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Allegato B
Seduta n. 66 del 9/11/2006
TESTO AGGIORNATO AL 27 DICEMBRE 2006
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AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Interrogazioni a risposta in Commissione:
FASCIANI, MARIANI, GENTILI, BANDOLI e ACERBO. - Al ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
la società Gamesa Energia ITALIA nell'anno 2001 ha stipulato convenzioni con i Comuni di Collelongo (L'Aquila) e Civita D'Antino (L'Aquila), per la concessione di terreni comunali per l'installazione di centrali eoliche;
è stato concesso il crinale di Serralunga come sito di installazione di 30 aerogeneratori per una produzione energetica di 99.025 MWh annui;
le fonti rinnovabili di energia rappresentano un traguardo fondamentale per la sostenibilità ambientale del Paese; esse vanno perseguite senza stravolgere il patrimonio naturalistico e paesaggistico preesistente e di conseguenza, per la loro installazione, vanno individuati siti adatti;
il crinale di Serralunga risulta essere zona inadatta in quanto zona A2 del P.R.P., zona SIC (sito di interesse comunitario n. 95), zona di protezione esterna del Parco Nazionale Abruzzo Lazio e Molise, zona sottoposta a vincolo idrogeologico, zona protetta per la salvaguardia dell'orso marsicano e del lupo, nonché zona di rifugio e alimentazione degli animali del centro Italia;
il Comitato per la Valutazione d'Impatto Ambientale della Regione Abruzzo ha dato parere favorevole al Parco Eolico per l'area Serralunga, con localizzazione nei comuni di Civita D'Antino e Collelongo in data 10 ottobre 2006 (giudizio n. 798);
numerose e qualificate associazioni ambientaliste e lo stesso corpo forestale dello Stato, già dal 2001, hanno sottolineato come l'installazione di una centrale eolica in quel sito sconvolgerebbe l'habitat faunistico danneggiando in modo irreversibile l'ecosistema e in particolare la popolazione dell'orso;
l'Unione Europea vieta, nei, siti di interesse comunitario, di «distruggere intenzionalmente esemplari di tale specie» nonché di «danneggiare e distruggere i siti di riproduzione o le aree di sosta» -:
quali interventi il Ministro, per quanto di competenza, intenda porre in essere affinché, pur sostenendo la necessità di produrre, attraverso le fonti rinnovabili,
energia pulita, si identifichino aree idonee all'installazione delle centrali eoliche;
quali interventi il Ministro ritenga di porre in essere al fine di rivedere la costruzione nel Parco Eolico nell'area di Serralunga, visto che in caso contrario si vanificherebbero in larga parte gli investimenti pubblici per la salvaguardia delle specie protette in particolare del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise e che si incorrerebbe in infrazione con le direttive dell'Unione Europea.
(5-00379)
FASOLINO e STRADELLA. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
la società Marsicavento ha elaborato un progetto per l'installazione di 26 torri eoliche nella Serralunga, ai confini della zona di protezione esterna del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise (e entro un sito di importanza comunitaria);
le pale eoliche saranno installate su piloni alti 90 metri poggianti su basi in cemento armato e le strade d'accesso, le centraline a terra, gli elettrodotti di collegamento infliggeranno un vulnus irrimediabile al territorio;
ad impianto funzionante le pale emetteranno onde sonore con propagazione a tutto l'ambiente circostante;
l'area in questione rappresenta una zona di passaggio obbligato dell'orso marsicano delle superfici protette al Parco naturale regionale dei monti Simbruini;
in questa area l'orso marsicano diretto discendente dell'orso delle caverne sopravvive in un numero di poco inferiore alle 60 unità e inoltre sono presenti il capriolo il cervo, il lupo le aquile reali, i falchi pellegrini e lanari, gli avvoltoi grifoni, questi ultimi da poco reintrodotti;
il comitato per la V.I.A. ha espresso, in modo secondo l'interrogante, inopinato e sconcertante, parere favorevole sulla compatibilità del progetto;
ad inficiare taledecisione, secondo l'interrogante criticabile, è non solo il buon senso ma anche la posizione espressa dal Corpo Forestale dello Stato, nettamente ostativa, e da cui discendono considerazioni di grave pericolo per la sopravvivenza delle specie summenzionate qualora venisse dato corso alle opere;
la stessa Anev (Associazione nazionale energia del vento) ha già da tempo firmato un protocollo di intesa con alcune associazioni ambientaliste nel quale viene sancito che l'Anev non avrebbe mai dato corso alla installazione di impianti eolici in aree di rilevante interesse ambientale;
il lodevole proposito di potenziare sul territorio nazionale la produzione di energia pulita, in questo caso l'eolica, va realizzato in un quadro organico di riferimento urbanistico ed ambientale e mai più caso per caso al fine di evitare speculazione e improduttività -:
quali iniziative intenda adottare al fine di evitare il prospettato gravissimo danno all'ecosistema del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise e al Parco dei Monti Simbruini e impedire che nel nome dell'energia pulita si perpetri uno dei più gravi e irreparabili scempi ambientali della storia del nostro paese.
(5-00382)