
da tutte le statistiche risultano abnormi ed eccezionali anomalie nelle dichiarazioni dei contribuenti che evidenziano un fenomeno straordinario di evasione fiscale nel nostro Paese da fronteggiare con misure efficaci e severe,
impegna il Governo:
ad attivare, con una maggiore efficacia la Guardia di Finanza con una priorità rivolta innanzi tutto a fare luce e perseguire coloro che occultano redditi medio-alti, a partire dalla coerenza tra ciò che è dichiarato e il tenore di vita che è evidentemente mostrato, rispetto alle micro violazioni di tipo formale;
a presentare ulteriori misure di accertamento e di controllo basate sulla trasparenza e sulla connessione dei dati;
a sviluppare ancor di più l'azione comune a livello internazionale per contrastare l'utilizzo strumentale di paradisi fiscali.
9/1750/110.Villetti.
La Camera,
premesso che:
nel decreto-legge in esame sono contenute numerose e vessatorie norme di carattere fiscale che non tengono affatto conto dei principi dello Statuto del contribuente;
il punto fondamentale dello Statuto del contribuente oltre alla non retroattività delle norme fiscali è la garanzia della applicabilità dopo un congruo periodo di tempo dalla loro emanazione al fine di consentire al cittadino contribuente di adeguarsi alle nuove disposizioni,
impegna il Governo
ad adottare le opportune iniziative affinché le norme fiscali attuate attraverso regolamenti abbiano effetti a partire dall'anno di imposta successivo a quello in corso o comunque dopo un congruo termine dalla loro emanazione.
9/1750/111.Nan, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Stefania Gabriella Anastasia Craxi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, D'Ippolito, Di Virgilio, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Laurini, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Martino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario
Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Ravetto, Ricevuto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno D'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
premesso che:
le modifiche verso l'alto degli estimi catastali agricoli comporterà difficoltà nel settore dell'agricoltura, che nella precedente legislatura è stato fortemente rilanciato;
il metodo di accertamento introdotto dal Governo, attraverso la denuncia di parte da parte del contribuente e di controllo da parte dell'AGEA creerà un situazione di confusione e di ingovernabilità;
si tratta di maggiori oneri valutabili nella dimensione di 2 e più miliardi di euro di maggiori costi delle imprese agricole;
impegna il Governo
ad adottare le opportune iniziative volte ad individuare in maniera chiara i responsabili della revisione degli estimi catastali tra coloro che all'interno della pubblica amministrazione sono per legge preposti a tale funzione (Agenzia entrate, Catasto, responsabili degli enti locali).
9/1750/112.Giuseppe Fini, Zorzato, Mistrello Destro, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Stefania Gabriella Anastasia Craxi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, D'Ippolito, Di Virgilio, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Fitto, Floresta, Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Laurini, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Martino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Ravetto, Ricevuto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno D'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta.
La Camera,
premesso che:
l'articolo 12 del testo del decreto legge in esame contiene norme discutibili in materia di nuova disciplina relativa agli aggiornamenti tariffari autostradali ed il rafforzamento dei poteri regolamentari dell'ANAS;
l'articolo 12 prevede la sottoscrizione da parte degli enti concessionari di una convenzione unica da prodursi nel rapporto ANAS - concessionari;
viste le posizioni espresse dal Ministro delle infrastrutture negli incontri da lui avuti con i Governatori delle regioni
italiane in merito alla realizzazione delle infrastrutture necessarie allo sviluppo del nostro Paese,
impegna il Governo
ad adottare le opportune iniziative volte a consentire alle Regioni di diventare enti concedenti per le infrastrutture di interesse regionale secondo un piano di opere da definirsi d'intesa tra Ministero, Anas e regioni interessate.
9/1750/113.Zorzato, Milanato, Lupi, Ravetto, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Stefania Gabriella Anastasia Craxi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, D'Ippolito, Di Virgilio, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Laurini, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Marinello, Marras, Martino, Martusciello, Mazzaracchio, Minardo, Mistrello, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Ricevuto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno D'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta.
La Camera,
premesso che:
talune popolazioni di Campania, Basilicata e Calabria attendono ancora gli indennizzi per gli eventi sismici degli anni 1980-1982,
impegna il Governo:
a stanziare ulteriori risorse per la prosecuzione degli interventi di ricostruzione nei territori delle Regioni Campania, Basilicata e Calabria.
9/1750/114.Brusco, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Stefania Gabriella Anastasia Craxi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, D'Ippolito, Di Virgilio, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Laurini, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Martino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Ravetto, Ricevuto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno D'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
premesso che:
con il comma 150 dell'articolo 1 del provvedimento in esame, in materia di Patto di stabilità interno, si prevede che gli enti di nuova istituzione sono soggetti alle regole del Patto dall'anno in cui è disponibile la base di calcolo;
la disposizione non tiene adeguatamente conto degli enti che hanno avuto consistenti modifiche del proprio territorio e quindi rilevanti modifiche ai parametri base per la verifica della rispondenza alle regole, cioè la popolazione ed il territorio;
impegna il Governo:
ad adottare iniziative volte a consentire dalla prossima manovra economica la possibilità agli enti che durante il 2005, o il 2006, o negli anni successivi, hanno modificato in aumento i confini in misura tale che la somma delle percentuali di aumento del territorio e della popolazione insediata non sia inferiore al 15 per cento, siano soggetti al Patto di stabilità dell'anno in cui è disponibile la base annua di calcolo con i nuovi territori.
9/1750/115.Lazzari, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Stefania Gabriella Anastasia Craxi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, D'Ippolito, Di Virgilio, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Laurini, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Martino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Ravetto, Ricevuto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno D'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
premesso che:
presso il Ministero delle attività produttive sono giacenti oltre 70 «contratti di programma» presentati entro il 30 settembre 2005, regolamentati à sensi del decreto ministeriale del 12 novembre 2003;
dette iniziative riguardano estese aree del territorio nazionale, e rappresentano concrete attività imprenditoriali miranti ad un intenso sviluppo socioeconomico occupazionale del nostro Paese;
impegna il Governo
a considerare, nell'ambito del riesame delle iniziative previste dal decreto in esame, che per ogni iniziativa cittadini ed imprenditori hanno investito risorse proprie e quindi é necessario adottate criteri di ampia tolleranza.
9/1750/116.Milanato, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Stefania Gabriella Anastasia Craxi, Crosetto, Della Vedova,
Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, D'Ippolito, Di Virgilio, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Laurini, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Martino, Martusciello, Mazzaracchio, Minardo, Mistrello, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Ravetto, Ricevuto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno D'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
premesso che:
sussiste la necessità di incrementare le risorse alle Ferrovie dello Stato per il completamento di numerose opere quali l'Alta velocità, oltre che l'ammodernamento e il potenziamento del materiale rotabile ed il miglioramento della sicurezza;
impegna il Governo
ad adottare le opportune iniziative volte ad incrementare le risorse destinate alle F.F.S.S.
9/1750/117.Franzoso, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Stefania Gabriella Anastasia Craxi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, D'Ippolito, Di Virgilio, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Fontana, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Laurini, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Martino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Ravetto, Ricevuto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno D'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
premesso che:
l'economia ittica sta attraversando un periodo di crisi, evidenziato dalla diminuzione delle catture effettuate nel Mediterraneo, che rischia di avere pesanti e gravose ripercussioni sul reddito delle imprese, e sui livelli occupazionali del settore;
la flotta peschereccia italiana si caratterizza per il basso grado di rinnovamento ed ammodernamento sia delle imbarcazioni sia della struttura e della filiera produttiva;
in sede europea è in atto da tempo un confronto sulla nuova politica comune della pesca che riguarda la programmazione, le risorse, i regolamenti;
in questo ambito è necessario rilanciare un confronto sulla consistenza degli stock ittici che coinvolga la ricerca e le associazioni del settore;
sul rafforzamento della filiera produttiva puntando sul coinvolgimento dei pescatori come protagonisti del proprio lavoro, e delle nuove sfide sui temi della qualità, della concorrenza e del processo di globalizzazione che impongono una ristrutturazione radicale del settore;
impegna il Governo
ad introdurre disposizione di tutela e sviluppo degli stock ittici ed a rafforzare l'impegno in sede comunitaria per determinare una politica comune della pesca più rispondente alle specificità della pesca mediterranea.
9/1750/118.Valducci, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Stefania Gabriella Anastasia Craxi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, D'Ippolito, Di Virgilio, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Laurini, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Martino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Ravetto, Ricevuto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno D'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
premesso che:
le numerose disposizioni fiscali introdotte con i decreti legge nn. 223 e 262 del 2006 riducono il potere di acquisto dei cittadini,
impegna il Governo:
a vigilare affinché gli incrementi degli importi delle tariffe dell'energia elettrica, del gas, dell'acqua, delle telecomunicazioni e dell'assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore, non eccedano annualmente il valore dell'inflazione programmata.
9/1750/119.Rosso, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Stefania Gabriella Anastasia Craxi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, D'Ippolito, Di Virgilio, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Laurini, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Martino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti
Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Ravetto, Ricevuto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno D'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
premesso che:
nel quadro di rilancio della strategia di Lisbona, i governi degli Stati membri hanno concordato con la Commissione europea l'elaborazione di piani nazionali per l'innovazione, la crescita e l'occupazione;
uno degli obiettivi indicati dalla strategia è il raggiungimento, nel 2010, di una spesa per ricerca e innovazione pari al 3 per cento del PIL, mentre nel 2005 la spesa nell'Unione si è attestata all'1,9 per cento;
impegna il Governo
a dare alta priorità ai temi della ricerca e dell'innovazione affinché gli strumenti ed i progetti siano realmente accessibili dalle PMI e sviluppare misure a sostegno del recupero di competitività dell'intero settore dell'artigianato e delle PMI.
9/1750/120.Luciano Rossi, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Stefania Gabriella Anastasia Craxi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, D'Ippolito, Di Virgilio, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Laurini, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Martino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Ravetto, Ricevuto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno D'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
premesso che:
la fiscalità sul consumo di energia elettrica non supporta la competitività delle PMI e delle imprese artigiane, difatti dal confronto della differenza esistente nei prezzi sull'energia elettrica, al lordo e al netto delle imposte e degli altri oneri impropri, tra l'Italia e la media dei 4 paesi UE più industrializzati (Gran Bretagna, Germania, Francia, Spagna) risulta che il divario del prezzo al lordo delle imposte è sistematicamente superiore a quello del prezzo al netto delle imposte (fanno eccezione solo i grandi consumi, oltre i 24 Gwh, dove intervengono specifici meccanismi di defiscalizzazione);
l'iniquo peso dell'addizionale enti locali sui consumi di elettricità delle piccole imprese ne penalizza ulteriormente la competitività;
impegna il Governo:
ad adottare iniziative volte a riequilibrare tale ingiusto trattamento fiscale, in particolare
sopprimendo taluni degli extra-costi e delle componenti tariffarie che non hanno più motivo di esistere.
9/1750/121.Alfredo Vito, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Stefania Gabriella Anastasia Craxi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, D'Ippolito, Di Virgilio, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Laurini, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Martino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Ravetto, Ricevuto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno D'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
premesso che:
il potere d'acquisto delle pensioni di vecchiaia non è stato adeguatamente tutelato dalle diverse riforme del sistema pensionistico;
secondo dati convergenti resi noti dall'Osservatorio nazionale sulla famiglia del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, l'incidenza della povertà è pari al 15 per cento tra le famiglie con almeno un componente di oltre 64 anni di età e raggiunge il valore massimo (17,3 per cento) quando in famiglia è presente più di un anziano. Il disagio relativo è più evidente nelle regioni del Nord dove, a fronte di un'incidenza media del 4,7 per cento, le coppie anziane povere sono il 7,2 per cento e gli anziani soli poveri il 6,8 per cento;
la tutela dégli anziani deve essere considerato un punto d'onore per uno Stato civile, il più rilevante tra gli obiettivi della sicurezza sociale;
impegna il Governo
ad individuare meccanismi che consentano l'adeguamento delle pensioni
erogate a qualsiasi titolo;
ad individuare un indice di incremento del costo della vita commisurato per gli anziani.
9/1750/122.Grimaldi, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Stefania Gabriella Anastasia Craxi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, D'Ippolito, Di Virgilio, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Laurini, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Martino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili,
Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Ravetto, Ricevuto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno D'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
premesso che:
l'articolo 12 del testo originario del decreto legge in esame, come modificato dalle commissioni e dal maxiemendamento, contiene norme discutibili in materia di nuova disciplina relativa agli aggiornamenti tariffari del settore autostradale e rafforzamento dei poteri regolamentari dell'Anas;
l'Italia è attualmente passibile di procedura di infrazione comunitaria in merito ai problemi inerenti la proposta di fusione Autostrade-Abertis, vicenda su cui il Governo si è pronunciato sinora in modo difforme e contraddittorio,
impegna il Governo
a chiarire la propria posizione nella materia delle autostrade, in quanto non è possibile che infrastrutture di tale rilievo per l'economia del Paese siano oggetto di provvedimenti e prese di posizione contraddittori da parte di esponenti rilevanti della maggioranza e del Governo.
9/1750/123.Ravetto, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Stefania Gabriella Anastasia Craxi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, D'Ippolito, Di Virgilio, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Laurini, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Martino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Ricevuto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno D'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
la montagna italiana ha visto ridursi i propri stanziamenti nel corso degli ultimi anni, nonostante che la Costituzione preveda la tutela dei cittadini nelle zone montane;
per oltre 10 milioni di italiani residenti nei quasi 4.000 comuni montani italiani permangono gravi problemi di collegamento, sanitari, scolastici, di servizi pubblici, oltre che di reddito;
impegna il Governo
ad introdurre con sollecitudine un pacchetto di misure in favore delle zone montane.
9/1750/124.Di Centa, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino,
Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Stefania Gabriella Anastasia Craxi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, D'Ippolito, Di Virgilio, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Laurini, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Martino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Ravetto, Ricevuto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno D'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
premesso che:
il provvedimento in esame reca norme i cui effetti sono destinati a prodursi in un momento differito rispetto alla loro entrata in vigore;
quanto detto al punto precedente contrasta con il disposto di cui all'articolo 77 della Costituzione che prevede la necessità ed urgenza dei decreti-legge;
impegna il Governo
ad attenersi, nella redazione dei decreti-legge, alla stesura di norme urgenti che esplichino la loro efficacia immediatamente senza differire sine die il loro contenuto ed attenersi a quanto previsto dall'articolo 77 della Costituzione.
9/1750/125.Aracu, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Stefania Gabriella Anastasia Craxi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, D'Ippolito, Di Virgilio, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Laurini, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Martino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Ravetto, Ricevuto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno D'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
premesso che:
nell'ambito della manovra per il 2007 si provvede ad un'ulteriore stretta sui cosiddetti «costi della politica»;
in Italia sono numerose gli enti che fanno capo allo Stato e le commissioni consultive di cui si avvale la pubblica amministrazione nell'espletamento delle proprie funzioni;
è frequente che tra gli amministratori degli enti e tra i membri delle commissioni consultive siano chiamati parlamentari ed ex parlamentari;
impegna il Governo
ad adottare iniziative normative volte ad introdurre disposizioni che limitino il cumulo delle cariche negli enti dello Stato e negli organi consultivi.
9/1750/126.Romagnoli, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Stefania Gabriella Anastasia Craxi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, D'Ippolito, Di Virgilio, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Laurini, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Martino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Ravetto, Ricevuto, Rivolta, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno D'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
premesso che:
in ragione dei grandi processi di globalizzazione il Mediterraneo ha nuovamente assunto, negli ultimi anni, una significativa centralità nei commerci internazionali; ciò ha comportato una grandissima crescita del traffico attraverso i porti del nostro Paese, che hanno recuperato peso, capacità produttiva, competitività rispetto ai grandi scali europei;
impegna il Governo
ad incrementare gli stanziamenti destinati ai porti ed all'attività delle autorità portuali e ad escludere le stesse dai limiti di spesa previsti per le pubbliche amministrazioni.
9/1750/127.Pili, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Stefania Gabriella Anastasia Craxi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, D'Ippolito, Di Virgilio, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Laurini, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Martino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Ravetto, Ricevuto, Rivolta, Romagnoli, Romani,
Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno D'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
premesso che:
con la Finanziaria per il 2006 è stato istituito un fondo per indennizzare i cittadini che abbiano subito perdite finanziarie con i cosiddetti «tango bond» emessi dalla Repubblica Argentina e per altre operazioni finanziarie sulle quali sta indagando la Magistratura;
tale fondo verrà finanziato con fondi bancari ed assicurativi giacenti e non reclamati da tempo da Enti o persone che ne avrebbero avuto diritto;
impegna il Governo
ad adottare al più presto un'opportuna iniziativa normativa atta a rendere di pratica e concreta attuazione quanto esposto in premessa.
9/1750/128.Bernardo, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Stefania Gabriella Anastasia Craxi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, D'Ippolito, Di Virgilio, Fabbri, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Laurini, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Martino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Ravetto, Ricevuto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno D'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera,
premesso che:
la congestione, l'inquinamento, gli incidenti nella circolazione stradale sono ormai emergenza permanente nelle città italiane;
il trasporto pubblico locale è una grande questione nazionale che necessita di un programma consistente e duraturo di nuove risorse per metropolitane, tramvie, rinnovo parco autobus;
impegna il Governo
ad introdurre misure che alleggeriscano il carico fiscale sulle aziende di trasporto pubblico (abolizione Irap; riduzione IVA sui contributi di servizio; deducibilità degli abbonamenti plurimensili).
9/1750/129.Fedele, Adornato, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Aracu, Armosino, Azzolini, Baiamonte, Baldelli, Bernardo, Berruti, Bertolini, Biancofiore, Bocciardo, Bonaiuti, Bondi, Boniver, Boscetto, Brancher, Bruno, Brusco, Caligiuri, Campa, Carfagna, Carlucci, Casero, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicchitto, Cicu, Colucci, Gianfranco Conte, Nicola Cosentino, Cossiga, Costa, Stefania Gabriella Anastasia Craxi, Crosetto, Della Vedova, Dell'Elce, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, D'Ippolito, Di Virgilio, Fabbri, Fallica,
Fasolino, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Fontana, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Gelmini, Germanà, Giacomoni, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Jannone, La Loggia, Lainati, Laurini, Lazzari, Lenna, Leone, Licastro Scardino, Lupi, Marinello, Marras, Martino, Martusciello, Mazzaracchio, Milanato, Minardo, Mistrello, Misuraca, Mondello, Mormino, Moroni, Nan, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paoletti Tangheroni, Paroli, Pecorella, Pelino, Mario Pepe, Pescante, Picchi, Pili, Pizzolante, Ponzo, Prestigiacomo, Ravetto, Ricevuto, Rivolta, Romagnoli, Romani, Romele, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Scajola, Simeoni, Stagno D'Alcontres, Stradella, Testoni, Tondo, Tortoli, Tremonti, Uggè, Valducci, Valentini, Verdini, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Elio Vito, Zanetta, Zorzato.
La Camera
premesso che,
l'articolo 41 introduce nell'ordinamento giuridico una selvaggia forma di spoil system per tutti quei dirigenti a cui sono stati conferiti, nella passata legislatura, incarichi di prima e seconda fascia;
la normativa in questione non risponde ai criteri di necessità ed urgenza di cui all'articolo 77 della Costituzione, dal momento che i titolari dei suddetti incarichi, nell'esercizio delle loro funzioni dirigenziali, incarnano il principio della continuità dell'azione amministrativa;
la norma in questione si applica, in via transitoria, anche alle figure apicali delle amministrazioni centrali dello Stato e a tutte le Agenzie sottoposte alla vigilanza del Ministero dell'economia e delle finanze, a dimostrazione che l'intento del Governo è quello di procedere ad un avvicendamento sistematico dei più alti dirigenti pubblici,
impegna il Governo
a salvaguardare, soprattutto in fase di emanazione dei regolamenti di riorganizzazione delle strutture di livello dirigenziale della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dei Ministeri, di tutti i posti di funzione dirigenziale a cui si riferisce la disposizione de qua, così da evitare l'inevitabile ricorso alla Corte Costituzionale per 1' evidente contrasto tra la predetta normativa e l'articolo 97 della Costituzione.
9/1750/130.Migliori, Proietti Cosimi.