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Allegato B
Seduta n. 62 del 30/10/2006
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ATTI DI CONTROLLO
PRESIDENZA
DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Interrogazione a risposta in Commissione:
BONO e LA RUSSA. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della pubblica istruzione. - Per sapere - premesso che:
il Consiglio della provincia autonoma di Trento ha approvato la legge numero 5 del 7 agosto 2006, relativa al nuovo assetto del «Sistema educativo di istruzione e formazione del Trentino», pubblicata sul Bollettino Ufficiale della regione il 16 agosto n. 33, suppl. n. 2;
l'articolo 24, comma 5 della citata legge sancisce che il regolamento interno dell'istituzione disciplina la modalità di costituzione e di funzionamento nonché i compiti specifici del Collegio docenti, nel rispetto delle attribuzioni degli altri organi dell'istituzione, in modo funzionale allo svolgimento delle attività spettanti ai docenti;
la competenza della provincia autonoma di Trento in materia di istruzione è concorrente ai sensi dell'articolo 9 del decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1972, n. 670, e, conseguentemente, l'articolo 10 del decreto del Presidente della Repubblica del 15 luglio 1988, n. 405 e successive modifiche stabilisce che la provincia autonoma di Trento può disciplinare gli organi collegiali nel rispetto dei princìpi fondamentali delle norme dello Stato;
da dette norme, contenute nel decreto legislativo n. 297/94 si può desumere che i componenti degli OO.CC. sono tutti interni all'istituzione scolastica e individuati in numero fisso, oltre che la definizione dei livelli di autonomia di ciascun organo;
in palese violazione del decreto legislativo 297/74, l'articolo 2, comma 5 della legge provinciale 5/2006 stabilisce, invece, che il regolamento interno dell'istituzione disciplina le modalità di costituzione e di funzionamento, nonché i compiti specifici del Collegio dei docenti e che detto regolamento è approvato dal Consiglio dell'istituzione;
l'articolo 22, relativo al «Consiglio dell'istituzione», recita che detto organo è composto da un minimo di undici membri che sono individuati con riferimento agli operatori delle istituzioni scolastiche e formative, agli studenti del secondo ciclo e alle famiglie. Inoltre, stabilisce che lo statuto dell'istituzione può prevedere nell'ambito del consiglio dell'istituzione anche rappresentanti del territorio, indicando inoltre se tali soggetti partecipano alle sedute con o senza diritto di voto;
l'articolo 35, relativo al «Piano provinciale per il sistema educativo» prevede che detto strumento stabilisca l'ottimale distribuzione sul territorio delle istituzioni scolastiche, le procedure per la definizione del piano stesso e le valutazioni dei suoi elementi costituivi. Il piano prevede altresì la distribuzione sul territorio delle istituzioni paritarie;
a giudizio degli interroganti le norme contenute nella legge provinciale n. 5 del 7 agosto 2006 vengono a determinare una ingiustificata e illegittima subordinazione del Collegio docenti rispetto al Consiglio dell'istituzione, violando il principio di indipendenza di ciascun organo;
secondo gli interroganti, potendo essere prevista nel nuovo Consiglio d'istituzione la presenza di componenti esterni in numero non quantificato e con diritto di voto, si potrebbe creare la situazione in cui i membri esterni, prevalgano numericamente su quelli interni, e comunque, configurando una palese violazione della legge statale nella quale il numero dei componenti l'organo collegiale è fisso;
a parere degli interroganti la provincia autonoma di Trento ha violato l'articolo 10 del decreto del Presidente della Repubblica 405/88 e, indirettamente, lo Statuto di autonomia, e che tale decisione sia perfino suscettibile di rilevanza costituzionale;
a giudizio degli interroganti, è del tutto inopportuno ed ingiustificato che, laddove vi sia presenza di scuole paritarie la Provincia rinunci al mantenimento e disponga perfino la chiusura di scuole pubbliche, ledendo in tal modo chiaramente le disposizioni di cui all'articolo 33, comma 2 della Costituzione, che sanciscono che la Repubblica istituisce scuole per tutti gli ordini e gradi -:
se il Governo abbia adito la Corte costituzionale ai sensi dell'articolo 127, primo comma, della Costituzione, al fine di promuovere una questione di legittimità costituzionale della legge n. 5 del 2006 e, in caso negativo, per quali motivi.
(5-00353)
Interrogazioni a risposta scritta:
DEIANA, SCOTTO, SPERANDIO, CACCIARI, CANNAVÒ e DURANTI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che:
le autorità militari statunitensi hanno avviato da oltre due anni le procedure per la realizzazione nella città di Vicenza, attualmente sede della Setaf e della 173rd Airborne Brigade, di un vasto complesso infrastrutturale destinato ad ospitare nuove unità che dovranno aumentare considerevolmente le capacità operative di detta brigata;
secondo quanto dichiarato dal Generale James L. Jones, comandante dello US European Command, il 7 marzo 2006 allo US Senate Armed Services Committee, una volta completata la riorganizzazione della 173rd Airbone Brigade in Airborne Infantry Brigade Combat Team, questa diverrà una delle tre sole brigate dell'US Army stanziate in Europa stante il trasferimento negli Stati Uniti o lo scioglimento di tutte le altre unità terrestri statunitensi che attualmente si trovano in territorio tedesco;
la brigata di stanza in Italia, che già oggi viene definita informalmente il «911» dello US European Command, con riferimento alla sua capacità di intervento in tutte le aree ritenute di crisi dal Governo degli Stati Uniti, diverrebbe l'unità predesignata per interventi di proiezione della forza in tutta l'area di competenza dello stesso comando europeo comprendente, oltre all'Europa, la zona del Caucaso e del Caspio, il Medio Oriente e tutta l'Africa, continente dove le truppe vicentine da alcuni anni ormai operano e si addestrano;
fin dalla primavera 2005 le autorità militari statunitensi, con l'assistenza dei tecnici del 5o reparto infrastrutture di Padova, organo dell'Ispettorato infrastrutture dello Stato Maggiore dell'Esercito Italiano, hanno avviato la progettazione esecutiva degli edifici e delle installazioni che dovrebbero ospitare le nuove unità sul sedime dell'aeroporto Dal Molin di Vicenza;
nel frattempo è stato disposto dallo Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare italiana la chiusura o il trasferimento di tutti gli enti dislocati su tale aeroporto, e cioè il Distaccamento Aeronautico di Vicenza, il 27o Gruppo Genio Campale e il 10o Gruppo Manutenzione Elicotteri, lasciando così libera l'area da ogni attività militare italiana;
nella primavera 2006, nonostante - come risulta agli interroganti - il parere contrario dei servizi tecnici del comune di Vicenza, la Giunta comunale della città veneta sottoponeva agli organi del consiglio comunale il progetto esecutivo che veniva illustrato da tecnici dell'amministrazione statunitense;
come si può rilevare dal documento del Ministero della difesa statunitense intitolato «Constructions Programs (C-1) - Department of Defense Budget FY2007» del febbraio 2006, il progetto vicentino è già finanziato per il solo esercizio finanziario 2007, che va dal 1o ottobre 2006 al 30 settembre 2007, con 322 milioni di dollari, ai quali se ne dovranno aggiungere altri negli esercizi successivi fino a raggiungere un totale di circa 800 milioni di dollari entro il 2010;
come si può facilmente evincere dal citato documento, si tratta del più grande progetto infrastrutturale del Dipartimento della Difesa USA da realizzare all'estero e non appare credibile che un progetto di tale entità e dimensioni possa essere stato finanziato dal Congresso statunitense in assenza di un accordo tecnico o politico con la nazione ospitante, cioè l'Italia;
inoltre, nei mesi scorsi, unità dell'Esercito statunitense già appartenenti alla 1st Infantry Division di stanza in Germania ed ora trasferita negli Stati Uniti, sono state assegnate alla 173rd Airborne Brigade in previsione di una loro ridislocazione in Italia. Tali unità sono il 1-33 Field Artillery Battalion, un battaglione (ridotto) del Genio (l'82 Engineer Battalion), uno squadrone di cavalleria corazzata (il 1-4 Cavalry Squadron) che ha completato la transizione dei carri armati M-1 Abrams a veicoli blindati leggeri idonei ad essere aerotrasportati, una compagnia di intelligence generata dal 16th Military Intelligence Battalion di Darmstadt, oltre ad altre unità combattenti e di supporto tra cui un terzo battaglione paracadutisti che si aggiungerà ai due già stanziati nella città veneta;
nelle ultime settimane si è assistito ad un singolare rimpallo di responsabilità su chi debba prendere una decisione relativamente alla realizzazione delle nuove infrastrutture, con l'amministrazione comunale vicentina che chiede al Governo di esprimersi mentre il Ministro della Difesa Arturo Parisi e il Vice Presidente del Consiglio Francesco Rutelli hanno sollecitato il sindaco a esprimere preventivamente il proprio accordo o disaccordo sul progetto;
la questione tuttavia non sembra possa essere circoscritta ad una mera decisione di carattere urbanistico o di impatto ambientale, considerando le enormi implicazioni politiche conseguenti al più che raddoppio delle capacità operative
della 173rd Airborne Brigade, che assumerebbe, molto più di quanto non abbia oggi, un ruolo centrale nella strategia militare USA in Medio Oriente, Golfo Persico ed Africa, tanto più che il potenziamento avverrebbe proprio mentre la gran parte delle altre unità dell'Us Army in Europa vengono chiuse o trasferite negli Stati Uniti -:
quale sia il pensiero del Presidente del Consiglio sul progettato potenziamento dell'unità dell'Esercito statunitense in Italia e sulla richiesta di ampliamento delle infrastrutture militari americane a Vicenza;
se siano stati fatti accordi o date assicurazioni alle autorità governative o militari statunitensi da parte di autorità politiche o militari italiane rispetto alla realizzazione del progetto di ampliamento della base di Vicenza, come sembra evincersi dalle attività messe in atto dagli organi periferici del Genio Militare e dai provvedimenti di chiusura o trasferimento dei reparti dell'Aeronautica militare di stanza nell'aeroporto Dal Molin di Vicenza;
se non ritenga che la questione sia di preminente interesse nazionale ed in quanto tale di competenza del Governo in generale e più in particolare dei Ministri esteri e difesa;
se non ritenga pertanto di non autorizzare la realizzazione dei progetti suddetti, a Vicenza o in altre località italiane.
(4-01460)
FABRIS. - Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che:
il 6 maggio 2004 il dottor Giancarlo Cimoli è stato nominato Presidente e Amministratore Delegato di Alitalia SpA;
il compito principale del nuovo Presidente è stato definito «un nuovo progetto industriale finalizzato alla crescita del gruppo Alitalia secondo un modello analogo a quello proprio delle compagnie europee di riferimento, ivi compreso un coerente assetto organizzativo e societario con focalizzazione sul core business»;
al fine di risanare l'Alitalia e riportare in attivo i conti, Cimoli ha predisposto il «Piano industriale 2005-2008»;
nonostante la promessa di utili, la gestione dell'Alitalia si è rivelata senza dubbio fallimentare, visto che la perdita che si stima ammonta a ben 300 milioni;
le soluzioni e le strategie adottate da Cimoli sono state duramente criticate dal Governo e ripetutamente contestate dai sindacati;
la permanenza in carica di Cimoli è quantomeno a rischio;
il contratto di lavoro in essere con il Presidente-Amministratore Delegato prevede che «qualora egli si dimetta dal rapporto di lavoro su richiesta dell'azionista di maggioranza di Alitalia, avrà diritto a percepire l'intero compenso che gli sarebbe spettato sino alla scadenza del termine contrattuale, considerando per la parte variabile come integralmente raggiunti gli obiettivi»;
Cimoli avrebbe già richiesto ben 8 milioni di euro in caso di uscita;
il compenso lordo del Presidente dell'Alitalia per il 2005 (2,786 milioni di euro) è stato il più alto rispetto a quelli versati per gli altri Presidenti delle compagnie aeree europee, come la Ryanair, Lufthansa, British Airways e via dicendo -:
se non si ritenga opportuno procedere al più presto al cambio del management dell'Alitalia alla luce dell'accertato fallimento dirigenziale;
se il compenso richiesto da Cimoli sia adeguato considerata quella che all'interrogante appare la totale inadempienza agli obiettivi e, non da ultimo, tenendo presente che il Ministro dei trasporti ha affermato che l'Alitalia è costata allo Stato negli ultimi anni la cifra di 5 miliardi di euro.
(4-01465)
FABRIS. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali, al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
è prossima la scadenza del mandato del Presidente del Consiglio di Stato e della Corte dei conti, magistrature amministrative e contabili particolarmente rilevanti nel nostro ordinamento per la tutela dei diritti dei cittadini e del pubblico danaro;
in virtù della vigente normativa il Presidente del Consiglio dei ministri chiede, con adeguato anticipo, agli organi di autogoverno delle predette magistrature di designare il candidato alla nomina da parte del Consiglio dei ministri a Presidente;
come noto, per il Consiglio di Stato la designazione riguarda l'attuale Presidente aggiunto, dottor Mario Egidio Schinaia;
per la Corte dei conti, invece, s'intenderebbe procedere con l'indicazione a Presidente di un candidato in luogo dell'attuale Presidente aggiunto;
per realizzare tale obiettivo occorrerebbe introdurre una norma con la quale si stabilisce che il magistrato a cui mancano meno di 4 anni dal pensionamento non può ricoprire incarichi direttivi;
tale sarebbe la situazione in cui si troverebbe l'attuale Presidente aggiunto -:
se non ritenga inopportuno che il Governo adotti un'iniziativa normativa in tal senso e che vada invece mantenuta la normativa attuale.
(4-01471)