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Allegato B
Seduta n. 65 dell'8/11/2006
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DIFESA
Interrogazione a risposta immediata in Commissione:
IV Commissione:
GASPARRI e ASCIERTO. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
ricordare i militari italiani caduti a Nassiriya il 12 novembre 2003 è un dovere di tutte le pubbliche istituzioni italiane;
quali siano i reali motivi per i quali in occasione dell'anniversario dell'eccidio di Nassiriya non siano state previste dal Governo apposite iniziative commemorative;
per quali ragioni si sia ritenuto di cancellare qualsiasi momento di ricordo del 12 novembre 2003 con pretestuose giustificazioni circa l'unificazione del ricordo di tutti i caduti in occasione della giornata che l'Italia dedica al ricordo dei defunti -:
se il Governo, infine, non ritenga ragionevole concedere finalmente ai militari italiani caduti a Nassiriya una medaglia d'oro al valore militare, interpretando un sentimento popolare che ritiene giustificato un riconoscimento purtroppo non concesso neanche dai precedenti governi.
(5-00372)
Interrogazioni a risposta scritta:
VICO. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
nel corso del 2006, a causa della riduzione degli stanziamenti nel settore, diverse centinaia di lavoratori delle imprese di pulizia, manovalanza e ristorazione, collegate in regime d'appalto al ministero della difesa, sono state licenziate o nel migliore dei casi hanno subito una riduzione drastica (a 15 ore settimanali) dell'orario di lavoro;
in occasione del recente incontro (5 ottobre 2006) presso il ministero della difesa, le organizzazioni sindacali di categoria, avevano ottenuto la conferma del ripristino, sia pure parziale dei fondi previsti nel bilancio di previsione 2006, nonché l'ulteriore assicurazione per i fondi preannunciati nel bando di gara 2007;
il bando di gara per l'anno 2007, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 7 ottobre 2006, invece, rende noti gli importi per il settore delle pulizie per tutti i lotti e per tutti i comandi, notevolmente ridimensionati (solo 55,550 milioni contro i 92 previsti nel consuntivo 2005 e i 102 di previsione 2006);
analoghi problemi sussistono anche sul fronte della manovalanza e del settore della ristorazione, quest'ultima già colpita dalla procedura di licenziamento per tutti i lavoratori (oltre 170 lavoratori) della CirFood -:
quale sia la situazione reale degli stanziamenti e quali strumenti intendono attivare per risolvere i problemi denunciati dalle organizzazioni sindacali di categoria.
(4-01535)
SGOBIO. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
secondo quanto risulta all'interrogante, ad alcuni militari volontari di carriera, i quali hanno fatto domanda per ricevere gli indennizzi previsti dalle leggi n. 308 del 1981 e n. 280 del 1991 in relazione a gravi infermità contratte «in continuità di servizio», non sono stati concessi gli indennizzi in quanto non erano militari di leva ma di carriera. A tali militari sarebbe stata rivolta recentemente una richiesta, da parte dei Comandi di appartenenza, di rivolgere una domanda di indennizzo in base alla legge n. 243 emanata l'8 agosto 2006, legge che non tiene conto delle succitate leggi n. 308 del 1981 e n. 280 del 1991;
in tale nuova legge vengono imposte delle limitazioni per la concessione degli indennizzi assai più restrittive che non quelle previste dalle leggi n. 308 del 1981 e n. 280 del 1991. Vengono così esclusi un'infinità di casi per i quali gli indennizzi avrebbero dovuto essere concessi in base alle predette leggi n. 308 del 1981 e n. 280 del 1991, le quali, ad esempio, prevedono la concessione di indennizzi in casi come quelli dei suicidi avvenuti in «continuità di servizio» ma per i quali è assai improbabile che possa essere concessa la «causa di servizio». Tali leggi pongono come condizione necessaria e sufficiente per gli indennizzi, il trovarsi «in continuità di servizio», e quindi in una condizione non dipendente dalla concessione o meno della causa di servizio. La legge n. 243 del 2006 prevede, invece, per la concessione di indennizzi, una condizione molto più restrittiva
(nonché di difficile applicazione in molti casi) e cioè quella della dimostrabilità della «causa di servizio»;
tale nuova legge non prevede, come condizione per la concessione degli indennizzi, la condizione di «in continuità di servizio», la quale copre le 24 ore della giornata e quindi infortuni che si siano verificati, sia durante le attività legate al «lavoro militare» propriamente detto, sia quelli che sono avvenuti durante il «tempo libero». Inoltre le leggi n. 308 del 1981 e n. 280 del 1991 hanno come data di decorrenza il 1o gennaio 1969. Infine, le predette leggi stabiliscono delle cifre fisse per i risarcimenti, cifre quindi non legate a «punti di invalidità» -:
se quanto esposto risponda al vero;
se la richiesta avanzata ad alcuni militari sia stata fatta perché erroneamente non erano stati concessi gli indennizzi al personale volontario di carriera, come invece è previsto dalle suddette leggi n. 308 del 1981 e n. 280 del 1991, e anche secondo quanto ha stabilito il Consiglio di Stato in data 31 marzo 1998 e la I Commissione Affari Costituzionali della Camera dei deputati in data 12 gennaio 2000, nell'intento di far decadere con la nuova richiesta la precedente richiesta e non tenendo presente che la ratio della legge emanata l'8 agosto 2006 è profondamente diversa dalla ratio delle predette leggi n. 308 del 1981 e n. 280 del 1991;
se a tutti coloro a cui è stata inoltrata la richiesta di rivolgere domanda di indennizzi in base alla legge n. 243 del 2006 e che in precedenza avevano avanzato richiesta in base alle leggi n. 308 del 1981 e n. 280 del 1991, siano state fatte presenti le diverse condizioni che venivano a crearsi per la concessione degli indennizzi rispetto a quelle che sono stabilite nelle leggi succitate e il motivo per cui venivano invitati a rivolgere una nuova domanda che avrebbe vanificato le precedenti.
(4-01541)